COMUNICATI

IL MIRACOLO DI GUARIGIONE PUO’ ESSERE L’EFFETTIVITA’ DEL PRODIGIO DELLA RINASCITA DI UNA NAZIONE.

Quando il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto riceve queste notizie da parte di un proprio membro, siamo tutti confortati dalla certezza che “Lassù” siamo certamente amati e ben visti e che anche il nostro cammino di Liberazione è gradito e incoraggiato da Dio.
Ho sempre insistito nelle mie preghiere per aver conferma se ciò che stiamo realizzando in onore e verità come esseri umani, anche attraverso il MLNV, sia cosa buona giusta … e devo dire che i segnali e le conferme non mancano.
La Madonna ha dato un grande e concreto segnale di guarigione per rafforzare la nostra fede e la nostra speranza.
Qualunque sia il concetto che ciascuno di noi ha nei confronti di Dio, posso asserire in tutta sincerità che qualsiasi miracolo, che può affermarsi per tale, insegna che nulla è impossibile.
Ogni preghiera e implorazione incoraggia sempre l’esito del nostro proposito e ogni miracolo amalgama ad esso la concretezza del prodigio.
Non può esserci miracolo se ciò che tramuta una speranza non si concreta nel tangibile.
Allora chiediamo questo miracolo anche per il nostro futuro, per veder riconosciuta la nostra lotta di liberazione come la speranza non disattesa dell’intero Popolo Veneto.
Bisogna così insistere col fare sempre del bene e gratuitamente perché nulla ci viene dato col peso dell’oro ma con la leggerezza del dono fatto con amore.
Un miracolo è un atto d’amore incondizionato e ci insegna che ciò che riceviamo dobbiamo saperlo donare gratuitamente.
Siamo tutti noi, amici e “nemici”, chiamati in questo tempo e in questo luogo per realizzare il nostro destino ma consapevolmente dobbiamo riconoscere in esso la validità di ciò che portiamo a compimento.
Il nostro libero arbitrio, il nostro onore e il rispetto incondizionato dei diritti umani, civili e politici di ogni essere umano sia per noi il nostro principio di effettività che concretizza questo processo evolutivo, così come ogni miracolo realizza nel concreto il proprio prodigio.

WSM
Venetia, 21 agosto 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

 

da Gianni Chinellato
… Il tutto documentato dai presenti e in presenza di una dottoressa…ricordati Gabriele che senza fede nulla può accadere …io sono stato salvato dalla stessa Madonna nel terribile incidente tra due mezzi pesanti nel quale sono stato coinvolto il 23 Maggio 2016 sulla statale Feltrina sotto il monte Santo di Monfenera e come essenze dell’Universo il nostro cammino nella vita terrena e nelle mani di Dio.

 

 

 

 

OSSERVATORIO DIRITTI UMANI

Il Movimento de Liberasion Nasionale del Popolo Veneto per il tramite del Governo Veneto Provisorio ha istituito la Cernide “OSSERVATORIO DIRITTI UMANI”.
Verrà presto formalizzata la richiesta di creare un Tribunale per i diritti Umani nell’ambito dei nostri Territori della Repubblica Veneta.
Verrà richiesta la creazione di una Commissione Popolare Veneta di indagini per il Veneto sulle case famiglia e sui minori sequestrati … in merito è allo studio la fattibile istituzione di una Sezione Federale Speciale della Polisia Nasionale a disposizione dell’Osservatorio dei Diritti Umani.
Nel frattempo è istituita una Sezione “OSSERVATORIO DIRITTI UMANI” per le pubblicazioni sulla nostra Gaxeta Uficiale, (clicca qui).

WSM
Venetia, 17 agosto 2019
Sergio Bortotto
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

IL DOVERE MORALE DI RIVENDICARE LA NOSTRA AUTODETERMINAZIONE.

Il rigetto è l’atto formale attraverso il quale ogni Cittadino del Popolo Veneto si oppone e contrasta l’illegalità dell’azione posta in essere dalle forze e autorità di occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione e lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche quelle dell’U.C.C. .
I rigetti di notifica, prodotti da Cittadini del Popolo Veneto, non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano e non sono destinati a produrre effetti ostativi e/o di annullamento laddove le autorità di occupazione straniere italiane ne ignorano la valenza giuridica.
I rigetti di notifica sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato e ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si oppone alle illegali pretese italiane di obbligarlo al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione.
L’esito dei rigetti fatti non dipende in alcun modo dal MLNV o dal GVP che viene invece attivato sul fronte dell’iscrizione a ruolo giudiziario (atto dovuto) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto.
Questa procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione di quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio.
L’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori – la personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività, per di più ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’effettivo esercizio del potere di governo.
L’autorità e il potere, così come attualmente esercitati in ambito straniero italiano, è tale per imposizione e intimazione ma è sprovvista di un elemento fondante del principio democratico … non deriva dal mutuo consenso.
In democrazia è il Popolo che, attraverso il mutuo consenso, conferisce agli organi deputati di far rispettare le leggi la capacità giuridica di conseguire scopi sociali secondo i comuni interessi … altrimenti siamo in dittatura e/o in condizioni di occupazione di uno stato straniero.
Ogni rigetto di notifica, dunque, non è necessario che sia ricevibile dall’autorità straniera italiana, l’importante è che configuri la sua irritualità procedurale rispetto a quella imposta dallo stato straniero italiano.
La non ricevibilità del rigetto di un Cittadino del Popolo Veneto non inficia l’esito degli effetti prodotti che per quanto sembra non siano destinati a produrre conseguenze in ambito italiano ne confermano la valenza giuridica.
E’ proprio l’atto delle autorità italiane che è irricevibile da parte di un Cittadino del Popolo Veneto perché per sua natura è antidemocratico e illegale e va rifiutato.
Lo stato straniero occupante italiano potrà anche poi imporre con la forza, così come realmente fa, ma deve anche accettare le conseguenze delle sue azioni che sono vietate anche da norme di diritto internazionale.
Ecco la ragione giuridica del MLNV e del GVP che per legge agiscono in nome e per conto di un intero Popolo che ha diritto all’autodeterminazione e per legge sono tutelate dallo stesso diritto internazionale.
Quindi, non può essere irricevibile un atto dovuto ed esercitato secondo le norme del diritto internazionale con valore “jus cogens” … bisogna solo rispettare la legge e anche la costituzione italiana impone il rispetto di tali norme che non sono derogabili.
Inoltre, non esistono apposite sedi giurisdizionali in ambito italiano perché tutte sono emanazioni “ab origine” dell’illegale imposta presenza e autorità dello stato italiano sui Territori della nostra Patria.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.
Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
La Serenissima Repubblica Veneta, è giuridicamente ancora vivente e non ha mai cessato di esistere.
Non esistono, infatti, atti di cessione di sovranità così come previsti per consuetudine dal diritto internazionale e l’annessione di territori di un’altra Nazione, “manu militari” per legge non può produrre effetti giuridici e di legittimità.

WSM
Venetia, 16 agosto 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

SIAMO STANCHI DEI SOPRUSI ITALIANI

Questa sera ho avuto l'ennesima conferma dell'assurdità della presenza delle forze d'occupazione italiane sui nostri territori.
Ho chiamato presso il parco i carabinieri per un furto in atto ad un negozio che solo due sere fa ne aveva subito un altro e con tanto di sopralluogo dei militari della "benemerita".
Invece di aiutarmi nel completare il giro, dimostrando un totale disinteresse per il rischio e la probabilità che i malintenzionati fossero ancora nei pressi, mi hanno fatto perdere tempo perchè non accettavano il tesserino del MLNV che avevo con me e siccome guidavo l'auto del parco pretendevano la patente di guida che, ovviamente, non avevo con me, come il portafoglio e altri effetti personali, lasciati in ufficio, a circa 100 metri in linea d'aria.
L'allarme mi aveva fatto correre sul posto visti i recenti accadimenti al negozio.
Incuranti di tutto, dopo aver loro contestato il difetto assoluto di giurisdizione, hanno anche falsamente dichiarato a verbale che mi sono rifiutato di firmare la dichiarazione resa ovvero: "contesto il difetto assoluto di giurisdizione".
Io ho detto che non avrei firmato il verbale pur confermando la dichiarazione resa oralmente.
"Tu militare italiano mi hai chiesto se avevo qualcosa da dichiarare ?
Io ti ho risposto e tu l'hai messa a verbale.
Non ti devo null'altro."
Perché un Veneto dovrebbe firmare la propria dichiarazione in un verbale dei carabinieri italiani ?
Il verbale è illegale e non può produrre effetti giuridici se non in ambito italiano, ma noi non siamo italiani e qui siamo nei Territori della Repubblica Veneta, occupati illegalmente dallo stato straniero italiano.
Ovvio che i due militari italiani hanno dimostrato di non conoscere il significato del contestato difetto assoluto di giurisdizione ma nonostante le minacce di ulteriori accertamenti e provvedimenti a mio carico (???), hanno deliberatamente violato l'art.2 punto 4 della Carta delle Nazioni Unite, nonostante mi sia qualificato per ciò che sono, ovvero il Presidente del MLNV e del Governo Provvisorio.
Ma a loro non interessava …
e noi Veneti siamo veramente stanchi di questa arroganza.
Altri da iscrivere a ruolo giudiziario.
WSM
Venetia 10 giugno 2019 ore 22.30 circa
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
ed ecco formalizzato il rigetto di notifica a pubblica menzione.
REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO
Oggetto: CERTIFICATO DI REGISTRO NR.2019611103024
Si attesta che in data 11.06.2019, SERGIO BORTOTTO, nato/a il 15.07.1961, persona di nazionalità e cittadinanza Veneta, codice unico personale 20090929234041, ha formalizzato la registrazione del rigetto di notifica presso il Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento di Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949.
La persona interessata ha chiesto la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell'emissione dell'atto e della successiva notifica o del suo tentativo.
A tale rigetto di notifica il sistema informatico ha attribuito automaticamente il seguente codice unico: 2019611103024 

ATTO RIGETTATO
data dell'atto rigettato: 10.06.2019
contrassegnato da nr./codice: VERBALE NR.870792525
emesso da: LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE
a firma di: APSQS MAURAC(?illeggibile) E.(?) – CRS MARINELLO A.(?)
la cui notifica è stata eseguita o tentata a mezzo: APSQS MAURAC (?illeggibile) E.(?) – CRS MARINELLO A.(?)
in data: 10.06.2019
La Segreteria di Stato in data 11.06.2019
Oggetto: RIGETTO DI NOTIFICA
at
LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE, Via Cornarotta, 24, 31100 Treviso TV – sttv5451@carabinieri.i

