Il teatrino del tribunale straniero italiano a Treviso dimostra di non saper affrontare la realtà e di fronte alla rivendicazione di sovranità personale e di cittadinanza veneta di Giancarlo Borsoi, “naviga a vista” e non sapendo che “pesci pigliare” prende tempo.
Per quanto la stampa tenti di ignorare tale singolare decisione delle autorità d’occupazione straniere italiane quella del Cittadino del Popolo Veneto Giancarlo Borsoi è già una conquista.
Riconoscendosi e condividendo i principi che ispirano il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) Giancarlo Borsoi ha deciso di sfidare lo stato straniero occupante italiano con la stessa fermezza con cui il MLNV rivendica il diritto di autodeterminazione che ha il Popolo Veneto.
Inutile “menare il cane per l’aia”.
Quante altre scuse e pretesti adotteranno le autorità d’occupazione straniere italiane per non essere in grado o per non voler affrontare l’argomento?
Di sicuro non arriveranno mai al dunque e cercheranno di cambiare discorso per evitare di pronunciarsi sulle proprie gravissime responsabilità in ordine alle insistenti violazioni del diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto e questo perché hanno PAURA.
La vera grande paura dello stato straniero italiano infatti è che i Cittadini del Popolo Veneto non temano di disconoscere l’autorità che pretende di avere su di loro ma che non può avere.
Ascoltateli quando pronunciano una qualsiasi sentenza, loro affermano "IN NOME DEL POPOLO ITALIANO…" e noi Veneti non siamo mai diventati italiani.
La loro non è un’autorità che deriva dal Popolo Veneto perché loro non sono il Popolo Veneto, non li possono rappresentare e non possono giudicare alcunché in nome del Popolo Veneto perché nessuno li ha costituiti giudici delle proprie Genti.
WSM
Venetia, martedì 24 settembre 2013
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Sergio Bortotto
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