ATTUALITA

BASTA CON I SOPRUSI DELLO STATO ITALIANO

Dopo le utilme notizie di ieri sera, riguardo all'arresto di Andrea Castellani, questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto per il tramite del suo apparato istituzionale, Governo Veneto Provisorio (GVP), eserciterà quanto in suo diritto e autorità per pretendere l'immediato rilascio di Andrea, consti il difetto assoluto di giurisdizione delle autorità italiane sui territori della Repubblica di Venezia.
Queste continuano ad agire in difetto assoluto di giurisdizione e devono rendere immediatamente conto a questo GVP di tali azioni criminose commesse sui nostri territori.
Forza e coraggio … tutti uniti nella lotta di liberazione e per la difesa dei nostri diritti come esseri umani.
WSM
Venetia venerdì 17 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GV
 

FABULA DOCET

Si dice che il tempo sia il miglior medico
… e quel che "è stato è stato".
Al passato attribuiamo l'inalterabilità di ciò che "è stato"
ma la sua immutabilità non sempre si sottrae al giudizio del presente …
e se suggestionato e preda del suo vissuto il presente limita e non evolve a compimento.
Di ogni vissuto il passato non è estraneo e "se ciò che è stato" è ad esso contemporaneo
il presente non è separato dal suo opposto … ovvero "ciò che non è stato" di quel vissuto.
Se d'ogni verità anche il contrario è vero,
anche di ogni vissuto passato, il suo opposto è vero nel presente.
Un vissuto del proprio passato
può essere il contrario nel proprio presente.
L'inalterabilità del passato può essere il suo opposto adesso.
Basta volerlo.
Fabula docet.
WSM
Venetia 1 maggio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
 

IPOCRISIA ITALIANA … PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE!

E la Festa Nazionale per i Veneti è stata celebrata con la nostra proverbiale riservata solennità nonostante l'insalubre presenza del capo dello stato straniero italiano nei nostri Territori.
L'ipocrisia è un malcostume che anche le più alte cariche della fallimentare e pignorata "azienda italia" difficilmente riescono a celare.
Sono come i sepolcri imbiancati di biblica memoria.
Ed è proprio come si preventivava nel comunicato del 29 marzo u.s.; i media asserviti all'italico occupante danno ampio spazio alla visita del presidente straniero italiano Mattarella.
Ecco la dimostrazione di come questa italia ha un esasperato bisogno di rianimare la propria credibilità.
Come al solito, però, predicano bene e razzolano male.
Col rigurgito di falsi miti risorgimentali, col ricordo di vittorie mai realmente avvenute e la celebrazioni di guerre combattute prima da una parte e poi dall'altra … questa italia tenta di lavarsi la coscienza riempiendosi la bocca di valori e prerogative che ogni giorno calpesta deliberatamente anche contro il Popolo Veneto.
E' una realtà alla quale siamo ora forzati e della quale il Popolo Veneto sta prendendo coscienza giorno dopo giorno.
Ed è un dilagare di voglia di Serenissima, di Repubblica Veneta, di San Marco, è il risveglio di un Popolo che non accetta più di essere sottomesso e assoggettato soprattutto all'italica impostura.
Il fallimentare "sistema italia" è un cancro col quale siamo ora costretti a convivere perché imposto con la frode e con la forza.
E i predicozzi del presidente italico svelano l'ambiguità di un ruolo che i Veneti non gli hanno conferito perché della libertà di cui tanto parla è un bene a noi negato.
E con la nostra Festa Nazionale, San Marco, festeggeremo prima o poi la vera liberazione … ma dall'italia e sarà festa grande, da tramandare alle future generazioni.
Noi Veneti di oggi abbiamo questa responsabilità … non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo negare alle nostre future generazioni la libertà e i valori autentici della nostra civiltà Veneta perché Noi Veneti non siamo mai diventati italiani.
Se ne torni in italia caro presidente straniero e spero sia l'ultima volta che vorrà mettere piede sul sacro suolo della nostra Patria … non è il benvenuto come la sua propaganda vuole far credere.
WSM
Venetia 26 aprile 2019
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio.
 
 

VERGONA SPAGNA E VERGOGNA EUROPA – LIBERTA’ PER LA CATALUNYA

Una immagine iconica che lascerà il segno nella storia. 
Jordi Sanchez, presidente pacifista e non-violento della assemblea nazionale catalana, dopo 549 giorni di carcere preventivo subisce la violenza e l’umiliazione di dover apparire in video con la bandiera spagnola e la foto del Re. 
Ricorda tanto l’ISIS. 
Ricorda tanto quei soldati prigionieri costretti a leggere messaggi contro la propria cultura prima di essere sgozzati. 
Vergogna Spagna. Vergogna Europa! 
Quante umiliazioni dovranno ancora subire i Catalani per poter esercitare il diritto umano universale di autodeterminazione? 
Questa immagine vi condanna alla vergogna eterna, sarà il simbolo per le generazioni future della miseria morale dell’Europa del 2019.

Tratto da (CLICC QUI)

LA FRODE DELLE ILLEGALI NOTIFICHE ITALIANE

Ogni giorno veniamo subissati da fastidiosissime e insignificanti notifiche da parte di
organi, “autorità”, enti, società private e/o pubbliche facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations”.
Premesso e assodato che tutte queste artificiose entità agiscono in difetto assoluto di giurisdizione sui Territori della Repubblica Veneta, sembra che sempre più spesso esse evitino di incontrare i destinatari, fingono di non averli trovati e fanno decorrere i termini delle notifiche inviandole direttamente ai comuni per l'esposizione all'albo.
Tale procedura è illegale perché nessuno ha dato il consenso al comune di residenza (tra l'altro italiano un'entità italiana) di agire a nome e per conto dei destinatari.
Il fatto di non disporre dell'atto, al momento della loro eventuale illegale notifica, non consente all'avente diritto di rigettarlo come "negazione di offerta di contratto" che secondo la norma UCC 1-308 può essere rifiutata dal destinatario.
Solo in tale modo, ovvero rigettando ogni forma di contratto e negandone il consenso, tutta la procedura è nulla.
Noi siamo persone umane e non finzioni giuridiche, ricordiamocelo e solo noi disponiamo di noi stessi.
Chiedete sempre un documento e identificate colui che tenta di notificarVi qualcunque cosa, anche il postino.
Non basta che qualcuno vi dica sono l'ufficiale giudiziario o il postino … nessuno gli ha chiesto il lavoro che fa, ma il suo nome e cognome e un documento per identificarlo … vederete come faranno finta di nulla.
Se vi dicono perché chiedete loro i documenti dite pure che dovete iscriverli a ruolo giudiziario perchè stanno agendo illegalmente.
Portatevi sul sito della Polisia Nasionale Veneta (clicca qui) e fate la segnalazione online.
Potete anche andare sul sito del governo e rigettare la notifica con il modulo online (clicca qui).
Non abbiate paura e fate rispettare i vostri diritti.
WSM
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

USATI MARCATORI CHIMICI E NANOPARTICELLE CONTRO I MANIFESTATI

Francia: il governo usa per la prima volta marcatori chimici e nanoparticelle sui manifestanti
A loro insaputa, Gilet Gialli e passanti sono diventati cavie del primo esperimento al mondo sugli esseri umani con nanoparticelle e marcatori chimici il cui effetto sugli organismi biologici è ancora molto poco conosciuto.
21 marzo 2019
Per il governo francese, si tratta di innocui “prodotti di marcatura chimica codificati” che impregnano la pelle, i capelli e i vestiti delle persone interessate per un periodo di tempo variabile da diverse settimane a decenni.
Ufficialmente questa imprecisata tecnologia non è mai stata utilizzata contro degli esseri umani.
Tuttavia, accurate informazioni raccolte da alcuni professionisti della sicurezza indicano che durante l’Act XVIII dei Gilet Gialli, cannoni ad acqua e gas contenenti marcatori di DNA e nanoparticelle sono stati usati contro i manifestanti senza alcun preavviso.
Oltre ai marcatori chimici e alle nanoparticelle, i cui effetti sulla salute umana sono molto poco conosciuti, l’aggiunta di nuove sostanze psicotrope ai gas CS assomiglia a una vera e propria sperimentazione su larga scala di nuove tecniche di controllo sociale, simili a quelle delle peggiori distopie di film e romanzi di fantascienza.
Queste “armi del DNA” sviluppate in Gran Bretagna e ampiamente utilizzate in Israele contengono sostanze chimiche e biologiche la cui nocività per la salute umana è stata volutamente ignorata, specialmente in Israele dove detenuti palestinesi dichiarano di aver contratto vari tipi di cancro in seguito all’etichettatura del loro DNA o all’uso di altre tecniche di controllo che coinvolgono nanoparticelle responsabili di aver danneggiato il materiale genetico delle cellule dei loro organismi.
Il governo francese ha ammesso di avere utilizzato marcatori chimici sui manifestanti a titolo di esperimento durante le dimostrazioni del 1° maggio 2018. Ma la gente doveva essere avvertita che sarebbe stata oggetto di esperimenti proibiti.
Per i difensori di tali procedimenti, i prodotti di etichettatura del DNA o dell’RNA non rappresentano alcun pericolo, ma le loro dichiarazioni non sono supportate da alcuna evidenza scientifica.
Si sa che l’impatto della maggior parte di sostanze biochimiche utilizzate da o sull’uomo può essere rilevato solo dopo anni poiché la maggior parte degli studi non positivi è sistematicamente censurata dalle grandi aziende dell’industria chimica.
L’uso di sostanze psicotiche per il controllo di manifestazioni e rivolte urbane si è rivelato molto più pericoloso sul terreno.
Nel 2014, le forze dell’ordine in Ucraina hanno sperimentato bombe a gas contenenti LSD, fornite da una compagnia israeliana, sui manifestanti a Kiev e il risultato fu catastrofico: i manifestanti presi di mira diventarono molto più agitati e violenti e alcuni cominciarono ad avere forti convulsioni prima di gettarsi a corpo morto sui veicoli della polizia, richiedendo l’uso di munizioni vere per fermarli.
In Brasile, la polizia ha sperimentato già nel 2016 sostanze chimiche che avrebbero dovuto calmare i rivoltosi, ma l’esperimento andò storto e la polizia finì per ridurre le violenze usando di armi da guerra. In realtà, la sostanza utilizzata era un farmaco neurotossico molto pericoloso che aveva un impatto diretto sul sistema nervoso.
In Israele, alcuni dei gas utilizzati contro i manifestanti contengono interferenti endocrini, sostanze allucinogene e LSD al fine di rendere più violenti i manifestanti con l’effetto cercato di giustificare l’uso di cecchini e colpi ad altissima velocità (proiettili in lega speciale che possono avere una velocità iniziale di 1200 m/secondo).
I gas utilizzati in Francia per il mantenimento dell’ordine comprendono il CS2 (clorobenzilidene- malononitrile), un tempo degli irritanti ma recentemente neurotossici, che possono alterare profondamente le capacità di percezione e coscienza.
Altri tipi di nanoparticelle sono sempre più utilizzati per mantenere l’ordine, ma il loro uso rimane segreto perché persino gli stessi agenti di polizia che li usano non sempre conoscono la natura dell’arma non-letale che usano.
Con la marcatura chimica degli individui, le nostre società hanno compiuto un ulteriore passo avanti nel controllo totalitario dell’individuo, fino alle radici dei suoi capelli e al suo DNA.
Tratto da (CLICCA QUI)
 