Io sottoscritto/a SERGIO BORTOTTO, nato/a il 15.07.1961, persona di nazionalità e cittadinanza Veneta, codice unico personale 20090929234041
TENUTO CONTO CHE
la formale denuncia, denominata DECLARATION ON FACTS e relativa chiusura e pignoramento della Repubblica Italiana con riferimento e per causa UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035, mai confutata dall’attuale ITALY REPUBLIC entro il termine previsto così da diventare Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta.
la sedicente Repubblica Italiana un tempo sovrana, dal 1934 è CORPORATION con denominazione “ITALY REPUBLIC OF CIK#: 0000052782” (d’ora in avanti I.R.) regolarmente registrata su www.sec.gov quale corporation di tipo governativo (quindi una semplice azienda privata di qualsiasi sovranità).
grazie alla registrazione della I.R. al S.E.C. (Securities Exchange Commission) essa deve sottostare e rispettare le leggi e le regole internazionali della U.C.C. (Uniform Commercial Code).
la totale, assoluta e reiterata inosservanza e trasgressione da parte dello stato straniero occupante italiano della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI, sebbene sia stata da esso ratificata, pone in essere la conseguente condizione di schiavitù nei confronti degli Esseri Umani e per questo pignorata.
tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facente parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano, sono tutte aziende ad essa subordinate e pertanto operanti in difetto assoluto di giurisdizione
tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
che tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
Il Governo Italiano anche se “de facto” esiste ancora perché i rappresentanti delle sue istituzioni fanno finta di nulla confidando nella ignoranza di tutti i cittadini compresi i loro subordinati, “de jure” non esiste più, quindi privo, nullo e senza valore (vedi documenti con forza di legge UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035).
Il documento nr. WA DC UCC Doc# 2012113593 depositato in U.C.C., mai confutato entro i termini di legge e quindi diventato Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta il quale recita: “Qualora un qualsiasi individuo perseveri nel perseguire eventuali azioni per conto di una Banca pignorata o di ‘Governo’ pignorato, causando ad un altro e qualsiasi individuo ogni danno ipotizzabile come qui descritto, egli è a titolo personale e senza alcuna pregiudiziale assolutamente responsabile dei suoi atti”.
Lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia
 
CONSIDERATO INOLTRE
Che nei territori Veneti, l’antica Repubblica Veneta detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697, non ha mai cessato di esistere ed è tutt'ora esistente.
Che tutti i Territori della Serenissima Repubblica Veneta, rivendicati dal Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) in virtù del proprio diritto all'Autodeterminazione sono sotto la giurisdizione del GOVERNO PROVISORIO VENETO quale apparato istituzionale preposto ai sensi delle norme del diritto internazionale dal Movimento de Librasione Nasionale Veneto (di seguito MLNV).
Che ogni Movimento di Liberazione Nazionale è l’organo riconosciuto dal diritto internazionale quale titolare del diritto all'autodeterminazione di un Popolo soggetto all'occupazione di uno stato straniero, da un regime razzista e/o colonialista.
Che il sottoscritto rigettante, è volontariamente registrato all’Anagrafe del Popolo Veneto, rinnegando l'imposta cittadinanza italiana e riconoscendosi di Nazionalità e Cittadinanza Veneta, sotto l’egida del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del GOVERNO PROVISORIO VENETO (GVP).
 
FORMALIZZO COSI' IL PRESENTE ATTO CHIEDENDO
1) – a LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE tutta la documentazione relativa all'atto di cui al rigetto;
2) – al proprio Governo di assicurarsi che lo stato italiano non ignori e consenta il reiterarsi delle violazioni poste in essere come per l'atto di cui al rigetto:
3) – che sia riconosciuta l'inconfutabilità dell'illegale azione posta in essere da LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE per le ragioni in premessa.
 
RIGETTANDO QUESTA OFFERTA DI CONTRATTO
1) – negando il consenso al presente procedimento senza pregiudizio UCC 1-308;
2) – negando l'autorizzazione al trattamento dei proprio dati personali UCC 1-103.
RITENENDO
questo rigetto, atto notorio inalienabile, inconfutabile, innegabile e inoppugnabile.
 
E IN CONSEGUENZA DI CIO'
la «proposta di contratto» o comunque vogliate chiamare l'atto per cui si rigetta è NULLO AB ORIGINE.
Si chiede inoltre la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell'emissione dell'atto e della successiva notifica o del suo tentativo, al fine di assicurare l'ulteriore a praticarsi in seno alla Giustizia Veneta
 
SONO INOLTRE A PRECISARE QUANTO SEGUE:
Ho chiamato presso il parco commerciale di Willorba i carabinieri per un furto in atto ad un negozio e di cui si era attivato l'allarme sonoro.
Solo due sere prima il medesimo negozio aveva subito un altro furto con danneggiamento delle strutture del parco e con tanto di sopralluogo dei militari della "benemerita" della locale stazione.
I due militari hanno dimostrato un totale disinteresse e una superficialità inaudita nel voler procedere agli ulteriori accertamenti sul posto, nonostante fosse palese la possibilità che i malviventi si trovassero ancora all'interno del punto vendita.
La loro giustificazione, ribadita anche al titolare dell'attività raggiunto telefonicamente, è stata che in assenza della sua presenza, non sarebbero entrati per ulteriori verifiche.
Inoltre, invece di aiutarmi nell'ispezione dei luoghi che era il motivo per cui erano stati chiamati, mi hanno trattenuto per identificarmi.
E' stato evidente fin da subito l'insofferente atteggiamento dei due militari italiani rispetto al mio palesarmi per ciò che sono, indossando in quel momento la maglia con gli stemmi del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e del Governo Veneto Provvisorio (GVP) e avendo ben in vista sulla t-shirt il tesserino stesso.
Dopotutto ero ancora presente al parco perché impegnato nella sede del MLNV-GVP per alcune pratiche quando venivo allertato dalla sirena dell'antifurto del negozio.
Nonostante facessi presente ai due militari italiani che i malviventi potevano ancora trovarsi sul posto e probabilmente essere intenti a dileguarsi dal piano superiore, questi, con assoluta indifferenza, mi hanno chiesto di esibire un documento e non di declinare le generalità.
Esibito l'unico documento in possesso in quel momento e cioè il tesserino del MLNV-GVP, il militare ne traeva i dati anagrafici completati dalla richiesta verbale di quelli relativi alla residenza.
Dunque, l'obbligo anche per la legge italiana era stato regolarmente assolto … lo scrivente aveva declinato le proprie generalità.
Ma la provocazione dei carabinieri si è fatta a quel punto offensiva.
Il capo pattuglia asseriva che siamo in italia e che avrei dovuto esibire documenti italiani.
Confermando chi sono e che non corre obbligo di circolare con i documenti ma di dichiarare le proprie generalità, il militare, con incauta arroganza, pretendeva allora la patente di guida visto che stavo guidando l'auto del parco.
Non avendola al seguito, come altri documenti e perfino il portafoglio lasciato in ufficio per essermi precipitato al negozio, mi tratteneva sul posto (sul tetto dell'edificio) per verbalizzare la contravvenzione stradale.
La pattuglia dell'arma ha perso più tempo a compilare il verbale perché non avevo la patente al seguito, che interessarsi del furto per cui erano stati chiamati e mi impediva nel frattempo di completare l'ispezione alla ricerca dei malviventi.
Non contento, il militare più alto in grado, (un appuntato scelto credo), mi minacciava di ulteriori non meglio specificati provvedimenti, soprattutto in riferimento alle mie affermazioni tese a contestare la loro pretesa di considerarmi italiano e che mi trovassi in territorio italiano.
Quindi zitti e chinare il capo e obbedire agli occupanti … vietato il diritto di critica e di esprimere il proprio pensiero e disappunto.
Pur mantenendo la calma e non volendo assecondare le provocazioni del militare italiano, questi si infastidiva ancor più quando alla sua richiesta affermavo la mia dichiarazione da rendere a verbale: "contesto il difetto assoluto di giurisdizione".
Visibilmente nervoso il capo pattuglia richiedeva cosa avessi voluto dichiarare, ottenendo la medesima risposta.
Alla richiesta di voler sottoscrivere la dichiarazione, replicavo che non avrei firmato il verbale ma che avrei atteso copia.
L'appuntato, spazientito, replicava che avrei dovuto firmare la dichiarazione fatta ma veniva reso edotto che non risulta correre l'obbligo di sottoscrivere il verbale.
Nonostante ciò egli insisteva perché sottoscrivessi la dichiarazione fatta e non il verbale … ma ciò è irrituale.
"Tu militare italiano mi hai chiesto se avevo qualcosa da dichiarare ?
Io ti ho risposto e tu l'hai messa a verbale.
Non ti devo null'altro."
Non si capisce perché un Veneto dovrebbe firmare ciò che ha la possibilità di dichiarare anche in un verbale dei carabinieri italiani.
Inoltre e non so quanto inconsapevolmente, l'appuntato reiterava le provocazioni ribadendo la lecita del suo operato e che per loro non aveva alcuna importanza che io fossi il presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio, rifiutando di riconoscere valenza alle stesse norme del diritto internazionale e alle loro stesse leggi che ne ratificano i principi.
Reiterava inoltre la minaccia di prendere provvedimenti per la mia contestazione e pretesa di non qualificarmi italiano ma per ciò che sono, ovvero un Cittadino del Popolo Veneto e tra l'altro Presidente del MLNV e del Governo Provvisorio.
L'appuntato, inoltre, aggiungeva di suo pugno sul verbale che non intendevo sottoscrivere la dichiarazione resa scrivendo: "si rifiuta di firmare la dichiarazione".
Io mi sono rifiutato di firmare il verbale e non la dichiarazione, considerato che non è prevista l'apposizione delle proprie firme a corredo dell' asserzione resa.
È ben diverso e non corrisponde a verità quanto scritto a verbale perché non previsto e in spregio del rispetto delle mie idee e opinioni che non hanno bisogno di essere suffragate da qualsivoglia pretesa ancor più se di militari dello stato occupante italiano.
11.06.2019
In fede: SERGIO BORTOTTO
 

BASTA CON I SOPRUSI DELLO STATO ITALIANO

Dopo le utilme notizie di ieri sera, riguardo all'arresto di Andrea Castellani, questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto per il tramite del suo apparato istituzionale, Governo Veneto Provisorio (GVP), eserciterà quanto in suo diritto e autorità per pretendere l'immediato rilascio di Andrea, consti il difetto assoluto di giurisdizione delle autorità italiane sui territori della Repubblica di Venezia.
Queste continuano ad agire in difetto assoluto di giurisdizione e devono rendere immediatamente conto a questo GVP di tali azioni criminose commesse sui nostri territori.
Forza e coraggio … tutti uniti nella lotta di liberazione e per la difesa dei nostri diritti come esseri umani.
WSM
Venetia venerdì 17 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GV
 

FABULA DOCET

Si dice che il tempo sia il miglior medico
… e quel che "è stato è stato".
Al passato attribuiamo l'inalterabilità di ciò che "è stato"
ma la sua immutabilità non sempre si sottrae al giudizio del presente …
e se suggestionato e preda del suo vissuto il presente limita e non evolve a compimento.
Di ogni vissuto il passato non è estraneo e "se ciò che è stato" è ad esso contemporaneo
il presente non è separato dal suo opposto … ovvero "ciò che non è stato" di quel vissuto.
Se d'ogni verità anche il contrario è vero,
anche di ogni vissuto passato, il suo opposto è vero nel presente.
Un vissuto del proprio passato
può essere il contrario nel proprio presente.
L'inalterabilità del passato può essere il suo opposto adesso.
Basta volerlo.
Fabula docet.
WSM
Venetia 1 maggio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
 

IPOCRISIA ITALIANA … PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE!

