24/05/2011
Il 28 Febbraio 2011 ,
LETTERA APERTA A CAPPELLACCI , BERLUSCONI, LA RUSSA
Il 28 Febbraio 2011 ,
sul Corriere della Sera.it, a firma di Francesco Battistini, corrispondente da Gerusalemme, compare un articolo dove si descrive l’acquisto , l’uso e i danni alla flora e i pesci (e di conseguenza all’uomo!) di n. 5 radar, costruiti da una società israeliana, la ELTA SYSTEM (controllata dalla ISRAEL AEROSPACE INDUSTRIES), con la scusante di essere usati come radar anti-migranti.
All’improvviso, di questi cinque radar, ce ne ritroviamo quattro nel territorio sardo!! ( come ben noto,assaltato tutti i giorni dai battelli carichi di profughi provenienti dal Nord Africa!?)
Ancora più misteriosa, é l’installazione dei quattro radar, tutti, nella costa ovest e nei posti più belli e protetti dal piano paesaggistico sardo.
All’improvviso, di questi cinque radar, ce ne ritroviamo quattro nel territorio sardo!! ( come ben noto,assaltato tutti i giorni dai battelli carichi di profughi provenienti dal Nord Africa!?)
Ancora più misteriosa, é l’installazione dei quattro radar, tutti, nella costa ovest e nei posti più belli e protetti dal piano paesaggistico sardo.
Chissa’ perché non ci sono sbarchi da controllare nel restante dell’isola, a Lampedusa e nelle coste italiane.
Ma, riflettendoci su, un motivo logico si riesce a intravedere.
Dopo i guai di Quirra, il 90% delle servitù militari sono poste nella parte ovest della Sardegna: Cagliari, Decimomannu, Teulada,(il carcere di Is Arenas),Capo Frasca, Macomer,Sassari, Alghero.
Ma il posizionamento di tali radar contro ogni logica sugli accordi delle diminuzioni delle servitù militari in Sardegna, fanno aumentare le zone militari e di conseguenza il possibile allargamento delle stesse.
Ma ciò che piu’ si nota e’ che tali collocazioni sono nelle vicinanze dei siti minerari abbandonati, in particolare alle miniere piombo-zinchifere.
Queste miniere sarebbero perfette per lo stoccaggio delle scorie nucleari, essendo profonde e parzialmente schermate dai giacimenti di piombo.
Per essere più precisi, chi é in Europa, la massima produttrice di scorie nucleari??
La Francia!
E’ geograficamente parzialmente dirimpettaia alla Sardegna, che oltretutto é a fianco della Corsica “francese”!
Mi permetto di esprimere anche un sospetto personale, dopo aver letto le funzionalità a cui sono adibiti tali radar.
Un giorno che la Repubblica di Malu Entu fosse diventata comunità , il radar di Tresnuraghes, potrebbe controllare tutti i suoi abitanti: immaginiamoci il risultato!!
Ma basterebbe ricordare ciò che disse tempo fa il Ministro La Russa :” le scorie nucleari potrebbero essere stoccate nelle zone militari”.
Ma ciò che fa ridere é la scusante per il respingimento dei profughi nelle acque internazionali: forse li vorranno respingere speronandoli o assaltandoli.. e con i propri equipaggi ricondurli nei porti di partenza; oppure saranno intenzionati al ripristino della guerra ‘corsara’ , utilizzata secoli fa dalla marineria inglese!
Ho la netta sensazione che, dopo la vittoria del SI sul Referendum sul Nucleare, vogliano rientrare dalla finestra con il posizionamento delle scorie nucleari in Sardegna e che tali radar, potendo controllare tutto il movimento marittimo, permetta l’arrivo delle suddette scorie, senza che nessun sardo se ne accorga!!
Con questa mia lettera aperta, chiedo, alla Giunta Sarda, di far luce su tutti questi sospetti da me adombrati e che informino i sardi al più presto.
Operando quindi nell’annullare immediatamente i permessi concessi all’installazione dei radar….
CHE SE LI METTANO NELLO STIVALE!!!
Noi nel frattempo come indipendentisti continuiamo il presidio a Tresnuraghes e negli altri siti in cui le popolazioni si stanno opponendo, augurandoci che lo Stato Italiano non utilizzi la forza per sgombrare i presidi esistenti.
Ma, riflettendoci su, un motivo logico si riesce a intravedere.
Dopo i guai di Quirra, il 90% delle servitù militari sono poste nella parte ovest della Sardegna: Cagliari, Decimomannu, Teulada,(il carcere di Is Arenas),Capo Frasca, Macomer,Sassari, Alghero.
Ma il posizionamento di tali radar contro ogni logica sugli accordi delle diminuzioni delle servitù militari in Sardegna, fanno aumentare le zone militari e di conseguenza il possibile allargamento delle stesse.
Ma ciò che piu’ si nota e’ che tali collocazioni sono nelle vicinanze dei siti minerari abbandonati, in particolare alle miniere piombo-zinchifere.
Queste miniere sarebbero perfette per lo stoccaggio delle scorie nucleari, essendo profonde e parzialmente schermate dai giacimenti di piombo.
Per essere più precisi, chi é in Europa, la massima produttrice di scorie nucleari??
La Francia!
E’ geograficamente parzialmente dirimpettaia alla Sardegna, che oltretutto é a fianco della Corsica “francese”!
Mi permetto di esprimere anche un sospetto personale, dopo aver letto le funzionalità a cui sono adibiti tali radar.
Un giorno che la Repubblica di Malu Entu fosse diventata comunità , il radar di Tresnuraghes, potrebbe controllare tutti i suoi abitanti: immaginiamoci il risultato!!
Ma basterebbe ricordare ciò che disse tempo fa il Ministro La Russa :” le scorie nucleari potrebbero essere stoccate nelle zone militari”.
Ma ciò che fa ridere é la scusante per il respingimento dei profughi nelle acque internazionali: forse li vorranno respingere speronandoli o assaltandoli.. e con i propri equipaggi ricondurli nei porti di partenza; oppure saranno intenzionati al ripristino della guerra ‘corsara’ , utilizzata secoli fa dalla marineria inglese!
Ho la netta sensazione che, dopo la vittoria del SI sul Referendum sul Nucleare, vogliano rientrare dalla finestra con il posizionamento delle scorie nucleari in Sardegna e che tali radar, potendo controllare tutto il movimento marittimo, permetta l’arrivo delle suddette scorie, senza che nessun sardo se ne accorga!!
Con questa mia lettera aperta, chiedo, alla Giunta Sarda, di far luce su tutti questi sospetti da me adombrati e che informino i sardi al più presto.
Operando quindi nell’annullare immediatamente i permessi concessi all’installazione dei radar….
CHE SE LI METTANO NELLO STIVALE!!!
Noi nel frattempo come indipendentisti continuiamo il presidio a Tresnuraghes e negli altri siti in cui le popolazioni si stanno opponendo, augurandoci che lo Stato Italiano non utilizzi la forza per sgombrare i presidi esistenti.
Il Presidente,
Doddore Meloni
Doddore Meloni
P.S.: vi spedisco l’articolo del 28 Febbraio 2011 pubblicato dal Corriere della Sera.it clicca qui