ATTUALITA

AMNESTY INTERNATIONAL, BASTA FARE POLITICA!

… Amnesty International continua a fare politica per la “sinistra italiana” … e io non ci sto.
È un grave errore “sfruttare” i diritti umani per fare politica, questo non lo trovo corretto, la vostra opinione non mi interessa, mentre mi interessava l’informazione disinteressata, corretta e trasparente sulla violazione di tali diritti.

QUANDO LA SINISTRA CHIUSE I PORTI…

Quando la sinistra chiuse i porti (e Repubblica batteva le mani)

Oggi la sinistra attacca Salvini.
Ma nel 1997 mise in campo un blocco navale ben più rigido di quello odierno.
Repubblica plaudeva alla linea dura contro gli “immigrati non in regola”.
 – Mar, 12/06/2018 – 08:13

Il tempo non cura solo le ferite, annebbia pure la memoria. Lo sanno, o dovrebbero saperlo, dalle parti della sinistra italiana (sia essa politica o dei media). Oggi Veltroni, Pd, Repubblica e compagnia bella criticano aspramente la chiusura dei porti italiani attuata da Salvini (e Toninelli).
Eppure ieri, quando l’Ulivo governava con Romano Prodi, mettevano in campo le stesse politiche (se non peggiori) e le lodavano apertamente sulle pagine dei giornali.

Era il marzo del 1997. Prodi aveva vinto le elezioni solo da un anno e non aveva ancora fatto in tempo ad abituarsi alla comoda poltrona di Palazzo Chigi che l’Albania si trasformò nell’Africa che conosciamo oggi. Una polveriera in preda ad una crisi politica impressionante (chiamata anche “anarchia albanese”), col Paese spezzato in due, vittima della crisi economica e con bande armate a gestire ampie zone di territorio in barba al governo ufficiale…. (TRATTA DA QUI – CONTINUA)

In quell’anno di crisi degli anni Novanta, la squadra di governo poteva schierare ministri di prim’ordine. Agli Esteri comandava Lamberto Dini, alla Difesa Beniamino Andreatta e all’Interno Giorgio Napolitano. Con loro pure il ministro dei Trasporti e della Navigazione (responsabile sui porti), Claudio Burlando. Ebbene. Cosa fece il governo della sinistra quando migliaia di immigrati albanesi tentarono di lasciare i Balcani via mare e approdare sulle coste della Puglia? Aprirono i porti? Misero in mare imbarcazioni umanitarie? Macché. Se da una parte offrirono “protezione temporanea” (temporanea!) ai profughi e sostennero economicamente l’Albania, dall’altra attuarono un vero e proprio blocco navale (ben più duro di quanto non abbia fatto oggi Salvini).

Non solo. Perché chi non aveva diritto d’accoglienza, veniva immediatamente ri-accompagnato da Re Giorgio a casa. “Il ministro Napolitano – spiegava Prodi alla Camera – si è adoperato senza risparmio per impartire direttive e formulare proposte legislative che (…) hanno consentito un’attenta vigilanza intesa a garantire che chi ha bisogno di aiuti e di accoglienza dal nostro paese la abbia, come è giusto che sia, ma chi invece appartiene alla delinquenza organizzata sia tempestivamente e doverosamente espulso o respinto“. E tanti saluti (buonisti).

Certo, Prodi di fronte ai deputati (era il 2 aprile 1997) provò a spiegare che “blocco navale” non era proprio il nome esatto con cui avrebbe chiamato l’operazione, da lui invece definita “attività volta soprattutto a stroncare la malavita organizzata che gestisce gli espatri“. Ma si trattava di masturbazione semantica.

Già, perché per capire quanto la sinistra appoggiasse lo stop all’arrivo dei migranti albanesi basta andare a rileggere un vecchio pezzo di cronaca pubblicato da Repubblica. Titolo: “Blocco navale per fermare gli albanesi“. Incipit: “Da ieri è scattata la linea dura. Non sono più profughi, ma immigrati non in regola. E quindi vanno respinti“. Si faccia attenzione alle parole, che pesano come un macigno. “Immigrati non in regola” sta per “clandestini”. E allora ci si chiede: perché se a fermare gli stranieri era il Professore, tutto bene (anzi: da lodare) e se invece il blocco navale porta la firma della Lega, allora gli africani diventano “ostaggi” del ministro? Come mai venti anni fa era possibile che sullo stesso barcone convivessero profughi e migranti economici (o criminali), mentre oggi tutti sono definiti (per principio) “rifugiati in fuga dalla guerra”? Il sottosegretario agli Interni, Giannicola Sinisi, nel ’97 spiegava: “Sulle nostre coste non stanno arrivando più profughi, gente spaventata, ma uomini e donne che vengono da zone dove la rivolta non è neppure arrivata. Cercano una vita migliore, un lavoro più redditizio, sono, insomma, immigrati”. Sarà stato leghista pure lui?

No, ovviamente. Era buonsenso. Buonsenso che allora la sinistra riconosceva ai suoi governanti e che oggi nega a Salvini&Co. Veltroni, per citarne uno, adesso critica il governo perché i 626 migranti della Aquarius “sono esseri umani, non oggetti, e scappano dalla guerra e dalla fame”, ma in quel lontano 1997 era vicepremier. Non proprio l’ultimo degli arrivati. Perché non si oppose anche allora?

E pensare che le politiche dell’odierno ministro dell’Interno sono molto meno dure di quelle messe in campo da Prodi Napolitano. Salvini si è infatti limitato a tenere in stallo la Aquarius, garantendo medici, soccorsi e viveri. Con l’accordo firmato allora col premier albanese, invece, l’Italia si impegnò a bloccare con mezzi navali l’emigrazione in massa dell’Albania. Le fregate italiane dovevano realizzare “manovre di allontanamento” in mare per intimidire i barconi carichi di immigrati e costringerli a fare marcia indietro. Solo due giorni dopo la firma, la motovedetta albanese Katër i Radës venne speronata da una nave della Marina italiana Sibilla. Fu una strage: 81 morti e 27 dispersi.

2019.11.08 – APPELLO – APPEAL – ОБРАЩЕНИЕ

Anche noi abbiamo bisogno di aiuto.
Stiamo “lottando” in modo non violento e pacificamente per la liberazione della nostra Patria.
La nostra vera Patria è la Repubblica di Venezia e non lo stato italiano come vogliono farci credere.
La Repubblica di Venezia è ancora oggi esistente ma è occupata illegalmente da poco più di cento cinquant’anni dallo stato italiano.
Alla base di tutto c’è la frode con la quale i Territori della Repubblica di Venezia sono stati annessi militarmente dal regno d’italia nel 1866.
L’italia ancora oggi tenta di cancellare gli oltre mille anni della Serenissima Repubblica di Venezia.
I Veneti sono presenti sulle proprie Terre d’origine da oltre tremila anni.

