Nel 2015 nasce a New York l’Alleanza ID2020, ufficialmente un’organizzazione di rifugiati, una specie di partnership globale che riunisce organizzazioni pubbliche e private con lo scopo di migliorare la vita attraverso quella che va sotto il nome di “identità digitale”. […] Tra i partner fondatori dell’ID2020 c’è l’immancabile e immarcescibile Bill Gates, il GAVI (un’associazione che promuove la vaccinazione per tutti) e la Fondazione Rockefeller! Tre entità coinvolte da molti anni in qualsiasi operazione volta alla vaccinazione globale.
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https://youtu.be/LEbovCapwII
NEWS – SCIENZA E SVILUPPO
NUOVO DIS…ORDINE MONDIALE
Visto la gravità della situazione Italiana il Film è stato pubblicato in chiaro in modo che tutti possano capire cosa sta succedendo e cosa succederà se non ci svegliamo.
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IL CORONAVIRUS E’ UN FALSO ALLARME PER POI VACCINARCI TUTTI
Mi avete chiesto in tanti cosa ne penso… cosa importa che ne penso io, sentite Robert David Steele della CIA piuttosto … e poi svegliamoci in massa, perchè la faccenda è seria! 😵
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https://youtu.be/V7I7GiLeKQo
SU FACEBOOK GIRA QUEST’ANALISI DELLA SITUAZIONE.
È TEMPO DI SAPERE..
ITALIA – CINA – USA – RUSSIA
CORONAVIRUS E DEFENDER EUROPE 20
La mia analisi definitiva e le considerazioni su cui tutti gli italiani credo si debbano domandare.
Quando mi sono seduto per scrivere questo articolo non sapevo neanche da dove iniziare perché quello di cui scriverò è così articolato e complesso nel suo manifestarsi che, trovare un modo per spiegarlo in maniera più snella e semplice affinché tutti capiscano, è stato davvero davvero difficile.
Io però ci provo quindi perdonatemi se in qualche passaggio ci vorrà un po’ per capire o se dovrete rileggere alcuni punti.
CORONAVIRUS – DEFENDER EUROPE 20 – USA – CINA – RUSSIA – NATO – EUROPA – ITALIA.
La storia inizia così….
Nel marzo 2019 la Cina firma con l’Italia un accordo denominato “via della seta” o meglio conosciuto anche come “Belt and Road Initiative” che abbrevierò con BRI.
Che cos’è il BRI?
BRI è un’infrastruttura internazionale ed un progetto di sviluppo commerciale guidato dal governo cinese per perseguire una maggiore cooperazione e una più profonda integrazione della Cina nell’economia mondiale.
La “Cintura” (Belt) comprende percorsi di trasporto terrestre che collegano Cina, Europa, Russia e Medio Oriente. La “Strada” (Road) si riferisce alle rotte marittime che dall’Asia arrivano all’Europa settentrionale attraverso Sri Lanka, Pakistan, Medio Oriente, Africa orientale, passando infine per il mar Mediterraneo.
Il progetto prevede infatti la realizzazione di ferrovie, autostrade, porti e oleodotti con la finalità di garantire per la Cina (e, conseguentemente, per tutti i paesi coinvolti lungo il tragitto) un migliore accesso alle sue esportazioni e importazioni.
In questo contesto L’ITALIA, che è il primo paese del G7 che ha firmato l’accordo, ha una posizione strategica per le navi commerciali che transitano nel Mediterraneo, in particolare per quanto riguarda i porti di Genova, Trieste e Venezia.
QUINDI RIPETO L’ITALIA ENTRA IN UN RUOLO EUROPEO FONDAMENTALE GEOPOLITICO ED ECONOMICO IN QUESTO ACCORDO CON LA CINA E, IN QUESTO ACCORDO, C’È ANCHE IL RUOLO STRATEGICO DELLA RUSSIA CHE, IN QUANTO POTENZA ALLEATA STRETTA DELLA CINA ED AVVERSARIA DEGLI USA, COLLOCATA GEOGRAFICAMENTE IN TERRITORIO EUROPEO ED IN OTTIMI RAPPORTI DIPLOMATICI E COMMERCIALI CON L’ITALIA E CON NUMEROSI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE, ASSUME DICIAMO IL RUOLO STRATEGICO DI ALFIERE DI QUESTO ACCORDO.
Quindi facendo il punto della situazione cosa succede:
– l’Europa risulta alleata dell’America ma è interessata agli accordi con la Cina e a portare avanti i rapporti con la Russia;
– Gli USA sono alleati con l’Europa ma sono avversari di Cina e di Russia con le quali hanno non poche tensioni;
– L’Italia, tanto derisa dall’Unione Europea di colpo risulta non solo fondamentale per gli scambi commerciali sul Mediterraneo ma ora anche il Paese europeo più importante (perché ha GIÀ firmato l’accordo più interessante ed importante in ambito europeo) nei rapporti con la Cina.
Tutto questo succede a marzo 2019
A questo punto c’è un punto in quell’accordo tra CINA e ITALIA che cambierà l’approccio da una semplice diatriba tra Stati in una vera e propria guerra che rischia di cadere davvero in scenari per niente belli.
Di che si tratta?
Vi sembrerà assurdo ma si tratta del TANTO DISCUSSO “5G”.
Avete letto bene il 5G!!!
Per la maggior parte di voi forse il 5G è una semplice connessione più veloce utile a navigare meglio su internet o per scaricare i film o la musica che acquistate su iTunes ma vi assicuro che invece, questa lettera è questo numero insieme, rappresentano il bivio per il cambio della storia del Pianeta e della quotidianità umana.
Che cosa è il 5G
Il 5G, cioè le reti mobili di quinta generazione, faranno fare un balzo alla velocità di connessione non solo degli smartphone ma anche dei dispositivi della casa connessa, auto, smart city, droni, impianti produttivi.
