LEGNATA A PDL E LEGA, MA IL GOVERNO NON CADRA'!
Martedì 31 Maggio 2011
di Leonardo Facco
Una legnata!
Anche dalle urne del ballottaggio, per il centrodestra, è arrivata una sonora legnata! Del resto, il risultato non poteva essere diverso.
La frottola dei candidati deboli non regge, la verità è che i cittadini hanno deciso di voltare le spalle a Silvio e Umberto per il semplice fatto che sono dei peracottari, dei piazzisti capaci solo di vendere fumo, tutt’al più dei barzellettieri un po’ puttanieri. Il presidente del Consiglio è uno che sta in politica solo per farsi gli interessi suoi e del suo gruppo industriale. Lo si sapeva anche 17 anni fa, quando decise di scendere in campo.
La cosiddetta “rivoluzione liberale” non solo non l’ha mai fatta, ma nemmeno mai ci ha provato: a quelli come lui non piace la libertà, preferiscono l’oligarchia. In quasi vent’anni di berlusconismo e celodurismo, tutto, ma proprio tutto (a parte i benefit della casta), è peggiorato (attenzione, non è che Prodi abbia fatto meglio, sia chiaro).
Qualsiasi dato micro e/o macro-economico vi dirà che l’Italia sta sprofondando, che è un paese senza futuro, che è il regno dei parassiti e dei mantenuti a spese dello Stato.
Berlusconi e Bossi hanno stuprato le idee migliori, dal liberalismo al federalismo, trasformandole in slogan roboanti e vuoti.
Hanno solo fatto terra bruciata intorno a sé. Se il PDL piange, il Carroccio non ride, dato che la stangata è ben peggiore, in termine di consensi a quella dei pidiellini.
Rispetto alle ultime regionali, 21% di voti in meno al primo turno, sconfitte pesanti come Novara, Gallarate, Oderzo.
A Milano, rispetto al 2010 la Lega dei Salvini è passata da 74.403 voti a 57.000, meno del 10%. Il cialtrone di Cassano Magnago, inoltre, è costretto ormai da un decennio a fare da stampella al tycoon di Arcore. Sul finire degli Anni Novanta, la Lega sprofondava nei debiti e nelle truffe e Berlusconi – come fa con tutti, basti pensare al caso dei “responsabili” – se l’è comprata.
Oggi, il Carroccio e lo spadone hanno la loro sede nazionale in via dell’anima, a Roma.
Se ne sono accorti anche dalle parti di “Libero”?
Ha scritto oggi Giuliano Zulin: “Stare con Berlusconi o mollarlo?
Come al solito toccherà a Bossi dettare la linea.
Ma sulla strada del rilancio ci sono parecchi ostacoli:
1) Umberto è amico di Silvio: il Cav gli ha abbonato una montagna di soldi di querele, gli ha ridato una speranza elettorale, non gli ha “preso” il partito quando è stato male…”.
Il termine preso, non è un caso, Zulin lo ha messo tra virgolette, dato che probabilmente anche lui sa che Berlusconi se lo è proprio pappato il senatur! Cadrà il governo ora?
No, non cadrà, perché Bossi non può farlo cadere!
Lo ha già annunciato a tutti i media peraltro! Carl William Brown diceva: “I giornali, grazie alla loro superficiale parvenza di diffusori di cultura e notizie, non fanno altro che divulgare le peggiori qualità dell'ignoranza umana”. In Italia è ancora peggio.
Un esempio? Due settimane fa, ho sbattuto in faccia a Giuseppe Cruciani e David Parenzo (rinomata coppia del cabaret radiofonico confindustriale) il documento che attesta che Silvio ha iniziato nel 2000 la sua OPA su Umberto.
Lo attesta un papello – su carta intestata di Forza Italia – scovato dall’amico Michele De Lucia (riportato nella foto sotto).
Eravamo a “Lombardia Channel” quando l’ho mostrato.
Che uso han fatto i prodi giornalai del documento?
Nessuno, non ne parlano, non lo sbattono mai in faccia ai loro ospiti de “la Zanzara”.
Fanno domande sul futuro rapporto fra Lega e Pdl come se niente fosse. Per il resto è censura, dalla D’Amico all’Annunziata di “Umberto Magno”, delle sue porcherie e delle sue relazioni intime col cavaliere non bisogna parlare. Lo stesso Brown di cui sopra diceva anche: “Gli intellettuali, i politici o i giornalisti che dicono di lavorare per il bene comune, dovrebbero darne una prova concreta e suicidarsi”! Il suicidio politico di B&B (Berlusconi e Bossi o la Banda Bossotti) è probabilmente iniziato.
La menzogna sistematica comincia a non reggere più allo stato dei fatti, nemmeno quando a raccontarla in televisione ci vanno i “vice-sindaco” in pectore della Moratti, gli enfant-prodige del leccaculismo legaiolo. Una volta, in Lega c’erano i colonnelli, tronfi e boriosi, oggi solo qualche lanzichenecco in carriera costretto a rimbalzare da una tv all’altra. Tutto il resto è trota! I DUE MILIARDI CONCESSI NELL'ANNO 2000 DA FORZA ITALIA ALLA LEGA NORD.