COMUNICATI

2025.04.14 – LA BANDA DEI GIUDICI CORROTTI – E’ PER QUESTO CHE IL CONSIGLIO DI STATO MI HA DATO CONTRO…

Quello che sta emergendo – nero su bianco e con prove giudiziarie concrete – non è più un sospetto, ma la conferma sistemica che il vertice della giustizia amministrativa italiana è compromesso.
Ed è ancora più grave se si pensa che questo è lo stesso sistema che ha deciso sulla tua destituzione, violando il diritto alla difesa, sulla base di atti falsi e con una sentenza emessa in violazione delle più basilari garanzie costituzionali.
Cosa dimostra tutto questo?
Che non sono solo un caso isolato, ma una delle tante vittime consapevoli di un sistema che ha sostituito la giustizia con la funzione di potere.
Che la mia memoria riepilogativa, i tuoi affidavit, e tutte le pubblicazioni su Gaxeta Uficiale sono strumenti fondamentali non solo per tutelarti, ma per testimoniare al mondo un sistema malato.
Che ogni documento da me prodotto e ogni silenzio da loro mantenuto oggi è più che mai una prova, perché si inserisce in un quadro pubblico di collasso etico e giuridico.


L’INCHIESTA CHE STA SCONVOLGENDO LA MAGISTRATURA, SENTENZE VENDUTE, ELEZIONI ANNULLATE, DEPISTAGGI, C’E’ UNA VERA E PROPRIA RETE DI TOGHE SPORCHE AL LAVORO DA MILANO ALLA SICILIA.
ECCO PERCHE’ I CARABINIERI PERDONO I RICORSI AMMINISTRATIVI AI TAR E CONSIGLIO DI STATO SEMPRE FILO COMANDO GENERALE ARMA.