Sono e mi chiamo Sergio Bortotto, nato a Vicenza il 15 luglio 1961, cofondatore e Presidente del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) e Presidente del Governo Veneto Provisorio (GVP) istituito ai sensi per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo Addizionale (1977) alle Convenzioni di Ginevra del 1949.

Scrivo la presente in nome e per conto dell’intero Popolo Veneto.

Millenari eventi della storia attribuiscono inequivocabilmente la qualifica di Popolo e Nazione alle Genti stanziate nel territorio della Venetia, che condividono la stessa lingua con varianti locali più o meno marcate, parlata da cinque milioni di veneti stanziali e da almeno altrettanti emigrati nel mondo, che condividono la stessa storia, le stesse tradizioni e la stessa cultura, Venete per diritto naturale, ma non più libere e sovrane sulle proprie Terre d’origine dal 1866 a seguito della forzata occupazione straniera italiana.

Venezia è stata fatta da Veneti non da italiani.

I Veneti come tali affermano ancora oggi  la propria Nazione che si identifica nell’antica Repubblica Veneta, anche detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697.

La nostra Patria non ha mai cessato di esistere e “de jure” è tutt’ora esistente su tutti i propri antichi Territori, non sussistendo validi atti di cessione di sovranità ovvero di rinuncia, estinzione, fusione, smembramento o incorporazione con l’allora regno d’italia, ora stato italiano.

Il Popolo Veneto esiste ancora oggi e reclama energicamente la propria presenza nonostante il governo italiano lo ritenga domato o inesistente.

L’annessione dei territori della Repubblica di Venezia è avvenuta nel 1866 con l’occupazione militare da parte del regno italico, che ha imposto una  fraudolenta consultazione popolare (storicamente denominata “plebiscito truffa“) realizzata con la minaccia e l’uso della forza contro la popolazione.

Il plebiscito ebbe luogo il 21 ottobre 1866.

Su una popolazione di 2.603.009 persone i votanti furono 647.426 e i voti contrari 69.

Sia le Venezie che la Provincia di Mantova furono annesse al Regno d’Italia con Regio Decreto n.3300 del 4 novembre 1866 e con la Legge n.3841 del 18 luglio 1867, tra l’altro recentemente abrogato dalla stessa italia.

Il Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV), è stato fondato il 29 settembre 2009, per rivendicare il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto rispetto all’occupazione straniera dello stato italiano, che integra anche gli altri due presupposti, previsti dalle norme consuetudinarie del diritto internazionale e cioè l’occupazione di uno stato che applica una politica razzista e intollerante e anche colonialista nei propri confronti.

La “denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto“, è stata depositata presso la sede O.N.U. di Ginevra in data 28 settembre 2010 e presso la sede O.N.U. di New York il 27 novembre 2011.

Nessuna opposizione è mai stata avanzata contro la rivendicazione di sovranità di questo Popolo Veneto denunciata dal MLNV, né dallo stato occupante italiano né dall’ONU né da qualsiasi altro stato terzo.

Questo  MLNV, così come disposto dal diritto internazionale, dovendo dotarsi di un apparato istituzionale ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo aggiuntivo (1977) alla Convenzione di Ginevra del 1949, in data 4 febbraio 2012 ha istituito il GOVERNO VENETO PROVISORIO (GVP).

In fatto e in diritto lo stato italiano sui Territori della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Serenissima Patria gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista proprio per la reiterata illegale occupazione “ab origine” dei Territori della Sovrana Repubblica di Venezia, per la frode posta in essere contro il Popolo Veneto e con la quale ha annesso “manu militari” i Territori della stessa.

Vi è poi la dolosa inosservanza e trasgressione del principio di autodeterminazione che rende nulli i trattati che, occupandosi di trasferimento di territori, prevedono il rispetto di una reale e veritiera consultazione della popolazione interessata – (il “plebiscito” del 1866 è ben noto per essere stato una truffa nei confronti del Popolo Veneto perché la consultazione è avvenuta in stato di occupazione militare, con inganno e l’estorsione di una scelta non libera e già stabilita, anche nei falsi risultati, esibiti e pubblicati prima ancora del suo concretarsi).

Ad oggi è sempre più esasperante il tentativo, posto in essere dallo stato straniero occupante italiano, di disconoscere l’esistenza del Popolo Veneto arrivando addirittura a sentenziare, tramite il suo massimo Organo di Giustizia che “il Popolo Veneto avrebbe cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano”.

Pur essendo ben a conoscenza del falso storico di questo avvenimento, che di fatto è stato una frode commessa dal regno italiano, anche ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso, la Corte Costituzionale italiana e le più alte cariche istituzionali dello stato occupante dolosamente e in correità ignorano i fatti nel perpetuare una frode nei confronti del Popolo Veneto;

Il Popolo Veneto ad oggi è sottoposto al regime militare straniero nonostante faccia parte di uno Stato indipendente e comunque in possesso di uno status distinto da quello italiano.

Sussiste una reiterata dolosa inosservanza e trasgressione da parte dello stato italiano della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con la conseguente condizione di messa in schiavitù di Esseri Umani in specie di Nazionalità Veneta e del diritto all’ autodeterminazione, con valore “jus congens”, di cui è detentore il Popolo Veneto.

Anche se la maggior parte dei Veneti è di Nazionalità Veneta per ius sanguinis oggi come oggi viene loro imposta illegalmente la cittadinanza italiana.

Noi Veneti non siamo MAI diventati italiani.

Lo stato italiano, infatti, è straniero, occupa illegalmente i territori della nostra Patria, e adotta sistematicamente una politica razzista e colonialista nei confronti del Popolo Veneto.

Comprendere la storia del nostro Popolo è importante e può aiutare a capire quanto ci viene nascosto per non scuotere le coscienze di chi, erede di tremila anni di storia, si ritrova a vivere come schiavo in casa propria.

L’italia ha sistematicamente adottato provvedimenti d’autorità per cancellare dalla memoria del Popolo Veneto le proprie tradizioni, la propria cultura, la propria lingua e soprattutto la storia del proprio passato.

L’italia, quale stato straniero occupante che è, adotta da anni una sistematica azione di discriminazione razziale contro il Popolo Veneto, palesando un vero e proprio razzismo istituzionale allo scopo di annientare l’Amor Patrio e l’identità Nazionale del Popolo Veneto che sono valori universali per ogni Popolo e quindi inalienabili, irrinunciabili, incedibili e imprescrittibili.

Sussiste ad oggi la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui lo stato occupante italiano non può disporre dell’utilizzo del territorio della Repubblica di Venezia e delle sue risorse naturali nonché di stipulare accordi internazionali, relativi al territorio su cui è stanziato il Popolo Veneto, in particolare con la cessione di porzioni di esso a soggetti e sovranità straniera, (es. Eurogendfor… – gendarmeria europea).