IL 5 G sarà lo standard del futuro e guiderà l’evoluzione ULTRA ESPONENZIALE di Internet. I Leader del mercato sono Huawei, Nokia ed Ericsson, ma l’azienda cinese (quindi Huawei) vale da sola il 30% del mercato globale.
Donald Trump fece già pressione sugli alleati, dicendo che questo monopolio consentiva alla Cina di spiare tutti i dati sensibili di tutti gli Stati del mondo (come se gli USA già non lo facessero) ma in realtà i veri motivi sono il fatto che:
1. Gli USA sono estremamente indietro sul 5G quindi non sarebbero in grado di competere con la Cina e di conseguenza con la Russia;
2. Motivo FONDAMENTALE: il 5G cambierà DRASTICAMENTE la velocità di esecuzione dei processi militari e di reazione strategica in caso di conflitti oltre ad analizzare in tempo reale micro variazioni su aspetti finanziari e geopolitici sui quali avere la possibilità di intervenire. Controllo globale delle tecnologie.
Si calcola che entro il 2022 ci saranno 22 miliardi di nuovi oggetti collegati al web a cui si aggiungono 621 milioni di nuovi utenti Internet e 605 milioni di nuove sottoscrizioni per la rete mobile che faranno crescere il traffico dati in media del 46% all’anno. Un boom che fa gola a molti. Secondo alcune ricerche nella prima metà del 2018 i cinque leader di mercato nel 5G erano Huawei, Nokia, Ericsson, Cisco e Zte (anche questa cinese). Insieme rappresentano il 75% del mercato globale con Huawei che ne vale DA SOLA appunto il 30%.
L’ITALIA con la firma del BRI diventa quindi IL PRIMO PAESE EUROPEO che ha chiuso l’asta per il 5G con la Huawei quindi uno dei punti più importanti in assoluto con la Cina che la rendono una Nazione cardine in tutta Europa.
Questo ovviamente da fastidio non solo agli USA ma ovviamente anche all’Europa che ora si trova a dipendere su questo fronte dall’Italia.
Quindi l’Italia e la Cina diventano i protagonisti indiscussi nel marzo 2019 e da lì parte una costruzione geopolitica ed economica ai limiti della perfezione.
Nel bilancio d’inverno del 2019 gli USA, avversari ormai ufficiali della Cina (vista l’espansione esponenziale di quest’ultima a livello economico, geopolitico e con il 5G anche tecnologico), decidono di pianificare un investimento insieme all’Unione Europea con il consenso della NATO di ben 42 miliardi di dollari per finanziare un’esercitazione militare gigantesca di nome “Defender Europe 20” da tenere in diversi paesi europei affinché rafforzare l’alleanza MILITARE tra USA ed Unione Europea, QUALORA VI FOSSE UN’IPOTETICA MINACCIA DA COMBATTERE.
Chi sarebbe questa minaccia?
L’unica minaccia plausibile: anche se gli USA parlano di una minaccia generica, riguarda ovviamente un possibile conflitto con la Russia in quanto potenza in territorio europeo ed alleata importantissima e strategica della Cina che ovviamente ha interessi economici e geopolitici sull’Europa tanti quanti ne hanno gli USA.
Questo accade a novembre 2019!!! Con estrema pressione da parte dell’America.
Nel gennaio 2020 incredibilmente esplode in CINA il CORONAVIRUS (COVID-19): virus che, secondo molti esperti mondiali in questo ambito è un ceppo, creato in laboratorio come molti altri virus e poi sfuggito di mano.
Questo coronavirus dopo la Cina invade incredibilmente a livello sanitario e mediatico l’Italia nonostante non sia un italiano chi lo ha scatenato fuori dalla Cina.
L’Italia va in subbuglio perché non era assolutamente preparata a questo evento.
Attenzione: Mentre la Cina supporta da subito l’Italia con sostegno diplomatico e inviando mascherine e materiale medico, gli USA invece, stanno più indietro e alzano il livello di pericolosità dell’Italia analizzando il coronavirus da noi.
Ma poi arriva MARZO 2020 e l’Europa si trova infettata in diversi stati MA, in questo mese l’America, che fino al mese prima reputava l’Italia una nazione infettatissima da un virus pericoloso, di colpo non si preoccupa più per esso anzi Trump in una conferenza dice pubblicamente: il coronavirus non mi preoccupa, i dati sono falsi!!
È il mese prima? Non lo erano?
PERCHÉ QUESTO MOVIMENTO?
Perché ad aprile doveva svolgersi il “Defender Europe 20” in territorio europeo al confine con la Russia quindi:
perché non schierare 37.000 soldati armati al confine russo in un periodo in cui la Cina è stata colpita moralmente, economicamente e socialmente facendone risentire anche la sua alleata Russia accerchiandola di propri alleati?
Ma ovviamente si, perché questo rafforzerebbe il potere mediatico e la motivazione militare adatti a stringere rapporti più stretti con la NATO e la forza militare Europea affinché imporsi su Cina e Russia.
Ma per l’America ufficialmente si tratta SOLO di una esercitazione. Il mio dubbio è di cosa si tratta UFFICIOSAMENTE.
Per il “Defender Europe 20” gli USA in queste ore, hanno inviato sul territorio europeo lungo i CONFINI CON LA RUSSIA, circa 20.000 soldati statunitensi, che, uniti ai 10.000 soldati USA GIÀ presenti sul territorio europeo ed altri 7000 soldati provenienti dai paesi membri dell’Unione Europea (tra i quali anche soldati italiani). A questo vanno sommati 14000 armamenti tra cui circa 2500 carrarmati USA Abrams, pesanti 70 tonnellate e con corazze di uranio impoverito, che oltre al danno alla salute per chi li guida e chi gli staziona intorno, consumano anche 400 litri di carburante per 100 km.
Diciamo che per essere un’esercitazione siamo un po’ tanto sopra le righe.
Questo è ciò che è avvenuto e che sta avvenendo in queste ore.