LA PROVOCAZIONE DEL PRESIDENTE ITALIANO

ll 25 aprile 2019 è SAN MARCO festa per i Veneti che di certo non festeggiano la liberazione italiana.
Il sindaco italiano di Vittorio Veneto afferma che "è una data straordinariamente evocativa rispetto a una lettura storica della fine a Vittorio di quel periodo risorgimentale che vede qui quasi una conclusione epica" … "ci fa onore".
Altri dicono: "è un riconoscimento, i Vittoriesi sono felici",  ma qualcuno è incerto: "ho il dubbio che venga in campagna elettorale".
Come la si mette è una scelta sconsiderata per il capo dello stato straniero e occupante italiano.
Denota che questa italia ha un gran bisogno di recuperare credibilità e mette in moto la più alta carica fra le istituzioni del loro stato.
Come se il presidente della repubblica italiana rappresentasse per noi Veneti un qualcosa meritevole di attenzione … ma noi VENETI non siamo italiani.
Celebrerà sicuramente la vostra festa in una parvenza di solidarietà e di  consenso, circondato dalle vostre istituzioni illegalmente presenti o da scolaresche ai cui bimbi ignari sono messe in mano le bandierine del tricolore, educati ad un falso storico che celebra, come dice il sindaco, quasi una conclusione epica del periodo risorgimentale.
E i media asserviti all'italico occupante daranno ampio spazio ad un simile evento perché l'italia dà prova di aver un esasperato bisogno di rafforzare i falsi miti di un risorgimento che tale non è, così come volete che sia raccontato e ricordato è una menzogna.
A noi Veneti non fa onore che venga ancora a calpestare le nostre terre, proprio il giorno del 25 aprile festa del nostro Patrono, San Marco.
Non a caso avete abbinato la vostra festa della liberazione ad una delle giornate più importanti per la nostra Patria e allo scopo di cancellare e di sostituire dalla memoria dei Veneti ciò che rappresenta la loro vera Patria.
Il neo colonialismo culturale, esercitato con così tanta ipocrisia dallo stato italiano, palesa il grave pregiudizio che pesa su di sé.
Lo stato italiano tramanda la frode che sta all'origine della sua illegale e illegittima occupazione della nostra Patria.
L'italia è uno stato che si è costituito sull'inganno e sulla frode (e non solo in danno del Popolo Veneto) e tutto questo è provato, è dimostrato e documentato e tutti i politici e le più alte autorità italiane lo sanno.
L’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, e ogni sua autorità e istituzione sono abusivi.
Ma l'italia continua a far finta di niente.
In una sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
STIAMO ANCORA ASPETTANDO CHE LO STATO ITALIANO SI SCUSI CON IL POPOLO VENETO PER TALI GRAVISSIME AFFERMAZIONI PERCHE' E' FALSO ED UNA MENZOGNA QUANTO DICHIARATO.
IL POPOLO VENETO NON HA MAI CESSATO DI ESISTERE E NON HA MAI SCELTO DI ESSERE ITALIANO in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
Questa è loro gravissima responsabilità, tacere e far fin finta di nulla.
Si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
Tutta questa gente manca del "coraggio del giusto" perché sa di essere illegalmente costituita qui sulle nostre Terre Marciane.
Tutti a salvare le apparenze tacendo sulle inquietanti verità che rendono tutti loro complici di un delitto pesantissimo che si perpetua giorno dopo giorno contro il Popolo Veneto.
Non si può essere italiani perché qualcuno ce lo impone … noi Veneti siamo un Popolo da sempre e abbiamo il diritto di essere ciò che siamo, una Nazione fra le Nazioni.
L’italia da sempre tenta di “estinguere” il Popolo Veneto attraverso l’indebita appropriazione della paternità culturale della civiltà Veneta e attraverso l’annichilimento delle proprie tradizioni, della propria lingua, dei propri usi e costumi.
E il 25 aprile, la nostra festa più importante, lo farà anche la più alta carica dello stato occupante italiano, qui sulle nostre Terre.
Ma il Popolo Veneto esiste ancora oggi e i Veneti sono di nazionalità Veneta e di certo non sono italiani, perché non lo sono mai diventati.
Non è bastata la "festa degli alpini" e l'invasione dei vostri tricolori a spegnere il sussulto d'identità del Popolo Veneto … e non basterà la sua presenza per estinguere la voglia di libertà che è sempre più radicata nel Popolo Veneto.
Comunque vadano le cose non si preoccupi per la sua incolumità, perché noi non abbiamo né il tempo né la voglia di fare ciò che voi state facendo a noi Veneti.
Quando calpesterà ancora una volta il suolo della nostra Patria ricordi le sciagure e i caduti e la devastazione causate dalle due guerre mondiali alle quali ci avete portato, ricordi i morti dei patrioti che hanno combattuto contro l'invasione italiana e le ingiustizie, i suicidi, la diaspora alla quale ci avete costretti, ricordi che noi non siamo italiani ma VENETI.
Viva la Serenissima Repubblica Veneta e fuori l'italia dalla Nasion Veneta.
WSM
Venetia 29 marzo 2019
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV)
e del Governo Veneto Provvisorio (GVP).
 

INSIEME SIAMO UN POPOLO E UNA NAZIONE.

Dio mi ha fatto dono del nuovo giorno e a lui renderò conto se oggi ho fatto buon uso del tempo che mi è dato.
Al mattino spedito e appassionato aleggia il sussurro della PATRIA che fa appello ai suoi figli: ECCOMI, IO CI SONO.
Ciò che un tempo mi fu detto ora trova giusto compimento: "un tetto porta sempre riparo, anche se la casa sembra abbandonata".
La Patria è il tetto ancora solido di quella casa comune che si chiama PATRIA e che può sembrare abbandonata ma che esiste ancora oggi e sussulta dentro i nostri cuori.
Non siamo qui per caso e in questo momento presente siamo chiamati a riscattare con onore ciò che siamo.
Siamo tutti parte l'uno dell'altro con i nostri difetti, le nostre difficoltà, le nostre paure, i nostri desideri e le nostre incertezze.
Ci riscopriamo esseri umani e INSIEME frantumiamo le catene della nostra schiavitù.
Insieme siamo ciò che decidiamo di essere, un Popolo e una Nazione.
WSM
Venetia, 22 marzo 2019
Sergio Bortotto

VINCERE O SOCCOMBERE?

Mi chiedo …
e se dovesse giungere il momento che per non soccombere si è costretti a vincere la prepotenza altrui con la forza e anche con l'estremo atto di togliere la vita al tuo oppressore?
L'oppresso si fa forse carnefice?
E il tiranno è forse "vittima" della sua stessa prepotenza? 
La storia dell'umanità è intrisa di violenza e di guerre ma quasi sempre scatenate dal più forte, da colui che crede di non patire le conseguenze delle sue stesse azioni.
E' necessario riequilibrare le posizioni, affinché l'uno non sottometta l'altro, affinché il mite non abbia a conoscere il peso della mano che sopprime e il violento e il prepotente conosca i limiti e le conseguenze delle sue azioni.
Dio ci scampi da tale passo, ma il momento è vicino, molto vicino.
Ma al punto in cui si è arrivati è meglio essere chiari.
Si può invocare la legittima difesa contro lo stato straniero italiano?
Si dice che la "legittima difesa" nell'ordinamento giuridico italiano, è una causa di giustificazione.
Ma quando realmente si configura una situazione di pericolo … quando si respinge una violenza attuale o quando vi sia il concreto pericolo di subire una prevedibile imminente violenza?
La legittima difesa comporta per forza un'aggressione e una reazione ad essa.
Ma è forse necessario che la vittima debba lasciar fare all'aggressore ciò che vuole per giustificare la sua reazione?
Non è forse suo diritto prevenire un prevedibile male ingiusto?
La vittima non tutela forse una suo diritto inalienabile?
E veniamo al dunque.
Esiste forse una causa giustificativa a favore dell'aggressore per cui la sua minaccia possa non essere considerata ingiusta e illegale?
Ovvero, vi sono minacce e aggressioni ai diritti della persona umana che possono essere non considerate tali, per legge?
Ci sono aggressioni che possono essere giustificate dalla legge?
Ovvero, vi possono essere istituzioni dello stato e circostanze per le quali siano esse legittimate a violare i diritti umani delle persone?
Se si, quali inimmaginabili interessi dovrebbero tutelare per sopraffare i diritti umani delle persone?
Facciamo un esempio banalissimo.
Il Cittadino Veneto che critica, anche aspramente, la provocazione dell'ostentazione su ogni palo della luce di ben tre bandiere italiane, si trova sul posto legittimamente perché è a casa sua, ed esprime a diritto il proprio disappunto su un simbolo dello stato occupante che non ha invece diritto di trovarsi in quel luogo.
E' chiaro che lo sfoggio del tricolore è una sfida e una minaccia ai valori e sentimenti per la propria Patria … è un atto vile è una vera e propria aggressione ai sentimenti di amor patrio per i Veneti.
La festa degli alpini è stato solo il pretesto usato dall'italia per dar sfogo a questa aggressione.
Questo è neo-colonialismo culturale.
Ed è così poi che l'aggressione, che provoca ciò che viene considerata un'offesa e un vilipendio per una bandiera, che non è la nostra, trova unanimi e concordi l'accusa e un giudice di un tribunale tutto italiano.
In poche parole l'aggressore è vittima e subisce la reazione del cittadino veneto che critica e non tace l'oltraggio che viene fatto alla propria Patria.
E dove sarebbe l'imparzialità di un giusto processo quando accusa e giudizio sono esercitate in difetto assoluto di giurisdizione da due autorità italiane, in un tribunale italiano, contro un Veneto che tale si professa e che difende l'aggressione al proprio sentimento nazionale e difende la propria Patria?
Dov'è la garanzia della terzietà del giudice italiano?
Se è punibile la reazione (a parole) non è forse punibile anche la provocazione?
Non è forse legittima la difesa della propria Patria onorata da un Cittadino Veneto che ritiene offensiva l'ostentazione del tricolore italiano?
Non è forse un aggressione sbandierare con tanta ostentazione il tricolore italiano su queste nostre terre marciane a dispetto e disprezzo della Serenissima Patria?
Ciò che viene definito vilipendio degli emblemi e delle forze armate sono dello stato italiano, uno stato che ci occupa ed è qui presente illegalmente "ab origine", con la menzogna, con la truffa, con la frode.
Diciamo la verità una volta tanto.
Lo stato italiano non tollera che si metta in discussione tale verità nascosta, che si mettano in discussione i suoi simboli e le sue forze armate.
Deve imporre la sua bandiera e non tollera che la si critichi.
All'italia va forse ricordato che la libertà di manifestazione del pensiero o libertà di coscienza è un diritto riconosciuto negli ordinamenti democratici… quindi mal si giudica una simile repressione.
La libertà di espressione è sancita anche dall'art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali ratificata dall'Italia con l. 4 agosto 1955, n. 848 che recita:
"Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione.
Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
All'italia va forse ricordato che la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.
Nel preambolo si recita:
"Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L'ASSEMBLEA GENERALE
proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione."
Ricordiamo all'italia in particolar modo l'art.19 che recita:
"Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."
Ed ecco così avuta anche la risposta al dilemma morale che mi affliggeva "vincere o soccombere?".
Proprio la Carta dei diritti umani recita:
è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione.
Dunque è moralmente lecito ribellarsi alla tirannide e all'oppressione italiana, ancor più se non sono rispettati i diritti umani.
Mediterò su questo ve lo assicuro.
WSM
Venetia 4 marzo 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