E la Festa Nazionale per i Veneti è stata celebrata con la nostra proverbiale riservata solennità nonostante l'insalubre presenza del capo dello stato straniero italiano nei nostri Territori.
L'ipocrisia è un malcostume che anche le più alte cariche della fallimentare e pignorata "azienda italia" difficilmente riescono a celare.
Sono come i sepolcri imbiancati di biblica memoria.
Ed è proprio come si preventivava nel comunicato del 29 marzo u.s.; i media asserviti all'italico occupante danno ampio spazio alla visita del presidente straniero italiano Mattarella.
Ecco la dimostrazione di come questa italia ha un esasperato bisogno di rianimare la propria credibilità.
Come al solito, però, predicano bene e razzolano male.
Col rigurgito di falsi miti risorgimentali, col ricordo di vittorie mai realmente avvenute e la celebrazioni di guerre combattute prima da una parte e poi dall'altra … questa italia tenta di lavarsi la coscienza riempiendosi la bocca di valori e prerogative che ogni giorno calpesta deliberatamente anche contro il Popolo Veneto.
E' una realtà alla quale siamo ora forzati e della quale il Popolo Veneto sta prendendo coscienza giorno dopo giorno.
Ed è un dilagare di voglia di Serenissima, di Repubblica Veneta, di San Marco, è il risveglio di un Popolo che non accetta più di essere sottomesso e assoggettato soprattutto all'italica impostura.
Il fallimentare "sistema italia" è un cancro col quale siamo ora costretti a convivere perché imposto con la frode e con la forza.
E i predicozzi del presidente italico svelano l'ambiguità di un ruolo che i Veneti non gli hanno conferito perché della libertà di cui tanto parla è un bene a noi negato.
E con la nostra Festa Nazionale, San Marco, festeggeremo prima o poi la vera liberazione … ma dall'italia e sarà festa grande, da tramandare alle future generazioni.
Noi Veneti di oggi abbiamo questa responsabilità … non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo negare alle nostre future generazioni la libertà e i valori autentici della nostra civiltà Veneta perché Noi Veneti non siamo mai diventati italiani.
Se ne torni in italia caro presidente straniero e spero sia l'ultima volta che vorrà mettere piede sul sacro suolo della nostra Patria … non è il benvenuto come la sua propaganda vuole far credere.
WSM
Venetia 26 aprile 2019
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio.
 
 

PROCEDURA DA ADOTTARE CON LE AUTORITA’ D’OCCUPAZIONE ITALIANE

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La Polisia Nasionale Veneta (Polisia) è istituita nell’ambito della Repubblica Veneta  col compito di salvaguardare la sicurezza personale dei cittadini, i loro beni, la tranquilla e rispettosa convivenza civile, il rispetto delle leggi, prevenendo il compiersi di illeciti e di assicurarne i responsabili alla giustizia.
La Polisia ha il compito di salvaguardia delle Istituzioni democratiche, delle Autorità costituite a livello Federale, di Contea e Municipale, nonché dei beni immobili, mobili e strumentali dello Stato stesso.
La Polisia concorre con le Forze Armate alla difesa territoriale della Nazione nel quadro operativo dell’impiego strategico di difesa militare e al concorso nelle attività di protezione e difesa civile in caso di calamità naturali e di ogni altra necessità. 
Con riferimento ai Dectreti nr.5 e 7 (VEDI) di questo Governo Veneto Provvisorio, che conferisce facoltà e autorità ad ogni Cittadino del Popolo Veneto di esercitare i propri diritti e anche la qualifica di Ufficiale Federale Pubblico, tale possibilità concreta il fattibile esercizio di potere da esercitarsi nei confronti delle autorità e di qualsiasi ente o forze di occupazione straniere italiane.
Atteso pertanto che il principio di legalità è applicabile al diritto di autodeterminazione per il Popolo Veneto, tale diritto concreta il potere di esercitarlo nelle forme e nei modi contemplati, uno dei quali è la facoltà e autorità conferita ad ogni Cittadino del Popolo Veneto di far rispettare la Legge (secondo il nostro Ordinamento Giuridico).
Confidiamo nella sensibilità e capacità di relazioniarsi di ciascuno affinché si sia consapevoli dei nostri diritti e della nostra forza.
Ricordiamoci che essere forti non significa necessariamente essere violenti, anche se è sempre un nostro diritto difenderci, difendere i nostri cari e i nostri beni da qualsiasi aggressione.
Non riconoscere l'autorità dello stato straniero italiano sui nostri territori è un nostro inalienabile diritto ma noi Veneti dobbiamo essere loro d'esempio ed è per questo che dobbiamo evitare comportamenti illeciti, offensivi e/o aggressivi.
Annotante a verbale quanto accade e poi inviate il tutto alla Polisia Nasionale per l'ulteriore a praticarsi.
stampatevi il sotto indicato modulo per averne sempre una copia con voi  
oppure, anche allegando l'eventuale precedente annotazione,  compilate online il modulo di
Grazie per la collaborazione.
WSM
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

LA FRODE DELLE ILLEGALI NOTIFICHE ITALIANE

Ogni giorno veniamo subissati da fastidiosissime e insignificanti notifiche da parte di
organi, “autorità”, enti, società private e/o pubbliche facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations”.
Premesso e assodato che tutte queste artificiose entità agiscono in difetto assoluto di giurisdizione sui Territori della Repubblica Veneta, sembra che sempre più spesso esse evitino di incontrare i destinatari, fingono di non averli trovati e fanno decorrere i termini delle notifiche inviandole direttamente ai comuni per l'esposizione all'albo.
Tale procedura è illegale perché nessuno ha dato il consenso al comune di residenza (tra l'altro italiano un'entità italiana) di agire a nome e per conto dei destinatari.
Il fatto di non disporre dell'atto, al momento della loro eventuale illegale notifica, non consente all'avente diritto di rigettarlo come "negazione di offerta di contratto" che secondo la norma UCC 1-308 può essere rifiutata dal destinatario.
Solo in tale modo, ovvero rigettando ogni forma di contratto e negandone il consenso, tutta la procedura è nulla.
Noi siamo persone umane e non finzioni giuridiche, ricordiamocelo e solo noi disponiamo di noi stessi.
Chiedete sempre un documento e identificate colui che tenta di notificarVi qualcunque cosa, anche il postino.
Non basta che qualcuno vi dica sono l'ufficiale giudiziario o il postino … nessuno gli ha chiesto il lavoro che fa, ma il suo nome e cognome e un documento per identificarlo … vederete come faranno finta di nulla.
Se vi dicono perché chiedete loro i documenti dite pure che dovete iscriverli a ruolo giudiziario perchè stanno agendo illegalmente.
Portatevi sul sito della Polisia Nasionale Veneta (clicca qui) e fate la segnalazione online.
Potete anche andare sul sito del governo e rigettare la notifica con il modulo online (clicca qui).
Non abbiate paura e fate rispettare i vostri diritti.
WSM
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

LA PROVOCAZIONE DEL PRESIDENTE ITALIANO

ll 25 aprile 2019 è SAN MARCO festa per i Veneti che di certo non festeggiano la liberazione italiana.
Il sindaco italiano di Vittorio Veneto afferma che "è una data straordinariamente evocativa rispetto a una lettura storica della fine a Vittorio di quel periodo risorgimentale che vede qui quasi una conclusione epica" … "ci fa onore".
Altri dicono: "è un riconoscimento, i Vittoriesi sono felici",  ma qualcuno è incerto: "ho il dubbio che venga in campagna elettorale".
Come la si mette è una scelta sconsiderata per il capo dello stato straniero e occupante italiano.
Denota che questa italia ha un gran bisogno di recuperare credibilità e mette in moto la più alta carica fra le istituzioni del loro stato.
Come se il presidente della repubblica italiana rappresentasse per noi Veneti un qualcosa meritevole di attenzione … ma noi VENETI non siamo italiani.
Celebrerà sicuramente la vostra festa in una parvenza di solidarietà e di  consenso, circondato dalle vostre istituzioni illegalmente presenti o da scolaresche ai cui bimbi ignari sono messe in mano le bandierine del tricolore, educati ad un falso storico che celebra, come dice il sindaco, quasi una conclusione epica del periodo risorgimentale.
E i media asserviti all'italico occupante daranno ampio spazio ad un simile evento perché l'italia dà prova di aver un esasperato bisogno di rafforzare i falsi miti di un risorgimento che tale non è, così come volete che sia raccontato e ricordato è una menzogna.
A noi Veneti non fa onore che venga ancora a calpestare le nostre terre, proprio il giorno del 25 aprile festa del nostro Patrono, San Marco.
Non a caso avete abbinato la vostra festa della liberazione ad una delle giornate più importanti per la nostra Patria e allo scopo di cancellare e di sostituire dalla memoria dei Veneti ciò che rappresenta la loro vera Patria.
Il neo colonialismo culturale, esercitato con così tanta ipocrisia dallo stato italiano, palesa il grave pregiudizio che pesa su di sé.
Lo stato italiano tramanda la frode che sta all'origine della sua illegale e illegittima occupazione della nostra Patria.
L'italia è uno stato che si è costituito sull'inganno e sulla frode (e non solo in danno del Popolo Veneto) e tutto questo è provato, è dimostrato e documentato e tutti i politici e le più alte autorità italiane lo sanno.
L’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, e ogni sua autorità e istituzione sono abusivi.
Ma l'italia continua a far finta di niente.
In una sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
STIAMO ANCORA ASPETTANDO CHE LO STATO ITALIANO SI SCUSI CON IL POPOLO VENETO PER TALI GRAVISSIME AFFERMAZIONI PERCHE' E' FALSO ED UNA MENZOGNA QUANTO DICHIARATO.
IL POPOLO VENETO NON HA MAI CESSATO DI ESISTERE E NON HA MAI SCELTO DI ESSERE ITALIANO in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
Questa è loro gravissima responsabilità, tacere e far fin finta di nulla.
Si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
Tutta questa gente manca del "coraggio del giusto" perché sa di essere illegalmente costituita qui sulle nostre Terre Marciane.
Tutti a salvare le apparenze tacendo sulle inquietanti verità che rendono tutti loro complici di un delitto pesantissimo che si perpetua giorno dopo giorno contro il Popolo Veneto.
Non si può essere italiani perché qualcuno ce lo impone … noi Veneti siamo un Popolo da sempre e abbiamo il diritto di essere ciò che siamo, una Nazione fra le Nazioni.
L’italia da sempre tenta di “estinguere” il Popolo Veneto attraverso l’indebita appropriazione della paternità culturale della civiltà Veneta e attraverso l’annichilimento delle proprie tradizioni, della propria lingua, dei propri usi e costumi.
E il 25 aprile, la nostra festa più importante, lo farà anche la più alta carica dello stato occupante italiano, qui sulle nostre Terre.
Ma il Popolo Veneto esiste ancora oggi e i Veneti sono di nazionalità Veneta e di certo non sono italiani, perché non lo sono mai diventati.
Non è bastata la "festa degli alpini" e l'invasione dei vostri tricolori a spegnere il sussulto d'identità del Popolo Veneto … e non basterà la sua presenza per estinguere la voglia di libertà che è sempre più radicata nel Popolo Veneto.
Comunque vadano le cose non si preoccupi per la sua incolumità, perché noi non abbiamo né il tempo né la voglia di fare ciò che voi state facendo a noi Veneti.
Quando calpesterà ancora una volta il suolo della nostra Patria ricordi le sciagure e i caduti e la devastazione causate dalle due guerre mondiali alle quali ci avete portato, ricordi i morti dei patrioti che hanno combattuto contro l'invasione italiana e le ingiustizie, i suicidi, la diaspora alla quale ci avete costretti, ricordi che noi non siamo italiani ma VENETI.
Viva la Serenissima Repubblica Veneta e fuori l'italia dalla Nasion Veneta.
WSM
Venetia 29 marzo 2019
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV)
e del Governo Veneto Provvisorio (GVP).
 