Le mie conclusioni che sono ovviamente frutto della mia libera analisi ed opinione.
Secondo il mio parere il ceppo del Coronavirus che ha scatenato tutto questo è un’opera premeditata americana quindi portato in Cina e fatto esplodere lì per indebolire per un periodo preventivato economicamente, moralmente e politicamente la Cina e conseguentemente la Russia.
È stato fatto esplodere volontariamente a gennaio per arrivare con questa situazione all’evento “Defender Europe 20” ad aprile ed è scoppiato in Italia da un punto di vista mediatico e sanitario per far pagare il prezzo di aver firmato un accordo così strategico ed importante con la Cina visto il potere commerciale dell’Italia per gli scambi sul mediterraneo (armamenti compresi) che mettono gli USA decisamente in un ruolo molto meno importante sia in Europa che in Italia.
È un metodo che l’America ha già usato con sfumature diverse ma diverse volte, per richiamare uno Stato che disobbedisce alla sua volontà di essere lo Stato Monarca nel Mondo.
La mia idea è che lo Stato italiano deve tassativamente impedire l’invio dei propri militari a quella esercitazione e dialogare con i presidenti e i diplomatici di tutti gli stati europei che vi partecipano al fine di impedirla finché non finisce il periodo “coronavirus”, finché gli USA non rendono pubblici i suoi piani e dettagliatamente CHI sono “l’ipotetica minaccia” di cui parla.
A questo sarebbe molto importante inviare PUBBLICAMENTE alla Cina ed alla Russia il rinnovo determinato e convinto dell’Italia nel proseguire le relazioni commerciali e diplomatiche con loro senza alcuna interferenza americana ne europea in quelli che sono gli interessi dell’Italia e degli italiani.
Tratto da CLICCA QUI
CORONAVIRUS – LA DITTATURA E’ SERVITA
VIRUS, CORONAVIRUS, HIV … MA ESISTONO VERAMENTE?
Il Dott. Stefan Lanka, micro-biologo, ci parla della realtà delle ricerche scientifiche inerenti alla presunta esistenza dei virus.
1º Intervista al Dr. Stefan Lanka da Mark Pfister.
Quali Virus?
completo in ITALIANO
5G – PROPOSTA DI DECRETO … DITECI LA VOSTRA
5G – UN VIDEO SCIOCCANTE
RICORDIAMO IL PROF. VITTORIO MARCHI
JACQUE FRESCO – COLLASSO DEL SISTEMA…
Jacque Fresco – Collasso del sistema, transizione, politica e metodo scientifico
“Il Venus Project fa richiesta per una società cibernetizzata nella quale i computer potrebbero rimpiazzare l’antiquato sistema dell’eleggere politici che nella maggioranza dei casi rappresentano i poteri forti radicati. Questa nuova tecnologia non detterà o monitorerà le vite degli individui, poiché nel Venus Project questo sarebbe considerato socialmente offensivo e controproduttivo. Libri come 1984 e Il Mondo Nuovo e film come Blade-Runner e Terminator 2 hanno generato paura in alcune persone riguardo alla presa di controllo da parte della tecnologia nella nostra società. Il solo scopo del Venus Project è quello di elevare il potenziale spirituale e intellettuale di tutte le persone e allo stesso tempo fornire i beni e i servizi che soddisferanno le loro necessità individuali e materiali.
Cibernetizzazione è la connessione dei computer con sistemi automatizzati. Alla fine i sistemi centrali cibernetizzati coordineranno tutti i macchinari e le attrezzature che servono l’intera città, la nazione e da ultimo, il mondo. Uno può pensare a questo come ad un sistema nervoso elettronico autonomo che si estende in tutte le aree del complesso sociale.
Per esempio, nella cintura agricola i computer potrebbero monitorare e mantenere automaticamente la falda freatica dell’acqua, la chimica del terreno e coordinare la semina e la mietitura del raccolto. Nel settore residenziale, il sistema potrebbe mantenere la pulizia ambientale e il riciclaggio dei materiali di rifiuto.
In aggiunta, per assicurare l’operazione efficiente delle varie funzioni della città, tutti i processi e servizi potrebbero essere equipaggiati con sensori elettronici di risposta ambientale. Questi sensori potrebbero essere coordinati con sistemi di emergenza ridondanti che entrerebbero in funzione in caso di malfunzionamento o rottura dei sistemi primari della città.
É solo quando la cibernetizzazione è integrata in ogni aspetto di questa nuova e dinamica cultura che i computer possono servire appropriatamente i bisogni di tutte le persone. Nessuna civiltà tecnologica può mai funzionare efficientemente ed efficacemente senza l’integrazione della cibernetica come parte integrante di questa nuova civiltà mondiale.
Queste proposte, da un punto di vista ingegneristico, appaiono fantasiose e irrealizzabili nell’attuale sistema monetario; ed è così. Le somme di denaro coinvolte in imprese di questa portata sarebbero enormi e inconcepibili. Nessun governo oggi può permettersi questo prodigioso impegno. Tutto questo potrebbe essere realizzato solamente in un’economia mondiale basata sulle risorse dove tutte le risorse del pianeta nella loro totalità sono considerate come l’eredità comune di tutti i popoli della Terra.”
MEDICINA, FRA SCIENZA ED ERESIA.
Giorgio Iacuzzo accenderà i motori e inizieremo un viaggio non ai confini della realtà, ma nella realtà, quella in cui siamo immersi, ma di cui siamo anche costituiti.
Un viaggio per comprendere il nostro corpo, il funzionamento, scoprire soluzioni efficaci, comprensibili e reali.
Un viaggio per riscoprire i nostri meravigliosi poteri, la capacità di ammalarsi e la capacità di autoguarigione.
La possibilità, nei casi più urgenti, di accompagnare il nostro organismo a un riequilibrio senza farmaci deterioranti o destabilizzanti.
