tratto dal sito del MOVIMENTO LIBERTARIO: clicca qui
di Leonardo Facco

La crisi, da due anni a questa parte, sta falcidiando l’impresa privata ed il lavoro. Le casse integrazioni speciali continuano a registrare picchi verso l’alto. Eppure, per i dipendenti pubblici è come se nulla stesse accadendo, la sera arrivano a casa e si coricano senza patemi d’animo, tanto c’è sempre qualche fesso costretto a lavorare e a pagare i loro stipendi.
Ergo, non solo impiego sicuro per eccellenza e con orario “corto” rispetto al privato: il lavoro pubblico negli ultimi anni è stato conveniente anche sul lato economico. Capito? Le retribuzioni reali lorde dei dipendenti pubblici, infatti, secondo le tabelle allegate alla Relazione annuale di Bankitalia, sono cresciute del 22,4% dal 2002 con un tasso di oltre tre volte superiore a quello del totale dei lavoratori dipendenti (+6,8%).
Riprendiamo i dati dalla stampa: “Così in media i dipendenti pubblici che potevano contare nel 2002 su 23.813 euro nel 2010 hanno raggiunto i 29.165 euro (dati deflazionati con l'indice dei prezzi al consumo) portando a casa nel periodo un aumento di oltre 5.200 euro (il 22,47%). Nel complesso – secondo la tabella sulle retribuzioni reali per unità standard di lavoro dipendente – i lavoratori dipendenti sono passati da 21.029 euro nel 2002 a 22.467 (+6,8%) ma con grandi differenze tra i vari comparti. Al top per percentuale di aumento ci sono i travet seguiti dai lavoratori dell’industria (da 21.047 euro medi nel 2002 a 23.275 nel 2010 con un +10,5%) e del commercio (+6,8%, ma con appena 20.733 euro nel 2010). Il settore che nel 2010 aveva in media la retribuzione reale più alta resta quello dell’intermediazione monetaria e finanziaria (39.106 euro con un aumento reale rispetto al 2002 del 4,79%), seguito dalla pubblica amministrazione e dalla sanità e altri servizi sociali ma a distanza (26.600 euro per quest'ultimo settore con un aumento reale del 6%). In fondo alla lista restano i lavoratori dipendenti dei servizi domestici presso le famiglie (11.948 euro con un +2,7% reale dal 2002), ma il comparto che è rimasto completamente al palo per quanto riguarda gli aumenti reali è quello dei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni”.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 13 Giugno 2011 14:51)