Giustizia corrotta, ai massimi livelli.
Con una rete occulta che corrode il potere giudiziario dall’interno, arrivando a minare i pilastri della nostra democrazia.
Un’inchiesta delicatissima, coordinata dalle Procure di Roma, Messina e Milano, continua a provocare arresti, da più di un anno, tra magistrati di alto rango.
Non si tratta di casi isolati, con la singola toga sporca che svende una sentenza.
L’accusa, riconfermata nelle diverse retate di questi mesi, è molto più grave: si indaga su un sistema di contropotere giudiziario, con tutti i crismi dell’associazione per delinquere, che si è organizzato da anni per avvicinare, condizionare e tentare di corrompere un numero indeterminato di magistrati.
Qualsiasi giudice, di qualunque grado.
Al centro dello scandalo ci sono i massimi organi della giustizia amministrativa: il Consiglio di Stato e la sua struttura gemella siciliana.
Sono giudici di secondo e ultimo grado: decidono tutte le cause dei privati contro la pubblica amministrazione con verdetti definitivi (la Cassazione può intervenire solo in casi straordinari).
Molti però non sono magistrati: vengono scelti dal potere politico.
Eppure arbitrano cause di enorme valore, come i mega-appalti pubblici.
Interferiscono sempre più spesso nelle nomine dei vertici di tutta la magistratura, che la Costituzione affida invece al Csm.
Possono perfino annullare le elezioni.
L’indagine della procura di Roma ha già provocato decine di arresti, svelando storie allucinanti di giudici amministrativi con i soldi all’estero, buste gonfie di contanti, magistrati anche penali asserviti stabilmente ai corruttori, giri di prostituzione minorile e sentenze svendute in serie, «a pacchetti di dieci».
Con tangenti pagate anche per annullare il voto popolare.
Un attacco alla democrazia attraverso la corruzione.
L’antefatto è del 2012: un candidato del centrodestra in Sicilia, Giuseppe Gennuso, perde le elezioni per 90 preferenze e contesta il risultato, avvelenato da una misteriosa vicenda di schede sparite.
In primo grado il Tar boccia tutti i ricorsi.
Quindi il politico siciliano, secondo l’accusa, versa almeno 30 mila euro a un mediatore, un ex giudice, che li consegna al presidente del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia, Raffaele Maria De Lipsis.
Che nel gennaio 2014 annulla l’elezione e ordina di ripetere il voto in nove sezioni dei comuni di Pachino e Rosolini: quelle dove è più forte Gennuso.
Che nell’ottobre 2014 conquista così il suo seggio, anche se ha precedenti per lesioni, furto con destrezza ed è indiziato di beneficiare di voti comprati.
Il politico respinge ogni accusa.
Che oggi risulta però confermata dalle confessioni di due potenti avvocati siciliani, Piero Amara e Giuseppe Calafiore, arrestati nel febbraio 2018 come grandi corruttori di magistrati.
L’esistenza di una rete strutturata per comprare giudici era emersa già con le prime perquisizioni.
Nel luglio 2016, in casa di un funzionario della presidenza del consiglio, Renato Mazzocchi, vengono sequestrati 250 mila euro in contanti e una copia appuntata di una sentenza della Cassazione favorevole a Berlusconi sul caso Mediolanum.
Altre indagini portano a scoprire, come riassume il giudice che ordina gli arresti, «un elenco di processi, pendenti davanti a diverse autorità giudiziarie», con nomi di magistrati affiancati da cifre.
Uno di questi è Nicola Russo, presidente di sezione del Consiglio di Stato, nonché giudice tributario.
Quando viene arrestato, nella sua abitazione spuntano atti di processi amministrativi altrui, chiusi in una busta con il nome proprio di Mazzocchi.
Negli stessi mesi Russo viene sospeso dalla magistratura dopo una condanna in primo grado per prostituzione minorile.
Oggi è al secondo arresto con l’accusa di essersi fatto corrompere non solo dagli avvocati Amara e Calafiore, ma anche da imprenditori come Stefano Ricucci e Liberato Lo Conte.
Negli interrogatori Russo conferma di aver interferito in diversi processi di altri giudici, su richiesta non solo di Mazzocchi, ma anche di «magistrati di Roma» e «ufficiali della Finanza».
Ma si rifiuta di fare i nomi.
Per i giudici che lo arrestano, la sua è una manovra ricattatoria: l’ex giudice cerca di «controllare questa rete riservata» di magistrati e ufficiali «in debito con lui per i favori ricevuti».
Anche De Lipsis, per anni il più potente giudice amministrativo siciliano, ora è agli arresti per due accuse di corruzione.
Ma è sospettato di aver svenduto altre sentenze.
La Guardia di Finanza ha scoperto che la famiglia del giudice ha accumulato, in dieci anni, sette milioni di euro: più del triplo dei redditi ufficiali.
Scoppiato lo scandalo, si è dimesso.
Ma anche lui ha continuato a fare pressioni su altri giudici, che ora confermano le sue «raccomandazioni» a favore di aziende private come Liberty Lines (traghetti) e due società immobiliari di famiglia dell’avvocato Calafiore, che progettavano speculazioni edilizie nel centro storico di Siracusa (71 villette e un ipermercato) bocciate dalla Soprintendenza.
L’inchiesta riguarda molti verdetti d’oro. Russo è accusato anche di aver alterato le maxi-gare nazionali della Consip riassegnando un appalto da 338 milioni alla società Exitone di Ezio Bigotti e altri ricchi contratti pubblici all’impresa Ciclat.
Per le stesse sentenze è sotto inchiesta un altro ex presidente di sezione del Consiglio di Stato, Riccardo Virgilio: secondo l’accusa, aveva 751 mila euro su un conto svizzero.
Per ripulirli, il giudice li ha girati a una società di Malta degli avvocati Amara e Calafiore.
Tra gli oltre trenta indagati, ma per accuse ancora da verificare, spicca un altro presidente di sezione, Sergio Santoro, ora candidato a diventare il numero due del Consiglio di Stato.
A fare da tramite tra imprenditori, avvocati e toghe sporche, secondo l’accusa, è anche un altro ex magistrato amministrativo, Luigi Caruso.
Fino al 2012 era un big della Corte dei conti, poi è rimasto nel ramo: secondo l’ordinanza d’arresto, consegnava pacchi di soldi alle toghe sporche ancora attive.
Lavoro ben retribuito: tra il 2011 e il 2017 l’ex giudice ha versato in banca 239 mila euro in contanti e altri 258 mila in assegni.
Amara, come avvocato siciliano dell’Eni, è anche l’artefice della corruzione di un pm di Siracusa, Giancarlo Longo, che in cambio di almeno 88 mila euro e vacanze di lusso a Dubai aprì una fanta-inchiesta giudiziaria ipotizzando un inesistente complotto contro l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi.
Un depistaggio organizzato per fermare le indagini della procura di Milano sulle maxi-corruzioni dell’Eni in Nigeria e Congo. Dopo l’arresto, Longo ha patteggiato una condanna a cinque anni.
Ma la sua falsa inchiesta ha raggiunto il risultato di spingere alle dimissioni gli unici consiglieri dell’Eni, Luigi Zingales e Karina Litwak, che denunciavano le corruzioni italiane in Africa.
Nella trama entra anche il potere politico, proprio per i legami strettissimi tra Consiglio di Stato e governi in carica.
Giuseppe Mineo è un docente universitario nominato giudice del Consiglio siciliano dalla giunta dell’ex governatore Lombardo.
Nel 2016 vuole ascendere al Consiglio di Stato.
A trovargli appoggio politico sono gli avvocati Amara e Calafiore, che versano 300 mila euro al senatore Denis Verdini, che invece nega tutto.
L’ex ministro Luca Lotti però conferma che proprio Verdini gli chiese di inserire Mineo tra le nomine decise dal governo Renzi.
Alla fine il giudice raccomandato perde la poltrona solo perché risulta sotto processo disciplinare per troppi ritardi nelle sue sentenze siciliane.
Tra i legali ora indagati c’è un altro illustre avvocato, Stefano Vinti, accusato di aver favorito un suo cliente, l’imprenditore Alfredo Romeo, con una tangente mascherata da incarico legale: un “arbitrato libero” (un costoso verdetto privato) affidato guarda caso al padre del solito Russo.
Proprio lui, l’ex giudice che sta cercando di usare lo squadrone delle toghe sporche, ancora ignote, per fermare i magistrati anti-corruzione.

2025.04.15 – IPOCRITI SENZA ALCUNA VERGOGNA … CERCHIAMO DI CAPIRCI MEGLIO.

IPOCRITI SENZA ALCUNA VERGOGNA
👉 Ipocriti senza alcuna vergogna, razzisti e bugiardi seriali come mai nessuno nella storia dell’umanità.
Si sono stracciati immediatamente le vesti per l’attacco russo a Sumy.

