«Sarà costruito un grande tempio islamico nella culla del cattolicesimo…».
C’è una profezia del XVII secolo che prevede «La grande moschea, nel cuore del cattolicesimo».
«… L’ombra dell’Islam», dice il messaggio «segnerà le gradinate di San Pietro… nel tempo in cui sarà prossimo un grande evento».
Anche Pio XII aveva previsto la costruzione del «grande tempio islamico, nella culla del cattolicesimo».
E, se analizziamo alcune sue parole, riportate dai biografi del Pontefice, dobbiamo dire che si può scorgere un vaticinio «sul rinnovarsi delle guerre di religione».
Perché sarà soprattutto «l’islamismo che cercherà d’invadere l’Europa, per genuflettere la civiltà cristiana».
La prima parte di questi vaticini si è già avverata.
Mercoledì 21 giugno 1995 è stata difatti inaugurata la grande moschea di Roma.
E, com’era profetizzato, si tratta di «un grande tempio».
Vennero impiegati difatti quasi vent’anni per costruirla.
E oggi, con la sua possibilità di contenere oltre duemila persone, è considerata la più grande moschea d’Europa.
Va messo poi in risalto il fatto che non si tratta della prima moschea in Italia, perché ne esistono già una cinquantina, con oltre duecento posti di aggregazione.
È il primo passo verso la conquista islamica dell’Europa?
I messaggi profetici sembrano rispondere positivamente.
Anche se una parte del mondo cattolico è convinta della pacifica convivenza tra cristianesimo e islamismo.
L’infiltrazione islamica sarà, forse, facilitata da questa spaccatura tra coloro che considerano possibile la convivenza tra cristiani e islamici e coloro che la rigettano completamente.