INSIEME SIAMO UN POPOLO E UNA NAZIONE.

Dio mi ha fatto dono del nuovo giorno e a lui renderò conto se oggi ho fatto buon uso del tempo che mi è dato.
Al mattino spedito e appassionato aleggia il sussurro della PATRIA che fa appello ai suoi figli: ECCOMI, IO CI SONO.
Ciò che un tempo mi fu detto ora trova giusto compimento: "un tetto porta sempre riparo, anche se la casa sembra abbandonata".
La Patria è il tetto ancora solido di quella casa comune che si chiama PATRIA e che può sembrare abbandonata ma che esiste ancora oggi e sussulta dentro i nostri cuori.
Non siamo qui per caso e in questo momento presente siamo chiamati a riscattare con onore ciò che siamo.
Siamo tutti parte l'uno dell'altro con i nostri difetti, le nostre difficoltà, le nostre paure, i nostri desideri e le nostre incertezze.
Ci riscopriamo esseri umani e INSIEME frantumiamo le catene della nostra schiavitù.
Insieme siamo ciò che decidiamo di essere, un Popolo e una Nazione.
WSM
Venetia, 22 marzo 2019
Sergio Bortotto

VINCERE O SOCCOMBERE?

Mi chiedo …
e se dovesse giungere il momento che per non soccombere si è costretti a vincere la prepotenza altrui con la forza e anche con l'estremo atto di togliere la vita al tuo oppressore?
L'oppresso si fa forse carnefice?
E il tiranno è forse "vittima" della sua stessa prepotenza? 
La storia dell'umanità è intrisa di violenza e di guerre ma quasi sempre scatenate dal più forte, da colui che crede di non patire le conseguenze delle sue stesse azioni.
E' necessario riequilibrare le posizioni, affinché l'uno non sottometta l'altro, affinché il mite non abbia a conoscere il peso della mano che sopprime e il violento e il prepotente conosca i limiti e le conseguenze delle sue azioni.
Dio ci scampi da tale passo, ma il momento è vicino, molto vicino.
Ma al punto in cui si è arrivati è meglio essere chiari.
Si può invocare la legittima difesa contro lo stato straniero italiano?
Si dice che la "legittima difesa" nell'ordinamento giuridico italiano, è una causa di giustificazione.
Ma quando realmente si configura una situazione di pericolo … quando si respinge una violenza attuale o quando vi sia il concreto pericolo di subire una prevedibile imminente violenza?
La legittima difesa comporta per forza un'aggressione e una reazione ad essa.
Ma è forse necessario che la vittima debba lasciar fare all'aggressore ciò che vuole per giustificare la sua reazione?
Non è forse suo diritto prevenire un prevedibile male ingiusto?
La vittima non tutela forse una suo diritto inalienabile?
E veniamo al dunque.
Esiste forse una causa giustificativa a favore dell'aggressore per cui la sua minaccia possa non essere considerata ingiusta e illegale?
Ovvero, vi sono minacce e aggressioni ai diritti della persona umana che possono essere non considerate tali, per legge?
Ci sono aggressioni che possono essere giustificate dalla legge?
Ovvero, vi possono essere istituzioni dello stato e circostanze per le quali siano esse legittimate a violare i diritti umani delle persone?
Se si, quali inimmaginabili interessi dovrebbero tutelare per sopraffare i diritti umani delle persone?
Facciamo un esempio banalissimo.
Il Cittadino Veneto che critica, anche aspramente, la provocazione dell'ostentazione su ogni palo della luce di ben tre bandiere italiane, si trova sul posto legittimamente perché è a casa sua, ed esprime a diritto il proprio disappunto su un simbolo dello stato occupante che non ha invece diritto di trovarsi in quel luogo.
E' chiaro che lo sfoggio del tricolore è una sfida e una minaccia ai valori e sentimenti per la propria Patria … è un atto vile è una vera e propria aggressione ai sentimenti di amor patrio per i Veneti.
La festa degli alpini è stato solo il pretesto usato dall'italia per dar sfogo a questa aggressione.
Questo è neo-colonialismo culturale.
Ed è così poi che l'aggressione, che provoca ciò che viene considerata un'offesa e un vilipendio per una bandiera, che non è la nostra, trova unanimi e concordi l'accusa e un giudice di un tribunale tutto italiano.
In poche parole l'aggressore è vittima e subisce la reazione del cittadino veneto che critica e non tace l'oltraggio che viene fatto alla propria Patria.
E dove sarebbe l'imparzialità di un giusto processo quando accusa e giudizio sono esercitate in difetto assoluto di giurisdizione da due autorità italiane, in un tribunale italiano, contro un Veneto che tale si professa e che difende l'aggressione al proprio sentimento nazionale e difende la propria Patria?
Dov'è la garanzia della terzietà del giudice italiano?
Se è punibile la reazione (a parole) non è forse punibile anche la provocazione?
Non è forse legittima la difesa della propria Patria onorata da un Cittadino Veneto che ritiene offensiva l'ostentazione del tricolore italiano?
Non è forse un aggressione sbandierare con tanta ostentazione il tricolore italiano su queste nostre terre marciane a dispetto e disprezzo della Serenissima Patria?
Ciò che viene definito vilipendio degli emblemi e delle forze armate sono dello stato italiano, uno stato che ci occupa ed è qui presente illegalmente "ab origine", con la menzogna, con la truffa, con la frode.
Diciamo la verità una volta tanto.
Lo stato italiano non tollera che si metta in discussione tale verità nascosta, che si mettano in discussione i suoi simboli e le sue forze armate.
Deve imporre la sua bandiera e non tollera che la si critichi.
All'italia va forse ricordato che la libertà di manifestazione del pensiero o libertà di coscienza è un diritto riconosciuto negli ordinamenti democratici… quindi mal si giudica una simile repressione.
La libertà di espressione è sancita anche dall'art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali ratificata dall'Italia con l. 4 agosto 1955, n. 848 che recita:
"Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione.
Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
All'italia va forse ricordato che la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.
Nel preambolo si recita:
"Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L'ASSEMBLEA GENERALE
proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione."
Ricordiamo all'italia in particolar modo l'art.19 che recita:
"Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."
Ed ecco così avuta anche la risposta al dilemma morale che mi affliggeva "vincere o soccombere?".
Proprio la Carta dei diritti umani recita:
è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione.
Dunque è moralmente lecito ribellarsi alla tirannide e all'oppressione italiana, ancor più se non sono rispettati i diritti umani.
Mediterò su questo ve lo assicuro.
WSM
Venetia 4 marzo 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

BON CAO DE ANO 2019.

BON CAO DE ANO!
Le nostre tradision ne iuta a rinovar l'amor patrio
e il personal impegno
per la liberasion de la Patria.
Xe glorioso el pasà forgià dai nostri antenati
e come a Lepanto soltanto a Iori
xe ora subordinà la nostra disciplinada obediensa,
non a sta italia, mai al tricolor invasor.
Fiero de eser Veneto.
WSM Sergio Bortotto
 
Le nostre tradizioni ci aiutino a rinnovare l'amor patrio e il personale impegno per la liberazione della Patria.
E' glorioso il passato forgiato dai nostri antenati e come a Lepanto solo a loro è ora subordinata la nostra disciplinata ubbidienza, non all'italia, mai al tricolore in vasore.
Fiero di esser Veneto.

WSM Sergio Bortotto

IL DOVERE MORALE DI RESISTERE ALLO STATO STRANIERO ITALIANO.

Oggetto: INVITO A PUBBLICA MENZIONE
E' SEMPRE PIU' UN DOVERE MORALE "RESISTERVI".
 
at
 
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO
Palazzo Chigi – Piazza Colonna 370 – 00187 Roma – Italia
 
AL TRIBUNALE STRANIERO ITALIANO IN TREVISO
– GIUDICE ITALIANO BRUNO CASCIARRI
– PUBBLICO MINISTERO ITALIANO NEL PROC. PEN.4733/17
– FUNZIONARIO GIUDIZIARIO BRUNO CARUZZO
– AVVOCATO CRISTIANA POLESEL DIFENSORE D'UFFICIO
 
e per l'ulteriore a praticarsi
 
– SEGRETERIA DI STATO – SEDE
– DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA
  PROVEDITORATO GENERALE DE LA POLISIA JUDISIARIA
  DIPARTIMENTO DE JUSTIXIA
 