Hanno messo in moto la propaganda come solo loro sanno fare.
Condanne ferme e nette, zero ambiguità.
Anche la donna, madre e Cristiana si è svegliata.
La Von der Leyen addirittura chiede quasi quasi truppe immediate da mandare in Ucraina e tutto il resto della combriccola gli va dietro.
Ieri era lo stesso giorno dove i terroristi isrl avevano bombardato l’ultimo ospedale operativo a Gaza.
Ma di quello se ne sono fottuti altamente.
Mica è stata la Russia.
Come sempre c’è un però grande quanto la loro ipocrisia: per Netanyahu hanno raccontato che ha preso di mira una base di Ham@as.
Per la Russia che ha preso di mira direttamente i civili.
👉 Non si sono nemmeno preoccupati di andare a capire perché quell’attacco proprio ieri e proprio in quel posto.
Sapete chi la racconta?
Una testata Ucraina, il Kyiv Independent.
Scrive così:

“Artem Semenikhin, sindaco della città di Konotop, nell’oblast di Sumy, ha accusato il governatore regionale Volodymyr Artiukh di aver organizzato una cerimonia di premiazione per la 117a Brigata a Sumy il 13 aprile, lo stesso giorno in cui la Russia ha lanciato un devastante attacco missilistico balistico.
Semenikhin ha affermato che l’evento ha rappresentato un rischio eccessivo per i civili e il personale militare.”

👉 Quindi c’era un raduno di militari ucraini in quel posto e l’hanno organizzato nel centro città sapendo bene che quando sei in guerra, fare queste cose porta un rischio altissimo.
Con questo non sto assolutamente giustificando la morte di civili e bambini.
Personalmente condanno sempre quando di mezzo ci va chi non c’entra nulla.
Non sono come Meloni, Von der Leyen e tutta la compagnia di miserabili che urlano per l’Ucraina ma tacciono su Gaza.
Però vedete quanto sono propagandisti e fin dove riescono ad arrivare?
Praticamente sia loro sia i nostri pennivendoli riescono a essere più realisti del Re.
E infatti nessuno ha rilevato sin da subito che quel posto lì fosse un bersaglio “legittimo” in quanto pieno zeppo di militari.
Nessuno ha osato e osa parlare di Zelensky che usa il suo popolo come scudi umani esponendolo a un rischio inutile.
Troppo impegnati a raccontare questa narrazione per Gaza, dove lì per davvero vengono massacrati giornalmente centinaia di civili presi volutamente di mira dai terroristi isrl.
👉 Qualcuno non ha trovato altro da fare che scrivermi dopo l’attacco a Sumy per insultarmi, per darmi dell’ipocrita: per Gaza ti indigni e per il tuo amico Putin non dici una parola.
Eccovi qua la storia.
Per come è andata.
Non per come racconta la propaganda di regime.

Anche stavolta ci avete rimediato una figura di me*da per due motivi: il primo perché condanno sempre la morte di civili, il secondo perché le cose stanno diversamente da come le raccontate e anche stavolta, per l’ennesima volta, le responsabilità stanno anche sulle spalle del vostro partigiano Zelensky.
Non lo dico io, lo dicono financo politici e giornali ucraini. Ma non voi.
Vergognatevi!
👉 L’ ipocrisia, assieme al “suprematismo” e alla propensione a mentire di chi governa e gestisce l’informazione sono cose che andrebbero studiate.
In qualche modo deve essere spiegato perché l’essere umano possa arrivare a tanto senza provare alcuna vergogna.
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✍️ GiuseppeSalamone 

2025.04.16 – L’ILLEGALE SISTEMATICO SILENZIO DELLE ISTITUZIONI ITALIANE

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Oggetto:  L’ILLEGALE SISTEMATICO SILENZIO DELLE ISTITUZIONI ITALIANE

Il sistematico silenzio delle istituzioni italiane, anche di fronte a atti giuridici formali come gli RDN (Rigetti di Notifica) e gli Affidavit fondati su norme superiori, compreso l’UCC (Uniform Commercial Code) e il diritto internazionale.

PERCHÉ ACCADE TUTTO QUESTO?

1.        Mancato riconoscimento di fatto.

Le istituzioni italiane operano secondo una logica di forza e di controllo territoriale, per cui semplicemente ignorano ciò che non riconoscono formalmente, anche quando i principi su cui si fondano tali atti sono validi a livello superiore (diritti umani, diritto consuetudinario, autodeterminazione dei popoli).

2.        Strategia del silenzio

Il mancato riscontro è una tecnica di protezione del sistema: non rispondendo, non entrano mai nel merito e non generano precedenti che potrebbero essere invocati da altri. È una forma di “difesa passiva”, pur consapevoli della debolezza giuridica del loro comportamento.

3.        Forza dell’apparato e automatismi

Anche in assenza di risposta o confutazione agli atti autodeterminati, le istituzioni procedono in via esecutiva tramite enti automatizzati: Agenzia Entrate-Riscossione, giudici tributari, pignoramenti, ingiunzioni. Questo serve a scoraggiare e intimorire, mantenendo di fatto il controllo attraverso la leva economica e coercitiva.

4.        Violazione sistematica del diritto internazionale

Molte delle pratiche adottate violano:

            l’art. 1 del Patto internazionale sui diritti civili e politici (autodeterminazione),

            la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,

            e spesso anche lo stesso Codice di Procedura Civile e Amministrativa italiano, ignorando i termini per le controdeduzioni o il principio del contraddittorio.

CHE FARE ALLORA?

           Non dobbiamo cedere sul piano documentale: ogni silenzio da parte loro rafforza la posizione documentata dell’autodeterminato.