Giornalista indipendente, si occupa da una quarantina d’anni di salute e scienza senza alcun limite imposto da poteri economici o politici.
Collabora con i periodici Nexus e Punto Zero.
Attraverso la pratica omeopatica unicista la Dr.ssa Mereu ha maturato la convinzione che (tranne nelle forme d’urgenza) il paziente si possa curare da solo se opportunamente guidato e se ha intenzione di guarire veramente.
Vorrebbe trasmettere l’ importante messaggio che la miglior terapia segue tre parametri: agire velocemente, non essere traumatica e meno dispendiosa possibile.
La Terapia Verbale è una tecnica sviluppata in anni di ricerche, vuole dimostrare essenzialmente che la medicina e il medico sono soltanto dei veicoli, il medico dovrebbe funzionare solo da guida affinché la guarigione fisica si attui insieme alla consapevolezza e all’evoluzione del paziente.
CURRICULUM Laureata in Medicina e Chirurgia.
Diplomata in Medicina Olistica all’Università di Urbino. Sempre a Urbino si è diplomata in Grafologia. Diplomata in Medicina Omeopatica alla S.I.M.O.H.
Per trent’anni si è occupata di medicina d’urgenza. Da 15 anni tiene seminari e conferenze in tutt’Italia.
La relazione evidenzia la necessità di una rifondazione epistemologica della medicina.
In particolare si rende necessario il superamento del paradigma riduzionistico, ancora fondante le Scienze umane e sociali, medicina compreso, nonché la ridefinizione dei concetti di salute, malattia e terapia.
CURRICULUM Università di Padova, Studioso Senior, Epistemologo della Medicina, Psicanalista didatta e supervisore, già responsabile della Scuola di specializzazione in Medicine complementari dell’Université Européen Jean Monnet di Bruxelles, Coordinatore della Società di Medicina Psicosomatica – Padova.
Collaboratore dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica. Autore di oltre 70 volumi scientifici.
Misconosciuto in Italia, il Prof. Jean Solomidès nel secolo scorso ha guarito innumerevoli malati di cancro con il suo Trattamento Immuno-Biologico ed era annoverato fra i “ricercatori maledetti”.
Osteggiato dalla medicina chemioterapica, fu costretto a chiudere il laboratorio dove arrivavano folle di pazienti da ogni angolo di Francia.
Perfino il nostro prof. Di Bella andò ad imparare da lui.
Ma la sua scoperta non è scomparsa con lui. La dott.ssa Alix Wrastor, sua assistente per 20 anni, dopo essersi trasferita in Italia, con le TIB continua ad avere straordinari successi nei suoi pazienti.
CURRICULUM Laureata in medicina a Parigi (successivamente ha conseguito una seconda laurea, in legge) e specializzata in oncologia con i maestri MATHE – ISRAELE.
Seconda laurea in medicina alla Sapienza di Roma. Specialista in medicina omeopatica ospedale San Giacomo di Parigi.
Specialista in agopuntura Università di PECHINO. Specialista in iridologia scuole americane dr JENSEN.
Grazie alla profonda conoscenza in ambito psichiatrico, dopo aver capito l’importante le- game tra psiche e corpo, ha realizzato nel tempo un diverso modo di percepire la malattia e valutato gli studi del Dott. Hamer, scopritore delle 5 leggi biologiche.
CURRICULUM.
Laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, ha conseguito la specializzazione in Psichiatria.
Innumerevoli sono poi i corsi d’aggiornamento, i seminari seguiti dal Dott. Rossaro per quanto riguarda l’ambito psichiatrico, sia in età adulta che infantile/adolescenziale.
Ha ricoperto diversi ruoli in ambito psichiatrico e ora esercita come medico di base nel padovano.
“Segreto”.
Molto diffuso nel Giura, il “segreto” è praticato nelle regioni cattoliche dei cantoni Friburgo, Vallese, Appenzello e nella Svizzera centrale.
Nel 2012 la pratica del Segreto nel Giura e nel Canton Friburgo è stata iscritta nella Lista delle tradizioni viventi della Svizzera.
La Lista è il risultato dell’attuazione della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Negli ospedali circolano le liste con i numeri dei guaritori classificati secondo i problemi che sanno curare.
Senza corporazione o organizzazione di categoria, costituiscono un mondo a parte escludendo qualsiasi pubblicità, redditività o fama.
CURRICULUM. Ricercatrice e insegnante all’Università di Fribourg in Svizzera, etnologa, un dottorato in Scienze delle Religioni, studia le medicine tradizionali delle diverse popolazioni. Ha pubblicato diversi studi sui guaritori dei cantoni svizzeri di lingua francese.
Dal 1979 lotta contro l’uso del mercurio ed altre sostanze tossiche nel campo odontoiatrico.
Ha sviluppato tecniche per la rimozione sicura dell’amalgama e di altri metalli pesanti dalla bocca.
Si è particolarmente interessato all’effetto dannoso causato dai materiali abitualmente usati per le ricostruzioni dentali e alla ricerca di soluzioni alternative non nocive.
Parlerà di Metalli pesanti – Elettro sensibilità – Denti devitalizzati – Impianti – MCS (sindrome da sensibilità chimica multipla).
CURRICULUM. Nato a Stoccolma, Svezia.
Si è laureato in odontoiatria nel 1971 presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma.
Parla correntemente otto lingue ed è Capitano della Marina Reale Svedese.
E’ intervenuto di recente presso il Parlamento Europeo per le problematiche legate alla tossicità del mercurio.
Collabora con numerose associazioni internazionali di Odontoiatria.
Può essere definita una innovativa “tecnica energetica” che utilizza associazioni complesse di oligoelementi, definiti anche “complementi informazionali”, in grado di stimolare ed equilibrare le correnti vitali del corpo.
Non rappresenta una “terapia alternativa” bensì uno strumento che integra la “medicina e la psicologia energetica” in grado di offrire a ciascuno di noi un migliore stato di salute e benessere.
