2013.09.06 – L’INTERESSE ITALIANO DI BOICOTTARE LA MANIFESTAZIONE DI MOVIMENTO TRIESTE LIBERA


Con rifermento alla manifestazione pacifica indetta dal MTL (movimento Trieste libera) in programma per il 15 settembre c.a. in Trieste si rende nota l’autorizzazione, da parte della questura straniera italiana a Trieste, alla presenza di movimenti dell’estrema destra nazionalista per una contromanifestazione in medesima data.
Tale contromanifestazione può dar seguito a scontri anche violenti tra i manifestanti, dando per cui un riscontro negativo all’iniziativa.
Ricordando che fatti di tale gravità vengono spesso autorizzati per distogliere l’attenzione dalla reale causa della manifestazione.
Pertanto viene richiesto la presenza di osservatori internazionali per permettere un regolare svolgimento della manifestazione e monitoraggio sugli organi di pubblica sicurezza dello stato italiano e loro metodi.
WSM
Venetia, 7 settembre 2013
Matteo Montanari
Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

di ROBERTO GIURASTANTE

Il 15 settembre è l’anniversario della nascita del Territorio Libero di Trieste. Un evento importante che il Movimento Trieste Libera ha deciso di celebrare ufficialmente. Si tratta di un appuntamento atteso. Dopo decenni di oblio i cittadini di Trieste e del Territorio Libero hanno finalmente alzato la testa, reagendo con le armi della legalità all’occupazione del loro piccolo Stato da parte dei Paesi confinanti. La manifestazione è stata annunciata da tempo per unire i tanti concittadini dispersi nel mondo. Una manifestazione pacifica per affermare l’orgoglio del TLT e di essere cittadini di una terra “libera”.

La manifestazione che si terrà a Trieste, capitale del TLT, è ovviamente mal tollerata dalle autorità italiane. L’Italia infatti, pur essendo solo amministratrice provvisoria della Zona A del TLT l’ha annessa di fatto imponendovi il proprio ordinamento giuridico, istituzionale, fiscale e militare, comprimendo pesantemente i diritti dei cittadini ed imponendo la cittadinanza italiana senza esercizio del diritto di autodeterminazione.

Di fronte all’esercizio legittimo dei propri diritti da parte di migliaia di persone unite nel nome della libertà, l’Italia ha fino ad ora reagito con metodi “dissuasivi” tipici dei regimi autoritari. Con un limite che è determinato puramente dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea, già attivata dai ribelli triestini sulla “questione Trieste”.

Ma pur potendo contare sul controllo degli organi di informazione, impiegati in una massiccia azione di denigrazione contro il Movimento dei cittadini del TLT, e su un’autorità giudiziaria dedicata sistematicamente alla disapplicazione della legalità internazionale nel territorio di Trieste, il risultato è quello di un consolidamento del fronte di opposizione popolare all’occupazione italiana. Giunge così la notizia che per cercare di intimorire i cittadini del TLT la Questura di Trieste avrebbe pure autorizzato una contromanifestazione nella giornata delle celebrazioni del TLT. “Il 15 settembre, anniversario dell’odioso diktat del 1947 che in spregio al tanto decantato principio di autodeterminazione dei pooli ha decretato l’olocausto delle genti di Istria, Fiume e Zara e l’accerchiamento di Trieste da confini iniqui, assurdi e antistorici…”.

Così si legge nel volantino del Comitato Trieste Pro Patria formato da movimenti dell’estrema destra italiana. Alla contromanifestazione ha aderito anche il Partito Socialista Italiano: unità destra-sinistra sulla “questione Trieste” nel nome del nazionalismo italiano.

volantino_pro_patria

Davvero singolare che i “patrioti” italiani abbiano deciso di celebrare l’italianità di Trieste nel giorno del “ricordo” caro ai tanti triestini che aspettano da sessantanni di essere finalmente liberati dal giogo italiano. Davvero singolare che chi è preposto a garantire l’ordine pubblico non si renda conto della miscela esplosiva che sta innescando.

In collaborazione con http://robertainer.blogspot.it/

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