IL DOVERE MORALE DI RESISTERE ALLO STATO STRANIERO ITALIANO.

Oggetto: INVITO A PUBBLICA MENZIONE
E' SEMPRE PIU' UN DOVERE MORALE "RESISTERVI".
 
at
 
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO
Palazzo Chigi – Piazza Colonna 370 – 00187 Roma – Italia
 
AL TRIBUNALE STRANIERO ITALIANO IN TREVISO
– GIUDICE ITALIANO BRUNO CASCIARRI
– PUBBLICO MINISTERO ITALIANO NEL PROC. PEN.4733/17
– FUNZIONARIO GIUDIZIARIO BRUNO CARUZZO
– AVVOCATO CRISTIANA POLESEL DIFENSORE D'UFFICIO
 
e per l'ulteriore a praticarsi
 
– SEGRETERIA DI STATO – SEDE
– DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA
  PROVEDITORATO GENERALE DE LA POLISIA JUDISIARIA
  DIPARTIMENTO DE JUSTIXIA
 
 
"REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO"
… già questo basta per incoraggiarmi a lottare per la liberazione della mia Terra.
Sono un Patriota e combatto per la liberazione del Popolo Veneto e questo vi basti … per ora.
Sono fiero di essere ciò che sono e conosco i miei doveri riguardo alla mia Patria.
Ho scoperto la vostra impostura e sono grato di non essere italiano … ma VENETO.
E' glorioso il passato forgiato dai nostri antenati e solo a loro è ora subordinata la mia disciplinata ubbidienza … non a voi, mai a voi.
Condanniamo noi l'indesiderata presenza del vostro tricolore sulle nostre terre … mai lo onoreremo, fosse anche per la pretesa di issarlo su ogni palo di strada e di imporci la visione di ciò che ripudiamo.
Voi avete conseguito l'offesa provocando ciò che ritenete un'ingiuria … non pretendete che si desista dal difendersi perché noi si agisce sempre con il generale consenso dei Veneti perché tali sono i motivi che per noi hanno particolare valore morale e sociale.
Se ritenete che la bandiera italiana sia stata disprezzata e degradata allora non esponetela  nelle nostre strade come se fossero le vostre, non ostentatela nelle nostre piazze come se fossero le vostre e abbiate riguardo di queste terre e del Popolo Veneto che sempre più a stento mal si rassegna.
Se ritenete offensive le mie affermazioni e degradanti, non provocatele, siate parchi e con cautela sfidate un Popolo che angariate e che asservite alle vostre pretese.
Schiavi a casa nostra mai servi … ormai consapevoli però di ciò che siamo, da sempre un Popolo e una Nazione.
Nonostante tutto ci onora la sfida perché a noi è dato il tempo in cui la Patria sta chiamando i suoi figli e a noi spetta di non essere inutili protagonisti e di riscattare l'onore dei nostri padri e di una Nazione così meschinamente asservita.
Mi condannate perché ritenete offensive le mie critiche alle vostre provocazioni ma gravi invece sono le offese che la vostra corte costituzionale ha arrecato all'intero Popolo Veneto asserendo che non esiste.
Io esisto eccome e con me milioni di altri Veneti e la nostra bandiera è il Gonfalone di San Marco altro che il vostro tricolore.
Se la libertà di opinione trova per voi italiani i suoi limiti all'interno dei diritti costituzionali per noi Veneti è un dovere morale difendere le nostre tradizioni e i nostri simboli contro ogni prepotente prevaricazione.
Se le espressioni usate per voi sono oggettivamente ingiuriose e spregiative riguardo alla vostra bandiera non imponetela perché non ha posto nel cuore dei Veneti che la ripudiano come il simbolo dello stato occupante.
Della reputazione del vostro stato, dei vostri simboli e delle vostre istituzioni noi non ci preoccupiamo visto che ci imponete ciò che non ci rappresenta e che rifiutiamo.
Noi abbracciamo le conseguenze della nostra fedeltà alla Patria, voi non nascondetevi dietro le vostre sentenze per scagionare la frode che tramandate.
Abbiate il coraggio dei giusti, desistete dalla vostra tirannide o le future generazioni vi ricorderanno per ciò che siete… oppressori, tiranni, invasori.
 
PER CIO' VI DICO
che Sergio Bortotto, in libertà di coscienza e volontà, ha dichiarato la propria sovranità come essere umano, di essere di nazionalità e cittadinanza Veneta e identificando come unica valida autorità sui territori occupati della Serenissima Patria il Governo Veneto Provvisorio (GVP) costituito ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949 sotto l'egida di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) che con la pubblicazione all'Albo Ufficiale del GVP ha invalidato ogni notifica prodotta dalle autorità d’occupazione straniere italiane sui territori della Repubblica Veneta.
OSSERVATO CHE
come Cittadino del Popolo Veneto
  • ha pubblicamente espresso la propria capacità a manifestare validamente e coscientemente la propria volontà nel compimento di atti giuridici di cui è palesemente consapevole.
  • ha così manifestamente espresso e notificato ad ogni autorità d'occupazione straniera italiana il proprio diritto a non essere costretto a eseguire alcunché in relazione a qualsiasi tipo di provvedimento da esso emanato.
  • non è suddito dello stato italiano e non è obbligato in alcun modo verso di esso.
  • come essere umano, manifestamente di nazionalità e cittadinanza Veneta, ha anche il dovere morale di opporsi ad ogni artifizio e inganno che lo induca ad essere reso in schiavitù o asservito in qualsivoglia maniera alle autorità d'occupazione straniere italiane.
  • non si identifica con l'imposta cittadinanza italiana e non si sente obbligato a riconoscere l'illegale giurisdizione dello stato straniero italiano.
  • ha manifestamente esercitato il diritto e potere di rappresentare se stesso.
  • si è riconosciuto Veneto per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine.
  • si riconosce di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte.
  • riconosce come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità;
RICHIAMANDOSI
  • Alla “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) datata 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  • All’Ultimatum del MLNV datato 13.12.2010 e notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  •  
  • Che questo MLNV ha il dovere di ripristinare la legalità sui territori della Serenissima Patria.
  • Che questo MLNV ha stabilito di non usare violenza o di far uso della guerra di liberazione nonostante sia prevista e conforme alla legge.
  • Che questo MLNV disconosce e rigetta l'illegale e imposta autorità delle istituzioni italiane.
  • Che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
  • Che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di Nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma.
  • Che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
CHE IN CONSEGUENZA DI CIO'
  • tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
  • Che la mancanza della prova documentale da tempo dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
  • Che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche.
  • Che tutti gli atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio, anche in difetto degli adempimenti richiesti col presente documento entro e non oltre dieci giorni dalla sua pubblicazione all’ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio avente effetto di notifica a pubblica menzione sono a tutti gli effetti nulli, inesigibili, inesistenti e devono comunque ritenersi estinti.
AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI
  • al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
  • al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
  • alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789;
  • alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
  • al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e iscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
  • al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
  • al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
  • ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
ESSENDO PROVATO
che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
 
SI PRENDA ATTO CHE
  • tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
  • ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
  • l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, pertanto anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) attesta e certifica che ogni essere umano che abbia fatto la propria Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta, non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;   per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome.
SI VIETA
Il trattamento dei dati personali e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del suo nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.
SI AVVISA E NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;
 
E' FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera ai danni della propria persona e di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale per conto dello stato straniero occupante italiano anche ex Corporations,
 
VERRANNO ATTRIBUITE PERSONALMENTE
specifiche responsabilità per aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, minacce, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
Per aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro il MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette.
Aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta.
Per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione e saccheggio nel territorio della Nazione Veneta.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno dei responsabili nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di € diecimila per ogni giorno dalla loro formazione.
 
E’ FATTO OBBLIGO
agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA.
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto e/o contro il MLNV e i suoi militanti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito.
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e/o contro i cittadini del Popolo Veneto.
 