Nata in Francia intorno alla fine degli anno ‘80 del secolo scorso, è stata via via perfezionata dal Dott. Patrick Veret, che tutt’ora continua nella sua opera di ricerca del misterioso sistema di comunicazione energetico del corpo umano.
CURRICULUM.
Medico Chirurgo specializzato in ostetricia e ginecologia, da oltre 10 anni utilizza la Nutripuntura di cui è considerato il massimo esponente italiano.
Treviso. Hotel Maggior Consiglio, via Terraglio 140
Non si accettano prenotazioni Disponibili 360 posti a sedere
REGINA cell. 329 44 81 318 – SONIA cell. 347 70 22 919
e-mail regina.regi@libero.it – sitoweb www.salusbellatrix.it
Il convegno è aperto a tutti operatori e non operatori del settore.
Non si accettano prenotazioni.
Disponibili 360 posti a sedere.
Uscita autostradale TREVISO SUD.
In tangenziale, svincolo direzione Venezia
I GENI SMENTISCONO LA NAZIONALITA’ ITALIANA …
Altro che Unità…
La verità nei geni
Altro che Unità d'Italia.
A leggere il dna degli italiani, sembra quasi che il Risorgimento non ci sia mai stato e che Garibaldi e i suoi Mille, girando per le campagne abbiamo fatto più un passeggiata che una conquista.
Per non parlare poi del fenomeno immigrazione dal sud al nord d'inizio Novecento: nelle patrimonio dei cittadini tricolore, la massa che dal Meridione si è spostata nell'operoso nord non ha lasciato tracce.
L'effetto che si scopre analizzando il dna degli italiani e che la diversità che c'è tra i sardi e le popolazioni delle Alpi è maggiore di quella che c'è tra portoghesi e ungherese, praticamente ortogonali nella geografia europea. Infine, ed è la “mazzata finale” per i teorici delle razze: difficile sostenere che esista un ceppo italico: a leggere le caratteristiche della nostra evoluzione, sembriamo uno dei Paesi in cui l'effetto straniero abbia maggiormente inciso.
Insomma, un porto di mare per genti di tute le razze.
A rivelare che duecento anni di unioni e figli e un governo unico del Paese non hanno modificato granché il patrimonio individuale è uno studio coordinato dall'Università di Roma La Sapienza.
Un team di ricercatori della Sapienza, coordinato dall’antropologo Giovanni Destro Bisol, in collaborazione con gruppi di ricerca delle Università di Bologna, Cagliari e Pisa, ha messo in luce che le popolazioni italiane sono estremamente eterogenee da un punto di vista genetico, tanto da poter paragonare la loro diversità a quella che si osserva tra gruppi che vivono agli angoli opposti dell’Europa.
L'altra faccia del rovescio della medaglia dello studio è che almeno per quanto riguarda il patrimonio genetico siamo uno dei Paesi più ricchi d'Europa.
Non aiuterà lo spread, ma almeno è un record positivo.
Alla base di questa diversità c’è un motivo comune e cioè l’estrema estensione latitudinale dell’Italia.
La varietà degli habitat che si trovano lungo la dorsale della nostra penisola favorisce la varietà di piante e animali ospitati nel nostro territorio.
D’altro canto per le sue caratteristiche geografiche l’Italia sin da tempi antichissimi ha rappresentato un corridoio naturale per i flussi migratori provenienti sia dall’Europa centrale sia dal Mediterraneo: nel caso dell’uomo hanno contribuito alle diversità tra popolazioni anche le differenze culturali (in primis linguistiche), creando un ulteriore fattore di isolamento rispetto a quello geografico. In entrambi i casi, il risultato finale è la creazione di un “pattern” davvero unico in Europa.
L’accento sull’importanza degli aspetti culturali non è casuale, ma deriva da quello che i ricercatori considerano un aspetto particolarmente originale del loro studio: avere incluso nell’indagine, oltre a popolazioni ampie e rappresentative di città o di grandi aree (ad esempio L’Aquila oppure Lazio), anche gruppi di antico insediamento come le “minoranze linguistiche” (Ladini, Cimbri, e Grecanici), portatrici di aspetti culturali e sociali peculiari nel panorama italiano.
Sono proprio alcuni di questi gruppi, come nel caso delle comunità “paleogermanofone” e ladine delle Alpi oltre a gruppi della Sardegna, che contribuiscono in maniera determinante alla notevole diversità osservata in Italia.
Un dato tra tutti: se si considerano ad esempio i caratteri trasmessi dalla madre ai figli di entrambi i sessi (e cioè il DNA mitocondriale), comparando la comunità germanofona di Sappada, nel Veneto settentrionale, con il suo gruppo vicinale del Cadore, o quella di Benetutti in Sardegna con la Sardegna settentrionale, l’insieme delle differenze genetiche calcolate è di 7-30 volte maggiore di quanto si osserva perfino tra coppie di popolazioni europee geograficamente 20 volte più distanti (come Portoghesi e Ungheresi oppure Spagnoli e Romeni).
“I nostri dati – spiega Giovanni Destro Bisol che ha curato la ricerca – testimoniamo come fenomeni migratori e processi di isolamento che hanno coinvolto le minoranze linguistiche, per la maggior parte insediatesi nel nostro territorio prevalentemente tra il medioevo e il diciannovesimo secolo, abbiano lasciato testimonianza non solamente nei loro aspetti culturali (alloglossia, aspetti della tradizioni e del folklore,) ma anche nella loro struttura genetica”.
“Questo studio ci lascia anche una riflessione che va aldilà della dimensione strettamente scientifica e investe l’attualità” conclude Destro Bisol “…sapere che l’Italia, indipendentemente dai flussi migratori recenti, è stata ed è tuttora terra di notevole diversità sia culturale che genetica, può aiutarci ad affrontare in maniera più serena un futuro pieno di occasioni di incontro con i portatori di nuove e diverse identità”.