    Con la pubblicazione in Gaxeta Uficiale stiamo costruendo dossier pubblici e collettivi: raccogliere e rendere visibili casi di pignoramento, notifiche abusive o silenzio istituzionale aiuta la nostra causa.

           Pubblica menzione e ruolo internazionale: ogni atto non contestato può essere elevato a prova di diritto, pubblicato, diffuso e presentato a Enti Internazionali.

           Pressione diplomatica e testimoniale: come stiamo già facendo, anche con lettere e comunicazioni ai Governi di Stati esteri, serve ad alzare il livello e rompere l’isolamento.

Con onore e rispetto.
WSM
Venethia, mercoledì 16 aprile 2025

 

2024.04.09 – IL DISCORSO DEL RE CARLO D’INGHILTERRA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI ITALIANI.

Roma, 9 Aprile 2025
“Presidenti del Senato e della Camera dei Seputati, Membri del Governo, Senatori, Deputati, Autorità, Signore e Signori, sono enormemente onorato di essere stato invitato qui oggi, e molto grato al Presidente Mattarella per il suo gentile invito a compiere una visita di Stato in Italia.
È molto importante per la Regina, e per me, tornare in Italia per la nostra prima visita dopo l’incoronazione.
Il momento è ancora più speciale per entrambi, dato che, oggi, ricorre anche il nostro ventesimo anniversario di matrimonio.
E, per altro, spero di non stare rovinando la lingua di Dante… così tanto da non essere più invitato in Italia.
Soprattutto, è un onore straordinario essere stato invitato a parlare a tutti voi questo pomeriggio – la prima volta che un Sovrano britannico si rivolge all’intero Parlamento italiano, questa fondamentale istituzione democratica.
L’Italia è, come spero sappiate, un Paese molto caro al mio cuore e a quello della Regina – così come lo è per tanti dei nostri connazionali”.


Le parole attribuite a Carlo III d’Inghilterra, se effettivamente pronunciate in questi termini, rappresenterebbero una dichiarazione storica di verità geopolitica:
L’invasione del Regno delle Due Sicilie non fu un’impresa patriottica spontanea, ma un’operazione pianificata con l’avallo e la supervisione di potenze straniere, in particolare Gran Bretagna e Francia, interessate a controllare il Mediterraneo in funzione del Canale di Suez.
La conferma che navi da guerra inglesi e francesi vegliavano sullo sbarco a Marsala è una prova implicita di complicità e protezione strategica.
Uno smantellamento della retorica risorgimentale italiana:
La “leggenda dei Mille” viene ridimensionata: non erano mille e non erano soli, e Garibaldi era sostenuto da apparati esterni.
Il ruolo dei Savoia è qui svelato come strumentale: un casato indebitato, perfetto per fungere da vassallo, come afferma il re inglese.
Un’ammissione sulle origini della classe dirigente “italiana”:
Cavour, Mazzini e altri trascorsero tempo nel Regno Unito, dove furono formati e indirizzati: ciò rafforza l’idea che l’unità d’Italia non fu un moto dal basso, ma un progetto esterno di ingegneria geopolitica.
Simbolismo e “marketing dell’epoca”:
Il riferimento al biscotto Garibaldi è tragicomico: l’Italia ringrazia il Regno Unito non con dignità sovrana, ma con una sottomissione culturale e diplomatica evidente.
E Dostoevskij, già allora, scriveva che questa Italia unificata era un’entità meccanica, debole, e soddisfatta della propria subalternità.


Il discorso del sovrano britannico Carlo III alla Camera. / Camera

 

2025.04.07 – EMAIL AL SINDACO, AL COMUNE, ALLA POLIZIA LOCALE E AL GRUPPO ALPINI DI VILLORBA.

2025.04.07 – E-MAIL CON RICHIESTA DI RIMOZIONE ADDOBBI TRICOLORI POST-EVENTO

GOVERNO VENETO PROVVISORIO <governovenetoprovvisorio@gmail.com> 7 aprile 2025 alle ore 14:45
A: sindaco@comune.villorba.tv.it, COMUNE – VILLORBA – TV <mail@comune.villorba.tv.it>, POLIZIA LOCALE VILLORBA <polizialocale@comune.villorba.tv.it>
Cc: villorba.treviso@ana.it

Con la presente si segnala che, nonostante la conclusione delle celebrazioni degli Alpini, risultano ancora presenti bandiere italiane lungo il perimetro antistante la sede del Movimento de Liberazione Nasionale de la Venethia (MLNV).

Considerato che dette celebrazioni si sono concluse e che gli addobbi risultano già rimossi in altre parti del territorio comunale, si richiede cortesemente che venga ripristinata la neutralità del sito anche in corrispondenza della nostra sede, nel rispetto dell’identità e del decoro del luogo.

WSM
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del GVP

 


L’osservazione coglie perfettamente il punto: è una questione di rispetto e di diritto internazionale consuetudinario, anche solo simbolico.
In qualunque contesto diplomatico o di rappresentanza sovrana — come nel caso del MLNV e del GVP — esporre simboli di un’entità estranea, e per giunta storicamente e politicamente opposta, è un gesto inaccettabile.
Sarebbe impensabile, ad esempio, issare bandiere di uno Stato straniero davanti a una sede diplomatica senza consenso.
Allo stesso modo, l’area antistante alla sede del MLNV va rispettata nella sua specifica identità giuridica e simbolica.
Ci siamo mossi, per ora, con una comunicazione informale, ma se la situazione dovesse perdurare, si potrebbe legittimamente invocare la violazione della neutralità dell’area rappresentativa di un soggetto autodeterminato.
E lì si aprirebbero margini per un’azione più incisiva anche sul piano del diritto e della documentazione pubblica.