E’ vigente la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione da parte dell’italia della disposizione per cui gli stati che opprimono popoli soggetti a dominio coloniale, a occupazione militare straniera o a governo razzista, sono obbligati a consentire l’esercizio del diritto all’autodeterminazione, in particolare a non impedire l’esercizio di questo diritto con mezzi coercitivi anche in violazione dell’art.2, par.4 della Carta delle Nazioni Unite, che proibisce agli Stati di ricorrere alla minaccia o all’uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all’Autodeterminazione.

E’ attuale la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione da parte dello stato italiano delle disposizioni per cui i Movimenti di Liberazione Nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono in nome e per conto loro, avendo promosso, provocato, gestito con l’inganno, lo spionaggio e veri e propri furti di beni e strutture in diversi procedimenti penali farsa contro i propri membri.

Assurdamente anche lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia.

Questo MLNV ha più volte denunciato a pubblica menzione che tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.

Questo MLNV ha più volte denunciato a pubblica menzione che tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura, posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica di Venezia sono privi di qualsiasi effetto giuridico perché posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta sono a tutti gli effetti INESISTENTI, ovvero tamquam non esset.

Sempre più numerosi Cittadini del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si sono autodeterminati e hanno dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si rivolgono a questo MLNV e al proprio Governo Veneto Provvisorio (GVP) con atti di denuncia/segnalazione e rigetti di notifica pervenuti alla costituenda Polisia Nasionale per opporsi all’esercizio di qualsiasi attività ritenuta illegale da parte di autorità e forze militari e/o di polizia italiane operanti in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Serenissima Patria, ovvero di violazione, in proprio danno, di diritti umani, civili e politici.

Sempre più Cittadini del Popolo Veneto, in libertà di coscienza e volontà, hanno dichiarato la propria sovranità come essere umano, di essere di nazionalità e cittadinanza Veneta e identificando come unica valida autorità sui territori occupati della Serenissima Patria il Governo Veneto Provvisorio (GVP) costituito ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949 sotto l’egida di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) che con la pubblicazione all’Albo Ufficiale del GVP, avvenuta in data 15 maggio 2014, ha invalidato ogni notifica prodotta dalle autorità d’occupazione straniere italiane sui territori della Repubblica Veneta.

Atteso pertanto che il principio di legalità è applicabile al diritto di autodeterminazione per il Popolo Veneto e che tale diritto concreta il potere di esercitarlo nelle forme e nei modi contemplati, questo MLNV, nel dar seguito all’adempimento dei propri doveri che si è dato nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme di diritto internazionale e uniformandosi al principio di stretta legalità non rinuncia al proprio dovere di ripristinare la legalità su tutti i propri Territori.

Questo MLNV ha stabilito tuttavia di non usare violenza o di far uso della guerra di liberazione nonostante sia prevista e conforme alla legge, ma disconosce e rigetta l’illegale e imposta autorità delle istituzioni italiane, notificando al governo italiano e agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano dell’attuale situazione.

Questo MLNV, in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, ha vietato allo stato italiano di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera in danno di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.

Ma nonostante lo stato italiano agisca in difetto assoluto di giurisdizione e in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio esso persistere nella attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto, spesso agendo con vessazioni, minacce, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni e confische di beni personali che sono veri e propri atti di forza e di aggressione.

Lo stato italiano persiste a porre in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta.

Lo stato italiano persiste ed è responsabile della devastazione e del saccheggio del territorio della Nazione Veneta e delle sue risorse anche storiche, culturali, paesaggistiche e dello scempio delle nostre tradizioni.

Questo MLNV, per il tramite del proprio Governo Veneto Provvisorio e personalmente quale Presidente reclama e pretende che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della personalità giuridica di ogni Cittadino del Popolo Veneto che si sia autodeterminato sotto l’egida di questo MLNV e del GVP.

Che lo stato italiano rispetti il diritto all’autodeterminazione che ha il Popolo Veneto anche perché è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.

Che lo stato italiano ottemperi ai propri doveri riguardo alle norme di diritto internazionale da esso stesso ratificato con la legge nr.881/1977 visto e considerato che tale principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).

Che lo stato italiano riconosca che noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e che nessuno ci può imporre una nazionalità e una cittadinanza che non ci appartiene anche perché è una violazione dell’art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri) … la Nazionalità e la Cittadinanza Veneta sono un diritto naturale.

Con onore e rispetto.
Viva San marco
Venetia, 8 novembre 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

www.mlnv.org – info@mlnv.org – presidenza@mlnv.org

2019.10.30 – MLNV-GVP – RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE DI LETTERA DI ANDREA CASTELLANI

Pervenuta una richiesta di divulgazione di questa lettera dal carcere di Andrea Castellani.
Noi come MLNV facciamo un percorso di liberazione diverso ma siamo sicuramente attenti osservatori per quanto riguarda la violazione dei diritti umani, civili e politici di quanti si battono per la Giustizia e la liberazione dal sistema criminale che soffoca l’Umanità.
Con onore e rispetto.
Viva San Marco.
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio Sergio Bortotto.

LETTERA

LA FORTEZZA – SIGNA 1715

CONOSCIAMO E SOSTENIAMO LA NOSTRA GLORIOSA STORIA.

Signa è nido falchi!
La costanza indomita dé forti.
Chi dei Turchi contar può il numero
Che d’intorno alla mura son morti?
Di lor assaliron le mura
tanti giacquer cadaveri a terra,
protettrice la Vergin Maria
salvò Signa dall’orribile guerra.
Poesia Nazionale


L’iniziativa di Dan Morel Danilovich e del fumettista Michele Nardo merita di essere sostenuta per poter proseguire con la ricerca e il racconto di altri eroici momenti della nostra storia.
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    A PROPOSITO DI RIUNIRE TUTTI I GRUPPI “VENETISTI” …