Tratto da (CLICCA QUI)
FREE ELECTRIC – LA CYCLETTE PER GENERARE ENERGIA
BASTA LA NATURA PER AVERE TUTTO – LA CANAPA PER LE NUOVE TECNOLOGIE ENERGETICHE
La moltitudine di utilizzi della CANAPA è sempre stata tenuta più nascosta possibile
perchè?
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Ora anche questa grande scoperta: Meglio del litio e più economiche del grafene
Dagli scarti di lavorazione della canapa si può realizzare oggi un materiale per supercondensatori con prestazioni superiori al grafene. I ricercatori della University of Alberta in Canada hanno presentato i risultati delle proprie ricerche in una conferenza organizzata a San Francisco dall’American Chemical Society e riportati sul sito web in questo articolo e inquesto studio. Proseguono quindi gli studi già citati in questo nostro articolo di Canapa Industriale. I super-condensatori stanno rivoluzionando i sistemi di alimentazione elettrica grazie a materiali super-conduttori come il grafene, e la produzione di questo nanomateriale è costosa quanto importante per l’evoluzione dei dispositivi elettrici ed elettronici. Il Regno Unito ha recentemente avviato un programma di ricerca sul grafene da 50 milioni di sterline, ma oggi sembra ci sia un’alternativa più economica ed ecologica.
La fibra di canapa è costituita per il 70% da cellulosa cristallina. Questa può essere trasformata in nanosheets, elettrodi in lamine sottilissime con grande superficie esposta e alta capacità di trasporto e conservazione dell’energia. I risultati di queste ultime ricerche evidenziano una capacità di raggiungere e mantenere densità energetiche nettamente superiori a quelle dei dispositivi commerciali come le batterie Li-ion a ioni di litio. Nelle applicazioni per batterie, questo si traduce intempi di ricarica molto inferiori agli attuali standard. Il nuovo materiale risulta efficiente in un intervallo di temperature più elevato e la capacità dei supercondensatori di caricare e scaricare rapidamente l’intera massa di energia li rende fondamentali per l’efficienza delle batterie nei veicoli elettrici, anche per la possibilità di ricaricare le batterie in frenata.
Altro risultato interessante della ricerca riguarda il costo di produzione dei nanosheet di canapa, inferiore a quello di un materiale non rinnovabile come il grafene grazie a processi molto più semplici. All’interno dei centri di ricerca non si vede solo canapa nel futuro di dispositivi elettronici: i ricercatori canadesi hanno condotto altri esperimenti con diversi scarti domestici e dell’industria agricola, realizzando materiali ad alte prestazioni elettriche con torba, gusci di uovo e anche bucce di banana. Gli scienziati hanno compreso le caratteristiche strutturali nella fibra dei diversi materiali organici e tramite processi che chiamano di sintesi idrotermica, simili alla cottura in pentola a pressione, riescono ad ottenere pellicole di nanomateriali con vaste applicazioni per l’industria elettronica.
Secondo il Dottor David Mitlin (nella foto), a capo del gruppo di ricerca dell’Università dell’Alberta, il compito degli scienziati è comprendere quali strutture organiche sono più adatte alle diverse applicazioni. Le bucce di banana possono trasformarsi in blocchi densi di carbonio, che gli scienziati chiamano pseudografite, adatti per le batterie a ioni di sodio. Al contrario, la fibra di canapa può realizzare fogli sottilissimi con una grande area superficiale che determina l’altissima conduttività elettrica e capacità di immagazzinamento necessarie per i supercondensatori.
FONTE (CLICCA QUI)
LA GUERRA CLIMATICA CENSURATA DAI MEDIA
ECCO COME L’AGRICOLTURA INDUSTRIALE AMMALA NOI E MADRE TERRA
I terreni trattati con prodotti chimici, sfiancati dallo sfruttamento intensivo e dall’agricoltura industriale causano un impoverimento del cibo che quindi non fornisce agli esseri umani i nutrienti di cui ha bisogno. E’ la conclusione cui sono giunti numerosi studi di cui si parla anche nel libro appena uscito di Courtney White, “Grass, soil, hope”. Ma la soluzione c’è.
di Giovanni Fez – 18 Settembre 2014
E’ ancora vero che una mela al giorno toglie il medico di torno?
Non più, stando a quanto sostengono gli esperti, a meno che quella mela non arrivi da terreni organici e da alberi coltivati con metodi biologici.
Secondo l’esperta australiana Christine Jones, intervistata nel libro appena uscito di Courtney White, Grass, Soil, Hope, le mele hanno perduto l’80% del loro contenuto di vitamina C.
E le arance che si mangiavano per tenere lontano il raffreddore?
E’ possibile che di vitamina C non contengano più nemmeno le tracce.
Uno studio http://www.scientificamerican.com/article/soil-depletion-and-nutrition-loss/ che ha analizzato il contenuto dei vegetali dal 1930 al 1980 ha scoperto che i livelli di ferro sono diminuiti del 22% e il calcio del 19%.
In Inghilterra tra il 1940 e il 1990 il contenuto di rame nei vegetali è calato del 76% e il calcio del 46%.
Il contenuto di minerali nella carne è, anch’esso, significativamente diminuito.
Gli alimenti vanno a costituire i mattoni del nostro corpo e sostengono la nostra salute, ma terreni impoveriti forniscono alimenti impoveriti e alimenti di scarsa qualità nutritiva portano a un decadimento della salute.
Anche la nostra salute mentale è legata ai terreni ed è garantita se i terreni sono ricchi di microbi.
Cosa è accaduto al terreno?
Ha subìto gli attacchi della moderna agricoltura industriale con le sue monocolture, i fertilizzanti, i pesticid e gli insetticidi.
