ROMA
I Carabinieri contro gli zingari del campo nomadi di Roma: “Possiedono Ferrari e Porsche, il Comune la smetta di concedere loro benefici”.
Si dice che la Kyenge, appena saputa la notizia, sia diventata nera… di rabbia.
I Carabinieri di Roma infatti, hanno deciso di effettuare maggiori controlli al campo nomadi di Castel Romano, ultimamente teatro di incendi, risse e aggressioni.
E hanno scoperto che tanti zingari che di giorno mendicano e chiedono l’elemosina poi tornano a casa con macchine di lusso.
Addirittura alcuni sono stati visti tornare al campo rom con Porsche e Ferrari.
E così sono subito scattati i provvedimenti per contrastare un andazzo che stava andando avanti da troppo tempo.
Per prima cosa, visto che gli zingari non pagavano le bollette dell’acqua, è stato staccato al campo l’allaccio per disporre dell’acqua corrente.
Ma altri provvedimenti sono in cantiere: è stato infatti chiesto al Comune di valutare se davvero esistono ancora i presupposti per concedere alle famiglie di nomadi le case prefabbricate, dato che molte di loro hanno cospicue risorse finanziare e vivono meglio di molti italiani che avrebbero davvero bisogno di aiuto.
Inoltre, per contrastare i continui episodi di criminalità (in poco tempo è stato speso oltre un milione di euro proprio a causa di vandalismi e danneggiamenti al campo rom), ci saranno accertamenti sulla situazione penale degli “ospiti”: tanti infatti sarebbero i pregiudicati, alcuni addirittura con decreto di espulsione dall’Italia, che stanno tranquillamente perpetrando i loro crimini nella zona.
MS
I Carabinieri di Roma infatti, hanno deciso di effettuare maggiori controlli al campo nomadi di Castel Romano, ultimamente teatro di incendi, risse e aggressioni.
E hanno scoperto che tanti zingari che di giorno mendicano e chiedono l’elemosina poi tornano a casa con macchine di lusso.
Addirittura alcuni sono stati visti tornare al campo rom con Porsche e Ferrari.
E così sono subito scattati i provvedimenti per contrastare un andazzo che stava andando avanti da troppo tempo.
Per prima cosa, visto che gli zingari non pagavano le bollette dell’acqua, è stato staccato al campo l’allaccio per disporre dell’acqua corrente.
Ma altri provvedimenti sono in cantiere: è stato infatti chiesto al Comune di valutare se davvero esistono ancora i presupposti per concedere alle famiglie di nomadi le case prefabbricate, dato che molte di loro hanno cospicue risorse finanziare e vivono meglio di molti italiani che avrebbero davvero bisogno di aiuto.
Inoltre, per contrastare i continui episodi di criminalità (in poco tempo è stato speso oltre un milione di euro proprio a causa di vandalismi e danneggiamenti al campo rom), ci saranno accertamenti sulla situazione penale degli “ospiti”: tanti infatti sarebbero i pregiudicati, alcuni addirittura con decreto di espulsione dall’Italia, che stanno tranquillamente perpetrando i loro crimini nella zona.
MS
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