    Riguardo all’unire i vari gruppi venetisti o a farli eventualmente convergere nel MLNV, vorrei ricordare a tutti che la maggior parte di essi sono assolutamente improvvisati e spesso capeggiati da figure di profilo molto opinabile per vari motivi.
    Nella migliore delle ipotesi non hanno le effettive e necessarie conoscenze giuridiche e storiche nonché capacità intellettuali per creare dei percorsi validi, così da improvvisare delle improbabili, inefficaci, assurde e pericolose (per i malcapitati seguaci) parodie di difensori del popolo veneto, con produzione di documentazione inefficace e evidentemente inutilizzabile ai fini dello scopo, seppure patriottico, che si prefiggono.Il più delle volte gli ideatori di questi gruppi sono persone ignoranti e spesso “borderline” che non riconosceranno mai di esserlo e non accetteranno mai di imparare e di capire i loro errori, tantomeno il loro ego permetterà di dirottare o convogliare il loro lavoro ed i loro “seguaci” in un altro percorso, perdendo il “comando” e dovendo sottostare ad una nuova gestione.
    Un’altra tipologia di gruppi venetisti sono quelli che fondano la loro esistenza (un po’ per ignoranza come sopra, un po’ per calcolo) sul profitto, sulla folle creazione documentale che sfornano e propinano a pagamento ai malcapitati che, oltre alla beffa di essersi fidati di pratiche giuridiche inutili e fondate sul nulla e ad aver pagato profumatamente per accedervi, subiscono SEMPRE, prima o poi, un grave danno economico e sociale, finanche il pignoramento delle loro dimore, ritrovandosi in veri e propri incubi.
    Poi ci sono quei gruppi venetisti fondati sotto l’egida dello stato italiano e sicuramente sotto la sua protezione e finanziamento occulti, creati ad hoc per perpetrare il “dividi et impera” nei confronti del Popolo Veneto.
    Questi sedicenti gruppi venetisti, che di Veneto non hanno nulla se non il nome, hanno il compito di dividere, di creare confusione, di operare una sistematica ed organizzata guerra contro la vera e legale autodeterminazione del popolo veneto in Republica Veneta portata avanti dall’unica realtà che rappresenta il popolo veneto in modo inequivocabile e garantito dai diritti e le prerogative sancite dal Diritto Internazionale, il MLNV.
    Spesso il dividi et impera viene accompagnato anche da un salasso economico a carico dei veneti che indulgono nel dare la loro fiducia e cadere nella trappola della documentazione a pagamento che inevitabilmente, e lo sapete tutti, termina l’iter con esiti infausti, come sopra.
    Quest’ultima tipologia di gruppo venetista è ovviamente la più pericolosa ed insidiosa per il nostro popolo…
    Tutti questi gruppi in modi diversi fondano la loro strategia su documenti e procedure che prevedono di utilizzare i tribunali italiani e di interagire con la pubblica amministrazione italiana PERSONALMENTE, tramite avvocati italiani, ovviamente a pagamento.
    In ogni caso lo spettro della collaborazione con lo stato italiano aleggia, fino a prova contraria, su ciascuno dei gruppi appartenenti a tutte le categorie sopra descritte.
    Il MLNV è nato nel 2009 e successivamente al tentativo di molti di smembrarlo o di prenderne il controllo, sono nate dalle persone che avevano preso parte agli attacchi, organizzazioni che ne hanno quasi clonato il nome, per confondere il popolo veneto e rubare consensi indebitamente.
    Ora ditemi come sarebbe possibile integrare un altro gruppo venetista all’interno di MLNV. il momento e il percorso in atto sono troppo delicati per poterci permettere di ritrovarci con delle altre serpi in seno, cosa più volte successa in passato come ricordato da Enrico.
    A questo punto è impossibile fidarsi dei vertici di nessuno di questi gruppi e comitati, il più delle volte addirittura secretati, cosa che pregiudica gravemente la loro trasparenza.
    Il rischio è troppo elevato, specialmente in un momento in cui siamo molto appetibili, data la ormai evidente riuscita e effettiva rappresentatività e solidità del MLNV, che fa gola a molte figure, da quelle che odorano un business, a quelle che lo vorrebbero smembrare per fini politici o “italiani”.
    Altro fenomeno ASSOLUTAMENTE PREOCCUPANTE è il dilagare incontrollato di falsi guru che propongono e propinano inutili e pericolosi percorsi di Legale Rappresentanza o Sovranità.
    Questi personaggi dal passato spesso nebuloso e privo di risultati tangibili, coadiuvati da elementi che gravitano appositamente nelle chat dei suddetti gruppi venetisti improvvisati e non, catturano il disagio e le sofferenze dei Veneti che non hanno ovviamente trovato risposte in quei gruppi, e cercano di dirottarli sui rispettivi gruppi LR con false ed inutili promesse.
    Tramite questa “raccolta” organizzano incontri a pagamento a puro scopo commerciale, per spiegare le loro teorie trite e ritrite, con tanto di vendita di documenti, spesso assolutamente ridicoli.
    Fondano il loro marketing sul concetto di essere umano, molto attuale e sentito, promettendo incredibili risultati garantiti dalla sua sedicente capacità di prevaricare le leggi italiane, ignorando appositamente o per incapacità il fatto certo che l’essere umano stesso non sia mai menzionato negli ordinamenti giuridici Italiano e stranieri tutti e neppure nei trattati e nel diritto internazionale, come nel caso della Dichiarazione universale dei Diritti Umani, che è un mero regolamento commerciale che regola i rapporti tra “individui” statali.
    Propongono quindi di difendersi da soli, come esseri umani, all’interno del sistema giuridico italiano, i suoi tribunali, magistrati e avvocati, utilizzando il Diritto Internazionale come fonte per trovare escamotages, esponendo le persone a rischi e spese importanti senza ottenere alcun risultato.
    Il diritto internazionale, per sua costituzione e regola, non può essere invocato dai singoli cittadini o esseri umani, persone, ma è uno strumento per regolamentare i rapporti tra individui statali, i quali possono semmai invocarlo per difendere o gestire i propri cittadini.
    In questo preciso contesto, il MLNV, come Movimento di Liberazione Nazionale riconosciuto dal Diritto Internazionale ed il Governo Provisorio, naturale evoluzione lungo il percorso per ripalesare la Republica Veneta, hanno l’onere e la possibilità giuridica sancita a suon di norme “jus cogens” di intercedere per i propri cittadini autodeterminati, esseri umani in questo caso che possono essere protetti dal loro governo.
    Le persone non vengono lasciate da sole, ma vengono aiutate a risolvere i loro problemi dal Governo Provisorio tramite gli strumenti giuridici in suo possesso, A TITOLO COMPLETAMENTE GRATUITO.
    Invito quindi chi legge dal guardarsi bene dall’intraprendere pericolosi percorsi alternativi nati dal nulla o peggio da dinamiche di profitto, proposti da personaggi discutibili ed improvvisati.
    Consiglio di visitare il nostro sito www.mlnv.org per iniziare a capire cosa sia e come funzioni il percorso legale per l’autodeterminazione del Popolo Veneto.
    Consiglio altresì di leggere l’Ordinamento Veneto Provisorio, sensazionale lavoro di più di cento pagine che ci viene invidiato a livello internazionale e che ha posto le basi per fondare le relazioni con in nostri partners internazionali, di cui ci vantiamo. Un documento che fonda delle regole perentorie che vedono come prima ed assoluta certezza il benessere dell’essere umano ed il rispetto delle sue prerogative.
    Venite GRATUITAMENTE agli incontri del MLNV, dove capirete molte cose, dove imparerete a distinguere qual’è la differenza tra difendersi da soli e fare parte di un popolo protetto dalle istituzioni del suo governo.
    Riguardo le tempistiche per ripalesare la Republica Veneta, vorrei ricordare che non sarà possibile senza l’aiuto e la collaborazione di tutti, sia fattiva sia economica.
    Chiedo ad ogni Veneto di impegnarsi al massimo secondo le proprie possibilità, conoscenze, attitudini.
    Anche le piccole cose sono benvenute e necessarie.
    In questa chat serve un continuo confronto tra di noi, servono proposte, soluzioni, iniziative.
    Organizzate incontri, donate il vostro tempo.
    Ricordate che l’ossatura della nazione è il popolo e che è il popolo che la deve sostenere. Il governo è solo uno strumento per permettere ciò, e non può fare tutto da solo…
    Grazie.