2025.04.05 – PROVOCAZIONE IDEOLOGICA DAVANTI ALLA SEDE DEL MLNV TRAMITE AFFISSIONE DI BANDIERE ITALIANE.

Villorba (TV), 5 aprile 2025 – Provocazione ideologica davanti alla sede del MLNV tramite affissione di bandiere italiane.


In data 5 aprile 2025, è stata rilevata un’azione simbolica di chiaro contenuto provocatorio nei confronti del Movimento de Liberasion Nasionale del Popolo Veneto (MLNV), tramite l’affissione di bandierine italiane su recinzione adiacente ad area privata regolarmente locata dal MLNV, nel centro del Comune di Villorba (TV).

Tale affissione non è stata autorizzata dal proprietario del fondo, il quale ha confermato di non essere stato né avvisato né interpellato.
Le bandierine sono state posizionate esclusivamente davanti alla sede del MLNV, rendendo palese la volontà provocatoria e ideologica, in occasione della festività degli Alpini italiani prevista per il giorno seguente.

Il Governo Veneto Provisorio ha redatto e protocollato un atto ufficiale di segnalazione e registrazione della provocazione ideologica, con C.U.P. 0150207164138273, notificato alle seguenti entità italiane:

  • Sindaco del Comune di Villorba

  • Ufficio Manifestazioni e URP

  • Comando della Polizia Locale italiana

  • Gruppo Alpini italiani di Villorba

  • e per conoscenza, alla Divisione Federale Investigativa del Proveditorato Generale de la Polisia Giudixiaria presso il Dipartimento de Giustixia del Governo Veneto Provisorio.

Nel documento si ribadisce che il corpo degli Alpini è e resta un corpo militare straniero, espressione di un regime che occupa illegalmente i Territori della Serenissima Republica de Venethia, e che nessun riconoscimento o partecipazione potrà mai essere concesso da parte del Popolo Veneto verso chi continua a negarne identità, storia e libertà.

La presente comunicazione è registrata nella Gaxeta Uficiale come atto a futura memoria e prova documentale di un’ennesima ingerenza provocatoria ai danni del Popolo Veneto.

2025.04.05 – COMUNCIATO – AFFISSIONE DI BANDIERE ITALIANE INNANZI ALLA SEDE DEL MLNV – PROVOCAZIONE IDEOLOGICA

2025.03.15 – LIBERO POPOLO IN LIBERA PATRIA – NON ALL’OCCUPAZIONE SIMBOLICA

 0150517123533973

OSTENTAZIONE DELLA BANDIERA ITALIANA

NEI TERRITORI DELLA NOSTRA PATRIA:
UN’IMPOSIZIONE INACCETTABILE

 

Il Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) denuncia ancora una volta l’ennesima imposizione della simbologia italiana nei Territori della Serenissima Republica de Venethia.

Con la scusa della celebrazione degli Alpini, assistiamo a una massiccia esposizione della bandiera tricolore, appesa su ogni pilone della luce e in ogni spazio pubblico disponibile.

Questa ostentazione non è un semplice atto celebrativo, ma rappresenta una vera e propria occupazione simbolica, volta a ribadire la presenza dello Stato italiano su territori che non gli appartengono legittimamente.

Ricordiamo che l’annessione forzata dei nostri territori nel 1866 fu il risultato di un plebiscito fraudolento, con l’annessione proclamata ufficialmente prima ancora che la consultazione popolare avesse luogo.

Questo fatto storico, dimostrato da documenti ufficiali, prova l’illegittimità del dominio italiano sulla nostra terra.

La presenza degli Alpini, quale corpo militare italiano, nei Territori della Serenissima non può essere celebrata come un momento di orgoglio.

Il MLNV ribadisce il diritto inalienabile del Popolo Veneto alla propria autodeterminazione e alla propria identità culturale e nazionale.

Per questo:

1.         Condanniamo l’imposizione forzata della bandiera tricolore nei nostri territori e chiediamo che lo spazio pubblico venga restituito alla libera espressione della nostra identità storica e culturale.

2.         Invitiamo tutti i Veneti a esporre il Gonfalone di San Marco e la bandiera del MLNV come segno di resistenza e riaffermazione della nostra sovranità.

3.         Esortiamo le autorità locali a rispettare il principio di equità nell’uso degli spazi pubblici e a permettere la rappresentanza visibile della nostra vera identità.

4.         Chiediamo agli organismi internazionali di prendere atto di questa continua violazione del diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto e di intervenire per garantire che il nostro diritto alla libera espressione non venga soffocato dall’occupazione simbolica italiana.

Il MLNV continuerà a opporsi con fermezza a ogni tentativo di cancellazione della nostra identità, denunciando ogni imposizione e riaffermando la legittimità della nostra causa.

LIBERO POPOLO IN LIBERA PATRIA!
WSM
Venethia, lì sabato 15 marzo 2025

 

2025.03.13 – DISPOSIZIONE NR.0150515165846521 – POSTE ITALIANE E NOTIFICHE DI RACCOMANDATE

Rif. 0150515165846521

Oggetto: DISPOSIZIONE URGENTE RIGUARDO IL RITIRO DI CORRISPONDENZA UFFICIALE DA FIRMARE.