SI FA INFINE PRESENTE CHE
il presente atto verrà pubblicato a mezzo l' ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
Quale Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti  dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra, reclamo che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della personalità giuridica di ogni Cittadino del Popolo Veneto che si sia autodeterminato sotto la propria egida.
Il diritto all'autodeterminazione è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.
Come tutto il diritto internazionale, il principio di autodeterminazione è stato anche ratificato dallo stato italiano con la legge nr.881/1977.
Nell'ordinamento italiano il principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).
Non si sottovaluti che nel settore dell'uso della forza, l'affermazione del principio di autodeterminazione, ha ampliato la portata del divieto di cui all'art.2 par.4 della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli stati di ricorrere anche alla sola minaccia oltre che all'uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all' autodeterminazione … e di violazioni in tal senso ne sono state compiute molte dalle autorità italiane pur agendo in difetto assoluto di giurisdizione.
Noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e nessuno ci può imporre una nazionalità, una cittadinanza e una bandiera che non ci appartiene anche perché è una violazione dell'art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri).
WSM
Con onore e rispetto
Venetia venerdì 1 marzo 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

IL GIORNO DELLE MEMORIA DEGLI INDIANI SIOUX

Il genocidio ignorato dei nativi.

Oggi cade l'anniversario di una dichiarazione di guerra troppo spesso ignorata o non considerata come tale. 

Il 1 febbraio 1876 il ministro degli Interni degli Stati Uniti d'America dichiarò guerra ai Sioux “ostili”, quelli cioè che non avevano accettato di trasferirsi nelle riserve, dopo che era stato scoperto l'oro nelle Black Hills, il cuore del territorio Lakota.

Come si potevano traferire migliaia di uomini, donne e bambini dalla terra dov'erano nati, in una stagione dell'anno in cui il territorio era coperto di neve?

Molti indiani pare neanche ricevettero l'ordine, in quanto impegnati nelle loro attività di caccia, lontano dalla propria residenza.

Quella dichiarazione di guerra del 1 febbraio fu l'inizio del massacro degli Indiani d'America, che culminerà con l'eccidio di Wounded Knee, passato alla storia grazie a canzoni, libri e film.

Sul finire del dicembre 1890, la tribù di Miniconjou guidata da Piede Grosso, appresa la notizia dell'assassinio di Toro Seduto, partì dall'accampamento sul torrente Cherry, sperando nella protezione di Nuvola Rossa. 

Il 28 dicembre furono intercettati dal Settimo Reggimento, che aveva l'ordine di condurli in un accampamento sul Wounded Knee: 120 uomini e 230 tra donne e bambini furono portati sulla riva del torrente, circondati da due squadroni di cavalleria e trucidati.

“Seppellite il mio cuore a Wounded Knee” di Dee Brown è il libro (anche film) che ha commosso generazioni di persone e ispirato cantanti di tutte le generazioni e latitudini, fino a Fabrizio De Andrè che compose la canzone “Fiume Sand Creek”, Prince e Luciano Ligabue.

Protagonista delle lotte indiane per 40 anni fu il Capo Nuvola Rossa (1822-1909) che si confrontò aspramente con l'agente governativo perché venisse rispettata l'autorità tradizionale dei capi indiani.

Nel 1888 invitò i Gesuiti a creare una scuola per i bambini Lakota nella riserva indiana, una scelta necessaria per mantenere il legame degli Indiani con la loro terra.

Pochi anni prima il governo aveva cercato di obbligare i bambini a frequentare una scuola “bianca” per essere “civilizzati” con risultati disastrosi per la cultura indiana.

Nuvola Rossa andò a Washington più volte di ogni altro capo indiano e rimane il leader più rispettato del suo popolo, insieme ad Alce Nero, noto per la sua forte carica spirituale.

Quest'ultimo aveva 13 anni nel 1876 ed era già impegnato nella causa, tanto che l'anno dopo andò a Londra per incontrare la Regina Elisabetta. 

Così racconta il massacro di Wounded Knee: «Brillava il sole in cielo.

Ma quando i soldati abbandonarono il campo dopo il loro sporco lavoro, iniziò una forte nevicata.

Nella notte arrivò anche il vento. 

Ci fu una tempesta e il freddo gelido penetrava nelle ossa.

Quello che rimase fu un unico immenso cimitero di donne, bambini e neonati che non avevano fatto alcun male se non cercare di scappare via».

I Sioux, che preferiscono chiamarsi Dakota o Lakota, sono la principale tribù degli Stati Uniti, con 25.000 membri.

Ora vivono in riserve nei loro antichi territori.

Continuare a raccontare la loro storia (pochi giorni fa è stata la Giornata della memoria) è un modo per non dimenticare di cosa è stato capace l'uomo nel corso della storia e fare in modo che episodi simili non si ripetano.

Tratto da (CLICCA QUI)

 

SANITA’ – SE E’ LUNGA LA LISTA DI ATTESA …

Sanità.
Lista d’attesa troppo lunga?
Puoi andare dal privato pagando solo il ticket
Esami con liste d’attesa lunghe?
Come chiedere e ottenere la scorciatoia in ospedale
Che fare se, dopo aver pagato il ticket, ci dicono che, per una visita specialistica in ospedale, i tempi di attesa sono lunghi?
Che possiamo fare se, per eseguire una risonanza magnetica, una tac o una ecografia dobbiamo aspettare diversi mesi, magari quando ormai la nostra patologia potrebbe essersi aggravata?
Eppure la legge parla chiaro: il malato ha diritto alle prestazioni mediche entro tempi certi che sono:
30 giorni per le visite mediche specialistiche;
60 giorni per gli esami diagnostici.
Che fare, allora, se la lista d’attesa in ospedale è troppo lunga?
Ricorrere allo studio medico privato o alla clinica privata è certo una soluzione, ma a fronte di costi a volte eccessivi per le tasche dei cittadini.
Preso dallo sconforto, il malato si adatta alla fila lunga, è obbligato ad attendere il suo posto in una interminabile lista d’attesa in ospedale.
Insomma ci si rassegna all’idea che il diritto alla salute non viene affatto tutelato da una sanità pubblica che, tuttavia, paghiamo annualmente con le tasse.
In verità, una soluzione c’è, ed anche particolarmente vantaggiosa, ma sono in pochi a conoscerla, anzi quasi nessuno. Né gli ospedali e le strutture pubbliche dell’Asl ne danno comunicazione ai malati.
Il tutto è scritto in un decreto legislativo del 1998.
In pratica la legge stabilisce il diritto del cittadino a conoscere la data entro cui avverrà la visita medica o l’esame diagnostico nonché il tempo massimo di attesa.
Se la prestazione non può essere garantita entro i tempi massimi garantiti per legge (che – come detto – sono di 30 giorni per le visite specialistiche e di 60 giorni per gli esami diagnostici),
il malato può pretendere che la medesima prestazione sia fornita dal medico privatamente, in intramoenia, senza costi aggiuntivi rispetto al ticket già pagato.
Il malato dovrà presentare al direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di appartenenza una richiesta in carta semplice per «prestazione in regime di attività libero-professionale intramuraria».
In essa dovrà fornire i propri dati e premettere che:
gli è stato prescritto un particolare accertamento diagnostico o una visita specialistica (indicando quale);
il Cup ha comunicato l’impossibilità di prenotare la prestazione richiesta prima della data del… (indicare la data che, come detto, deve essere superiore a 30 giorni per le visite specialistiche e 60 per gli accertamenti come Tac, risonanza magnetica, raggi, ecografie, ecc.);
la prestazione ha carattere urgente, incompatibile con i tempi di attesa indicati;
il decreto legislativo n. 124/1998, all’articolo 3 comma 10, prescrive che i Direttori Generali disciplinino i tempi massimi intercorrenti tra la richiesta e l’erogazione delle prestazioni…
Per leggere il resto dellì'articolo (CLICCA QUI).
 

APPELLO AI VENETI

A P P E L L O
  • a tutti i Cittadini Veneti
  • a tutti i Patrioti impegnati a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma condivisibile.
Pur approvando il principio per cui è sempre nostro diritto difenderci, difendere i nostri cari e i nostri beni da qualsiasi aggressione, si fa appello al senso di responsabilità di ogni Cittadino del Popolo Veneto, anche radunato sotto qualsiasi gruppo o sigla.
Devono immediatamente cessare le attività di contrasto allo stato occupante e che di fatto risultino inadatte e controproducenti per gli stessi partecipanti.
La resistenza all'illegale ingerenza delle autorità di occupazione straniere italiane deve essere comune e condivisibile da tutti coloro che vogliono il ripristino di sovranità del Popolo Veneto sulle proprie terre.
Non si deve e non si possono porre in essere iniziative che nel loro concretarsi mettano a rischio i Cittadini Veneti che vi partecipano e indirettamente espongano anche tutti gli altri Patrioti, compreso questo MLNV-GVP alle rappresaglie da parte italiana.
La lotta di liberazione deve evolversi dalla fase di pura protesta e concretarsi in una mirata e condivisibile opposizione che consenta di equilibrare la partecipazione di tutti i Patrioti ad azioni comuni e soprattutto non violente.
Dobbiamo essere consapevoli dei nostri diritti e della nostra forza … ma dobbiamo ricordarci che essere forti non significa necessariamente essere violenti.
Non possono essere più tollerate iniziative, specialmente reclamistiche di parte, che ledano gli interessi nazionali e il legale, legittimo e non violento percorso di autodeterminazione del Popolo Veneto.
 
WSM
Con onore e rispetto
Venetia mercoledì 13 febbraio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
 
 
APPEAL TO THE VENETIANS
APPEAL
to all the Venetian citizens
to all the patriots involved in any capacity and in any shareable form.
 