    WSM
    Alberto Saraggiotto
    Vice Presidente del MLNV e del GVP

    A COSA CI STA PORTANDO QUEST’ITALIA

    Ieri facendo un giro d’ispezione nei parcheggi dell’autorimessa del parco ho trovato un anziano che girovagava.
    Era vestito di miseri indumenti e coperto con un giubbetto di plastica tenuto “abbottonato” con un ago di sicurezza sul davanti.
    Teneva tra le mani  un piccolo pezzo di rame raccolto chissà dove … e non sapeva come giustificare la sua presenza in quei meandri.
    Con la voce tremolante, probabilmente per il controllo, mi ha detto che quel pezzo di rame oggi lo avrebbe sfamato.
    Ho guardato il volto di quell’uomo, forse ottantenne, quasi certamente con una pensione da fame, probabilmente dopo una vita di duro lavoro, obbligato a rammendare i suoi indumenti col filo di ferro e a racimolare qualcosa da terra per mangiare.
    Non ho retto il suo sguardo mite e quasi rassegnato.
    La sincerità dei suoi occhi mi ha scavato dentro … e mi sono vergognato di tutte le cose inutili che posseggo e del superfluo a cui talvolta conferisco troppa importanza.
    L’ho congedato stringendogli la mano libera dal quel pezzo di rame che tratteneva con tanta speranza.
    E’ sparito in un attimo e non sono poi riuscito a raggiungerlo.
    Col rimorso per non aver aggiunto a quel pezzo di rame qualche soldo e un briciolo di conforto sono tornato alla luce del sole con l’amarezza nel cuore.
    Poi, una mesta letizia ha pervaso il resto del giorno.
    A cosa ci hanno portato, apriamo gli occhi finché siamo in tempo e non abituiamoci a questo silenzioso decadimento.

    WSM
    Venetia 16 ottobre 2019
    Sergio Bortotto
    Presidente del MLNV e del GVP

    CLNV … NO GRAZIE!

    Il Comitato di Liberazione Nazionale Veneto si trova invischiato con i tribunali perché, non avendo seguito l’iter del Movimento di Liberazione, come dettato dal DIRITTO INTERNAZIONALE, non ha un organo governativo che gli conferisca la reciprocità.
    Questo significa che a loro NON È CONSENTITO DIALOGARE con nessun governo e che sono costretti, da normali cittadini italiani, ad elemosinare risultati di nessun valore istituzionale tramite la magistratura dell’invasore.
    Quando la Badii dice che è orgogliosa di andare in tribunale a combattere, non vi dice che è costretta a farlo, e con i proclami cerca di salvare la faccia.
    Questo dovrebbe essere ormai abbastanza chiaro a tutti.
    Alcuni adesso vanno a dichiarare che Il MLNV non è riconosciuto a livello internazionale.
    Dichiarare che il MLNV non è riconosciuto è di per se un errore in termini, che denota una grave ignoranza ed una mancanza grave di informazione, nonché scarsa capacità logica.
    Questo per il semplice motivo che il diritto internazionale conferisce ad un qualsiasi Movimento di Liberazione Nazionale il diritto sacrosanto di prendere il popolo, farlo autodeterminare e, tramite un iter ben preciso e schematico (governo-istituzioni), di ripalesare la Nazione vessata dall’invasore.
    Un Movimento di Liberazione Nazionale, e questo lo IMPONE il diritto internazionale, non ha bisogno di essere riconosciuto o autorizzato da nessuno (semmai di farsi forte di “amicizie internazionali”)!!!
    Anzi, ha la facoltà di imporre la sua presenza allo stato invasore (che NON PUÒ minacciare o interferire, né i cittadini, né il Movimento stesso e le sue istituzioni).
    Il Movimento di liberazione è spalleggiato dalle altre Nazioni, che possono scegliere o meno di aiutarlo economicamente o strutturalmente, ma che in caso di attacco armato dell’invasore sono AUTORIZZATE ad intervenire in suo aiuto.
    Il Governo Provvisorio istituito da un MLN è a tutti gli effetti reciproco degli altri governi Nazionali e ne condivide le prerogative, senza alcun limite.
    Queste semplici considerazioni sembrano sfuggire ai capi del CLNV, che millantano ignorantemente un qualche riconoscimento, ma solo a parole, visto che non hanno nulla da mostrare.
    Se glielo chiedi te lo urlano in faccia e tanto basta.
    Questo viene riversato sulla sorte di migliaia di persone del nostro popolo che si fidano, ma che potrebbero informarsi.
    Il nostro compito è appunto INFORMARE !!!
    Resta da capire se i vertici di CLNV siano invece assolutamente coscienti ed informati, e se non stiano agendo alle spalle del popolo veneto, d’accordo con l’invasore.
    Il dubbio sorge spontaneo perché a livello normativo è tutto così chiaro e semplice da essere addirittura scontato.
    E allora perché sembrano non capire?
    Fatevi queste domande e spiegate la situazione a coloro del CLNV che conoscete.
    Perciò ricordiamoci tutti che un Cittadino Autodeterminato della Republica VENETA o un gruppo di essi, o una categoria di essi (bambini, donne, etc), se vessato dallo stato italiano invasore non dovrà MAI E POI MAI rivolgersi ad un qualsiasi ramo della pubblica amministrazione italiana.
    L’unica realtà deputata a far valere i suoi diritti è il Governo Provisorio della Republica Veneta, che lo farà tramite gli strumenti in suo possesso e tramite le sue istituzioni.
    Questo è l’unico modo sicuro per riuscire a spuntarla, spalleggiati dal proprio governo, che si contrappone a quello “nemico” a parità di autorevolezza.
    A mischiare le cose si ottengono due risultati infausti:
    1) Ci si fa del male, e tanto;
    2) Si mina l’autorevolezza del nostro Governo Provisorio.