 
"REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO"
… già questo basta per incoraggiarmi a lottare per la liberazione della mia Terra.
Sono un Patriota e combatto per la liberazione del Popolo Veneto e questo vi basti … per ora.
Sono fiero di essere ciò che sono e conosco i miei doveri riguardo alla mia Patria.
Ho scoperto la vostra impostura e sono grato di non essere italiano … ma VENETO.
E' glorioso il passato forgiato dai nostri antenati e solo a loro è ora subordinata la mia disciplinata ubbidienza … non a voi, mai a voi.
Condanniamo noi l'indesiderata presenza del vostro tricolore sulle nostre terre … mai lo onoreremo, fosse anche per la pretesa di issarlo su ogni palo di strada e di imporci la visione di ciò che ripudiamo.
Voi avete conseguito l'offesa provocando ciò che ritenete un'ingiuria … non pretendete che si desista dal difendersi perché noi si agisce sempre con il generale consenso dei Veneti perché tali sono i motivi che per noi hanno particolare valore morale e sociale.
Se ritenete che la bandiera italiana sia stata disprezzata e degradata allora non esponetela  nelle nostre strade come se fossero le vostre, non ostentatela nelle nostre piazze come se fossero le vostre e abbiate riguardo di queste terre e del Popolo Veneto che sempre più a stento mal si rassegna.
Se ritenete offensive le mie affermazioni e degradanti, non provocatele, siate parchi e con cautela sfidate un Popolo che angariate e che asservite alle vostre pretese.
Schiavi a casa nostra mai servi … ormai consapevoli però di ciò che siamo, da sempre un Popolo e una Nazione.
Nonostante tutto ci onora la sfida perché a noi è dato il tempo in cui la Patria sta chiamando i suoi figli e a noi spetta di non essere inutili protagonisti e di riscattare l'onore dei nostri padri e di una Nazione così meschinamente asservita.
Mi condannate perché ritenete offensive le mie critiche alle vostre provocazioni ma gravi invece sono le offese che la vostra corte costituzionale ha arrecato all'intero Popolo Veneto asserendo che non esiste.
Io esisto eccome e con me milioni di altri Veneti e la nostra bandiera è il Gonfalone di San Marco altro che il vostro tricolore.
Se la libertà di opinione trova per voi italiani i suoi limiti all'interno dei diritti costituzionali per noi Veneti è un dovere morale difendere le nostre tradizioni e i nostri simboli contro ogni prepotente prevaricazione.
Se le espressioni usate per voi sono oggettivamente ingiuriose e spregiative riguardo alla vostra bandiera non imponetela perché non ha posto nel cuore dei Veneti che la ripudiano come il simbolo dello stato occupante.
Della reputazione del vostro stato, dei vostri simboli e delle vostre istituzioni noi non ci preoccupiamo visto che ci imponete ciò che non ci rappresenta e che rifiutiamo.
Noi abbracciamo le conseguenze della nostra fedeltà alla Patria, voi non nascondetevi dietro le vostre sentenze per scagionare la frode che tramandate.
Abbiate il coraggio dei giusti, desistete dalla vostra tirannide o le future generazioni vi ricorderanno per ciò che siete… oppressori, tiranni, invasori.
 
PER CIO' VI DICO
che Sergio Bortotto, in libertà di coscienza e volontà, ha dichiarato la propria sovranità come essere umano, di essere di nazionalità e cittadinanza Veneta e identificando come unica valida autorità sui territori occupati della Serenissima Patria il Governo Veneto Provvisorio (GVP) costituito ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949 sotto l'egida di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) che con la pubblicazione all'Albo Ufficiale del GVP ha invalidato ogni notifica prodotta dalle autorità d’occupazione straniere italiane sui territori della Repubblica Veneta.
OSSERVATO CHE
come Cittadino del Popolo Veneto
  • ha pubblicamente espresso la propria capacità a manifestare validamente e coscientemente la propria volontà nel compimento di atti giuridici di cui è palesemente consapevole.
  • ha così manifestamente espresso e notificato ad ogni autorità d'occupazione straniera italiana il proprio diritto a non essere costretto a eseguire alcunché in relazione a qualsiasi tipo di provvedimento da esso emanato.
  • non è suddito dello stato italiano e non è obbligato in alcun modo verso di esso.
  • come essere umano, manifestamente di nazionalità e cittadinanza Veneta, ha anche il dovere morale di opporsi ad ogni artifizio e inganno che lo induca ad essere reso in schiavitù o asservito in qualsivoglia maniera alle autorità d'occupazione straniere italiane.
  • non si identifica con l'imposta cittadinanza italiana e non si sente obbligato a riconoscere l'illegale giurisdizione dello stato straniero italiano.
  • ha manifestamente esercitato il diritto e potere di rappresentare se stesso.
  • si è riconosciuto Veneto per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine.
  • si riconosce di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte.
  • riconosce come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità;
RICHIAMANDOSI
  • Alla “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) datata 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  • All’Ultimatum del MLNV datato 13.12.2010 e notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  •  
  • Che questo MLNV ha il dovere di ripristinare la legalità sui territori della Serenissima Patria.
  • Che questo MLNV ha stabilito di non usare violenza o di far uso della guerra di liberazione nonostante sia prevista e conforme alla legge.
  • Che questo MLNV disconosce e rigetta l'illegale e imposta autorità delle istituzioni italiane.
  • Che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
  • Che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di Nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma.
  • Che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
CHE IN CONSEGUENZA DI CIO'
  • tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
  • Che la mancanza della prova documentale da tempo dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
  • Che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche.
  • Che tutti gli atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio, anche in difetto degli adempimenti richiesti col presente documento entro e non oltre dieci giorni dalla sua pubblicazione all’ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio avente effetto di notifica a pubblica menzione sono a tutti gli effetti nulli, inesigibili, inesistenti e devono comunque ritenersi estinti.
AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI
  • al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
  • al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
  • alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789;
  • alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
  • al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e iscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
  • al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
  • al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
  • ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
ESSENDO PROVATO
che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
 
SI PRENDA ATTO CHE
  • tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
  • ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
  • l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, pertanto anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) attesta e certifica che ogni essere umano che abbia fatto la propria Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta, non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;   per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome.
SI VIETA
Il trattamento dei dati personali e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del suo nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.
SI AVVISA E NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;
 
E' FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera ai danni della propria persona e di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale per conto dello stato straniero occupante italiano anche ex Corporations,
 
VERRANNO ATTRIBUITE PERSONALMENTE
specifiche responsabilità per aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, minacce, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
Per aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro il MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette.
Aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta.
Per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione e saccheggio nel territorio della Nazione Veneta.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno dei responsabili nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di € diecimila per ogni giorno dalla loro formazione.
 
E’ FATTO OBBLIGO
agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA.
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto e/o contro il MLNV e i suoi militanti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito.
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e/o contro i cittadini del Popolo Veneto.
 
SI FA INFINE PRESENTE CHE
il presente atto verrà pubblicato a mezzo l' ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
Quale Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti  dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra, reclamo che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della personalità giuridica di ogni Cittadino del Popolo Veneto che si sia autodeterminato sotto la propria egida.
Il diritto all'autodeterminazione è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.
Come tutto il diritto internazionale, il principio di autodeterminazione è stato anche ratificato dallo stato italiano con la legge nr.881/1977.
Nell'ordinamento italiano il principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).
Non si sottovaluti che nel settore dell'uso della forza, l'affermazione del principio di autodeterminazione, ha ampliato la portata del divieto di cui all'art.2 par.4 della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli stati di ricorrere anche alla sola minaccia oltre che all'uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all' autodeterminazione … e di violazioni in tal senso ne sono state compiute molte dalle autorità italiane pur agendo in difetto assoluto di giurisdizione.
Noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e nessuno ci può imporre una nazionalità, una cittadinanza e una bandiera che non ci appartiene anche perché è una violazione dell'art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri).
WSM
Con onore e rispetto
Venetia venerdì 1 marzo 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

APPELLO AI VENETI

A P P E L L O
  • a tutti i Cittadini Veneti
  • a tutti i Patrioti impegnati a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma condivisibile.
Pur approvando il principio per cui è sempre nostro diritto difenderci, difendere i nostri cari e i nostri beni da qualsiasi aggressione, si fa appello al senso di responsabilità di ogni Cittadino del Popolo Veneto, anche radunato sotto qualsiasi gruppo o sigla.
Devono immediatamente cessare le attività di contrasto allo stato occupante e che di fatto risultino inadatte e controproducenti per gli stessi partecipanti.
La resistenza all'illegale ingerenza delle autorità di occupazione straniere italiane deve essere comune e condivisibile da tutti coloro che vogliono il ripristino di sovranità del Popolo Veneto sulle proprie terre.
Non si deve e non si possono porre in essere iniziative che nel loro concretarsi mettano a rischio i Cittadini Veneti che vi partecipano e indirettamente espongano anche tutti gli altri Patrioti, compreso questo MLNV-GVP alle rappresaglie da parte italiana.
La lotta di liberazione deve evolversi dalla fase di pura protesta e concretarsi in una mirata e condivisibile opposizione che consenta di equilibrare la partecipazione di tutti i Patrioti ad azioni comuni e soprattutto non violente.
Dobbiamo essere consapevoli dei nostri diritti e della nostra forza … ma dobbiamo ricordarci che essere forti non significa necessariamente essere violenti.
Non possono essere più tollerate iniziative, specialmente reclamistiche di parte, che ledano gli interessi nazionali e il legale, legittimo e non violento percorso di autodeterminazione del Popolo Veneto.
 
WSM
Con onore e rispetto
Venetia mercoledì 13 febbraio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
 
 
APPEAL TO THE VENETIANS
APPEAL
to all the Venetian citizens
to all the patriots involved in any capacity and in any shareable form.
 
Although approving the principle for which it is always our right to defend ourselves, defend our loved ones and our assets from any aggression, we appeal to the sense of responsibility of every citizen of the Venetian people, even gathered under any group or initials.
The activities of contrasting to the occupying state must immediately stop which in fact  are unsuitable and counterproductive for the same participants.
Resistance to the illegal interference of Italian foreign occupation authorities must be common and shared by all those who want the restoration of the Venetian people's sovereignty over their lands.
We must not and can not take initiatives that in their realization can  endanger the Venetian citizens who participate and indirectly expose all the other patriots, including this MLNV-GVP to reprisals from the Italian state.
The liberation struggle must evolve from the phase of pure protest and take concrete form in a targeted and shareable opposition that allows to balance the participation of all the patriots in common and above all non-violent actions.
We must be aware of our rights and our strength … but we must remember that being strong does not necessarily mean being violent.
It is no longer possible to tolerate initiatives, especially the  opportunistic ones, that harm national interests and the legal, legitimate and non-violent path of self-determination of the Veneto people.
With honor and respect
Venetia Wednesday 13th February 2019
Sergio Bortotto
President of the MLNV and Veneto Provisional Government
 
 

SONO CITTADINO VENETO E NON RICONOSCO LA VOSTRA AUTORITA’