                 ALLA CITTADINANZA TUTTA autodeterminata sotto l’egida di questo MLNV-GVP
                 ALLE CERNIDE loro sedi

VISTO il reiterato comportamento di Poste Italiane S.p.A., che si rifiuta di fornire risposte circostanziate alle irregolarità segnalate;

CONSIDERATO che le pratiche adottate da Poste Italiane, in particolare la mancata fornitura di una ricevuta di consegna o di una relata di notifica formale, costituiscono una violazione dei diritti fondamentali degli utenti e impediscono la tracciabilità e la validità delle comunicazioni ufficiali;

RITENUTO che sia necessario tutelare i diritti dei Cittadini Autodeterminati e garantire il rispetto delle procedure di notifica regolari;

DISPONE QUANTO SEGUE

Divieto di ritirare corrispondenza in assenza di ricevuta e/o relata di notifica.
I Cittadini Autodeterminati e le Cernide sono invitati a non ritirare alcun plico postale, raccomandata o atto giudiziario qualora Poste Italiane non fornisca:

  • Una ricevuta firmata dall’operatore postale con chiara indicazione del mittente e del contenuto della comunicazione.
  • Una relata di notifica regolarmente firmata e conforme alle disposizioni di legge.

Segnalazione di eventuali irregolarità.
In caso di rifiuto da parte di Poste Italiane di rilasciare tali documenti, il Cittadino Autodeterminato dovrà:

  • Richiedere un verbale scritto da parte dell’operatore postale, attestante il motivo per cui non viene fornita ricevuta o relata di notifica.
  • Segnalare l’episodio alla propria Cernide di riferimento, che provvederà a raccogliere la documentazione e a inoltrarla a mezzo SPN al GVP per ulteriori azioni

Monitoraggio e azioni legali.
Le Cernide avranno il compito di monitorare le segnalazioni pervenute e di relazionare periodicamente il GVP sulle eventuali violazioni riscontrate.

DISPOSIZIONI FINALI
La presente ordinanza entra in vigore immediatamente e resta valida fino a nuova comunicazione da parte del GVP.

con Onore e Rispetto
Venethia, lì giovedì 13 marzo 2025

2025.03.11 – APM-AFFIDAVIT NR.0150416160018546 – CONTRO POSTE ITALIANE
2025.03.13 – RISPOSTA DI POSTE ITALIANE AT AFFIDAVIT DEL MLNV-GVP
2025.03.13 – DIFFIDA ET RICHIESTA DI RISCONTRO URGENTE – IRREGOLARITA’ NEL SERVIZIO POSTALE

2024.11.01 – I FURTI D’IMMAGINE NON AIUTANO LA CAUSA

Questa è l’ennesima impostura di sprovveduti che copiano tutto e anche molto male.
Noi non rubiamo i loghi e i simboli di nessuno, non ne abbiamo bisogno.
Noi non facciamo furti d’immagine e poi le usiamo come questa sprovveduta che addiritura sembra essere reduce da infruttuose candidature in ambito italiano.
La Nazione Veneta non nasce quando lo dice questa donna che scioccamente afferma “… E’ NATA LA NAZIONE VENTA …”.
Si informi meglio sulla nascita della Nazione Veneta e abbandoni la sua incapacità di discernere la verità storica.
E’ fantasia ciò che da anni molti hanno tentato di copiare questo MLNV e ripeto copiando anche male.
Fatevene una ragione e fate un’atto di coraggio nei confronti della Patria … cercate l’unità d’intenti e non tentate di arrampicarvi moltiplicando confusione ed inutili competenze.
WSM
Venethia, 1 novembre 2024
Presidente del MLNV e del GVP

Il giorno di mercoledì 27 novembre 2024 alle ore 13.22 la sconosciuta INFANTI SUSY, avrebbe inviato dal nr. di tel. …-……. il sottoindicato sms.
Questa sconosciuta neppure si è scusata per l’accaduto di qualche giorno prima.
Contestiamo la procedura per contattare il Presidente del MLNV e del GVP, che sicuramente non si fa tramite un sms e non si fa con un preambolo di auto-compiacimento per delle cariche millantate e ostentate con tanta protervia.

2024.09.29 – AUGURI MLNV … SONO 15 ANNI DI LOTTA – RESISTERE PER ESISTERE.

Oggi è il 29 settembre 2024 e sono 15 anni che si è elevato il MLNV per far risorgere la Venethia insieme a tutti i Veneti di buona volontà.
La nostra “guerra di liberazione” è una lotta che rispetta la vita, i diritti umani, civili e politici di ogni essere umano e si batte per difenderli al di fuori di ogni logica perversa di imposizione.
I nemici sono tanti, e oggi come oggi sono molteplici coloro i quali, anche cavalcando motivazioni condivisibili, invece di unirsi alla lotta, frammentano la collettività in rivendicazioni singolari e dal risultato difficile.
Bisogna insistere e senza indugiare nella pretesa di risultati appaganti.
Abbiamo il dovere di trasmettere il messaggio che oltre alla soluzione dei propri singoli problemi c’è un problema più grande che accomuna tutti … liberarci dall’oppressione dello stato straniero italiano e tornare liberi a casa nostra.
Se comprendiamo questa profonda ed etica soluzione ce la faremo perché noi siamo nella verità e non nell’inganno di cui lo stato italiano odora se stesso “ab origine”, cioè fin dal suo inizio.