    WSM
    Venetia, 14 settembre 2019
    per il Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto e il Governo Veneto Provisorio
    Alberto Saraggiotto

    IL NEOCOLONIALISMO E LA FRODE ITALIANA DI OGGI

    Ogni forma d’arte, quale espressione estetica dell’estro, dell’abilità e dell’ingegno, sia personale che collettiva, è il risultato di un diversificato linguaggio artistico sgorgante da tipicità culturale e conoscenze che riflettono concetti, emozioni, credenze dell’artista e connaturati al particolare ambito sociale e vissuto periodo storico.
    Nella sua peculiare e differente rivelazione estetica è specchio dell’animo umano, derivante dal concetto che l’artista ha del proprio vissuto.
    Tale “suggestione artistica ” non è dunque avulsa dalla civiltà in cui è concepita ed espressa.
    Premesso ciò veniamo al dunque.
    Il neocolonialismo italiano è frutto della politica di controllo che Roma vuole detenere sul Popolo Veneto che sistematicamente viene derubato del proprio passato, della propria storia, delle proprie tipicità culturali, della propria lingua… insomma della propria civiltà.
    E’ un vero e proprio furto d’identità del Popolo Veneto.
    Questa è una forma di neocolonialismo che smaschera la celata insidia dello stato italiano.
    Camuffando la sua volontà prevaricatrice e tipicamente colonialista e razzista nei confronti del Popolo Veneto lo stato italiano usa strumenti economici e culturali piuttosto della forza militare, ma solo perché oggi è vietata e lo esporrebbe all’avverso giudizio della comunità internazionale.
    Ma non è forse una forma di violenza anch’essa?
    Il furto d’identità di un Popolo, sottoposto ad un regime straniero,  passa infatti, anche attraverso l’annientamento della propria civiltà, disconoscendo e impedendo l’uso della propria lingua, la conoscenza alle future generazioni della propria storia, lo scoraggiare il sentimento di Amor Patrio l’uso del proprio Inno Nazionale e della propria Bandiera Nazionale, (oggi spesso abusata per il proselitismo di partiti politici italiani).
    Ma oltre all’estorsione economica e allo sfruttamento e rapina dei beni, dei Territori, delle opere artistiche e del deturpamento del paesaggio si aggiunge quello della civiltà del Popolo Veneto.
    La Nazione Veneta ha contribuito con illustri artisti e uomini e donne che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità ma oggi questa sgangherata italia ci deruba anche di questo passato.
    Spregevole e altrettanto volgare è questo tentativo posto in essere dallo stato straniero italiano che occupa così meschinamente la nostra Patria.
    Ed è così che illustri artisti, esploratori, compositori, musicisti ed eroi Veneti o vengono dimenticati o indicati come italiani … quando ancora quest’italia non esisteva.
    Vergogna italia.

    WSM
    Venetia, 14 settembre 2019
    Sergio Bortotto
    Presidente del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provisorio

    Eccone alcuni esempi:

    2019.11.08 – RICHIESTA URGENTE DI INTERVENTO DI SALVAGUARDIA DEI MINORI IN ITALIA

    Messaggio di posta elettronica certificata

    Su 2019/11/08 alle 21:15:11 (0200) il messaggio “RICHIESTA URGENTE DI INTERVENTO DI SALVAGUARDIA DEI MINORI IN ITALIA”

    Date: Sun, 11 Aug 2019 21:15:06 +0200 (CEST)
    Subject: URGENT REQUEST OF INTERVENTION OF SAFEGUARD OF MINORS IN ITALY

    In allegato trasmettiamo copia informativa inviata all’ONU, al fine di chiarire in modo definitivo l’iter di liberazione dei minori dalle case famiglia in tutta Italia (e in questo caso nel Veneto).
    Riteniamo opportuno avvisarvi che tale azione si contraddistingue dalle altre, in quanto si presenterà una richiesta di sanzionamento per violazioni degli stessi diritti umani nei confronti di minori tutelati dalle convenzioni internazionali, dove risponderanno direttamente le regioni coinvolte.
    Ricordiamo altresì che il trasferimento dei minori nelle famiglie di origine dovrà essere celere. Qualora non avvenisse opereremo nell’immediato alla richiesta di un intervento diretto in Italia da parte dell’ONU stesso.

    P.S.: Un valido ringraziamento all’illustrissimo dott. Fabrizio Boron della quinta commissione del Consiglio della Regione Veneto per il suo impegno costante a difesa dei minori nel Veneto.

     

    2019.08.17 – CINQUECENTO BAMBINI SCOMPARSI NEL NULLA… IN ITALIA

    (Inoltrato da Rossignoli Pavesi Elena 20196983221)

    “Bambini Strappati”, sta per crollare.
    Nel secondo video viene reso noto un partito politico italiano che sarebbe particolarmente coinvolto.

    DUBBI SUL SUICIDIO DI EPSTEIN
    Molti personaggi italiani con incarichi istituzionali starebbero tremando ed alcuni stanno preparando le valigie. Credo che i colpevoli difficilmente troveranno un angolo di pianeta dove rifugiarsi, verranno rintracciati ed arrestati perché Epstein, prima di suicidarsi (e c’è chi dice che invece sia vivo e tenuto nascosto per proteggerlo) ha rivelato ogni cosa al procuratore che l’ha arrestato e che non ha affossato le sue colpe come fece il precedente procuratore americano, divenuto poi ministro di Trump e poi dimessosi.
    La polizia ha bloccato i superjet di Epstein dove anche personaggi italiani pare si intrattenessero con bambini e bambine, non sapendo di venir filmati dagli stessi servizi segreti.
    Per poter essere ricattati in futuro.
    Non è difficile immaginare che i protagonisti della corposa piramide pedo-satanista possano trovare presto la loro fotografia stampata sui volantini intitolati Wanted, come quelli incollati agli ingressi dei saloon dalle Giubbe Rosse nel Far West di due secoli fa.

    CONSIGLIO DI NONNO MARIO A CHI NON HA LA COSCIENZA A POSTO:
    Cosa potrebbero dunque fare oggi, per riparare in parte ai propri errori, coloro che in un modo o nell’altro sanno di aver compiuto qualche atto contrario alla giusta protezione dei bambini?
    Far di tutto, subito, per dare una mano alla giustizia e far riportare velocemente nelle loro famiglie i bambini strappati senza vera causa. Non è forse meglio restituire questi bimbi alle loro famiglie, destinando loro un decimo dei fondi destinati a questi centri ? Le loro madri sicuramente sanno come gestire questi fondi, pur sotto il controllo dei servizi sociali comunali.
    Noi italiani, con le nostre tasse, stiamo dando a tutti i centri di accoglienza una quota pazzesca di contributi dal 3 ai 6 miliardi di euro all’anno (pare siano 12.000 euro al mese per ogni bambino “trattenuto” e pare ve ne siano 40.000), autorizzandoli a portar via bambini dalle famiglie, grazie a norme legislative ingiuste, da cambiare subito.