Ecco l'articolo apparso su "Oggi Treviso" on line.
Chissà come mai dopo la protesta di un Cittadino del Popolo Veneto viene aggiunta la didascalia riferita ai controlli di fine settimana operati dalla polizia di stato straniera italiana sui nostri terriori e durante i quali sarebbero stati trovati alla guida persone ubriache e sotto l'effetto di cannabis e cocaina.
logo OggiTreviso
Si rifiuta di mostrare i documenti alla polizia:
“Non riconosco l’autorità dello Stato italiano, sono cittadino veneto”.
Controlli nel fine settimana: trovati alla guida ubriachi e sotto l'effetto di cannabis e cocaina
TREVISO
Ha avuto il suo bel da fare, la polizia stradale di Treviso, in collaborazione con quella di Vittorio Veneto e Castelfranco, questo fine settimana. Durante i controlli atti a prevenire le “stragi del sabato sera” gli agenti hanno fermato 70 veicoli e controllato 80 persone.
Cinque persone sono state trovate alla guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico nel sangue compreso tra 0,59 mg/l e 1,5 mg/l.
Tre persone invece sono state trovate con in corpo cannabinoidi, cocaina e anfetamina. 
Queste avevano suscitato sospetto per il loro comportamento e sono state sottoposte al test della saliva.
Le successive analisi hanno poi dimostrato che solo uno dei tre era in stato di alterazione dovuto alle sostanze stupefacenti alla guida, mentre gli altri due erano consumatori abituali.
La persona trovata in stato di alterazione aveva anche uno spinello fumato per metà, in auto.
Per lui la sanzione sarà pesante: la multa va dai 1.500 au 6.000 euro e rischia l’arresto da 6 mesi a un anno.
Durante i controlli c’è stato anche chi si ha posto degli ostacoli.
Una persona si è rifiutata di mostrare i propri documenti agli agenti,dicendo di essere un cittadino veneto che non riconosce l’autorità della polizia e dello stato italiano.
E a nulla sono valsi i vari tentativi degli agenti: l’uomo ha continuato a rifiutarsi di mostrare i documenti e ha affermato di essere vittima di abuso.
Rischia per questo una multa fino a 345 euro e la perdita di tre punti sulla patente.
Nei guai è finito anche un altro automobilista che, alla vista degli agenti, non si è fermato all’alt e poco lontano ha abbandonato la sua Fiat 500 per fuggire a piedi.
Se è per questo anche gli agenti della stradale e chi per loro, rischiano grosso.
Se il cittadino del Popolo Veneto inoltrerà la segnalazione alla Polisia Nasionale Veneta (vedi) saranno iscritti a ruolo giudiziario dalla Polisia Nasionale del Governo Veneto Provvisorio (www.mlnv.org) per aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno dei responsabili, anche in concorso, nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di € diecimila per ogni giorno dalla loro formazione.
A buon intenditore poche parole.
WSM
Venetia, 4 febbraio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

2019.01.31 – AVVISO A PUBBLICA MENZIONE

 
Oggetto:INVITO A PUBBLICA MENZIONE
avvocato prete roberto – designato d'ufficio nel processo penale italiano nr.1993/2012 rgnr della procura straniera italiana in treviso.
(processo alla polisia veneta)
 
at
  • PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO
Palazzo Chigi – Piazza Colonna 370 – 00187 Roma – Italia
 
  • AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE ITALIANO DI TREVISO
+ Viale Giuseppe Verdi, 18, 31100 Treviso TV
' 0422-418111 7  —
 
  • ALL'UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE
PRESSO IL TRIBUNALE ITALIANO DI TREVISO
 
  • ORDINE AVVOCATI ITALIANI DI TREVISO
+ Viale Graziano Appiani, 26, 31100 Treviso TV
' 0422-264212  7  —
8 info@ordineavvocatitreviso.it
 
  • ALL'AVVOCATO ITALIANO ROBERTO PRETE
  • via Giovanni Marini nr.3, 31100 Treviso
  • 0422-545277 –  7  0422-545291
  • robertoprete@pec.ordineavvocatitreviso.it
 
e per l'ulteriore a praticarsi
 
  • SEGRETERIA DI STATO – SEDE
 
  • DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA
    PROVEDITORATO GENERALE DE LA POLISIA JUDISIARIA
    DIPARTIMENTO DE JUSTIXIA

 
Si fa seguito all'atto di diffida del 26 settembre 2012 di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) inviata all'avvocato PRETE ROBERTO, alla procura della repubblica in Treviso, alla questura in Treviso, all'ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale in Treviso, all'ordine degli avvocati in Treviso, tutte in qualità di organi e autorità d'occupazione straniere italiane.
Si fa inoltre riferimento alla sentenza di completa assoluzione relativamente al procedimento penale nr.1993/2012 rgnr del Tribunale straniero italiano in Treviso e per il quale l'avvocato PRETE ROBERTO era stato designato d'ufficio.
Il processo alla "Polisia Veneta" è stato per noi impiantato e condotto come un "procedimento penale farsa", destinato a diffamare e a impedire l'affermarsi di questo Movimento di Liberazione Nazionale.
Le molteplici illegalità perpetuatesi reiteratamente in quasi dieci anni di soprusi in danno dei membri di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e di altri Cittadini dichiaratisi Veneti, hanno portato altresì alla mancata restituzione di molti beni anche personali e familiari illegalmente sottratti con arbitrari sequestri da parte della polizia giudiziaria, nella fattispecie la digos della polizia di stato italiana.
Vi sono state per di più mirate e persistenti azioni denigratorie attuate attraverso disdicevoli articoli di una certa stampa e reportage anche su siti istituzionali come quello della polizia di stato italiana.
L'attività d'indagine è stata attuata anche con veri e propri atti discriminatori e intimidatori posti in essere da taluni membri della polizia di stato italiana, spintisi anche a minacciare testimoni e ad intimorirli ricordando loro che non avrebbero mai più goduto della riservatezza nei collegamenti telefonici perché le loro comunicazioni sarebbero state oggetto di intercettazioni.
Si consideri inoltre che tale inchiesta, finita nel nulla, ha rovinato famiglie e calunniato gente per bene colpevoli solo di aver rivendicato il diritto di sovranità per il proprio Popolo e senza mai porre in essere alcuna iniziativa illegale e/o partecipando anche a semplici manifestazioni di protesta o di contrasto in ambito italiano.
Inammissibile invece risulta l'assenza di qualsiasi provvedimento preso dalle autorità italiane a carico dei responsabili di tale inchiesta, in particolar modo l'ex Procurato Capo Fojadelli e l'ex Questore Carmine Damiano e di tutti i vertici e gli operatori della Digos.
Tutti questi "signori" hanno spudoratamente inventato il ritrovamento di armi che poi hanno pubblicamente e deliberatamente attribuito ad un fantomatico arsenale della Polisia Veneta pur sapendo che erano legalmente detenute da uno dei membri di questo direttivo, tra l'altro un ufficiale comandante di una polizia locale.
Da certa stampa, che ne aveva dato ampio risalto, risulterebbe che perfino l'ex ministro dell'interno italiano AGELINO ALFANO, a mezzo l'avvocatura dello stato, si era costituito parte civile, avanzando la pretesa risarcitoria di un milione di €uro per aver infangato l'immagine della polizia di stato italiana con la pretesa di costituirne una Veneta.
Non di meno risultano avventate e discriminatorie le iniziative politiche di alcuni esponenti di partiti di sinistra di allora con interpellanze parlamentari contro questo Movimento di Liberazione Nazionale.
C'è da chiedersi se la vostra corte dei conti non abbia mai aperto una inchiesta sui costi di tale indagine inutile e costruita ad arte.
Adesso, anche PRETE ROBERTO avvocato italiano e designato d'ufficio dalla procura straniera italiana, avanza pretese esorbitanti per il patrocinio nella causa.
Nessuno del MLNV lo ha mai nominato o incontrato di persona e nessuno ha mai promosso questo inutile procedimento.
Cos'è una presa in giro?
Non sussistono elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente garantito anche in ambito italiano (art. 111 Cost.), venendo meno i requisiti della terzietà e dell’imparzialità del giudice che dovrebbero garantire e tutelare la serenità, l’equilibrio, il distacco e l’indipendenza di giudizio del singolo giudice rispetto alle parti e all’oggetto della controversia.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.  
Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
L'atto di diffida del 26 settembre 2012 di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) fu inviata all'avvocato PRETE ROBERTO, alla procura della repubblica in Treviso, alla questura in Treviso, all'ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale in Treviso, all'ordine degli avvocati in Treviso.
In tale documento si vietava a tale legale e allo stesso ordine degli avvocati di rappresentare e/o parlare a nome dei membri di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto.
L'atto precisava altresì che nessuna pretesa di pagamento sarebbe stata soddisfatta.
Questo avvocato, invece, ha deliberatamente violato le nostre disposizioni e pretende adesso di essere profumatamente pagato da ogni singolo membro del direttivo coinvolto illegalmente in tale inutile e oneroso procedimento straniero italiano.
Rivolgendosi al giudice di pace straniero italiano di Treviso ha ottenuto sentenza  munita di formula esecutiva condannando i vari membri del direttivo coinvolti a pagare immediatamente somme complessive che arrivano anche ad otto mila euro.
La follia è sicuramente di casa in ambito italiano.
L'avvocato italiano che nessuno di noi ha mai visto e conosciuto, nominato d'ufficio dalla procura straniera italiana, pretenda il pagamento delle sue parcelle dai responsabili di questa inchiesta.
Viene così da pensare che se un Cittadino Veneto, che tale si professa, viene perseguito ad iniziativa di una qualsiasi autorità straniera italiana d'occupazione e portato innanzi ad un giudice straniero italiano, per le leggi italiane sarebbe tenuto ugualmente al pagamento di un avvocato italiano designato d'ufficio dalle stesse autorità straniere italiane.
Questa è pura follia perché il sistema dimostra di essere vessatorio e persecutorio anche se il Cittadino Veneto risultasse scagionato da ogni accusa.
L'inganno dov'è?
Le autorità straniere italiane, responsabili dell'inchiesta, non vengono punite o perseguite, nonostante sia palese l'infondatezza delle loro accuse e viene comunque punito il Cittadino Veneto che, nonostante sia stato scagionato, secondo la legge dello stato straniero occupante italiano, dovrebbe sostenere le spese di una difesa che non riconosce e che non ha chiesto.
Insomma, sempre e solo una questione di "skei", ovvero di soldi da pagare.
Quindi, se un Cittadino Veneto, nonostante non riconosca l'autorità e la giurisdizione dello stato straniero italiano, viene ripetutamente perseguitato con altre inchieste e magari anche assolto, sarebbe comunque forzato a pagare profumatamente tutti gli avvocati d'ufficio che gli si impone di avere.
E noi Veneti dovremmo mantenere il sistema parassitario che ci opprime?
Questo non è forse razzismo e colonialismo istituzionale?
Ma veniamo al dunque.
Come ribadito altre volte questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto non può essere soggetto né assoggettato alla giurisdizione dello stato straniero italiano soprattutto perché sui Territori della Serenissima Patria, esso agisce in difetto assoluto di giurisdizione.
E' consuetudine consolidata altresì che i Movimenti di Liberazione Nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono in nome e per conto loro perché sono Enti autonomi e indipendenti a livello internazionale, anche se non dotati di una piena personalità internazionale, perché agiscono al pari di uno stato sovrano.
Tutti i membri del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, in libertà di coscienza e volontà, hanno dichiarato la propria sovranità come esseri umani, di essere di nazionalità e cittadinanza Veneta e identificando come unica valida autorità sui territori occupati della Serenissima Patria il Governo Veneto Provvisorio (GVP) costituito ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949 sotto l'egida di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
osservato
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  ha pubblicamente espresso la sua capacità a manifestare validamente e coscientemente la propria volontà nel compimento di atti giuridici di cui è palesemente consapevole.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  ha così manifestamente espresso e notificato ad ogni autorità d'occupazione straniera italiana il proprio diritto a non essere costretto a eseguire alcunché in relazione a qualsiasi tipo di provvedimento da esso emanato.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  non è suddito dello stato italiano e non è obbligato in alcun modo verso di esso.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV, come essere umano, manifestamente di nazionalità e cittadinanza Veneta, ha anche il dovere morale di opporsi ad ogni artifizio e inganno che lo induca ad essere reso in schiavitù o asservito in qualsivoglia maniera alle autorità d'occupazione straniere italiane.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  non si identifica con l'imposta cittadinanza italiana e non si sente obbligato a riconoscere l'illegale giurisdizione dello stato straniero italiano.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  ha manifestamente esercitato il diritto e potere di rappresentare se stesso.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV si è riconosciuto Veneto per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  si riconosce di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  riconosce come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità;
  • Che il presente atto non può essere ignorato e non preso in considerazione con tutte le conseguenze da esso derivanti.
  • Che il presente atto è altresì rafforzato dal negato consenso senza pregiudizio ai sensi dell'UCC 1-308.
RICHIAMANDOSI
  • Alla “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) datata 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  • All’Ultimatum del MLNV datato 13.12.2010 e notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  •  
  • Che questo MLNV ha il dovere di ripristinare la legalità sui territori della Serenissima Patria.
  • Che questo MLNV ha stabilito di non usare violenza o di far uso della guerra di liberazione nonostante sia prevista e conforme alla legge.
  • Che questo MLNV disconosce e rigetta l'illegale e imposta autorità delle istituzioni italiane.
  • Che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
  • Che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di Nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma.
  • Che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
che in conseguenza di ciò
  • tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
  • Che la mancanza della prova documentale da tempo dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
  • Che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche.
  • Che tutti gli atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio, anche in difetto degli adempimenti richiesti col presente documento entro e non oltre dieci giorni dalla sua pubblicazione all’ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio avente effetto di notifica a pubblica menzione sono a tutti gli effetti nulli, inesigibili, inesistenti e devono comunque ritenersi estinti.
AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI
  • al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
  • al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
  • alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789;
  • alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
  • al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e iscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
  • al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
  • al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
  • ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
essendo provato
che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
Si prenda atto CHE
  • tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
  • ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
  • l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, pertanto anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) attesta e certifica che ogni essere umano che abbia fatto la propria Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta, non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;   per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome.
SI VIETA
Il trattamento dei dati personali di ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del suo nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.
SI AVVISA E NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;
E' FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera in danno di ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  e di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale per conto dello stato straniero occupante italiano anche ex Corporations,
verranno attribuite personalmente
specifiche responsabilità per aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, minacce, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
Per aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro il MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette.
Aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta.
Per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione e saccheggio nel territorio della Nazione Veneta.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno dei responsabili anche se in concorso fra loro, nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di € diecimila per ogni giorno dalla loro formazione.
Si chiede e prescrive altresì l'allontanamento dell'Avvocato PRETE ROBERTO da tutti i territori occupati della Serenissima Patria perché espulso quale soggetto indesiderato e nemico del Popolo Veneto.
E’ FATTO OBBLIGO
agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA.
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto e/o contro il MLNV e i suoi militanti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito.
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e/o contro i cittadini del Popolo Veneto.
SI FA INFINE PRESENTE CHE
il presente atto verrà pubblicato a mezzo l' ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
Quale Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti  dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra, reclamo che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della personalità giuridica di ogni Cittadino del Popolo Veneto che si sia autodeterminato sotto la propria egida.
Il diritto all'autodeterminazione è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.
Come tutto il diritto internazionale, il principio di autodeterminazione è stato anche ratificato dallo stato italiano con la legge nr.881/1977.
Nell'ordinamento italiano il principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).
Non si sottovaluti che nel settore dell'uso della forza, l'affermazione del principio di autodeterminazione, ha ampliato la portata del divieto di cui all'art.2 par.4 della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli stati di ricorrere anche alla sola minaccia oltre che all'uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all' autodeterminazione … e di violazioni in tal senso ne sono state compiute molte dalle autorità italiane pur agendo in difetto assoluto di giurisdizione.
Noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e nessuno ci può imporre una nazionalità e una cittadinanza che non ci appartiene anche perché è una violazione dell'art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri).
 