«Il termine biodiversità evoca una ricca varietà di piante in equilibrio con tante varietà di animali, insetti e vita selvatica, tutti che coesistono in un ambiente in equilibrio – spiegano Hannah Bewsey e Katherine Paul dell’Organic Consumers Association – Ma c’è anche un intero mondo di biodiversità che vive al di sotto della superficie terrestre ed è essenziale per far crescere alimenti ricchi di nutrienti.
Il suolo terrestre è una miscela dinamica di particelle rocciose, acqua, gas e microrganismi.
Una tazza di terra contiene più microrganismi di quante persone ci siano sul pianeta.
Questi microbi vanno a costituire il “tessuto alimentare del suolo”, una catena complessa che inizia con I residui organici di piante e animali e che coinvolge batteri, funghi, nematodi e vermi; decompongono la materia organica, stabilizzano il suolo e aiutano la conversione dei nutrienti da una forma chimica ad un’altra.
La ricchezza nella diversità dei microbi in un terreno ha effetti su molte proprietà, come l’umidità, la struttura, la densità e la composizione nutritiva.
Quando i microbi vanno perduti, si riducono anche le proprietà del suolo che permettono di stabilizzare le piante, di convertire le sostanze nutritive e di svolgere tutte le altre funzioni vitali.
Il contenuto di microbi del suolo, cioè la sua biodiversità, è praticamente sinonimo di salute e fertilità.
Come scrive Daphne Millier, medico, scrittrice e docente, “i terreni che contano su un’ampia biodiversità sono più predisposti a produrre cibi ad alta densità nutritiva”.
Purtroppo l’azione umana ha avuto un impatto assai negativo sulla salute dei suoli; siamo infatti responsabili della degradazione di oltre il 40% dei terreni agricoli nel mondo.
Abbiamo destabilizzato l’ecosistema dei terreni attraverso un utilizzo diffuso di sostanze chimiche che distruggono praticamente tutto ad eccezione delle piante stesse (molte di queste sono state addirittura modificate geneticamente per resistere a erbicidi e pesticidi).
Siamo arrivati ad avere grano, soia, alfa-alfa e altri cereali in apparenza salubri ma in verità carenti di sostanze nutritive a causa della pessima qualità del suolo su cui vengono coltivati.
E usiamo sostanze chimiche di routine anche se si sa che appena lo 0,1% dei pesticidi in realtà interagisce con il target cui è destinato, tutto il resto contamina soltanto piante e suolo».
«L’azoto è uno dei tre nutrienti essenziali per il suolo – proseguono Bewsey e Paul – gli altri due sono potassio e fosforo.
Ma perché l’azoto possa nutrire le piante, deve essere convertito da ammonio a nitrato.
I microbi del terreno, sensibili al ciclo dell’azoto, fanno questa conversione alimentandosi di materia vegetale decomposta, digerendo l’azoto che vi è contenuto ed eliminando ioni di azoto.
Cosa accade quando nel suolo non ci sono questi microbi?
Gli agricoltori spesso ricorrono a fertilizzanti contenenti azoto, ma l’uso eccessivo porta ad averne una quantità eccessiva che va oltre la capacità di conversione dei microbi stessi, quindi troppo azoto uccide le piante.
Stando ai dati della Union of Concerned Scientists, gli allevamenti con centinaia di animali stipati in piccoli spazi e alimentati con cereali anzichè foraggio è ubo dei fanni più grossi che l’uomo abbia inflitto al suolo poiché porta alle monocolture intensive su larga scala che richiedono moltissime sostanze chimiche.
La perdita di biodiversità del suolo è anche correlata all’aumento di asma e allergie nelle società occidentali.
Il sistema immunitario umano si sviluppa grazie agli stimoli ambientali cui è esposto; quando carne e vegetali mancano di determinati batteri e microbi, i bambini non riescono a formulare risposte immunitarie precoci e quindi possono sviluppare allergie.
La soluzione sta nel convertire allevamenti e aziende agricole industriali in allevamenti con sistemi naturali e fattorie biologiche.
Secondo uno studio danese è possibile raddoppiare la biodiversità del suolo sostituendo l’agricoltura biologica ai metodi agricoli convenzionali».
Ma perchè accontentarsi di contenere il danno?
Esiste quella che viene chiamata agricoltura rigenerativa, strumento essenziale per far regredire i danni causati dalle pratiche industriali.
E non c’è tempo da perdere.
Bisogna andare i quella direzione prima che sia veramente troppo tardi.
Tratto da (CLICCA QUI)
MA ALLORA LE SCIE CHIMICHE … FORSE ESISTONO DAVVERO!!!
ENERGIA LIBERA PER TUTTI E GRATIS: NON E’ IMPOSSIBILE
CYBORG UNPLUG: DIFENDERSI DAL NUOVO ORDINE MONDIALE
Un modo casalingo per difendersi dal NWO è di evitare che la propria connessione a Internet sia usata in maniera occulta da altri a proprio vantaggio o a nostro danno.
Cyborg Unplug è un aggeggio che consente di capire se qualsiasi connessione wi-fi è spiata e intercettata da entità incognite.
Questo aggeggio è uno scanner dell’etere sulle frequenze cui operano i droni militari e non, le telecamere e microfoni wireless e anche Google Glass impiegati per spiare, sopratutto dal governo degli Stati Uniti.
Essendo sostanzialmente un router, basta collegarlo ad una presa di corrente e vi dice quali attività di spionaggio, emettendo un segnale, siano presenti nella vostra zona, entro un raggio che non è specificato.
Questo aggeggio, costruito dal tedesco Julian Oliver, può identificare e bloccare qualsiasi periferica operante con MAC Address. In modalità “All Out Mode”, è in grado di segnalare l’intrusione in una rete wireless da parte di qualunque altra periferica.
Rammento, a chi non lo sapesse, che anche la rete wi-fi più protetta può essere violata da software in possesso a Servizi Segreti e organizzazioni simili.
Dovrebbe essere a breve disponibile sul mercato.