    RESTITUITE MATIAS E GLI ALTRI BAMBINI
    Fate presto, restituite questi bambini, prima che le “giubbe rosse” internazionali vengano con un mandato ad ispezionare le vostre case. E per riflettere date un’occhiata a questi due video:

    https://www.youtube.com/watch?v=XDJARaRltE
    Ricordate infine che raccogliendo le firme per la “Liberazione di Matias” darete anche un aiuto importante per risolvere il grave problema dei “Bambini Strappati”.
    Iscrivetevi qui: https://www.gaiaplanet.net/matias-bimbi-strappati

    Grazie per la vostra attenzione e collaborazione.
    Un caro saluto da nonno Mario.
    zeronove.ydv@gmail.com
    Brescia, 14 agosto 2019

    ALLEGATO:
    Poster “Liberate Matias” che potete far girare ai vostri contatti

    PS: Questa mia lettera verrà inviata alla Federazione di Gaia Planet, ad alcuni sindaci e magistrati, a diverse testate nazionali ed internazionali, ma anche ai giornalisti cui ho già scritto in data 9 luglio 2019 senza ricevere risposta: Nicola Porro (Quarta Repubblica Rai2), Mario Giordano (La Verità-Rete4), Vittorio Feltri (Libero), Sigfrido Ranucci (Report Rai3), Vittorio Sgarbi, Gioia Locati (Il Giornale).

    Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 si precisa che le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate ed a uso esclusivo del destinatario. Qualora il messaggio in parola Le fosse pervenuto per errore, La invitiamo ad eliminarlo senza copiarlo e a non inoltrarlo a terzi, dandocene gentilmente comunicazione. Grazie.
    ***
    Pursuant to Legislative Decree No. 196/2003, you are hereby informed that this message contains confidential information intended only for the use of the addressee.If you are not the addressee, and have received this message by mistake, please delete it and immediately notify us. You may not copy or disseminate this message to anyone. Thank you

    Il caso Epstein: il mattone che farà crollare la piramide pedosatanista!

    Dopo lo scandalo della pedofilia in Vaticano, quello della magistratura che ha portato alle dimissioni il Procuratore Generale della Cassazione…

     

    IL MIRACOLO DI GUARIGIONE PUO’ ESSERE L’EFFETTIVITA’ DEL PRODIGIO DELLA RINASCITA DI UNA NAZIONE.

    Quando il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto riceve queste notizie da parte di un proprio membro, siamo tutti confortati dalla certezza che “Lassù” siamo certamente amati e ben visti e che anche il nostro cammino di Liberazione è gradito e incoraggiato da Dio.
    Ho sempre insistito nelle mie preghiere per aver conferma se ciò che stiamo realizzando in onore e verità come esseri umani, anche attraverso il MLNV, sia cosa buona giusta … e devo dire che i segnali e le conferme non mancano.
    La Madonna ha dato un grande e concreto segnale di guarigione per rafforzare la nostra fede e la nostra speranza.
    Qualunque sia il concetto che ciascuno di noi ha nei confronti di Dio, posso asserire in tutta sincerità che qualsiasi miracolo, che può affermarsi per tale, insegna che nulla è impossibile.
    Ogni preghiera e implorazione incoraggia sempre l’esito del nostro proposito e ogni miracolo amalgama ad esso la concretezza del prodigio.
    Non può esserci miracolo se ciò che tramuta una speranza non si concreta nel tangibile.
    Allora chiediamo questo miracolo anche per il nostro futuro, per veder riconosciuta la nostra lotta di liberazione come la speranza non disattesa dell’intero Popolo Veneto.
    Bisogna così insistere col fare sempre del bene e gratuitamente perché nulla ci viene dato col peso dell’oro ma con la leggerezza del dono fatto con amore.
    Un miracolo è un atto d’amore incondizionato e ci insegna che ciò che riceviamo dobbiamo saperlo donare gratuitamente.
    Siamo tutti noi, amici e “nemici”, chiamati in questo tempo e in questo luogo per realizzare il nostro destino ma consapevolmente dobbiamo riconoscere in esso la validità di ciò che portiamo a compimento.
    Il nostro libero arbitrio, il nostro onore e il rispetto incondizionato dei diritti umani, civili e politici di ogni essere umano sia per noi il nostro principio di effettività che concretizza questo processo evolutivo, così come ogni miracolo realizza nel concreto il proprio prodigio.

    WSM
    Venetia, 21 agosto 2019
    Sergio Bortotto
    Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

     

    da Gianni Chinellato
    … Il tutto documentato dai presenti e in presenza di una dottoressa…ricordati Gabriele che senza fede nulla può accadere …io sono stato salvato dalla stessa Madonna nel terribile incidente tra due mezzi pesanti nel quale sono stato coinvolto il 23 Maggio 2016 sulla statale Feltrina sotto il monte Santo di Monfenera e come essenze dell’Universo il nostro cammino nella vita terrena e nelle mani di Dio.

     

     

     

     

    OSSERVATORIO DIRITTI UMANI

    Il Movimento de Liberasion Nasionale del Popolo Veneto per il tramite del Governo Veneto Provisorio ha istituito la Cernide “OSSERVATORIO DIRITTI UMANI”.
    Verrà presto formalizzata la richiesta di creare un Tribunale per i diritti Umani nell’ambito dei nostri Territori della Repubblica Veneta.
    Verrà richiesta la creazione di una Commissione Popolare Veneta di indagini per il Veneto sulle case famiglia e sui minori sequestrati … in merito è allo studio la fattibile istituzione di una Sezione Federale Speciale della Polisia Nasionale a disposizione dell’Osservatorio dei Diritti Umani.
    Nel frattempo è istituita una Sezione “OSSERVATORIO DIRITTI UMANI” per le pubblicazioni sulla nostra Gaxeta Uficiale, (clicca qui).

    WSM
    Venetia, 17 agosto 2019
    Sergio Bortotto
    Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

    IL DOVERE MORALE DI RIVENDICARE LA NOSTRA AUTODETERMINAZIONE.