Although approving the principle for which it is always our right to defend ourselves, defend our loved ones and our assets from any aggression, we appeal to the sense of responsibility of every citizen of the Venetian people, even gathered under any group or initials.
The activities of contrasting to the occupying state must immediately stop which in fact  are unsuitable and counterproductive for the same participants.
Resistance to the illegal interference of Italian foreign occupation authorities must be common and shared by all those who want the restoration of the Venetian people's sovereignty over their lands.
We must not and can not take initiatives that in their realization can  endanger the Venetian citizens who participate and indirectly expose all the other patriots, including this MLNV-GVP to reprisals from the Italian state.
The liberation struggle must evolve from the phase of pure protest and take concrete form in a targeted and shareable opposition that allows to balance the participation of all the patriots in common and above all non-violent actions.
We must be aware of our rights and our strength … but we must remember that being strong does not necessarily mean being violent.
It is no longer possible to tolerate initiatives, especially the  opportunistic ones, that harm national interests and the legal, legitimate and non-violent path of self-determination of the Veneto people.
With honor and respect
Venetia Wednesday 13th February 2019
Sergio Bortotto
President of the MLNV and Veneto Provisional Government
 
 

SONO CITTADINO VENETO E NON RICONOSCO LA VOSTRA AUTORITA’

Ecco l'articolo apparso su "Oggi Treviso" on line.
Chissà come mai dopo la protesta di un Cittadino del Popolo Veneto viene aggiunta la didascalia riferita ai controlli di fine settimana operati dalla polizia di stato straniera italiana sui nostri terriori e durante i quali sarebbero stati trovati alla guida persone ubriache e sotto l'effetto di cannabis e cocaina.
logo OggiTreviso
Si rifiuta di mostrare i documenti alla polizia:
“Non riconosco l’autorità dello Stato italiano, sono cittadino veneto”.
Controlli nel fine settimana: trovati alla guida ubriachi e sotto l'effetto di cannabis e cocaina
TREVISO
Ha avuto il suo bel da fare, la polizia stradale di Treviso, in collaborazione con quella di Vittorio Veneto e Castelfranco, questo fine settimana. Durante i controlli atti a prevenire le “stragi del sabato sera” gli agenti hanno fermato 70 veicoli e controllato 80 persone.
Cinque persone sono state trovate alla guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico nel sangue compreso tra 0,59 mg/l e 1,5 mg/l.
Tre persone invece sono state trovate con in corpo cannabinoidi, cocaina e anfetamina. 
Queste avevano suscitato sospetto per il loro comportamento e sono state sottoposte al test della saliva.
Le successive analisi hanno poi dimostrato che solo uno dei tre era in stato di alterazione dovuto alle sostanze stupefacenti alla guida, mentre gli altri due erano consumatori abituali.
La persona trovata in stato di alterazione aveva anche uno spinello fumato per metà, in auto.
Per lui la sanzione sarà pesante: la multa va dai 1.500 au 6.000 euro e rischia l’arresto da 6 mesi a un anno.
Durante i controlli c’è stato anche chi si ha posto degli ostacoli.
Una persona si è rifiutata di mostrare i propri documenti agli agenti,dicendo di essere un cittadino veneto che non riconosce l’autorità della polizia e dello stato italiano.
E a nulla sono valsi i vari tentativi degli agenti: l’uomo ha continuato a rifiutarsi di mostrare i documenti e ha affermato di essere vittima di abuso.
Rischia per questo una multa fino a 345 euro e la perdita di tre punti sulla patente.
Nei guai è finito anche un altro automobilista che, alla vista degli agenti, non si è fermato all’alt e poco lontano ha abbandonato la sua Fiat 500 per fuggire a piedi.
Se è per questo anche gli agenti della stradale e chi per loro, rischiano grosso.
Se il cittadino del Popolo Veneto inoltrerà la segnalazione alla Polisia Nasionale Veneta (vedi) saranno iscritti a ruolo giudiziario dalla Polisia Nasionale del Governo Veneto Provvisorio (www.mlnv.org) per aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno dei responsabili, anche in concorso, nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di € diecimila per ogni giorno dalla loro formazione.
A buon intenditore poche parole.
WSM
Venetia, 4 febbraio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

2019.01.31 – AVVISO A PUBBLICA MENZIONE

 
Oggetto:INVITO A PUBBLICA MENZIONE
avvocato prete roberto – designato d'ufficio nel processo penale italiano nr.1993/2012 rgnr della procura straniera italiana in treviso.
(processo alla polisia veneta)
 
at
  • PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO
Palazzo Chigi – Piazza Colonna 370 – 00187 Roma – Italia
 
  • AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE ITALIANO DI TREVISO
+ Viale Giuseppe Verdi, 18, 31100 Treviso TV
' 0422-418111 7  —
 
  • ALL'UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE
PRESSO IL TRIBUNALE ITALIANO DI TREVISO
 
  • ORDINE AVVOCATI ITALIANI DI TREVISO
+ Viale Graziano Appiani, 26, 31100 Treviso TV
' 0422-264212  7  —
8 info@ordineavvocatitreviso.it
 
  • ALL'AVVOCATO ITALIANO ROBERTO PRETE
  • via Giovanni Marini nr.3, 31100 Treviso
  • 0422-545277 –  7  0422-545291
  • robertoprete@pec.ordineavvocatitreviso.it
 
e per l'ulteriore a praticarsi
 
  • SEGRETERIA DI STATO – SEDE
 
  • DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA
    PROVEDITORATO GENERALE DE LA POLISIA JUDISIARIA
    DIPARTIMENTO DE JUSTIXIA

