2013.09.17 – ENNESIMA DENUNCIA DI ATTI DI FORZA E DI AGGRESSIONE CONTRO IL MLNV E IL GOVERNO VENETO PROVVISORIO

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carabiniereOggetto:denuncia di atti di forza e di aggressione posti in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e il suo apparato istituzionale – Governo Veneto Provvisorio (GVP) da parte di autorità d’occupazione straniere italiane. – Richiesta di iscrizione a ruolo giudiziario del comandante int. della stazione dei carabinieri italiani in Spresiano (Tv), Mar. ca. A. C.
 
Al Segretario Generale delle Nazioni Unite
Alla Comunità Internazionale
Al governo straniero italiano (a mezzo prefettura straniera italiana in Treviso)
Alla stazione carabinieri stranieri italiani di Spresiano (Tv)
e per quanto di competenza
Al Dipartimento di Giustizia – Divisione Federale Investigativa di Polizia Giudiziaria – sede –
Alla Segreteria di Stato – sede –
 
Nella giornata di ieri il Presidente di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e Presidente del suo apparato istituzionale – Governo Veneto Provvisorio (GVP), costituito ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977,  è stato informalmente invitato a presentarsi presso la caserma dei carabinieri italiani in Spresiano (Tv) per motivi di giustizia italiana.
 
Nonostante il pacato e rispettoso rifiuto ad ottemperare all’invito, motivato dal  ribadito contestato difetto assoluto di giurisdizione, il comando carabinieri italiano di Spresiano (Tv) ha richiesto e ottenuto poco dopo un fax con le precisazioni circa l’inammissibilità giuridica per il Presidente del MLNV e del GVP di essere sottoposto in qualsivoglia maniera alla giurisdizione di autorità d’occupazione straniere italiane.
 
A dispetto delle lampanti e incontrovertibili ragioni giuridiche espresse da questo MLNV e GVP, militari italiani del comando stazione carabinieri in Spresiano (Tv), in data 17.09.2013 hanno notificato al Presidente del MLNV e del GVP l’ordine di presentazione presso la loro caserma ai sensi dell’art.650 del codice penale straniero italiano, precostituendo l’illegale e illegittimo presupposto giuridico per la minacciata denuncia penale in ambito straniero italiano.
 
Nonostante questo MLNV e GVP mantenga un radicato rispetto per la legalità internazionale, le autorità d’occupazione straniere italiane insistono ad ignorare il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto e invece di favorirlo, così come previsto dalle norme del diritto internazionale e le loro stesse leggi (vedasi legge 881/77 di ratifica dei patti di New York), insistono con l’abusare delle proprie funzioni e attaccano i membri del MLNV con ogni futile pretesto.
 
In proposito non si comprende come mai l’arma dei carabinieri non usi la medesima solerzia per le dovute attività di polizia giudiziaria in ordine ai crimini commessi dall’autorità giudiziaria e della polizia politica straniera italiana in Treviso, posti reiteratamente in essere contro il MLNV-GVP e i suoi militanti, ed evidenziati dalla dettagliata nota inoltrata anche allo stesso comando generale dell’arma tramite la locale stazione in data 7 dicembre 2012.
 
Ancora una volta, dunque, si denuncia lo stato straniero italiano perché l’atto in questione costituisce atto di forza e di aggressione contro il MLNV e il suo apparato istituzionale – Governo Veneto Provvisorio, configurandosi come un crimine contro il Popolo Veneto e l’integrità della Nazione Veneta aggravato dal determinarsi in condizioni di occupazione della Serenissima Patria.
 
Si diffidano ancora una volta le autorità d’occupazione straniere italiane ad attenersi con scrupolo e stretta osservanza a tutte le norme in materia di autodeterminazione, di Movimenti di Liberazione Nazionale e dei loro apparati istituzionali.
 
Si avvisa sin d’ora che in difetto, la responsabilità di tale reiterata violazione, verrà ascritta anche al promotore e/o firmatario dell’atto in questione e del quale si chiede l’iscrizione a ruolo giudiziario affinché, nei tempi e modalità che saranno stabilite, sia assicurato alla Giustizia Veneta, per rispondere in sede penale e in sede civile con tutti i suoi beni presenti e futuri, per il risarcimento di tutti i danni derivanti alla Nazione Veneta.
 
Si rammenta, per l’ennesima volta, come in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimanga ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sul Territorio della Nazione Veneta gli oltre cento anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista.
 
Pertanto, tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio; per l’effetto, ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado di qualsiasi procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti inesistente, ovvero tamquam non esset.
 
Per di più, lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della sua permanenza sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, con il quale è stato abrogato a tutti gli effetti il regio decreto 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
 
Con risolutezza ancora una volta si chiede all’ONU e alla comunità internazionale tutta che venga imposto allo stato straniero oppressore italiano il rispetto delle norme e delle prassi del Diritto Internazionale ed in particolare:
  • l'obbligo di riconoscere il diritto all'autodeterminazione del Popolo Veneto;
  • l'obbligo di consentire l'esercizio del diritto all'autodeterminazione del Popolo Veneto con il ripristino di sovranità della Repubblica Veneta in tutti i suoi territori ancora oggi occupati e depredati dallo stato italiano;
  • il divieto di continuare a far ricorso all'uso della forza per negare tale diritto all'autodeterminazione come fatto sinora con i suoi ripetuti illegali, illegittimi, persecutori e razzisti attacchi contro questo MLNV e i suoi militanti e loro famigliari;
e si auspica
  • che gli Stati terzi sostengano il Popolo Veneto e quindi questo MLNV nella sua lotta per l'autodeterminazione.
  • che gli Stati terzi si astengano dall'aiutare e sostenere in qualsiasi modo lo stato straniero occupante oppressore italiano e, per l'effetto, rinuncino o rivedano i propri rapporti politici, commerciali, economici, militari e diplomatici con lo stesso.
  • che gli Stati terzi aiutino, appoggino e sostengano questo MLNV, il suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio e le sue necessarie, urgenti e indefettibili istituzioni, anche con l'avvio di formali rapporti diplomatici.
Questo MLNV, che sin dalla sua costituzione ha tenuto una condotta non violenta e rispettosa delle norme e delle prassi del diritto internazionale, considerato il mancato riscontro da parte dell'Organizzazione delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, viene da queste colpevolmente messo nelle condizioni di dover ricorrere all'uso della forza per difendersi e di concretizzare l'esercizio del diritto all'autodeterminazione del Popolo Veneto.
 
Non per viltà ma per odio alla violenza una preghiera al Dio dei nostri Padri affinché ci scampi dal dover essere costretti a combattere l’occupante straniero italiano.
 
WSM
Venetia, martedì 17 settembre 2013
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Sergio Bortotto