Pubblichiamo, per ora, poi commenteremo appena possibile.
Non abbiamo veramente tempo per ribattere a simili fesserie.
Proprio da Daniele Quaglia e company però non accettiamo lezioni di vita e di comportamento … noi non siamo abituati ad "usare" le Persone.
Io sono forse l'unico che non si presenta volontariamente in un tribunale straniero italiano a sostenere un processo farsa e inventato da inquirenti italiani falsi e bugiardi.
Eppure sembra importante per i giornaletti di regime associare la mia faccia ai venetisti, soprattutto quelli della Life, con i quali il MLNV non ha nulla a che fare.
Io sono un Patriota non un venetista, qualsiasi cosa dicano quest'ultimi o gli italiani e non ho nulla da dimostrare alle autorità d'occupazione straniere italiane e tanto meno ai tromboni venetisti che infastiditi dal percorso del MLNV, farebbero di tutto pur di distruggerlo.
Non mi libero dalla dominazione italiana per cadere in un baratro ancora peggiore, quello della dominazione dei "paroni veneti", quello dettato da ignoranza e dalla mancanza del "senso dello stato".
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Po£isia Veneta, figli di un Veneto minore?
Pubblicato 7 ottobre 2016 | Da daniele
Martedì 11 ottobre, ore 11,30 presso il tribunale di Treviso riprende il processo alla Po£isia Veneta.
C’è molta disinformazione sui fatti e sul valore politico della questione.
Conversando con alcuni amici davanti al tribunale di Brescia in occasione dell’udienza preliminare del processo Tanko2 tenutasi il 30 settembre us, ho capito che si è creata nell’opinione pubblica l’idea che il processo alla Polisia Veneta riguardi un individuo in particolare e che tutto sia gravitato attorno a questo che, si è poi scoperto, confidente dei carabinieri di informazioni confluite negli arresti di 24 veneti e all ‘incriminazione di 47 indipendentisti con l’ipotesi di terrorismo.
Per questo motivo il processo Po£isia Veneta è visto con distacco, quasi con rifiuto.
Ma i fatti non sono così almeno per quanto riguarda il primo troncone del processo che è stato improvvidamente accomunato ad altro, nel contesto del quale, quel personaggio prende il totale controllo della Po£isia Veneta che diventa sua.
Il primo troncone citato, va dal 29 gennaio 2009 data delle libere elezioni del Popolo Veneto per il Parlamento Veneto, al 6 settembre 2009, momento della rottura definitiva con costui dopo la marcia di Cittadella dove su iniziativa personale, violando gli accordi presi tra me e lo staff di Raixe Venete, quella persona ha sfilato per il centro della città a capo di un gruppo sedicente Po£isia Veneta.
Quegli otto mesi che hanno visto l’insediamento del Parlamento eletto, del Governo nominato e la nascita della Polisia Veneta, costituiscono il primo vero momento di esercizio di autodeterminazione da parte di Istituzioni Venete.
Il progetto Po£isia Veneta è stato voluto dal sottoscritto che ne rivendica la paternità politica e tutto è filato liscio sotto il controllo del Parlamento fino a quando quella persona non ha rispettato le consegne ricevute e a Cittadella ha agito di testa sua offrendo il fianco agli inquisitori taljani e invischiando tutti in una vicenda giudiziaria molto strana.
C’è da dire che un altro personaggio, noto delatore, ha completato l’opera con divulgazione di false notizie che denunciavano la Po£isia Veneta come un gruppo terroristico armato, notizie di rilevanza penale che hanno obbligato la procura di Treviso, all’azione giudiziaria.
Po£isia Veneta, per gli 8 mesi che mi riguardano, è un fatto meramente politico perché, come già detto, rappresenta il primo momento di esercizio dell’autodeterminazione del Popo£o Veneto in 143 anni di soggioganza all’Italja.
Ma a questa non interessa l’aspetto politico della questione, che comporterebbe, da parte sua, la violazione dei Patti Internazionali sui Diritti Civili e Politici avendo negato a Istituzioni Venete il diritto di autodeterminarsi e declassa tutto a criminalità comune nella fattispecie del reato di “banda paramilitare” dopo il tentativo fallito di incriminazione per terrorismo.
Sono fatti politici di cui in gran parte io rivendico la paternità politica, fatti che non mi vedono coinvolto in altri risvolti della vicenda.
Perciò, chi ha a cuore l’indipendenza del Veneto è caldamente invitato a sostenerci con la sua presenza.
Vedere anche http://www.life.it/1/poisia-nathionae-veneta-2/
Daniele Quaglia
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Ed ecco un commento al suo articolo che Quaglia e company si guardano bene dal pubblicare: