ATTUALITA

GRECIA: IL 58,3% DELLA POPOLAZIONE E’ DIVENTATO POVERO E IN MISERIA

ATENE – Ad ormai oltre sei anni dall’inizio della crisi economica e della recessione che hanno colpito la Grecia, sottoposta alla “cura” della Troika formata da UE-BCE-FMI, piu’ della meta’ della popolazione, per la precisione il 58,3%, e’ oggi nella più assoluta poverta’.
E’ questo l’allarmante quadro della situazione economica delle famiglie greche che emerge da un rapporto appena pubblicato dall’Ufficio Bilancio del Parlamento di Atene e diffuso dai media ellenici.
Dal documento si evince che circa 6,3 milioni di greci (su una popolazione totale di poco meno di 11 milioni secondo l’ultimo censimento del 2011) sono poveri e poverissimi e quasi 2,5 milioni di essi vivono addirittura gia’ al di sotto della soglia di poverta’, in vera e propria miseria.
A questi, si aggiungono, stando al rapporto, 3,8 milioni sono in pericolo diretto di oltrepassare tale soglia.
Con “soglia di poverta'” si definisce il reddito minimo che una famiglia di quattro persone deve guadagnare ogni mese per pagare affitto e generi di prima necessita’, come alimenti, trasporti, vestiario e istruzione base per i figli.
Questo è il catastrofico risultato delle “riforme” imposte alla Grecia dall’Unione Europea con l’appoggio della Bce e l’avallo del Fondo Monetario Internazionale, diretto dalla strega Lagarde e da cui proviene l’attuale ministro dell’Economia italiano, Padoan.
La Grecia è l’esempio allucinante della trasformazione per colpa dell’euro e della Ue, di una nazione in un gigantesco lager a cielo aperto.
A imperitura infamia delle oligarchie che comandano a Bruxelles.

TRATTO DA QUI

L’ANGOSCIA CONTINUA … ALLA RICERCA DI DEBORAH

L’ANGOSCIA CONTINUA
Ricerche nella notte per Deborah, studentessa sparita nel nulla da 48 ore.
Al setaccio le telecamere —> http://goo.gl/Rsx6SZ

Trovata l’auto vicino al lago di Santa Croce: la ragazza ieri alle 18 era attesa in aula all’ateneo di Feltre.

FARRA D’ALPAGO (Belluno)
Apprensione e paura in Alpago: oltre un centinaio di persone fra Vigili del fuoco, Soccorso alpino, Guardia di finanza, Corpo forestale e Belluno emergenza ha preso parte dalle 4 di questa mattina, nella zona di Farra D’Alpago, alla ricerca della ragazza di 22 anni – Deborah Mareggiato – di cui non si hanno più notizie da ieri.
Da quanto si è appreso la giovane, fidanzata, era uscita di casa per andare a sostenere un esame di tecniche di prevenzione all’università di Feltre, colloquio che sarebbe stato in programma alle 18.
Sino a questo momento è stata rinvenuta l’auto della giovane non distante dal lago di Santa Croce.

Deborah abita a Belluno, è una ragazza splendida e dinamica, volontaria di Valbelluna Emergenza, iscritta alla facoltà di Infermieristica a Feltre
È anche per questo sul luogo converge anche il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco presenti con l’unità di comando locale per il coordinamento delle ricerche.
Impegnati complessivamente al momento venti persone dei vigili del fuoco, tra cui i cinofili, personale della topografia applicata al soccorso (Tas) e volontari del corpo.
Già operativo l’elicottero del reparto volo di Venezia per la ricerca dall’alto.
Sul posto anche altri soccorritori tra cui carabinieri, soccorso alpino, forestale e altri volontari.

Le ricerche proseguiranno nella notte, con il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino di presidio al campo sportivo di Puos d’Alpago: ancora nulla è emerso in merito alla scomparsa di Deborah, fa sapere in serata il Soccorso Alpino.
L’ultimo a sentirla al telefono nel pomeriggio è stato il suo ragazzo.
Dalle 20, dopo alcuni squilli, il cellulare è risultato spento e, passate un certo numero di ore, è stato inutile tentare di risalire alla cella telefonica.
Alle 17 di ieri un testimone ha visto la ragazza seduta su una panchina a Farra e questa mattina, tra le 9 e le 10.30, sono state tre le segnalazioni, poi verificate, della sua possibile presenza in località tutte prossime al Fadalto.
Alle cinque, quando i famigliari preoccupati ne hanno segnalato la sparizione, una volta avviate, le ricerche si sono concentrate attorno al lago di Santa Croce, nelle cui vicinanze (in prossimità del ponte sul Tesa all’ingresso di Farra d’Alpago) è stata rinvenuta la sua vettura. Le perlustrazioni hanno riguardato l’intero perimetro del lago e i suoi versanti, da Cornei a dove sfocia, i canali del Rai e Cellina, l’oasi ecologica, la Sella del Fadalto, con il sorvolo della zona da parte dei due elicotteri del Suem di Pieve di Cadore e dei vigili del fuoco e il controllo delle gallerie del treno della Polfer.
Numerose le unità cinofile sul posto compresi i bloodhound che hanno seguito alcune tracce proprio in direzione Fadalto.

Se nulla di nuovo dovesse emergere nelle prossime ore, altre squadre si aggiungeranno domattina a partire dalle 7.
Al momento della scomparsa Deborah indossava un paio di leggings scuri, una camicetta grigio chiara, una giacca blu e calzava stivaletti alla caviglia marrone.
Chiunque avesse sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri.

Tratto da (CLICCA QUI)

PRUDENZA E ALCOLICI NON VANNO DACCORDO E SPESSO E’ TARDI PER CAPIRLO

Mamma,
sono uscita con amici.
Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici.
Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite.
Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto.
Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia machina con la certezza che ero sobria.
Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava…
Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull’asfalto e sento un poliziotto che dice: “Il ragazzo che ha provocato l’incidente era ubriaco”.
Mamma, la sua voce sembra così lontana…
Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando,con tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: “Questa ragazza non ce la farà”.
Sono certa che il ragazzo alla guida dell’altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocita.
Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire…
Perchè le persone fanno tutto questo, mamma?
Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente.
Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte.
Qualcuno doveva dire a quel

ragazzo che non si deve bere e guidare…
Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva…
La mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio ad avere veramente paura…
Questi sono i miei ultimi momenti,e mi sento così disperata…
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente.
Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo…
Ti voglio bene e…. addio.

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all’incidente.
La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva…scioccato.
Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.
Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli…
Potresti perdere l’opportunita, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo.
Questo piccolo gesto può fare la differenza.

LA RICONOSCENZA

PER IL VATICANO SERVE UN GOVERNO MONDIALE (NOTA DEL 24 OTTOBRE 2011)

Il Vaticano: «Liberismo causa della crisi, serve un governo mondiale»
Il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace:

«Crisi generata da ideologie liberiste»

MILANO
Il Vaticano chiede una «riforma del sistema finanziario e monetario internazionale», «una autorità pubblica universale» che governi la finanza.
Chiede «multilateralismo» non solo in diplomazia ma per «sviluppo sostenibile e pace».
Denuncia il rischio di una generazione di «tecnocrati» che ignori il bene comune.
Il Vaticano chiede inoltre di tornare al «primato della politica» sulla «economia e la finanza».
E tra gli obiettivi a medio termine propone per questo la creazione di una Banca centrale mondiale, ma soprattutto fa sua una dura presa di posizione contro il liberismo accusato di essere causa della crisi, a cui, come detto, bisogna rispondere creando un’autorità pubblica mondiale.
Se non si crea un’autorità pubblica mondiale il mondo globalizzato rischia infatti di diventare una «torre di Babele», secondo il Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace.
L’attuale crisi economica e finanziaria è infatti sempre per il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace l’«effetto devastante» delle ideologie liberiste, sempre per il Pontificio consiglio che ha pubblicato un documento intitolato «Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale».

IL DOCUMENTO
«Un effetto devastante di queste ideologie, soprattutto negli ultimi decenni del secolo scorso e nei primi anni del nuovo secolo, è stato lo scoppio della crisi nella quale il mondo si trova tuttora immerso», si legge nel documento del dicastero vaticano.
«Cosa ha spinto il mondo in questa direzione estremamente problematica anche per la pace?
Anzitutto un liberismo economico senza regole e senza controlli.
Si tratta di una ideologia, di una forma di “apriorismo economico”, che pretende di prendere dalla teoria le leggi di funzionamento del mercato e le cosiddette leggi dello sviluppo capitalistico esasperandone alcuni aspetti».
Nel documento vaticano, vi è anche una critica all’approccio liberista che ha fatto fallire Lehman Brothers: «Un orientamento di stampo liberista – reticente rispetto ad interventi pubblici nei mercati – ha fatto propendere per il fallimento di un importante istituto finanziario internazionale, immaginando in tal modo di delimitare la crisi e i suoi effetti.
Ne è derivata purtroppo una propagazione di sfiducia che ha spinto a mutare repentinamente atteggiamento, sollecitando interventi pubblici sotto varie forme, di enorme portata (oltre il 20% del prodotto nazionale) al fine di tamponare gli effetti negativi che avrebbero travolto tutto il sistema finanziario internazionale».

GLOBALIZZAZIONE
Proprio per evitare i rischi e le catastrofi apportate dal liberismo economica è necessario instaurare un’autorità mondiale che risolva i problemi dell’economia e non solo.
«In un mondo in via di rapida globalizzazione, il riferimento ad un’Autorità mondiale diviene l’unico orizzonte compatibile con le nuove realtà del nostro tempo e con i bisogni della specie umana.
Non va, però, dimenticato che questo passaggio, data la natura ferita degli uomini, non avviene senza angosce e senza sofferenze», si legge nel documento, che ricorda come già Giovanni XXIII, e poi Benedetto XVI nella enciclica «Caritas in veritate», hanno proposto la creazione di un’autorità mondiale.

TASSARE LA FINANZA
La Santa Sede appoggia anche la proposta di una tassazione internazionale delle transazioni finanziarie.
«Dovrebbe essere attuata – afferma il Pontificio consiglio giustizia e pace – mediante aliquote eque, ma modulate con oneri proporzionati alla complessità delle operazioni, soprattutto di quelle che si effettuano nel mercato secondario».

Redazione Online
24 ottobre 2011 13:03


ALCUNI COMMENTI:

Vaticano finanziario – 24.10|19:28 – mazanch

e dello IOR cosa facciamo? li apriamo gli armadi segreti?

Dottrina Sociale della Chiesa – 24.10|19:26 – Prof. Massimo Scalfati
La Chiesa ha ragione. Il liberalismo politico ed il liberismo economico rappresentano un’ideologia di matrice illuministica a sfondo totalitario. I filosofi della Scuola di Francoforte (Adorno ed Horkheimer – Dialettica dell’Illuminismo ed. Einaudi) hanno dimostrato la natura totalitaria e perversa del pensiero illuminista. Oggi il liberismo sta facendo più danni di quanti ne abbia fatto il marxismo (altra idedologia di matrice illuministica). E’ ora di finirla con questi retaggi del pensiero settecentesco. Solo la Chiesa ha il coraggio di parlare con voce chiara. Essa ha formulato da oltre un secolo la Dottrina Sociale Cattolica che è la soluzione – in chiave solidaristica – ai problemi economico-sociali-

@Ltn.Col.Kurtz – 24.10|19:24 – hcarlo
Potrebbe indicarmi il nome del premio Nobel famoso che lo dice? Perché a me non risulta che sia così.
Si sapeva….

24.10|19:06 – elettrica2
credo che in realta’ siamo gia’ in una torre di babele… non c’e piu’ ne morale ne rispetto da un bel pezzo nemmeno l’uomo primitivo era cosi’ sanguinario. ma guai a dirlo in giro
Non esistono pasti gratis

24.10|18:59 – Ltn.Col.Kurtz
L’economia finanziaria è un gioco a somma zero: se c’è qualcuno che guadagna c’è per forza anche qualcuno che ci rimette. Questo non lo dice la Chiesa né i terribili “communisti” che popolano gli incubi di tutti i nuovi ricchi e anche di molti sempliciotti accecati dall’ideologia liberista, ma lo dice un nobel per l’economia. Pure famoso.

Tratto da (CLICCA QUI)

“ITAGLIA” = MASSACRO DELL’IMPRENDITORIA VENETA

Servizio eccellente sulle aziende venete che se ne vanno per aprire in Serbia.

Queste sono le parole di un patriota veneto che ora vive li con cui mi sento regolarmente e non è un imprenditore:

“quì si vive con pochissimi soldi, a parte la benzina e alcuni beni di lusso, si sta bene tutto sommato
poi riguardo il video che mi hai segnalato, a parte lo schifo di quello che dice il Ministro dell’Economia che sta parlando di entrare in Europa…. che  non è vero (la gente non gli chiede questo, semmai il contrario)
il resto è verissimo”

Guardate QUI

e fatevi un’ idea di come l’Itaglietta sta distruggendo tutto il lavoro in veneto

SVEGLIA

ECCO UN ALTRO MOTIVO PER NON PAGARE LE TASSE

La moneta attualmente in uso e’ una moneta convenzionale a corso forzoso senza copertura aurea.

Trovando origine nell’attivita’ mentale collettiva, NON HA COSTI, deve essere consegnata gratuitamente alla comunita’ che la crea per convenzione.

I politicanti che invece di BATTERE MONETA a costo zero preferiscono prenderla in prestito ad interesse dai Grandi Usurai loro complici, ci impoveriscono SCIENTEMENTE con un prelievo fiscale non dovuto, che serve a pagare il debito contratto con l’inganno.

Per questo crimine che impoverisce l’Umanità, dovranno prima o poi essere giudicati e condannati nella pubblica piazza.

Obblighiamo i governanti a BATTERE MONETA di Stato a costo zero e a consegnarci, come REDDITO DI CITTADINANZA, un dividendo del valore creato.

Tratto da (CLICCA QUI)

BROGLI ALLE VOTAZIONI SULL’INDIPENDENZA IN SCOZIA ???

Referendum scozzese: Sospetta frode elettorale a Glasgow

La BBC Aileen Clarke spiega come è avvenuto il voto fraudolento

I funzionari del conte referendum di Glasgow hanno detto che stanno studiando 10 casi di sospetta frode elettorale nei seggi elettorali.

E ‘pensato per essere correlato a possibili casi di personation, dove le persone fingono di essere qualcun altro e di esprimere un voto, allora la persona reale salta fuori.

SCOZIA: LA BBC DENUNCIA POSSIBILI BROGLI AL REFERENDUM! IN RETE GIRA UN VIDEO SOSPETTO SULLO SPOGLIO DEI VOTANTI DALL’ESTERO.

GUARDATE CON I VOSTRI OCCHI

Referendum scozzese: Sospetta frode elettorale a Glasgow

La BBC Aileen Clarke spiega come è avvenuto il voto fraudolento

I funzionari del conte referendum di Glasgow hanno detto che stanno studiando 10 casi di sospetta frode elettorale nei seggi elettorali.

E ‘pensato per essere correlato a possibili casi di personation, dove le persone fingono di essere qualcun altro e di esprimere un voto, allora la persona reale salta fuori.

 

I voti sospetti sono stati espressi in una varietà di diversi seggi elettorali in tutta la città.

Ogni scheda elettorale ha un numero individuale collegato ad esso, così i funzionari dovranno ora di ordinare attraverso le schede e tentare di trovare questi documenti.

Essi saranno poi rimossi e conservati separatamente dalle schede più di 486.000 contati a Glasgow.

Colin Edgar, responsabile della comunicazione al Consiglio comunale di Glasgow, ha detto che la ricerca delle schede elettorali “non ritarderà il conteggio”.

La polizia Scotland ha detto che qualsiasi crimine commesso sarebbe adeguatamente indagato.

Un portavoce ha aggiunto: “La polizia Scozzese prende la sicurezza del referendum sull’indipendenza molto sul serio e sta lavorando con le agenzie partner, comprese le autorità locali per garantire l’integrità del voto.”

IL BICARBONATO DI SODIO PUO’ CURARE IL CANCRO… MA NON LO DICONO!

10556474_781021061937639_2198566928518660651_nLO SAPEVI CHE: OVVIO CHE NO!

La sanità non diffonde la notizia perché la soluzione é troppo economica

Il bicarbonato di sodio è uno dei più potenti alcalinizzanti. Otto Heinrich Warburg, premio Nobel nel 1931 per la sua tesi

La causa principale e la prevenzione del cancro, ha dichiarato:

Le cellule tumorali vivono in un ambiente estremamente acido e privo di ossigeno.

Le cellule sane vivono in un ambiente alcalino, ossigenato, consentendo il funzionamento normale, privare una cellula del 35% di ossigeno per 48 ore può probabilmente innescare un processo canceroso.

Le sostanze acide respingono ossigeno, mentre le sostanze alcaline lo attraggono.

Le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.

Invece la GLICEMIA sopravvive fino a quando l’ambiente è privo di ossigeno.

I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini, quindi il cancro non sarebbe altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente privo di ossigeno e alcalinità.

La dr. Elisabetta Izquierdo : “Io sono un medico e mi rifiuto di credere che radio e chemio terapia siano gli unici strumenti per debellare il cancro”.

Il bicarbonato di sodio, umile composto e molto a buon mercato, secondo recenti e sorprendenti ricerche farmaceutiche può curare il cancro.

E non solo, allevia molto significativamente anche gli effetti secondari negativi della chemioterapia.

La “soluzione” della medicina organizzata per il cancro si basa su tre procedure molto rischiose e altamente invasive la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia.

La soluzione può essere nel kit del vostro bagno.

Dose Consigliata: 1/2 litro di acqua + succo di 3 limoni + 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio.

Prendere a stomaco vuoto al mattino, può essere suddivisa in due dosi durante il giorno , ma non tra i pasti.

E ‘ meglio prenderla ogni giorno, anche quando la malattia è sparita, perché tutti i tumori possono tornare, ed è importante prevenire.

Nel suo libro, “Vincere la guerra al cancro“, il suo autore – il dottor Mark Sircus – affronta la questione del bicarbonato di sodio che aiuta a salvare innumerevoli vite ogni giorno.

Il bicarbonato di sodio è noto come antico metodo per accelerare il ritorno a livelli normali di bicarbonato nel corpo.

E’ inoltre economico, sicuro, e forse potrebbe essere la medicina più efficace a disposizione contro il cancro.

Il Bicarbonato di sodio dà al corpo una forma naturale di chemioterapia che uccide efficacemente le cellule tumorali senza gli effetti collaterali devastanti evitando anche i costi della chemioterapia convenzionale.

Dal momento che nessuno si può arricchire e fare un sacco di soldi con qualcosa di così semplice, nessuno lo promuove e quindi manca il supporto per essere studiato e sperimentato.

La comunità medica ha voltato le spalle Dr. Simoncini e ad altri colleghi, perché, da onesto specialista oncologo, ha rifiutato di utilizzare i metodi convenzionali per i suoi pazienti che decidono di farsi somministrare cure a base di bicarbonato di sodio, curando con impressionante successo nel 99 per cento dei casi il cancro al seno.

Il cancro della vescica può essere curato in breve tempo, completamente e senza chirurgia, chemio o radioterapia, utilizzando solo un apparato di infiltrazione locale (simile ad un catetere) per infondere bicarbonato di sodio direttamente nella zona infetta del seno o della vescica, ma può anche essere consumato per via orale.

Il bicarbonato di sodio applicato ai tumori alla fine li fa scomparire rapidamente, che molti dei trattamenti chemioterapici attualmente includono bicarbonato di sodio, con la scusa che “aiuta” a proteggere i reni, il cuore e il sistema nervoso del paziente è un dato di fatto.

Ed è stato già stabilito che la somministrazione di chemioterapia senza bicarbonato può uccidere il paziente.

Così , quando sentiamo parlare sui “successi” della chemioterapia è proprio il bicarbonato di sodio che agisce, non solo per fermare metastasi ma anche per ridurre al minimo gli effetti collaterali dannosi della tossicità chemioterapica.

Inoltre non esistono studi per separare gli effetti del bicarbonato di sodio dagli agenti chemioterapici tossici.

ROTEMBERG, L’ITALIETTA UMILIA IL MIGLIORE AMICO DI PUTIN: SI PREVEDE UN INVERNO MOLTO FREDDO.

Rotenberg e Putin

Il nome è uno scioglilingua: Arkadij Romanovich Rotenberg.

Ha 63 anni ed è uno dei più cari amici di Vladimir Putin. Rotenber però è finito nella “black list” compilata dagli Stati Uniti da sanzionare per le manovre di Mosca in Ucraina.

Per la precisione, il sodale dello “zar” russo è al quinto posto nella lista.

E’ un imprenditore e si è aggiudicato numerosi appalti per le Olimpiadi di Sochi dello scorso febbraio.

E contro Rotenberg, in Italia, come rivela il Corriere della Sera, è scattato il “congelamento dei beni”, una misura prevista dall’Unione europea contro i “fedelissimi” del presidente russo dopo il conflitto scatenato a Kiev. In Italia è la prima volta che viene adottata una simile misura.

I beni sigillati 

Nel dettaglio sono stati sequestrate ville e appartamenti in Sardegna e in Lazio; poi il congelamento di quote societarie, conti correnti bancari, un lussuoso albergo a Roma, a due passi da via Veneto.

Il blitz è stato orchestrato dalla Guardia di Finanza, così come stabilito dalla procedura prevista in caso di “misure previste per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l’attività dei Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale”.

Ma l’elenco degli immobili “sigillati” si allunga: c’è un appartamento a Cagliari, una villa a Villasimius, una a Tarquinia e due ad Arzachena. I

n totale fanno 30 milioni di euro di beni che il magnate russo ha acquistato attraverso le aziende che possiede all’estero.

Chi è mister Rotenberg

Un colpo durissimo, dunque, contro mister Rotenberg.

Ma chi è, mister Rotenberg?

In breve lo si potrebbe definire come il “migliore amico” di Putin.

Cresciuto in quella che ai tempi dell’Unione Sovietica si chiamava Leningrado (oggi San Pietroburgo), con il fratello Boris ha conosciuto e frequentato il presidente russo, con il quale condivide la passione per il judo.

Rotenberg è un magnate del settore dei gasdotti, e il suo patrimonio netto viene stimato da Forbes in 3,4 miliardi di dollari.

Tra le altre, è proprietario di una magione-castello alle porte di Mosca.

Ma quello che più interessa è il gas.

Già, perché Putin, alla fine di agosto, era stato piuttosto esplicito: “Se Usa e Ue insisteranno con le sanzioni in relazione alla crisi ucraina, la Russia dovrà rivedere la presenza delle aziende americane ed europee nei settori strategici della sua economia, e in particolare dell’energia”.

Il coltello dello zar

Già, l’energia: il coltello che Putin tiene ben saldo in mano, e che un’Unione europea miope continua a non vedere.

Tanto che il 6 settembre Barroso ha annunciato la scelta di “estendere la lista dei cittadini russi che andranno incontro al congelamento dei beni in Europa e al divieto di viaggio, tra cui la nuova leadership a Donbass, il governo di Crimea, oligarchi e altre figure di rilievo”.

E tra queste figure c’è Rotenberg.

E dunque l’Italia ha agito contro il sodale di Putin.

E ora l’Italia, come gran parte d’Europa, rischia grosso.

Rischia la ritorsione di Putin.

Rischia il freddo.

Già, perché l’Italia importa il 30% del gas che utilizza proprio dalla Russia, e se per caso lo “zar” Vladimir decidesse di rispondere alle sanzioni imposte alla Russia e ai suoi oligarchi, è semplice immaginare come potrebbe farlo.

Messaggio trasversale

Per inciso, già da settimane arrivano dei “segnali” dalla Russia: improvvisi cali delle forniture di gas, ingiustificati.

Messaggi neppure troppo trasversali.

L’ultimo risale a pochissime ore fa, è stato denunciato nella mattinata di martedì 23 settembre.

L’Austria ha infatti appena rivelato un improvviso calo delle forniture di gas.

E l’Austria è uno snodo strategico, un Paese imprescindibile per il transito del combustibile che l’Italia che acquista da Gazprom.

Sarà un caso, ma nei giorni del blitz contro mister Rotenberg il regolatore austriaco dei mercati energetici, E-Control, ha constatato un calo delle consegne pari al 25% venerdì e al 20% sabato.

Un calo, ha spiegato il direttore esecutivo di E-Control, “tutt’altro che normale”.

E tutto quel gas che non è arrivato in Austria era desinato all’Italia.

Tratto da (CLICCA QUI)

ECCO COME L’AGRICOLTURA INDUSTRIALE AMMALA NOI E MADRE TERRA

I terreni trattati con prodotti chimici, sfiancati dallo sfruttamento intensivo e dall’agricoltura industriale causano un impoverimento del cibo che quindi non fornisce agli esseri umani i nutrienti di cui ha bisogno. E’ la conclusione cui sono giunti numerosi studi di cui si parla anche nel libro appena uscito di Courtney White, “Grass, soil, hope”. Ma la soluzione c’è.

di Giovanni Fez – 18 Settembre 2014

E’ ancora vero che una mela al giorno toglie il medico di torno?

Non più, stando a quanto sostengono gli esperti, a meno che quella mela non arrivi da terreni organici e da alberi coltivati con metodi biologici.

Secondo l’esperta australiana Christine Jones, intervistata nel libro appena uscito di Courtney White, Grass, Soil, Hope, le mele hanno perduto l’80% del loro contenuto di vitamina C.

E le arance che si mangiavano per tenere lontano il raffreddore?

E’ possibile che di vitamina C non contengano più nemmeno le tracce.

Uno studio http://www.scientificamerican.com/article/soil-depletion-and-nutrition-loss/ che ha analizzato il contenuto dei vegetali dal 1930 al 1980 ha scoperto che i livelli di ferro sono diminuiti del 22% e il calcio del 19%.

In Inghilterra tra il 1940 e il 1990 il contenuto di rame nei vegetali è calato del 76% e il calcio del 46%.

Il contenuto di minerali nella carne è, anch’esso, significativamente diminuito.

Gli alimenti vanno a costituire i mattoni del nostro corpo e sostengono la nostra salute, ma terreni impoveriti forniscono alimenti impoveriti e alimenti di scarsa qualità nutritiva portano a un decadimento della salute.

Anche la nostra salute mentale è legata ai terreni ed è garantita se i terreni sono ricchi di microbi.

Cosa è accaduto al terreno?

Ha subìto gli attacchi della moderna agricoltura industriale con le sue monocolture, i fertilizzanti, i pesticid e gli insetticidi.

«Il termine biodiversità evoca una ricca varietà di piante in equilibrio con tante varietà di animali, insetti e vita selvatica, tutti che coesistono in un ambiente in equilibrio – spiegano Hannah Bewsey e Katherine Paul dell’Organic Consumers Association – Ma c’è anche un intero mondo di biodiversità che vive al di sotto della superficie terrestre ed è essenziale per far crescere alimenti ricchi di nutrienti.

Il suolo terrestre è una miscela dinamica di particelle rocciose, acqua, gas e microrganismi.

Una tazza di terra contiene più microrganismi di quante persone ci siano sul pianeta.

Questi microbi vanno a costituire il “tessuto alimentare del suolo”, una catena complessa che inizia con I residui organici di piante e animali e che coinvolge batteri, funghi, nematodi e vermi; decompongono la materia organica, stabilizzano il suolo e aiutano la conversione dei nutrienti da una forma chimica ad un’altra.

La ricchezza nella diversità dei microbi in un terreno ha effetti su molte proprietà, come l’umidità, la struttura, la densità e la composizione nutritiva.

Quando i microbi vanno perduti, si riducono anche le proprietà del suolo che permettono di stabilizzare le piante, di convertire le sostanze nutritive e di svolgere tutte le altre funzioni vitali.  

Il contenuto di microbi del suolo, cioè la sua biodiversità, è praticamente sinonimo di salute e fertilità.

Come scrive Daphne Millier, medico, scrittrice e docente, “i terreni che contano su un’ampia biodiversità sono più predisposti a produrre cibi ad alta densità nutritiva”.

Purtroppo l’azione umana ha avuto un impatto assai negativo sulla salute dei suoli; siamo infatti responsabili della degradazione di oltre il 40% dei terreni agricoli nel mondo.

Abbiamo destabilizzato l’ecosistema dei terreni attraverso un utilizzo diffuso di sostanze chimiche che distruggono praticamente tutto ad eccezione delle piante stesse (molte di queste sono state addirittura modificate geneticamente per resistere a erbicidi e pesticidi).

Siamo arrivati ad avere grano, soia, alfa-alfa e altri cereali in apparenza salubri ma in verità carenti di sostanze nutritive a causa della pessima qualità del suolo su cui vengono coltivati.

E usiamo sostanze chimiche di routine anche se si sa che appena lo 0,1% dei pesticidi in realtà interagisce con il target cui è destinato, tutto il resto contamina soltanto piante e suolo».

«L’azoto è uno dei tre nutrienti essenziali per il suolo – proseguono Bewsey e Paul – gli altri due sono potassio e fosforo.

Ma perché l’azoto possa nutrire le piante, deve essere convertito da ammonio a nitrato.

I microbi del terreno, sensibili al ciclo dell’azoto, fanno questa conversione alimentandosi di materia vegetale decomposta, digerendo l’azoto che vi è contenuto ed eliminando ioni di azoto.

Cosa accade quando nel suolo non ci sono questi microbi?

Gli agricoltori spesso ricorrono a fertilizzanti contenenti azoto, ma l’uso eccessivo porta ad averne una quantità eccessiva che va oltre la capacità di conversione dei microbi stessi, quindi troppo azoto uccide le piante.

Stando ai dati della Union of Concerned Scientists, gli allevamenti con centinaia di animali stipati in piccoli spazi e alimentati con cereali anzichè foraggio è ubo dei fanni più grossi che l’uomo abbia inflitto al suolo poiché porta alle monocolture intensive su larga scala che richiedono moltissime sostanze chimiche.

La perdita di biodiversità del suolo è anche correlata all’aumento di asma e allergie nelle società occidentali.

Il sistema immunitario umano si sviluppa grazie agli stimoli ambientali cui è esposto; quando carne e vegetali mancano di determinati batteri e microbi, i bambini non riescono a formulare risposte immunitarie precoci e quindi possono sviluppare allergie.

La soluzione sta nel convertire allevamenti e aziende agricole industriali in allevamenti con sistemi naturali e fattorie biologiche.

Secondo uno studio danese è possibile raddoppiare la biodiversità del suolo sostituendo l’agricoltura biologica ai metodi agricoli convenzionali».

Ma perchè accontentarsi di contenere il danno?

Esiste quella che viene chiamata agricoltura rigenerativa, strumento essenziale per far regredire i danni causati dalle pratiche industriali.

E non c’è tempo da perdere.

Bisogna andare i quella direzione prima che sia veramente troppo tardi.

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PERCHE’ HANNO UCCISO GHEDDAFI ?

Perchè hanno ucciso Gheddafi?

Il risultato della dipartita del leader Africano è il caos assoluto in Libia, ormai ridotta ad una polveriera, fulcro del traffico d'armi clandestino verso ogni direzione, con l' ISIS che conquista l'areoporto di Tripoli a 400km dalla sicilia e fonda il califfato di Bengasi, il parlamento voluto e appoggiato da Stati Uniti, Francia ed Inghilterra che scappa da Tripoli per rifugiarsi a Tobruk, e infine gli estremisti islamici che non smetteranno mai di ringraziare Usa e Ue per averli liberati dall' unico e vero nemico del caos... dell' impero del caos, il Rais Mu'ammar Gheddafi.

Luca Pinasco - Perchè Mu’ammar Gheddafi è stato ucciso? Forse per liberare il popolo libico dal cattivo dittatore sanguinario che uccideva la propria gente? La propaganda occidentale lo ha descritto così, come un pericolo per la pace internazionale, giustificando in tal modo il solito copione di “bombardamenti umanitari”, droni e missili contro il cattivo di turno.Vediamo di analizzare quali sono i reali motivi che hanno spinto le elites occidentali a sradicare dalla Libia e dall’ Africa intera, il sistema di Potere e di Relazioni instaurato dal Rais.

Nel 2007 Gheddafi in accordo con la maggior parte dei leader africani, finanzia e commissiona a Russia e Cina, al prezzo di 400 milioni di dollari, la costruzione e la messa in orbita di un satellite per l’Africa, di proprietà dei paesi africani, capace di coprire sia la trasmissione telefonica e televisiva, sia la diffusione di internet. Appare chiaro dunque che questa mossa spiazza le elites occidentali da almeno due punti di vista: quello economico, in quanto l’Africa è tra i più grandi mercati mondiali di telefonia mobile e frutta ai proprietari occidentali miliardi di dollari ogni anno, e quello di controllo del potere, poichè i paesi occidentali, in specie gli Stati Uniti, attraverso la propaganda televisiva riescono a mantenere al comando i loro uomini, o a destituire i loro nemici, in tutti i paesi del mondo, compresi quelli africani. Oltre che l’indipendenza dalla propaganda e dal controllo delle reti di comunicazione da parte di USA ed Europa, Gheddafi voleva ottenere l’indipendenza finanziaria del continente attraverso la costituzione di 3 istituzioni bancarie:la Banca Centrale Africana, con sede ad Abuja in Nigeria, avente lo scopo di creare una moneta indipendente, sia per gli stati ex colonia costretti ad utilizzare valute straniere, sia per la commercializzazione del petrolio da effettuarsi obbligatoriamente in dollari.Il Fondo Monetario Africano con sede in Camerun a Yaounde, con lo scopo di concedere prestiti agli stati africani a condizioni molto più convenienti di quelle del Fondo Monetario Internazionale, oltretutto facendo imbestialire le elites bancarie occidentali, non concedendo loro di partecipare finanziariamente al progetto dunque estromettendole da qualsiasi potere decisionale.

La Banca Centrale Degli Investimenti con sede in Libia, e con lo scopo di diffondere in tutta L’Africa gli stessi investimenti di modernizzazione infrastrutturale realizzati da Gheddafi in Libia.In ultimo, Mu’ammar Gheddafi voleva realizzare gli Stati Uniti d’Africa, un lungimirante progetto che mira alla costituzione di un unione politica ed economica, con lo scopo di poter utilizzare le immense risorse del continente a vantaggio dei popoli che lo abitano, riscattandoli da centinaia di anni di sfruttamento ed umiliazione.A questo punto risulta difficile credere che il popolo libico, dopo aver ricevuto istruzione, sanità gratuiti, una casa per i neo sposi , pane e benzina quasi gratuiti, dividenti dagli utili nazionali del petrolio nei conti correnti, si sia rivoltato contro il proprio leader senza le consuete devastanti manipolazioni occidentali.

Il risultato della dipartita del leader Africano è il caos assoluto in Libia, ormai ridotta ad una polveriera, fulcro del traffico d’armi clandestino verso ogni direzione, con l’ ISIS che conquista l’areoporto di Tripoli a 400km dalla sicilia e fonda il califfato di Bengasi, il parlamento voluto e appoggiato da Stati Uniti, Francia ed Inghilterra che scappa da Tripoli per rifugiarsi a Tobruk, e infine gli estremisti islamici che non smetteranno mai di ringraziare Usa e Ue per averli liberati dall’ unico e vero nemico del caos… dell’ impero del caos, il Rais Mu’ammar Gheddafi.

http://www.lintellettualedissidente.it/perche-hanno-ucciso-gheddafi/

Perchè hanno ucciso Gheddafi?

Luca Pinasco

Perchè Mu’ammar Gheddafi è stato ucciso?

Forse per liberare il popolo libico dal cattivo dittatore sanguinario che uccideva la propria gente?

La propaganda occidentale lo ha descritto così, come un pericolo per la pace internazionale, giustificando in tal modo il solito copione di “bombardamenti umanitari”, droni e missili contro il cattivo di turno.