 
Si fa seguito all'atto di diffida del 26 settembre 2012 di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) inviata all'avvocato PRETE ROBERTO, alla procura della repubblica in Treviso, alla questura in Treviso, all'ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale in Treviso, all'ordine degli avvocati in Treviso, tutte in qualità di organi e autorità d'occupazione straniere italiane.
Si fa inoltre riferimento alla sentenza di completa assoluzione relativamente al procedimento penale nr.1993/2012 rgnr del Tribunale straniero italiano in Treviso e per il quale l'avvocato PRETE ROBERTO era stato designato d'ufficio.
Il processo alla "Polisia Veneta" è stato per noi impiantato e condotto come un "procedimento penale farsa", destinato a diffamare e a impedire l'affermarsi di questo Movimento di Liberazione Nazionale.
Le molteplici illegalità perpetuatesi reiteratamente in quasi dieci anni di soprusi in danno dei membri di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e di altri Cittadini dichiaratisi Veneti, hanno portato altresì alla mancata restituzione di molti beni anche personali e familiari illegalmente sottratti con arbitrari sequestri da parte della polizia giudiziaria, nella fattispecie la digos della polizia di stato italiana.
Vi sono state per di più mirate e persistenti azioni denigratorie attuate attraverso disdicevoli articoli di una certa stampa e reportage anche su siti istituzionali come quello della polizia di stato italiana.
L'attività d'indagine è stata attuata anche con veri e propri atti discriminatori e intimidatori posti in essere da taluni membri della polizia di stato italiana, spintisi anche a minacciare testimoni e ad intimorirli ricordando loro che non avrebbero mai più goduto della riservatezza nei collegamenti telefonici perché le loro comunicazioni sarebbero state oggetto di intercettazioni.
Si consideri inoltre che tale inchiesta, finita nel nulla, ha rovinato famiglie e calunniato gente per bene colpevoli solo di aver rivendicato il diritto di sovranità per il proprio Popolo e senza mai porre in essere alcuna iniziativa illegale e/o partecipando anche a semplici manifestazioni di protesta o di contrasto in ambito italiano.
Inammissibile invece risulta l'assenza di qualsiasi provvedimento preso dalle autorità italiane a carico dei responsabili di tale inchiesta, in particolar modo l'ex Procurato Capo Fojadelli e l'ex Questore Carmine Damiano e di tutti i vertici e gli operatori della Digos.
Tutti questi "signori" hanno spudoratamente inventato il ritrovamento di armi che poi hanno pubblicamente e deliberatamente attribuito ad un fantomatico arsenale della Polisia Veneta pur sapendo che erano legalmente detenute da uno dei membri di questo direttivo, tra l'altro un ufficiale comandante di una polizia locale.
Da certa stampa, che ne aveva dato ampio risalto, risulterebbe che perfino l'ex ministro dell'interno italiano AGELINO ALFANO, a mezzo l'avvocatura dello stato, si era costituito parte civile, avanzando la pretesa risarcitoria di un milione di €uro per aver infangato l'immagine della polizia di stato italiana con la pretesa di costituirne una Veneta.
Non di meno risultano avventate e discriminatorie le iniziative politiche di alcuni esponenti di partiti di sinistra di allora con interpellanze parlamentari contro questo Movimento di Liberazione Nazionale.
C'è da chiedersi se la vostra corte dei conti non abbia mai aperto una inchiesta sui costi di tale indagine inutile e costruita ad arte.
Adesso, anche PRETE ROBERTO avvocato italiano e designato d'ufficio dalla procura straniera italiana, avanza pretese esorbitanti per il patrocinio nella causa.
Nessuno del MLNV lo ha mai nominato o incontrato di persona e nessuno ha mai promosso questo inutile procedimento.
Cos'è una presa in giro?
Non sussistono elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente garantito anche in ambito italiano (art. 111 Cost.), venendo meno i requisiti della terzietà e dell’imparzialità del giudice che dovrebbero garantire e tutelare la serenità, l’equilibrio, il distacco e l’indipendenza di giudizio del singolo giudice rispetto alle parti e all’oggetto della controversia.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.  
Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
L'atto di diffida del 26 settembre 2012 di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) fu inviata all'avvocato PRETE ROBERTO, alla procura della repubblica in Treviso, alla questura in Treviso, all'ufficio del giudice per le indagini preliminari del tribunale in Treviso, all'ordine degli avvocati in Treviso.
In tale documento si vietava a tale legale e allo stesso ordine degli avvocati di rappresentare e/o parlare a nome dei membri di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto.
L'atto precisava altresì che nessuna pretesa di pagamento sarebbe stata soddisfatta.
Questo avvocato, invece, ha deliberatamente violato le nostre disposizioni e pretende adesso di essere profumatamente pagato da ogni singolo membro del direttivo coinvolto illegalmente in tale inutile e oneroso procedimento straniero italiano.
Rivolgendosi al giudice di pace straniero italiano di Treviso ha ottenuto sentenza  munita di formula esecutiva condannando i vari membri del direttivo coinvolti a pagare immediatamente somme complessive che arrivano anche ad otto mila euro.
La follia è sicuramente di casa in ambito italiano.
L'avvocato italiano che nessuno di noi ha mai visto e conosciuto, nominato d'ufficio dalla procura straniera italiana, pretenda il pagamento delle sue parcelle dai responsabili di questa inchiesta.
Viene così da pensare che se un Cittadino Veneto, che tale si professa, viene perseguito ad iniziativa di una qualsiasi autorità straniera italiana d'occupazione e portato innanzi ad un giudice straniero italiano, per le leggi italiane sarebbe tenuto ugualmente al pagamento di un avvocato italiano designato d'ufficio dalle stesse autorità straniere italiane.
Questa è pura follia perché il sistema dimostra di essere vessatorio e persecutorio anche se il Cittadino Veneto risultasse scagionato da ogni accusa.
L'inganno dov'è?
Le autorità straniere italiane, responsabili dell'inchiesta, non vengono punite o perseguite, nonostante sia palese l'infondatezza delle loro accuse e viene comunque punito il Cittadino Veneto che, nonostante sia stato scagionato, secondo la legge dello stato straniero occupante italiano, dovrebbe sostenere le spese di una difesa che non riconosce e che non ha chiesto.
Insomma, sempre e solo una questione di "skei", ovvero di soldi da pagare.
Quindi, se un Cittadino Veneto, nonostante non riconosca l'autorità e la giurisdizione dello stato straniero italiano, viene ripetutamente perseguitato con altre inchieste e magari anche assolto, sarebbe comunque forzato a pagare profumatamente tutti gli avvocati d'ufficio che gli si impone di avere.
E noi Veneti dovremmo mantenere il sistema parassitario che ci opprime?
Questo non è forse razzismo e colonialismo istituzionale?
Ma veniamo al dunque.
Come ribadito altre volte questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto non può essere soggetto né assoggettato alla giurisdizione dello stato straniero italiano soprattutto perché sui Territori della Serenissima Patria, esso agisce in difetto assoluto di giurisdizione.
E' consuetudine consolidata altresì che i Movimenti di Liberazione Nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono in nome e per conto loro perché sono Enti autonomi e indipendenti a livello internazionale, anche se non dotati di una piena personalità internazionale, perché agiscono al pari di uno stato sovrano.
Tutti i membri del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, in libertà di coscienza e volontà, hanno dichiarato la propria sovranità come esseri umani, di essere di nazionalità e cittadinanza Veneta e identificando come unica valida autorità sui territori occupati della Serenissima Patria il Governo Veneto Provvisorio (GVP) costituito ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949 sotto l'egida di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
osservato
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  ha pubblicamente espresso la sua capacità a manifestare validamente e coscientemente la propria volontà nel compimento di atti giuridici di cui è palesemente consapevole.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  ha così manifestamente espresso e notificato ad ogni autorità d'occupazione straniera italiana il proprio diritto a non essere costretto a eseguire alcunché in relazione a qualsiasi tipo di provvedimento da esso emanato.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  non è suddito dello stato italiano e non è obbligato in alcun modo verso di esso.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV, come essere umano, manifestamente di nazionalità e cittadinanza Veneta, ha anche il dovere morale di opporsi ad ogni artifizio e inganno che lo induca ad essere reso in schiavitù o asservito in qualsivoglia maniera alle autorità d'occupazione straniere italiane.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  non si identifica con l'imposta cittadinanza italiana e non si sente obbligato a riconoscere l'illegale giurisdizione dello stato straniero italiano.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  ha manifestamente esercitato il diritto e potere di rappresentare se stesso.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV si è riconosciuto Veneto per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  si riconosce di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte.
  • Che ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  riconosce come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità;
  • Che il presente atto non può essere ignorato e non preso in considerazione con tutte le conseguenze da esso derivanti.
  • Che il presente atto è altresì rafforzato dal negato consenso senza pregiudizio ai sensi dell'UCC 1-308.
RICHIAMANDOSI
  • Alla “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) datata 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  • All’Ultimatum del MLNV datato 13.12.2010 e notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  •  
  • Che questo MLNV ha il dovere di ripristinare la legalità sui territori della Serenissima Patria.
  • Che questo MLNV ha stabilito di non usare violenza o di far uso della guerra di liberazione nonostante sia prevista e conforme alla legge.
  • Che questo MLNV disconosce e rigetta l'illegale e imposta autorità delle istituzioni italiane.
  • Che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
  • Che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di Nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma.
  • Che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
che in conseguenza di ciò
  • tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
  • Che la mancanza della prova documentale da tempo dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
  • Che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche.
  • Che tutti gli atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio, anche in difetto degli adempimenti richiesti col presente documento entro e non oltre dieci giorni dalla sua pubblicazione all’ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio avente effetto di notifica a pubblica menzione sono a tutti gli effetti nulli, inesigibili, inesistenti e devono comunque ritenersi estinti.
AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI
  • al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
  • al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
  • alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789;
  • alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
  • al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e iscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
  • al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
  • al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
  • ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
essendo provato
che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
Si prenda atto CHE
  • tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
  • ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
  • l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, pertanto anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) attesta e certifica che ogni essere umano che abbia fatto la propria Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta, non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;   per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome.
SI VIETA
Il trattamento dei dati personali di ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del suo nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.
SI AVVISA E NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;
E' FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera in danno di ciascuno dei membri del Direttivo del MLNV  e di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale per conto dello stato straniero occupante italiano anche ex Corporations,
verranno attribuite personalmente
specifiche responsabilità per aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, minacce, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
Per aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro il MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette.
Aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta.
Per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione e saccheggio nel territorio della Nazione Veneta.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno dei responsabili anche se in concorso fra loro, nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di € diecimila per ogni giorno dalla loro formazione.
Si chiede e prescrive altresì l'allontanamento dell'Avvocato PRETE ROBERTO da tutti i territori occupati della Serenissima Patria perché espulso quale soggetto indesiderato e nemico del Popolo Veneto.
E’ FATTO OBBLIGO
agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA.
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto e/o contro il MLNV e i suoi militanti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito.
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e/o contro i cittadini del Popolo Veneto.
SI FA INFINE PRESENTE CHE
il presente atto verrà pubblicato a mezzo l' ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
Quale Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti  dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra, reclamo che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della personalità giuridica di ogni Cittadino del Popolo Veneto che si sia autodeterminato sotto la propria egida.
Il diritto all'autodeterminazione è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.
Come tutto il diritto internazionale, il principio di autodeterminazione è stato anche ratificato dallo stato italiano con la legge nr.881/1977.
Nell'ordinamento italiano il principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).
Non si sottovaluti che nel settore dell'uso della forza, l'affermazione del principio di autodeterminazione, ha ampliato la portata del divieto di cui all'art.2 par.4 della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli stati di ricorrere anche alla sola minaccia oltre che all'uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all' autodeterminazione … e di violazioni in tal senso ne sono state compiute molte dalle autorità italiane pur agendo in difetto assoluto di giurisdizione.
Noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e nessuno ci può imporre una nazionalità e una cittadinanza che non ci appartiene anche perché è una violazione dell'art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri).
 
WSM
Con onore e rispetto
Venetia giovedì 31 gennaio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

DISCIPLINA FISCALE E FATTURAZIONE

DECRETO NR.06 DEL 23 GENNAIO 2019
DISCIPLINA FISCALE E FATTURAZIONE
 
Questo Governo Veneto Provvisorio (GVP), istituito dal Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo Addizionale (1977) alle Convenzioni di Ginevra del 1949,
 
VISTO
L'Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio
 
DISPONE
che tutte le attività economiche siano assoggettate alla disciplina fiscale prevista e così decisa al 10% dell'importo complessivo del costo di compravendita del bene e/o servizio.
La percentuale di tale imposta è da applicarsi in regime extra CEE e destinata alla Cassa Nazionale Veneta quale imposta unica su i consumi.
Tale regime d'imposta non è applicabile alla vendita con importi inferiori a dieci SCH (10 schei) (equivalenti per ora ad € 10,00).
Per tutte quelle attività destinate alla produzione di beni e servizi acquistabili per importi fino ai dieci SCH (10 schei) verrà negoziato e concordato un regime di contributo d'imposta forfettario, tuttavia non superiore al 10% del ricavo complessivo stimato per il mese in corso.
Nell'ambito di ogni tipo di attività, se applicabile il regime d'imposta predetto, ogni titolare avrà cura di emettere una ricevuta pari all'importo percepito e distinto dalla maggiorazione del 10% di imposta a carico dell'acquirente.
In questa fase di transizione e fino a nuove disposizioni è di onorevole competenza del Titolare dell'attività economica provvedere ad essere pagato dei beni e/o servizi venduti maggiorati del costo dell'imposta prevista, da versarsi alla fine di ogni mese alla Cassa Nasionale Veneta.
WSM
Co onor e rispeto
Venetia 23 genaio 2019
Sergio Bortotto Presidente de el MLNV-GVPREGISTRA LA TO IMPRESA VENETA
 
Per lavoro deve intendersi l'attività svolta per realizzare e produrre qualcosa.
L'esercizio di un'attività lavorativa comporta l'uso di energie, l'impegno e la fatica per conseguire un risultato.
Ogni lavoro ha dunque come proposito la produzione di un "prodotto o servizio", spesso materiale ma anche intellettuale, artistico o spirituale.
L'esercizio di una professione o di un'arte è il frutto del patrimonio individuale di conoscenze, competenze e idoneità di ogni  persona.
Nel loro insieme, le attività produttive, partecipano, condividono e si manifestano come un patrimonio collettivo di capacità e di esperienza  che traslate sul piano sociale consentono anche di stimare il livello di civiltà di un Popolo.
Ogni attività esercitata, pur essendo espressione della capacità individuale di ciascuno, concorre al progresso collettivo della Nazione che eguaglia ogni membro del proprio Popolo alle usanze, tradizioni, credenze e cultura ad esso appartenenti.
Nel suo insieme le attività esercitate costituiscono un fenomeno sociale che necessita di essere regolato da rapporti economici e giuridici che ne disciplinino e favoriscano lo sviluppo per la produzione di beni e servizi collettivamente condivisi.
Non può essere favorita alcuna attività che produca beni inutili, dannosi o che non siano connaturati al bene comune universale.
Ogni professione implica inevitabilmente il rapporto tra due protagonisti principali il "produttore" e il "beneficiario" del bene o del servizio.
Lo stato, quale espressione dell'amministrazione collettiva, interviene solamente per regolare, nel comune interesse, i rapporti fra i due soggetti, al fine di scongiurare ogni forma di fraudolenta speculazione e per stabilirne il giusto concorso al mantenimento di servizi e beni comuni.
Il prodotto di un lavoro o di un'arte non può dunque essere gravato alla fonte ma, in equa misura, solo al beneficiario, (ecco l'imposta al 10% sui consumi, quale unico contributo previsto).
L'offerta e la domanda di un determinato prodotto o servizio devono essere la sola naturale conseguenza l'una dell'altra.
I criteri di uniformità delle norme, previste dal nostro ordinamento giuridico, ( SEZ.01 – ART.02) impongono anche in questo caso che esse siano solo di carattere generale, fra loro coerenti e armonizzate, equilibrate con la tipicità culturale e le nostre tradizioni e che siano comprensibili, sintetiche e semplici.
E' questo il solo modo per realizzare e salvaguardare il principio fondamentale per cui in ogni professione non è la posizione che assicura la competenza, ma è quest'ultima ad avvalorare la posizione.
Ogni attività lavorativa è fondamentale per determinare il progresso tecnologico e scientifico, è vitale per una migliore organizzazione sociale, è indispensabile anche per creare un' appropriata alternativa economica.
Ecco perché lavoro e sviluppo devono essere ispirati dai valori che stanno alla base della convivenza civile e che devono essere un riferimento incondizionato.
 