WSM
Con onore e rispetto
Venetia giovedì 31 gennaio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

DISCIPLINA FISCALE E FATTURAZIONE

DECRETO NR.06 DEL 23 GENNAIO 2019
DISCIPLINA FISCALE E FATTURAZIONE
 
Questo Governo Veneto Provvisorio (GVP), istituito dal Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo Addizionale (1977) alle Convenzioni di Ginevra del 1949,
 
VISTO
L'Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio
 
DISPONE
che tutte le attività economiche siano assoggettate alla disciplina fiscale prevista e così decisa al 10% dell'importo complessivo del costo di compravendita del bene e/o servizio.
La percentuale di tale imposta è da applicarsi in regime extra CEE e destinata alla Cassa Nazionale Veneta quale imposta unica su i consumi.
Tale regime d'imposta non è applicabile alla vendita con importi inferiori a dieci SCH (10 schei) (equivalenti per ora ad € 10,00).
Per tutte quelle attività destinate alla produzione di beni e servizi acquistabili per importi fino ai dieci SCH (10 schei) verrà negoziato e concordato un regime di contributo d'imposta forfettario, tuttavia non superiore al 10% del ricavo complessivo stimato per il mese in corso.
Nell'ambito di ogni tipo di attività, se applicabile il regime d'imposta predetto, ogni titolare avrà cura di emettere una ricevuta pari all'importo percepito e distinto dalla maggiorazione del 10% di imposta a carico dell'acquirente.
In questa fase di transizione e fino a nuove disposizioni è di onorevole competenza del Titolare dell'attività economica provvedere ad essere pagato dei beni e/o servizi venduti maggiorati del costo dell'imposta prevista, da versarsi alla fine di ogni mese alla Cassa Nasionale Veneta.
WSM
Co onor e rispeto
Venetia 23 genaio 2019
Sergio Bortotto Presidente de el MLNV-GVPREGISTRA LA TO IMPRESA VENETA
 
Per lavoro deve intendersi l'attività svolta per realizzare e produrre qualcosa.
L'esercizio di un'attività lavorativa comporta l'uso di energie, l'impegno e la fatica per conseguire un risultato.
Ogni lavoro ha dunque come proposito la produzione di un "prodotto o servizio", spesso materiale ma anche intellettuale, artistico o spirituale.
L'esercizio di una professione o di un'arte è il frutto del patrimonio individuale di conoscenze, competenze e idoneità di ogni  persona.
Nel loro insieme, le attività produttive, partecipano, condividono e si manifestano come un patrimonio collettivo di capacità e di esperienza  che traslate sul piano sociale consentono anche di stimare il livello di civiltà di un Popolo.
Ogni attività esercitata, pur essendo espressione della capacità individuale di ciascuno, concorre al progresso collettivo della Nazione che eguaglia ogni membro del proprio Popolo alle usanze, tradizioni, credenze e cultura ad esso appartenenti.
Nel suo insieme le attività esercitate costituiscono un fenomeno sociale che necessita di essere regolato da rapporti economici e giuridici che ne disciplinino e favoriscano lo sviluppo per la produzione di beni e servizi collettivamente condivisi.
Non può essere favorita alcuna attività che produca beni inutili, dannosi o che non siano connaturati al bene comune universale.
Ogni professione implica inevitabilmente il rapporto tra due protagonisti principali il "produttore" e il "beneficiario" del bene o del servizio.
Lo stato, quale espressione dell'amministrazione collettiva, interviene solamente per regolare, nel comune interesse, i rapporti fra i due soggetti, al fine di scongiurare ogni forma di fraudolenta speculazione e per stabilirne il giusto concorso al mantenimento di servizi e beni comuni.
Il prodotto di un lavoro o di un'arte non può dunque essere gravato alla fonte ma, in equa misura, solo al beneficiario, (ecco l'imposta al 10% sui consumi, quale unico contributo previsto).
L'offerta e la domanda di un determinato prodotto o servizio devono essere la sola naturale conseguenza l'una dell'altra.
I criteri di uniformità delle norme, previste dal nostro ordinamento giuridico, ( SEZ.01 – ART.02) impongono anche in questo caso che esse siano solo di carattere generale, fra loro coerenti e armonizzate, equilibrate con la tipicità culturale e le nostre tradizioni e che siano comprensibili, sintetiche e semplici.
E' questo il solo modo per realizzare e salvaguardare il principio fondamentale per cui in ogni professione non è la posizione che assicura la competenza, ma è quest'ultima ad avvalorare la posizione.
Ogni attività lavorativa è fondamentale per determinare il progresso tecnologico e scientifico, è vitale per una migliore organizzazione sociale, è indispensabile anche per creare un' appropriata alternativa economica.
Ecco perché lavoro e sviluppo devono essere ispirati dai valori che stanno alla base della convivenza civile e che devono essere un riferimento incondizionato.
 
 
 

2019.01.18 – INVITO A PUBBLICA MENZIONE – ILLEGALI VACCINAZIONI IMPOSTE

Oggetto: INVITO A PUBBLICA MENZIONE –  illegali le vaccinazioni imposte.
 
at
 
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO
Palazzo Chigi – Piazza Colonna 370 – 00187 Roma – Italia
 
Sig. Francis Contessotto (Presidente)
Federazione Italiana Scuole Materne – Treviso (FISM)
Via Sant'Ambrogio di Fiera, 10, 31100 Treviso TV
 
Don Adriano Sant Parroco
rappresentante legale scuola per l’infanzia paritaria Annibale Brandolini
via San francesco nr.2, 31030 Cison di Valmarino
 
e per l'ulteriore a praticarsi
 
SEGRETERIA DI STATO – SEDE
 
DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA
PROVEDITORATO GENERALE DE LA POLISIA JUDISIARIA
DIPARTIMENTO DE JUSTIXIA
 
con riferimento a
ILLEGALE OBBLIGO DI VACCINAZIONE
 
Questo Governo Veneto Provvisorio (GVP), costituito ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949 sotto l'egida di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) ha ricevuto diverse segnalazioni/denuncie alla Polisia Nasionale Veneta circa l'allontanamento di bambini non vaccinati ai quali è impedita la partecipazione alle scuole materne presenti nei nostri territori.
Considerato che tale decisione è stata presa dai responsabili di talune scuole materne in ossequio alla circolare dell'ex ministro della salute Beatrice Lorenzin dello stato straniero occupante italiano, tali provvedimenti sono vietati perché tale disposizione è nulla ed esercitata in difetto assoluto di giurisdizione.
Il persistere di provvedimenti presi in tale senso e in qualsivoglia maniera, costituiscono veri e propri illeciti e come tali sono vietati.
 