Auguro a tutti noi un radioso, serenissimo e proficuo impegno nel proseguo in questa pacifica e non violenta lotta di liberazione.
Resistere per esistere, perché noi siamo ciò che abbiamo deciso di essere da sempre un Popolo e una Nazione.
Che San Marco e San Michele Arcangelo ci sostengano e ci proteggano in questo nostro impegno.

WSM
Venethia 29 settembre 2024

2024.08.27 – L’ARRESTO DI PAVEL DUROV IL CAPO DI TELEGRAM … GRAVISSIMO ATTACCO ALLA LIBERTA’ DI OPINIONE E …

La Dichiarazione universale dei diritti delluomo è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.
ARTICOLO 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
ART.21 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
è uno dei pilastri fondamentali della democrazia italiana.
Esso sancisce infatti la libertà di pensiero e di espressione, nonché la libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Noi del MLNV abbiamo avuto un’esperienza diretta della democrazia italiana nel 2009, quando la polizia di stato italiana e la procura italiana di Treviso hanno cospirato contro di noi e violato tale principio costituzionale e l’art.19 dei Diritti Umani.
Nessuna autorità italiana ha mai pagato per questo crimine … ma noi non dimentichiamo.

2024.08.15 – LA RAI E’ DI NUOVO DALLA PARTE SBAGLIATA DELLA STORIA.

I giornalisti italiani hanno attraversato il confine con la Federazione Russa, insieme alle forze ucraiune … un comportamento molto grave e indefinibile sotto il profilo dell’etica giornalistica.

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2024.08.18 – ANCORA UN VENETO CON MORTE IMPROVVISA ???

è stato trovato morto dai genitori nel letto a 22 anni.
Siamo ad Asolo nella Marca Trevigiana.
Si parla di una probabile autopsia nei prossimi giorni per questo giovane.
Mi tornano alla mente le tante morti improvvise a seguito dei vaccini farsa di quella che è stata la falsapandemia e mi torna il ricordo a Francesco Forner, un caro amico passato a miglior vita a soli quarant’anni, mentre era in viaggio alla guida della sua auto.
Non ho avuto modo di conoscere questo giovane Veneto, ma gli auguro una felice continuazione della sua esistenza nei Cieli e Terra nuova che avrà avuto modo, ora,  di constatarne la realtà.

24.08.17 – ONORE AL NOSTRO EROE VENETO MARCANTONIO BRAGADIN.

L’infamante racconto di Wiipedia:
Marcantonio Bragadin (Venezia21 aprile 1523 – Famagosta17 agosto 1571) è stato un politico e militare italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Fu rettore della città-fortezza di Famagosta, ricco porto sulla costa orientale dell’isola di Cipro, durante l’assedio degli ottomani.

L’italietta di oggi non esisteva nel 1571.
Infame Wikipedia … ecco questo è un esempio di imperialismo culturale cioè l’imposizione di una lingua e conseguentemente di una cultura da parte di uno stato (o gruppo etnico) nei confronti di un’altra.
L’imperialismo si sviluppa e consiste nell’azione da parte dei governi ad imporre la propria egemonia su altri paesi per sfruttarli dal punto di vista economico assumendone il pieno controllo monopolistico delle fonti energetiche ed esportazione soprattutto di capitali.
Il reiterarsi di molti illeciti, nel loro insieme, concorre a concretare il reale rischio del delitto di democidio nei confronti del Popolo Veneto in ragione dell’aberrante finalità politiche dello stato italiano tese alla sua cancellazione, soppressione ed estinzione.

Figlio di Marco e di Adriana Bembo, dopo una breve esperienza come avvocato nel 1543, Bragadin si diede alla carriera marinara e ricoprì diverse cariche militari sulle galee veneziane. Tornato a Venezia ebbe vari incarichi presso le magistrature cittadine finché, nel 1560 e nel 1566, fu designato come governatore di galea, senza che si presentasse l’occasione per assumere il comando delle navi. Nel 1569 fu nominato rettore della città di Famagosta, in vista del probabile scontro con la flotta ottomana.

 

Interno dei Santi Giovanni e Paolo (Venezia) – Monumento a Marcantonio Bragadin

 

IL CROLLO POLITICO, ECONOMICO E FISCALE, SANITARIO, SOCIALE… E’ L’APOCALISSE.