 
 

2019.01.18 – INVITO A PUBBLICA MENZIONE – ILLEGALI VACCINAZIONI IMPOSTE

Oggetto: INVITO A PUBBLICA MENZIONE –  illegali le vaccinazioni imposte.
 
at
 
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO
Palazzo Chigi – Piazza Colonna 370 – 00187 Roma – Italia
 
Sig. Francis Contessotto (Presidente)
Federazione Italiana Scuole Materne – Treviso (FISM)
Via Sant'Ambrogio di Fiera, 10, 31100 Treviso TV
 
Don Adriano Sant Parroco
rappresentante legale scuola per l’infanzia paritaria Annibale Brandolini
via San francesco nr.2, 31030 Cison di Valmarino
 
e per l'ulteriore a praticarsi
 
SEGRETERIA DI STATO – SEDE
 
DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA
PROVEDITORATO GENERALE DE LA POLISIA JUDISIARIA
DIPARTIMENTO DE JUSTIXIA
 
con riferimento a
ILLEGALE OBBLIGO DI VACCINAZIONE
 
Questo Governo Veneto Provvisorio (GVP), costituito ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949 sotto l'egida di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) ha ricevuto diverse segnalazioni/denuncie alla Polisia Nasionale Veneta circa l'allontanamento di bambini non vaccinati ai quali è impedita la partecipazione alle scuole materne presenti nei nostri territori.
Considerato che tale decisione è stata presa dai responsabili di talune scuole materne in ossequio alla circolare dell'ex ministro della salute Beatrice Lorenzin dello stato straniero occupante italiano, tali provvedimenti sono vietati perché tale disposizione è nulla ed esercitata in difetto assoluto di giurisdizione.
Il persistere di provvedimenti presi in tale senso e in qualsivoglia maniera, costituiscono veri e propri illeciti e come tali sono vietati.
 
VISTI
  • il Decreto nr. 1 emesso da questo Governo Veneto Provvisorio in data 1 giugno 2012;
  • il Decreto nr. 4 emesso da questo Governo Veneto Provvisorio in data 9 aprile 2013;
  • il Decreto nr. 5 emesso da questo Governo Veneto Provvisorio in data 6 gennaio 2019.
CONSIDERATO CHE
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di manifestare validamente e coscientemente la propria volontà nel compimento di atti giuridici di cui è palesemente consapevole.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità del riconoscimento del proprio inalienabile diritto a non essere costretto a eseguire alcunché in relazione a qualsiasi tipo di provvedimento emanato da qualsiasi autorità straniera italiana di occupazione.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di non essere e considerarsi suddito dello stato italiano e di non essere obbligato in alcun modo verso di esso.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità, come essere umano, di affermare in dignità e giustizia la propria nazionalità e cittadinanza Veneta ottemperando al dovere morale di opporsi ad ogni artifizio e inganno che lo induca ad essere reso in schiavitù o asservito in qualsivoglia maniera alle autorità d'occupazione straniere italiane.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di non identificarsi con l'imposta cittadinanza italiana e per l'effetto di non sentirsi obbligato a riconoscere l'illegale giurisdizione dello stato straniero italiano.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di rappresentare se stesso.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di riconoscersi per ciò che è per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di riconoscersi di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte.
  • e' estesa ad ogni Cittadino del Popolo Veneto la facoltà e autorità di riconoscere come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità.
  • Che la validità e l'autorità del presente atto è estesa di diritto ad ogni Cittadino del Popolo Veneto e che non può essere ignorato e non preso in considerazione con tutte le conseguenze da esso derivanti.
  • Che questo MLNV ha il dovere di ripristinare la legalità sui territori della Serenissima Patria.
  • Che questo MLNV pur stabilendo di non usare violenza o di ricorrere alla "guerra di liberazione", nonostante sia prevista e conforme alla legge, riconosce ad ogni Cittadino del Popolo Veneto il diritto di difendersi, difendere i propri cari e i propri beni da qualsiasi aggressione, anche con l'uso della forza se inevitabile.
  • Che questo MLNV disconosce e rigetta l'illegale e imposta autorità delle istituzioni italiane.
RICHIAMANDOSI
  • Alla “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) datata 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
  • All’Ultimatum del MLNV datato 13.12.2010 e notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011.
PRENDENDO ATTO
  • Che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
  • Che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di Nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma.
  • Che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
E CHE IN CONSEGUENZA DI CIO'
 
tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione
  • di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
  • Che la mancanza della prova documentale da tempo dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
  • Che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche.
  • Che tutti gli atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio, anche in difetto degli adempimenti richiesti col presente documento entro e non oltre dieci giorni dalla sua pubblicazione all’ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio avente effetto di notifica a pubblica menzione sono a tutti gli effetti nulli, inesigibili, inesistenti e devono comunque ritenersi estinti.
AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI 
  • al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
  • al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
  • alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789;
  • alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
  • al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e iscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
  • al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
  • al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
  • ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
ESSENDO PROVATO
che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
E' STATO DECRETATO QUANTO SEGUE
  • tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
  • ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
  • l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, pertanto anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) attesta e certifica che ogni essere umano che si riconosce e si identifica nel Popolo Veneto non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;   per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome. 
SI VIETA
Il trattamento dei dati personali di ogni Cittadino del Popolo Veneto e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del suo nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.
 
SI AVVISA E NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;
E' FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera che limiti l'esercizio dei propri diritti o in danno:
  • delle Istituzioni Venete;
  • della sovranità del Popolo Veneto;
  • dell’integrità territoriale della Nazione Veneta;
  • della personalità della Nazione Veneta;
  • di ogni ente, organizzazione, entità e attività economica e/o di volontariato pubblica e privata, nonché delle Parrocchie, Chiese e Comunità Religiose Cristiane o professanti un credo religioso comunemente condivisibile e riconosciuto da questo GVP;
  • di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale per conto dello stato straniero occupante italiano anche ex Corporations
VERRANNO ATTRIBUITE PERSONALMENTE
specifiche responsabilità per aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro Istituzioni Venete, contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, minacce, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
Per aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette.
Aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta.
Per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione e saccheggio nel territorio della Nazione Veneta.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno dei responsabili anche se solo in concorso, nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di € diecimila per ogni giorno dalla loro formazione.
E' FATTO OBBLIGO
agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto, nonché di ogni ente, organizzazione, entità e attività economica e/o di volontariato pubblica e privata, nonché delle Parrocchie, Chiese e Comunità Religiose Cristiane o professanti un credo religioso comunemente condivisibile e riconosciuto da questo GVP.
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITà COLLETTIVA
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto e/o contro il MLNV e i suoi militanti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito.
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e/o contro i cittadini del Popolo Veneto. 
Il presente atto verrà pubblicato a mezzo l' ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
Quale Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti  dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra, reclamo che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della personalità giuridica di ogni Cittadino del Popolo Veneto che si sia autodeterminato sotto la propria egida.
Il diritto all'autodeterminazione è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.
Come tutto il diritto internazionale, il principio di autodeterminazione è stato anche ratificato dallo stato italiano con la legge nr.881/1977.
Nell'ordinamento italiano il principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).
Non si sottovaluti che nel settore dell'uso della forza, l'affermazione del principio di autodeterminazione, ha ampliato la portata del divieto di cui all'art.2 par.4 della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli stati di ricorrere anche alla sola minaccia oltre che all'uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all' autodeterminazione … e di violazioni in tal senso ne sono state compiute molte dalle autorità italiane pur agendo in difetto assoluto di giurisdizione.
Noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e nessuno ci può imporre una nazionalità e una cittadinanza che non ci appartiene anche perché è una violazione dell'art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri).
WSM
Con onore e rispetto
Venetia 18 gennaio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
A (S)PROPSITO DI VACCINI OBBLIGATORI
TERRENO e MALATTIA
Caro medico vaccinatore… ,
Sei legato alle teorie di Big Pharma che provengono dal bugiardo falsificatore Pasteur.
I Germi batteri e virus non sono le cause di malattia ma la loro conseguenza, perché è il terreno malato che ammala.
Quando è in alterazione di pH rH e resistività, che se in quelle condizioni, ammala le cellule che entrano in uno stato di stress ossidativo, mal funzionando e creando aggravamento dello stato di salute di tessuti e quindi di organi.
I batteri autoctoni cercano di riparare i tessuti danneggiati o alterati, però quando sono in situazione di disbiosi, disequilibrio fra di essi, proliferano mutando forma per il terreno alterato e quindi funzione, generando tossine che aggravano lo stato generale del soggetto … e sono quelli che poi voi medici impreparati e incompetenti ritrovate nel sangue o nei fluidi del corpo.  
Quindi agire su di essi con antibiotici e /o Vaccini significa non capire nulla di biologia.
I virus che si trovano con gli esami di laboratorio, nei fluidi umani sono la conseguenza delle apoptosi cellulari per il disfacimento dei mitocondri che contengono DNA, e/o di quello nucleico.
Quindi anche in questo caso i virus non ammalano ma sono la conseguenza dell'ammalamento.
Quindi anche in questo caso, antivirali e vaccini NON SERVONO MAI.   
Basta con le bugie… 
Pasteur  stesso, sul letto di morte disse:  "il Terreno è tutto, il microbo è niente" … 
Quindi occorre lavorare sul Terreno per riordinare le sue alterazioni e tutto andrà a posto e la Perfetta Salute comparirà, mentre agendo con farmaci e/o Vaccini, sui cosiddetti germi, non elimineremo la causa vera, ma solo dei sintomi … e ci riammaleremo nel tempo.
Cari "medici"…. Studiate biologia, per favore o cambiate mestiere, siete pericolosi per la salute umana.
A parte i meccanici del corpo.
Ricordatevi “I batteri accompagnano la malattia, non la creano”.
(by Max von Pettenkofer medico e chimico bavarese, amico di Koch)
Tratto da un post in Telegram (vedi)
La materna Brandolini di Cison “esclude” i bimbi non vaccinati: "Non potevamo agire diversamente"
E’ scoppiato a Cison di Valmarino un caso che sicuramente farà molto discutere.
La scuola per l’infanzia paritaria Annibale Brandolini situata in centro paese, con una raccomandata firmata dal parroco don Adriano Sant, in quanto rappresentante legale dell’Ente, ha comunicato a quattro famiglie che i loro bimbi sarebbero stati esclusi dal giorno 8 di gennaio, in quanto sprovvisti dei vaccini obbligatori. 
Gli stessi bimbi erano stati accettati all’inizio dell’anno scolastico 2018/2019, in attesa che la posizione venisse regolarizzata, attraverso un percorso concordato con l’Ulss 2.
La decisione è stata presa dalla materna in ossequio alla circolare dell'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ma anche su indicazione della Federazione italiana scuole materne (Fism) Treviso che dava tempo fino al 31 dicembre alle scuole aderenti per regolarizzare le posizioni. 
Ora cosa succederà? 
A rispondere la coordinatrice della scuola Eleonora Fantin, molto scossa dal clamore mediatico della vicenda, soprattutto per il forte legame che si è creato fra maestre e bambini. 
Non potevamo fare diversamente, ci piange il cuore ma questa è la realtà – spiega Fantin – Siamo state una delle poche materne ad accettare a settembre i bimbi non in regola con le vaccinazioni, ma che avevano cominciato un percorso concordato con l’Ulss. La deroga sarebbe stata possibile solo se l’iter fatto di vari appuntamenti fosse stato portato a termine o perlomeno fosse iniziato nei tempi stabiliti". 
"Il mio augurio è che la situazione si sblocchi al più presto e che i bimbi tornino tra noi – prosegue Eleonora Fantin 
Tra l’altro già oggi uno di loro è rientrato, in quanto i genitori ci hanno portato il documento che attestava la ripresa dell'iter".
E i genitori cosa pensano? 
A fari spenti, un papà dei bambini esclusi che vuole rimanere anonimo si dice dispiaciuto: “E’ una scuola che funziona benissimo. Il problema è della normativa che è lacunosa e che prevede il parere incrociato di enti diversi. 
Conto al più presto di sistemare con l'Ulss la vicenda”. 
Non resta ora che vedere che piega prenderà la vicenda, nella speranza che alla fine venga trovata una soluzione nell’interesse di tutti, bimbi per primi.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
tratto da: (https://www.qdpnews.it/cison-di-valmarino/25839-la-materna-brandolini-di-cison-esclude-i-bimbi-non-vaccinati-la-coordinatrice-non-potevamo-agire-diversamente)
 