NUOVA INVENZIONE RENDE L’ACQUA DELL’OCEANO POTABILE
Ingegneri chimici dell’Università del Texas e l’Università di Marburg hanno ideato un metodo che prevede l’utilizzo di un piccolo campo elettrico per rimuove il sale dall’acqua di mare.
Questa tecnica chiamata dissalazione elettrochimica mediata dell’acqua di mare (Electrochemically Mediated Seawater Desalination o EMSD), ha migliorato il metodo di dissalazione di acqua esistente fin’ora.
Richard Cooks, professore di chimica presso l’Università di Austin, ha dichiarato: “La disponibilità di acqua potabile e per l’irrigazione delle colture è uno dei requisiti fondamentali per mantenere e migliorare la salute umana.“
Cook continua dicendo: “La dissalazione dell’acqua di mare è un modo per rispondere a questa esigenza, ma la maggior parte degli attuali metodi per la desalinizzazione dell’acqua si basano su membrane costose e facilmente contaminati. Il metodo privo di membrana che abbiamo sviluppato deve ancora essere perfezionato, ma se siamo in grado di riuscire in questo, poi un giorno potrebbe essere possibile per fornire acqua fresca su larga scala utilizzando un sistema semplice e portatile.”
Kyle Krust, autore principale dello studio, ha dichiarato: “Abbiamo fatto notevoli miglioramenti sulle prestazioni.. Ciò suggerisce che il 99 per cento della desalinizzazione non è fuori della nostra portata.”
Questo metodo chiamato “acqua chip” potrebbe portare sollievo a milioni di persone in tutto il mondo che non hanno acqua potabile.
Questo metodo è molto più semplice e consuma meno energia rispetto ad altre forme di dissalazione.
Cook continua dicendo: “Per raggiungere la desalinizzazione, i ricercatori applicano una piccola tensione (3 volt) su un chip di plastica pieno di acqua di mare. Il chip contiene un microcanale con due rami.
Al raccordo del canale un elettrodo incorporato neutralizza alcune degli ioni di cloruro in acqua di mare che aumenta il campo elettrico locale rispetto al resto del canale. Questo cambiamento nel campo elettrico è sufficiente reindirizzare sali in un ramo, permettendo che all’acqua senza sale di passare attraverso l’altro ramo.”
La zona di impoverimento di ioni impedisce al sale di passare e ciò crea acqua fresca da acqua salata.
Si stima che 780 milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso all’acqua potabile.
Di quelli stimati, 345 milioni risiedono in Africa.
Si stima che ci siano 366 milioni, miliardi di litri d’acqua sul pianeta Terra. Questo numero sembra essere stabile secondo il Consiglio del Programma Idrologico Internazionale (HIP) dell’UNESCO.
L’HIP è un programma delle Nazioni Unite dedicato alla ricerca e reperimento di risorse idriche naturali e la gestione di tali risorse. Mentre l’ONU è ben consapevole che la necessità di acqua come una fonte vitale per la vita significa il mantenimento del potere su tutta la vita, è anche nei loro piani sviluppare un controllo globale su tutte le sorgenti di acqua fresca e pulita.
Il documento IPCC HS 15.332 sugli impatti dei cambiamenti climatici: Cartolarizzazione di acqua, cibo, suolo, salute, energia e migrazione spiega come l’ONU intende proteggere le risorse da utilizzare a loro disposizione.
Attraverso il Fondo Monetario Internazionale (FMI), i paesi sottosviluppati sono costretti a vendere le loro risorse all’elite di banchieri centrali mondiali.
Questo schema porta le sorgenti d’acqua a privatizzazione centrale a costare di più e diventare meno accessibili a coloro che hanno un disperato bisogno.
I prezzi dell’acqua aumentano, mentre la qualità diminuisce.
Questo costringe le popolazioni native in posti come il Sud Africa e India a raccogliere l’acqua dai torrenti e fiumi inquinati, che compromette la loro salute. Il ciclo è completo quando coloro a cui è stata rubata l’acqua attraverso la coercizione muoiono dall’acqua contaminata che sono stati costretti ad utilizzare.
Alla conferenza internazionale di alto livello sulla cooperazione dell’acqua (ICWC) dal titolo “Acqua in Antropocene”, afferma che l’impatto dell’umanità sulle risorse di acqua dolce sono stati valutati e si è stabilito che un terzo dei circa 7 miliardi di persone sulla terra hanno accesso limitato al acqua pulita.
Milioni di esseri umani influenzano i cicli dell’acqua regionali, continentali e globali che facilita una drastica carenza e danni incalcolabili degli ecosistemi acquatici.
Il documento afferma: “Nel breve volgere di una o due generazioni, la maggior parte dei 9 miliardi di persone sulla Terra vivrà sotto l’handicap di forti pressioni di acqua fresca.”Le popolazioni umane utilizzano risorse idriche l’equivalente delle dimensioni del Sud Africa per soddisfare le loro esigenze delle colture di grano.
L’acqua dolce rappresenta il 2,5% del totale delle risorse idriche in tutto il pianeta.
Si stima che il 70% di esso è neve e ghiaccio.
Il documento dice che a causa dell’impatto dell’uomo sul pianeta, la chimica e il clima della terra sono stati alterati e si è evidenziato nei cicli idrologici misurabili del pianeta.
Questo corso ovviamente insostenibile sta causando la contaminazione del nostro approvvigionamento di acqua fresca.
UN-Water, un’organizzazione non governativa (ONG), controllata dall’UNESCO, ha pubblicato la quarta edizione del World Water Development Report delle Nazioni Unite (WWDR4) nel 2012.
In questo rapporto, sono stati analizzate risorse di acqua dolce del mondo. Alle infrastrutture controllate a livello internazionale è stato consigliato di salvare quelle risorse prima vengano impoverite.
I dati della ricerca mostrano che quasi 1 miliardo di persone hanno accesso a risorse idriche limitate.