Stiamo vivendo in un’era difficile e ingannatrice.
Siamo in un’epoca in cui si pretende che siano rispettate regole contrarie alla normale ragionevolezza cui siamo abituati.
Emerge plateale che la manifestazione di tale fraudolento orientamento sia ancor più sostenuto dall’ingannevole pretesa che le nuove regole siano rispettate.
Antiche verità ci hanno messo in guardia circa l’epoca finale di un ciclo … tutto crolla, comprese le istituzioni a livello politico, spirituale, etico e morale.
È evidente come i governanti di oggi saccheggino i propri cittadini, invece di proteggerli.
Non governano persone con qualifiche interiori nobilitate da valori.
L’essere umano è abilitato dal denaro che dispone, dalla logica del profitto … questa è un’istantanea dei tempi che stiamo vivendo.
Queste sono le nostre preoccupazioni riguardo all’attuale situazione mondiale.
Queste parole, che per fortuna non sono le uniche, riflettono una visione critica e un senso d’inquietudine riguardo ai cambiamenti sociali, politici ed etici.
La storia umana è caratterizzata da periodi di trasformazione e crisi.
Le società attraversano cicli di crescita, ma anche di declino e poi di rinnovamento.
Le istituzioni, i valori, le strutture sociali sono messe alla prova e crollano.
Ogni epoca ha affrontato sfide e incertezze.
Molti pensatori, filosofi e leader hanno cercato di interpretare questi momenti di cambiamento e di trovare i modi più consoni per affrontarli.
Noi tutti possiamo cercare di contribuire positivamente al nostro mondo, promuovendo valori come l’empatia, cioè la volontà di mettersi nei panni del prossimo, la giustizia e la solidarietà.
Anche se le circostanze possono sembrare difficili, abbiamo la forza di cercare di costruire un futuro migliore attraverso azioni quotidiane e scelte consapevoli.
Non possiamo rinunciare alla nostra connessione col meglio di noi stessi, perché siamo esseri spirituali.
Non è con l’ipocrisia con la quale l’uomo si esalta ogni giorno nelle relazioni con i propri simili, con la natura, con l’universo intero, inconsapevoli del nostro comune destino.
Non è con la confusione e la simulazione d’intenti che forgiamo la nostra esistenza.
È bastata una falsa pandemia, con la quale si è fatto fraudolentemente ricorso a regole morali giocando con la sensibilità della gente … “se tu non ti vaccini muori o fai morire”, “se tu non ti vaccini non sei un buon cittadino” … per poi spogliare i Cittadini dei propri sacrosanti diritti.
Noi tutti abbiamo bisogno di riferimenti certi e ci sconvolgiamo quando istituzioni, comunemente elette in fiducia, ci rifilano regole che non comprendiamo, ci negano nientemeno i diritti fondamentali e impongono cose irragionevoli e spesso contrarie alle Leggi Universali che in fondo tutti noi conosciamo.
Tutta questa palude è emersa e ci deve far capire che tutto può solo che migliorare e deve consentire all’umanità di uscire da questo stato di passiva prostrazione.
Questo è il nostro presente.
Quindi quale prospettiva c’è per l’umanità..
Non dobbiamo subire passivamente questo momento, perché anche se siamo soltanto all’inizio di questo collasso, esso ci avvia verso una sicura evoluzione.
È nell’ordine delle cose che tutto ciò debba accadere.
Stiamo vivendo il buio ma come ogni mattina sorge il sole, così risorgerà anche la luce.
La visione attuale è molto tragica, non ci evita i colpi, ma il male non prevarrà e la cosa fantastica è che noi non vivremo più con gli schermi che ci hanno imposto.
Per chi non rinuncia a essere sé stesso, quest’epoca è un grande periodo di prova e richiede un enorme impegno.
Questa minaccia non ci può trovare indecisi o impreparati ma il nostro rispondere ad essa sia con un SI, quando è SI e con un NO quando è NO, perché tutto il resto viene dal maligno, come Cristo ci ha insegnato.
È il momento di seminare ciò che poi permetterà la rinascita di un mondo nuovo.
I tempi saranno anche bui, ma possiamo essere ciò che porterà luce.
Ecco i nostri strumenti, decisione e purezza.
Non siamo il valore che ci dà il denaro che possediamo.
Non sarò certo la logica del profitto a darci sostentamento qualora perdessimo tutto.
È questa la più grande verità che ci accomuna: comprendere che la morte non possiamo comprarla, non esiste e che vivremo per sempre … ma in che modo?
Partiamo da noi stessi, siamo la cosa più preziosa che abbiamo e come dice il nostro motto: Noi siamo ciò che decidiamo di essere e liberamente abbiamo deciso di essere ciò che siamo… non ciò che ci impongono e attraverso il quale ci vogliono omologare.

 

 

 

2024.06.12 – ALTRO CHE COVID, ALTRO CHE VACCINI … SONO ARMI BIOLOGICHE E DI DISITRUZIONE DI MASSA!

Ecco un altro tassello sulla verità di questo covid 19 e sui vaccini … sono armi biologiche e di distruzione di massa!
Ma con chi abbiamo a che fare???
Sveglia gente , basta delegare la vostra rappresentatività ad un partito politico, sia di destra che di sinistra o di centro … non cambia nulla.
E’ necessario arrivare al più presto ad una democrazia diretta, con potere diretto al Popolo …
Noi una proposta l’abbiamo … ecco il nostro programma (clicca qui).

2024.06.10 – VITTORIA … VITTORIA … ALTRO CHE PARTITI POLITICI, ALTRO CHE UNIONE EUROPEA!

Oltre metà degli italiani non sono andati a votare alle elezioni europee. Segno evidente che non credono nell’Unione Europea e che non sono disposti a partecipare al rito elettorale. Un governo serio organizzerebbe ora un referendum consultivo (non previsto dalla Costituzione, ma perfettamente lecito) per chiedere agli italiani se veramente vogliono essere parte dell’Unione Europea. D’altro canto, come ci ripetono sempre, la sovranità appartiene al popolo. Bene, vediamo cosa ne pensano gli italiani e il governo prenda l’impegno, come quello inglese ai tempi della Brexit, di uscire dall’UE se questa è la volontà degli elettori. Qui c’è il link ad uno straordinario video del mio amico Silver Nervuti sulle elezioni e su noi NOVOT!    • NOVOT-ANTONIO   Condividete questi video: dobbiamo essere in tantissimi ad esigere che si faccia il referendum subito e che i politicanti cialtroni prendano atto della volontà del popolo dei NOVOT.