    Il rigetto è l’atto formale attraverso il quale ogni Cittadino del Popolo Veneto si oppone e contrasta l’illegalità dell’azione posta in essere dalle forze e autorità di occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione e lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche quelle dell’U.C.C. .
    I rigetti di notifica, prodotti da Cittadini del Popolo Veneto, non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano e non sono destinati a produrre effetti ostativi e/o di annullamento laddove le autorità di occupazione straniere italiane ne ignorano la valenza giuridica.
    I rigetti di notifica sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato e ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si oppone alle illegali pretese italiane di obbligarlo al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione.
    L’esito dei rigetti fatti non dipende in alcun modo dal MLNV o dal GVP che viene invece attivato sul fronte dell’iscrizione a ruolo giudiziario (atto dovuto) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto.
    Questa procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione di quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio.
    L’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori – la personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività, per di più ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’effettivo esercizio del potere di governo.
    L’autorità e il potere, così come attualmente esercitati in ambito straniero italiano, è tale per imposizione e intimazione ma è sprovvista di un elemento fondante del principio democratico … non deriva dal mutuo consenso.
    In democrazia è il Popolo che, attraverso il mutuo consenso, conferisce agli organi deputati di far rispettare le leggi la capacità giuridica di conseguire scopi sociali secondo i comuni interessi … altrimenti siamo in dittatura e/o in condizioni di occupazione di uno stato straniero.
    Ogni rigetto di notifica, dunque, non è necessario che sia ricevibile dall’autorità straniera italiana, l’importante è che configuri la sua irritualità procedurale rispetto a quella imposta dallo stato straniero italiano.
    La non ricevibilità del rigetto di un Cittadino del Popolo Veneto non inficia l’esito degli effetti prodotti che per quanto sembra non siano destinati a produrre conseguenze in ambito italiano ne confermano la valenza giuridica.
    E’ proprio l’atto delle autorità italiane che è irricevibile da parte di un Cittadino del Popolo Veneto perché per sua natura è antidemocratico e illegale e va rifiutato.
    Lo stato straniero occupante italiano potrà anche poi imporre con la forza, così come realmente fa, ma deve anche accettare le conseguenze delle sue azioni che sono vietate anche da norme di diritto internazionale.
    Ecco la ragione giuridica del MLNV e del GVP che per legge agiscono in nome e per conto di un intero Popolo che ha diritto all’autodeterminazione e per legge sono tutelate dallo stesso diritto internazionale.
    Quindi, non può essere irricevibile un atto dovuto ed esercitato secondo le norme del diritto internazionale con valore “jus cogens” … bisogna solo rispettare la legge e anche la costituzione italiana impone il rispetto di tali norme che non sono derogabili.
    Inoltre, non esistono apposite sedi giurisdizionali in ambito italiano perché tutte sono emanazioni “ab origine” dell’illegale imposta presenza e autorità dello stato italiano sui Territori della nostra Patria.
    Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
    Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.
    Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
    Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
    La Serenissima Repubblica Veneta, è giuridicamente ancora vivente e non ha mai cessato di esistere.
    Non esistono, infatti, atti di cessione di sovranità così come previsti per consuetudine dal diritto internazionale e l’annessione di territori di un’altra Nazione, “manu militari” per legge non può produrre effetti giuridici e di legittimità.

    WSM
    Venetia, 16 agosto 2019
    Sergio Bortotto
    Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

    RECUPERO CREDITI: LA PREPOTENZA NON PAGA

    Arrivano le prime sanzioni per le società di recupero crediti che, pur di incassare, pongono in essere tecniche di pressione che vanno oltre il legittimamente accettabile.
    A farne le spese è questa volta la società di recupero crediti Fire S.p.A., condannata dall’Antitrust al pagamento di una multa da trecentomila euro per aver aver spedito a migliaia di consumatori degli atti di citazione, cui non ha quasi mai fatto seguito l’effettivo avvio di una causa. I giudici di pace indicati erano poi sistematicamente incompetenti per territorio, visto che nelle cause contro i consumatori l’unico giudice competente per territorio è quello di residenza del consumatore.
    La condotta della società, che operava su incarico di note finanziarie e società del settore energia, è stata ritenuta dall’Antitrust pratica commerciale aggressiva, in quanto finalizzata a indurre forzatamente i consumatori a determinarsi a pagare, anche in presenza di eventuali contestazioni, pur di non vedersi costretti a difendersi in una lontana e dispendiosa causa. Una pressione psicologica che forzava insomma le scelte dei malcapitati cui venivano recapitati questi atti di citazione.Non è la prima volta che comportamenti del genere, ancorché in presenza di legittime pretese creditorie, vengono posti in essere da società di recupero crediti, che talvolta addirittura inventano presunte ingiunzioni di pagamento provenienti da fantomatiche autorità.
    Se siete vittima di comportamenti di questo tipo, non esitate a segnalarlo alla Casa del Consumatore, che saprà aiutarvi, tutelarvi e consigliarvi.
    Vi ricordiamo inoltre che, se siete vittime di incessanti solleciti telefonici di pagamento, potete farli smettere inviando una diffida scritta.
    GUARDA QUI

    5G – PROPOSTA DI DECRETO … DITECI LA VOSTRA

    CONSIDERATO
    • Che a seguito dell’approfondita ricerca sugli effetti nocivi delle radiofrequenze sugli animali e soprattutto sull’uomo svolta dall’Istituto Ramazzini di Bologna attraverso il Centro di ricerca sul cancro “Cesare Maltoni”, si è appurato che le radiofrequenze di quinta generazione denominate appunto “5G” danneggiano in modo irreparabile l’organismo sia dell’umo che degli animali.
     • Che i ricercatori dell’Istituto Ramazzini hanno riscontrato aumenti statisticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m.
    • Che gli studiosi italiani hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio dell’NTP come l’iperplasia delle cellule di Schwann sia nei ratti maschi che femmine e gliomi maligni (tumori del cervello) nei ratti femmine alla dose più elevata.
    • Che questi studi sperimentali forniscono prove sufficienti per richiedere la rivalutazione delle conclusioni della IARC (International Agency of Research on Cancer) sul potenziale carcinogenico della RFR (Radiazioni a Radiofrequenza) negli esseri umani.
    Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, attraverso il suo organo esecutivo Governo Veneto Provvisorio
    VIETA
    Al Governo italiano l’installazione di antenne o ripetitori con radiofrequenza di 5^ generazione denominata appunto “5G” o superiore nei territori appartenenti alla Repubblica Veneta e precisamente nei 1651 Comuni delle province di BELLUNO, BERGAMO, BRESCIA, CREMA, CREMONA, GORIZIA, MANTOVA, PADOVA PORDENONE ROVIGO TREVISO UDINE, VENEZIA, VERONA, VICENZA, TRIESTE, ad astenersi dall’effettuare tale installazione.
    INOLTRE
    • In qualità di osservatore ONU;
    • In base alla direttiva DIRETTIVA A/RES/53/144 Art. 1 – dell’8 MARZO 1999,
    • Considerato che il MLNV è organo riconosciuto a livello internazionale per l’autodeterminazione dei popoli ed in questo caso del Popolo Veneto e quindi gode della tutela delle leggi di Diritto Internazionale.
    La non ottemperanza a tale diffida verrà segnalata all’Assemblea della Nazioni Unite e pubblicata nella “GaxetaUficiale” del Governo Provvisorio Veneto.
    In caso il Governo Italianovìolatale decreto del GVP, si autorizzano i cittadini di Nazionalità Veneta a rimuovere eventuali antenne installate in modo fraudolento.