VISTI
  • il Decreto nr. 1 emesso da questo Governo Veneto Provvisorio in data 1 giugno 2012;
  • il Decreto nr. 4 emesso da questo Governo Veneto Provvisorio in data 9 aprile 2013;
  • il Decreto nr. 5 emesso da questo Governo Veneto Provvisorio in data 6 gennaio 2019.
CONSIDERATO CHE
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di manifestare validamente e coscientemente la propria volontà nel compimento di atti giuridici di cui è palesemente consapevole.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità del riconoscimento del proprio inalienabile diritto a non essere costretto a eseguire alcunché in relazione a qualsiasi tipo di provvedimento emanato da qualsiasi autorità straniera italiana di occupazione.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di non essere e considerarsi suddito dello stato italiano e di non essere obbligato in alcun modo verso di esso.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità, come essere umano, di affermare in dignità e giustizia la propria nazionalità e cittadinanza Veneta ottemperando al dovere morale di opporsi ad ogni artifizio e inganno che lo induca ad essere reso in schiavitù o asservito in qualsivoglia maniera alle autorità d'occupazione straniere italiane.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di non identificarsi con l'imposta cittadinanza italiana e per l'effetto di non sentirsi obbligato a riconoscere l'illegale giurisdizione dello stato straniero italiano.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di rappresentare se stesso.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di riconoscersi per ciò che è per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di riconoscersi di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di riconoscere come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità.
  • Che la validità e l'autorità del presente atto è estesa di diritto ad ogni Cittadino del Popolo Veneto e che non può essere ignorato e non preso in considerazione con tutte le conseguenze da esso derivanti.
  • Che questo MLNV ha il dovere di ripristinare la legalità sui territori della Serenissima Patria.
  • Che questo MLNV pur stabilendo di non usare violenza o di ricorrere alla "guerra di liberazione", nonostante sia prevista e conforme alla legge, riconosce ad ogni Cittadino del Popolo Veneto il diritto di difendersi, difendere i propri cari e i propri beni da qualsiasi aggressione, anche con l'uso della forza se inevitabile.
  • Che questo MLNV disconosce e rigetta l'illegale e imposta autorità delle istituzioni italiane.
RICHIAMANDOSI
  • Alla “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) datata 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  • All’Ultimatum del MLNV datato 13.12.2010 e notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
PRENDENDO ATTO
  • Che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
  • Che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di Nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma.
  • Che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
E CHE IN CONSEGUENZA DI CIO'
 
tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione
  • di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
  • Che la mancanza della prova documentale da tempo dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
  • Che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche.
  • Che tutti gli atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio, anche in difetto degli adempimenti richiesti col presente documento entro e non oltre dieci giorni dalla sua pubblicazione all’ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio avente effetto di notifica a pubblica menzione sono a tutti gli effetti nulli, inesigibili, inesistenti e devono comunque ritenersi estinti.
AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI 
  • al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
  • al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
  • alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789;
  • alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
  • al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e iscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
  • al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
  • al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
  • ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
ESSENDO PROVATO
che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
E' STATO DECRETATO QUANTO SEGUE
  • tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
  • ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
  • l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, pertanto anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) attesta e certifica che ogni essere umano che si riconosce e si identifica nel Popolo Veneto non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;   per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome. 
SI VIETA
Il trattamento dei dati personali di ogni Cittadino del Popolo Veneto e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del suo nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.
 
SI AVVISA E NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;
E' FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera che limiti l'esercizio dei propri diritti o in danno:
  • delle Istituzioni Venete;
  • della sovranità del Popolo Veneto;
  • dell’integrità territoriale della Nazione Veneta;
  • della personalità della Nazione Veneta;
  • di ogni ente, organizzazione, entità e attività economica e/o di volontariato pubblica e privata, nonché delle Parrocchie, Chiese e Comunità Religiose Cristiane o professanti un credo religioso comunemente condivisibile e riconosciuto da questo GVP;
  • di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale per conto dello stato straniero occupante italiano anche ex Corporations
VERRANNO ATTRIBUITE PERSONALMENTE
specifiche responsabilità per aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro Istituzioni Venete, contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, minacce, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
Per aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette.
Aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta.
Per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione e saccheggio nel territorio della Nazione Veneta.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno dei responsabili anche se solo in concorso, nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di € diecimila per ogni giorno dalla loro formazione.
E' FATTO OBBLIGO
agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto, nonché di ogni ente, organizzazione, entità e attività economica e/o di volontariato pubblica e privata, nonché delle Parrocchie, Chiese e Comunità Religiose Cristiane o professanti un credo religioso comunemente condivisibile e riconosciuto da questo GVP.
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITà COLLETTIVA
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto e/o contro il MLNV e i suoi militanti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito.
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e/o contro i cittadini del Popolo Veneto. 
Il presente atto verrà pubblicato a mezzo l' ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
Quale Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti  dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra, reclamo che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della personalità giuridica di ogni Cittadino del Popolo Veneto che si sia autodeterminato sotto la propria egida.
Il diritto all'autodeterminazione è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.
Come tutto il diritto internazionale, il principio di autodeterminazione è stato anche ratificato dallo stato italiano con la legge nr.881/1977.
Nell'ordinamento italiano il principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).
Non si sottovaluti che nel settore dell'uso della forza, l'affermazione del principio di autodeterminazione, ha ampliato la portata del divieto di cui all'art.2 par.4 della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli stati di ricorrere anche alla sola minaccia oltre che all'uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all' autodeterminazione … e di violazioni in tal senso ne sono state compiute molte dalle autorità italiane pur agendo in difetto assoluto di giurisdizione.
Noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e nessuno ci può imporre una nazionalità e una cittadinanza che non ci appartiene anche perché è una violazione dell'art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri).
WSM
Con onore e rispetto
Venetia 18 gennaio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
A (S)PROPSITO DI VACCINI OBBLIGATORI
TERRENO e MALATTIA
Caro medico vaccinatore… ,
Sei legato alle teorie di Big Pharma che provengono dal bugiardo falsificatore Pasteur.
I Germi batteri e virus non sono le cause di malattia ma la loro conseguenza, perché è il terreno malato che ammala.
Quando è in alterazione di pH rH e resistività, che se in quelle condizioni, ammala le cellule che entrano in uno stato di stress ossidativo, mal funzionando e creando aggravamento dello stato di salute di tessuti e quindi di organi.
I batteri autoctoni cercano di riparare i tessuti danneggiati o alterati, però quando sono in situazione di disbiosi, disequilibrio fra di essi, proliferano mutando forma per il terreno alterato e quindi funzione, generando tossine che aggravano lo stato generale del soggetto … e sono quelli che poi voi medici impreparati e incompetenti ritrovate nel sangue o nei fluidi del corpo.  
Quindi agire su di essi con antibiotici e /o Vaccini significa non capire nulla di biologia.
I virus che si trovano con gli esami di laboratorio, nei fluidi umani sono la conseguenza delle apoptosi cellulari per il disfacimento dei mitocondri che contengono DNA, e/o di quello nucleico.
Quindi anche in questo caso i virus non ammalano ma sono la conseguenza dell'ammalamento.
Quindi anche in questo caso, antivirali e vaccini NON SERVONO MAI.   
Basta con le bugie… 
Pasteur  stesso, sul letto di morte disse:  "il Terreno è tutto, il microbo è niente" … 
Quindi occorre lavorare sul Terreno per riordinare le sue alterazioni e tutto andrà a posto e la Perfetta Salute comparirà, mentre agendo con farmaci e/o Vaccini, sui cosiddetti germi, non elimineremo la causa vera, ma solo dei sintomi … e ci riammaleremo nel tempo.
Cari "medici"…. Studiate biologia, per favore o cambiate mestiere, siete pericolosi per la salute umana.
A parte i meccanici del corpo.
Ricordatevi “I batteri accompagnano la malattia, non la creano”.
(by Max von Pettenkofer medico e chimico bavarese, amico di Koch)
Tratto da un post in Telegram (vedi)
La materna Brandolini di Cison “esclude” i bimbi non vaccinati: "Non potevamo agire diversamente"
E’ scoppiato a Cison di Valmarino un caso che sicuramente farà molto discutere.
La scuola per l’infanzia paritaria Annibale Brandolini situata in centro paese, con una raccomandata firmata dal parroco don Adriano Sant, in quanto rappresentante legale dell’Ente, ha comunicato a quattro famiglie che i loro bimbi sarebbero stati esclusi dal giorno 8 di gennaio, in quanto sprovvisti dei vaccini obbligatori. 
Gli stessi bimbi erano stati accettati all’inizio dell’anno scolastico 2018/2019, in attesa che la posizione venisse regolarizzata, attraverso un percorso concordato con l’Ulss 2.
La decisione è stata presa dalla materna in ossequio alla circolare dell'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ma anche su indicazione della Federazione italiana scuole materne (Fism) Treviso che dava tempo fino al 31 dicembre alle scuole aderenti per regolarizzare le posizioni. 
Ora cosa succederà? 
A rispondere la coordinatrice della scuola Eleonora Fantin, molto scossa dal clamore mediatico della vicenda, soprattutto per il forte legame che si è creato fra maestre e bambini. 
Non potevamo fare diversamente, ci piange il cuore ma questa è la realtà – spiega Fantin – Siamo state una delle poche materne ad accettare a settembre i bimbi non in regola con le vaccinazioni, ma che avevano cominciato un percorso concordato con l’Ulss. La deroga sarebbe stata possibile solo se l’iter fatto di vari appuntamenti fosse stato portato a termine o perlomeno fosse iniziato nei tempi stabiliti". 
"Il mio augurio è che la situazione si sblocchi al più presto e che i bimbi tornino tra noi – prosegue Eleonora Fantin 
Tra l’altro già oggi uno di loro è rientrato, in quanto i genitori ci hanno portato il documento che attestava la ripresa dell'iter".
E i genitori cosa pensano? 
A fari spenti, un papà dei bambini esclusi che vuole rimanere anonimo si dice dispiaciuto: “E’ una scuola che funziona benissimo. Il problema è della normativa che è lacunosa e che prevede il parere incrociato di enti diversi. 
Conto al più presto di sistemare con l'Ulss la vicenda”. 
Non resta ora che vedere che piega prenderà la vicenda, nella speranza che alla fine venga trovata una soluzione nell’interesse di tutti, bimbi per primi.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
tratto da: (https://www.qdpnews.it/cison-di-valmarino/25839-la-materna-brandolini-di-cison-esclude-i-bimbi-non-vaccinati-la-coordinatrice-non-potevamo-agire-diversamente)