0059 A.C. – 0017 D.C. – TITO LIVIO


Della sua biografia si sa poco.
Secondo San Girolamo nacque a Padova nel 59 a.C..
Quintiliano ci ha tramandato la notizia che Asinio Pollione rilevava in Livio una certa Patavinitas (padovanità o peculiarità padovana): che indica o come patina linguistica rivelatrice della sua origine provinciale o piuttosto l'accentuato moralismo, tipico delle tendenze conservatrici della sua patria.
Morì nel 17 d.C., mentre lo storico Ronald Syme anticipa le date di nascita e di morte di 5 anni; Girolamo infatti collega la nascita di Livio a quella di Messalla Corvino, nato prima del 59.
Probabilmente l'errore è dovuto alla somiglianza dei nomi dei consoli dei due anni, Cesare e Figulo nel 64 e Cesare e Bibulo nel 59.
Le fonti del luogo di nascita sono Marziale e Quintiliano. File:Titus Livius.jpg
Della famiglia di origine si hanno poche notizie benché probabilmente, a giudicare dall'ottima formazione culturale dello storico, era di condizioni agiate.
Uno degli avvenimenti più importanti della sua vita fu il trasferimento a Roma per completare gli studi; fu qui che entrò in stretti rapporti con Augusto, il quale, secondo Tacito (che a sua volta riporta un discorso dello storico Cremuzio Cordo) lo chiamava "pompeiano" per il suo filo-repubblicanesimo; questo fatto non nocque comunque alla loro amicizia, tanto che gli venne affidata dall'imperatore l'educazione del nipote e futuro imperatore Claudio.
Si dedicò quindi alla redazione degli Ab Urbe condita libri per celebrare Roma e il suo imperatore e si impose ben presto come uno dei più grandi storici del suo tempo.
Fu anche autore di numerosi scritti di carattere filosofico e retorico andati perduti. Morì a Padova nel 17 d.C., secondo Girolamo, o nel 12 d.C.,secondo Syme.