Mario Rigoni Stern (Asiago, 1º novembre 1921 – Asiago, 16 giugno 2008) è stato uno scrittore, e un grande amante delle montagne dell'Altopiano di Asiago, autentico appartenente alla cultura dei Cimbri. Il suo nome resta legato a Il sergente nella neve: « Il momento culminante della mia vita non è stato quando ho vinto premi letterari, o ho scritto libri, ma quando la notte dal 15 al 16 sono partito da qui sul Don con 70 alpini e ho camminato verso occidente per arrivare a casa, e sono riuscito a sganciarmi dal mio caposaldo senza perdere un uomo, e riuscire a partire dalla prima linea organizzando lo sganciamento, quello è stato il capolavoro della mia vita… » (da Ritratti: Mario Rigoni Stern di Carlo Mazzacurati e Marco Paolini) Mario Rigoni Stern sull'Ortigara durante la cerimonia svolta alla Colonna Mozza nei giorni dell'Adunata nazionale degli Alpini di Asiagio. MARIO RIGONI STERN Il narratore dell'altipiano « …Corro e busso alla porta di un'isba. Entro. Vi sono dei soldati russi, là. Dei prigionieri? No. Sono armati. Con la stella rossa sul berretto! Io ho in mano il fucile. Li guardo impietrito. Essi stanno mangiando attorno alla tavola. Prendono il cibo con il cucchiaio di legno da una zuppiera comune. E mi guardano con i cucchiai sospesi a mezz'aria. – Mnié khocetsia iestj, – dico. Vi sono anche delle donne. Una prende un piatto, lo riempie di latte e miglio, con un mestolo, dalla zuppiera di tutti, e me lo porge. Io faccio un passo avanti, mi metto il fucile in spalla e mangio. Il tempo non esiste più. I soldati russi mi guardano. Le donne mi guardano. I bambini mi guardano. Nessuno fiata. C'è solo il rumore del mio cucchiaio nel piatto. E d'ogni mia boccata. – Spaziba, – dico quando ho finito. E la donna prende dalle mie mani il piatto vuoto. – Pasausta, – mi risponde con semplicità. I soldati russi mi guardano uscire senza che si siano mossi. Nel vano dell'ingresso vi sono delle arnie. La donna che mi ha dato la minestra, è venuta con me come per aprirmi la porta e io le chiedo a gesti di darmi un favo di miele per i miei compagni. La donna mi dà il favo e io esco. Così è successo questo fatto. Ora non lo trovo affatto strano, a pensarvi, ma naturale di quella naturalezza che una volta dev'esservi stata tra gli uomini. Dopo la prima sorpresa tutti i miei gesti furono naturali, non sentivo nessun timore, né alcun desiderio di difendermi o di offendere. Era una cosa molto semplice. Anche i russi erano come me, lo sentivo. In quell'isba si era creata tra me e i soldati russi, e le donne e i bambini un'armonia che non era un armistizio. Era qualcosa di più del rispetto che gli animali della foresta hanno l'uno per l'altro. Una volta tanto le circostanze avevano portato degli uomini a saper restare uomini. Chissà dove saranno ora quei soldati, quelle donne, quei bambini. Io spero che la guerra li abbia risparmiati tutti. Finché saremo vivi ci ricorderemo, tutti quanti eravamo, come ci siamo comportati. I bambini specialmente. Se questo è successo una volta potrà tornare a succedere. Potrà succedere, voglio dire, a innumerevoli altri uomini e diventare un costume, un modo di vivere… » da un articolo de IL TREVISO del 16 giugno 2010 2010.06.16_DUE_ANNI_SENZA_SERGENTE.jpg Bibliografia Il sergente nella neve. Ricordi della ritirata di Russia, Einaudi, 1953 Il bosco degli urogalli, Einaudi, 1962 La guerra della naia alpina, 1967 Quota Albania, Einaudi, 1971 Ritorno sul Don, Einaudi, 1973 Storia di Tönle, Einaudi, 1978 (Premio Campiello) Uomini, boschi e api, Einaudi, 1980 L’anno della vittoria, Einaudi, 1985 Amore di confine, Einaudi, 1986 Il libro degli animali, Einaudi, 1990 Arboreto salvatico, Einaudi, 1991 Compagno orsetto, E.Elle, 1992 Aspettando l’alba, Il Melangolo, 1994 Le stagioni di Giacomo, Einaudi, 1995 Sentieri sotto la neve, Einaudi, 1998 Il magico "Kolobok" e altri scritti, La Stampa, 1999 Inverni lontani, Einaudi, 1999 Tra due guerre e altre storie, Einaudi, 2000 1915-1918 La guerra sugli Altipiani. Testimonianze di Soldati al fronte, Neri Pozza, 2000 Il libro degli animali, Einaudi, 2001 L'ultima partita a carte, Einaudi, 2002 Storie dall'Altipiano, la raccolta delle opere a cura di Eraldo Affinati, Meridiani Mondadori, 2003