Vediamo di analizzare quali sono i reali motivi che hanno spinto le elites occidentali a sradicare dalla Libia e dall’ Africa intera, il sistema di Potere e di Relazioni instaurato dal Rais.

Nel 2007 Gheddafi in accordo con la maggior parte dei leader africani, finanzia e commissiona a Russia e Cina, al prezzo di 400 milioni di dollari, la costruzione e la messa in orbita di un satellite per l’Africa, di proprietà dei paesi africani, capace di coprire sia la trasmissione telefonica e televisiva, sia la diffusione di internet.

Appare chiaro dunque che questa mossa spiazza le elites occidentali da almeno due punti di vista: quello economico, in quanto l’Africa è tra i più grandi mercati mondiali di telefonia mobile e frutta ai proprietari occidentali miliardi di dollari ogni anno, e quello di controllo del potere, poichè i paesi occidentali, in specie gli Stati Uniti, attraverso la propaganda televisiva riescono a mantenere al comando i loro uomini, o a destituire i loro nemici, in tutti i paesi del mondo, compresi quelli africani.

Oltre che l’indipendenza dalla propaganda e dal controllo delle reti di comunicazione da parte di USA ed Europa, Gheddafi voleva ottenere l’indipendenza finanziaria del continente attraverso la costituzione di 3 istituzioni bancarie:la Banca Centrale Africana, con sede ad Abuja in Nigeria, avente lo scopo di creare una moneta indipendente, sia per gli stati ex colonia costretti ad utilizzare valute straniere, sia per la commercializzazione del petrolio da effettuarsi obbligatoriamente in dollari.

Il Fondo Monetario Africano con sede in Camerun a Yaounde, con lo scopo di concedere prestiti agli stati africani a condizioni molto più convenienti di quelle del Fondo Monetario Internazionale, oltretutto facendo imbestialire le elites bancarie occidentali, non concedendo loro di partecipare finanziariamente al progetto dunque estromettendole da qualsiasi potere decisionale.

La Banca Centrale Degli Investimenti con sede in Libia, e con lo scopo di diffondere in tutta l’Africa gli stessi investimenti di modernizzazione infrastrutturale realizzati da Gheddafi in Libia.

In ultimo, Mu’ammar Gheddafi voleva realizzare gli Stati Uniti d’Africa, un lungimirante progetto che mira alla costituzione di un unione politica ed economica, con lo scopo di poter utilizzare le immense risorse del continente a vantaggio dei popoli che lo abitano, riscattandoli da centinaia di anni di sfruttamento ed umiliazione.

A questo punto risulta difficile credere che il popolo libico, dopo aver ricevuto istruzione, sanità gratuiti, una casa per i neo sposi , pane e benzina quasi gratuiti, dividenti dagli utili nazionali del petrolio nei conti correnti, si sia rivoltato contro il proprio leader senza le consuete devastanti manipolazioni occidentali.

Il risultato della dipartita del leader Africano è il caos assoluto in Libia, ormai ridotta ad una polveriera, fulcro del traffico d’armi clandestino verso ogni direzione, con l’ ISIS che conquista l’areoporto di Tripoli a 400km dalla sicilia e fonda il califfato di Bengasi, il parlamento voluto e appoggiato da Stati Uniti, Francia ed Inghilterra che scappa da Tripoli per rifugiarsi a Tobruk, e infine gli estremisti islamici che non smetteranno mai di ringraziare Usa e Ue per averli liberati dall’ unico e vero nemico del caos… dell’ impero del caos, il Rais Mu’ammar Gheddafi.

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ITALIA: COLONIA USA SIN DAL 1943, GRAZIE AI SAVOIA E A BADOGLIO

Di Gianni Lannes
Le carte segrete anglo-americane, parlano chiaro: i Savoia e Badoglio (artefice della disfatta di Caporetto) avevano già svenduto l’Italia ai cosiddetti “alleati” un anno prima.
E infatti il 3 settembre del ’43 fu firmato l’armistizio corto, poi il 29 settembre la resa incondizionata.
Il 9 settembre 1943, i Savoia, Badoglio e i generaloni dello stato maggiore tricolore fuggirono da Roma a Brindisi.
E così lasciarono in balia degli eserciti stranieri ben due milioni di soldati italiani.
Valga per tutti la strage di Cefalonia.
Tra il 9 e il 10 luglio 1943 iniziò l’invasione della Sicilia – non contrastata dalla Regia Marina, i cui alti ufficiali erano in massima parte fedelissimi al sovrano – e Palermo cadde nelle mani degli americani già il 22 luglio 1943, in virtù dell’accordo segreto con la mafia italo-americana che favorì lo sbarco.
Il 10 giugno del ’40 Vittorio Emanuele III aveva dichiarato guerra alla Gran Bretagna, ma aveva mantenuto i depositi di famiglia presso la banca dei suoi amici ebrei e massoni.
Così i ragazzi italiani della generazione sfortunata – i nati fra il 1912 e il 1922 – furono mandati a farsi macellare in guerra da un sovrano che contribuiva con i soldi rubati al popolo a fabbricare e acquistare le armi con le quali sarebbero stati uccisi i nostri soldati.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=armistizio 
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/08/niente-sovranita-allitalia-parole.html
Fonte:http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/09/normal-0-14-false-false-false-it-x-none.html

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003-lisbona-17-08-43-ore-11-pdf-1

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