A (S)PROPSITO DI VACCINI OBBLIGATORI

“I batteri accompagnano la malattia, non la creano”
 
TERRENO e MALATTIA
Caro medico vaccinatore… ,
Sei legato alle teorie di Big Pharma che provengono dal bugiardo falsificatore Pasteur.
I Germi batteri e virus non sono le cause di malattia ma la loro conseguenza, perché è il terreno malato che ammala.
Quando è in alterazione di pH rH e resistività, che se in quelle condizioni, ammala le cellule che entrano in uno stato di stress ossidativo, mal funzionando e creando aggravamento dello stato di salute di tessuti e quindi di organi.
I batteri autoctoni cercano di riparare i tessuti danneggiati o alterati, però quando sono in situazione di disbiosi, disequilibrio fra di essi, proliferano mutando forma per il terreno alterato e quindi funzione, generando tossine che aggravano lo stato generale del soggetto … e sono quelli che poi voi medici impreparati e incompetenti ritrovate nel sangue o nei fluidi del corpo.  
Quindi agire su di essi con antibiotici e /o Vaccini significa non capire nulla di biologia.
I virus che si trovano con gli esami di laboratorio, nei fluidi umani sono la conseguenza delle apoptosi cellulari per il disfacimento dei mitocondri che contengono DNA, e/o di quello nucleico.
Quindi anche in questo caso i virus non ammalano ma sono la conseguenza dell'ammalamento.
Quindi anche in questo caso, antivirali e vaccini NON SERVONO MAI.   
Basta con le bugie… 
Pasteur  stesso, sul letto di morte disse:  "il Terreno è tutto, il microbo è niente" … 
Quindi occorre lavorare sul Terreno per riordinare le sue alterazioni e tutto andrà a posto e la Perfetta Salute comparirà, mentre agendo con farmaci e/o Vaccini, sui cosiddetti germi, non elimineremo la causa vera, ma solo dei sintomi … e ci riammaleremo nel tempo.
Cari "medici"…. Studiate biologia, per favore o cambiate mestiere, siete pericolosi per la salute umana.
A parte i meccanici del corpo.
Ricordatevi “I batteri accompagnano la malattia, non la creano”.
(by Max von Pettenkofer medico e chimico bavarese, amico di Koch)
 
Tratto da un post in Telegram
 

“UNA SCELTA IN COMUNE” IN ORDINE ALLA DONAZIONE DI ORGANI E’ INCOSTITUZIONALE.

Riceviamo e pubblichiamo dalla LEGA NAZIONALE ANTIPREDAZIONE ORGANI. (www.antipredazione.org)
Invitiamo tutti ad andare sul sito e ad approfondire l'argomento che è di estrema attualità.
 
11/01/2019 Comunicato n. 2
 
“UNA SCELTA IN COMUNE” IN ORDINE ALLA DONAZIONE DI ORGANI E' INCOSTITUZIONALE
 
L' iniziativa “Una scelta in Comune” in ordine alla donazione d'organi e tessuti quando andiamo a rinnovare la Carta d'Identità è contro-legge e incostituzionale.
E' un'operazione costruita passo passo con decreti ad incastro dal lontano 1999.
 
Il decreto attuativo mai emanato
La legge degli espianti-trapianti L.91/99 artt. 4 e 5 stabilisce per la dichiarazione di volontà che il ministro emani un Decreto attuativo con direttive su “termini, forme e modalità” per far partire le notifiche dell'ASL a ciascun cittadino e praticare poi il “silenzio-assenso”.
Non fu mai emanato, quindi dopo 20 anni siamo ancora in Disposizioni Transitorie (art. 23).
 
Un decreto temporaneo che apre all'abuso
Fu invece emanato un Decreto temporaneo (Bindi 8 aprile 2000) contrario alla legge nello spirito e nella lettera, crogiuolo di infiniti abusi, che aprì le porte a raccolte illegali presso ospedali, ambulatori, ASL, medici di famiglia, associazioni di malati e propaganda, ecc., al fine di effettuare una schedatura di fatto, senza garanzie, nel database del Centro Nazionale Trapianti (CNT).
Nel 2008 Livia Turco su proposta del direttore del CNT, e ad integrazione del Decreto temporaneo Rosi Bindi, emana un Decreto che amplia i punti di ricezione della dichiarazione di volontà coinvolgendo i Comuni. Inoltre introduce la conservazione e la trasmissione delle dichiarazioni tramite l'utilizzo di supporti informatici, notoriamente a rischio di violazioni e falsificazioni.
 
Decreto “Milleproroghe” varato sulla fiducia
Nel 2010 con Decreto legge (1) varato sulla fiducia, il Parlamento ha consentito soluzioni che ampliano gli effetti negativi del già illecito Decreto Bindi prorogandone illecite possibilità applicative. 
A tale fine è stato perfino modificato il Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al Regio decreto del 18 giugno 1931, n. 773 – all'art. 3 è inserito il seguente: “La Carta d'Identità PUO' altresì contenere l'indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare i propri organi in caso di morte”.
PUO', non deve.
Il legislatore non ha sancito un obbligo, né per i cittadini né per i sindaci.
Successivamente, nel 2013, l'art.3 fu modificato con altro Decreto legge (2):“I comuni trasmettono i dati del consenso o diniego al Sistema Informativo Trapianti (SIT)” e “Il consenso e diniego confluisce nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)”.
 
Una scelta in Comune” ingannevole
“Una scelta in Comune”, voluta dal Ministero della Salute, dal Centro Nazionale Trapianti e dall'Anci (Ass. Nazionale Comuni Italiani) che vede l'Aido come partner, pratica l'esperienza pilota in Umbria nel 2012.
 
Nel 2015 si definiscono le Linee Guida tra Ministero della Salute e Ministero dell'Interno, poi il piano prende corpo e si propaganda a tutti i Comuni.
In cosa consiste?
Le amministrazioni possono stabilire che il proprio ufficio anagrafe diventi un punto di raccolta e registrazione delle dichiarazioni di volontà al momento del rinnovo della Carta d'Identità.
Ci vuole una delibera di giunta, l'adesione dei Comuni quindi è facoltativa, ma purtroppo disinformata dal CNT che addirittura fornisce il testo prestampato da firmare per l'approvazione.
Abbiamo avvertito gli 8000 sindaci che si tratta di truffa dei potentati istituzionali, frutto di accordi contro legge e contro i cittadini, ma Nanni Costa, direttore del CNT, il 12.6.2018 ha ribattuto bugiardamente con una lettera circolare ai centri regionali, alle anagrafi, all'Anci, ecc. spergiurando che i “Comuni hanno l'obbligo di attivare la procedura”, mentre “ai cittadini è lasciata la libertà di dichiarare o non dichiarare, così come quella di dare un consenso o un dissenso”.
Invece nella pratica i cittadini vengono ricattati all'anagrafe e negata loro la Carta d'Identità se non firmano il modulo in ordine alla donazione, trasformando proditoriamente la facoltà in obbligo: atto incostituzionale. 
Per giunta trattasi di un modulo manipolato con tre opzioni (SI – NO – NON mi esprimo) al posto delle due (SI – NO) stabilite nelle Linee Guida.
Si tratta di abuso d'ufficio, abuso di potere e falsità ideologica.
 
Segnalazione al Garante della Privacy
Abbiamo presentato una segnalazione al Garante della Privacy il 6 luglio 2018, dopo due mesi ha risposto “Roma per Toma” e alla nostra richiesta di far rimuovere il vile ricatto, ha risposto in stile kafkiano che “il modulo del quale si contesta l'utilizzo (…) non è quello indicato per la manifestazione del consenso o diniego alla donazione degli organi nelle Linee Guida, bensì soltanto il 'modulo ricevuta' della dichiarazione per verificare che l'impiegato abbia correttamente inserito la volontà così come espressa”.
La “scelta in Comune” è quindi una dichiarazione verbale interpretata da un impiegato e trasferita in elettronico al SIT?
ASSURDO!
Non dice questo la propaganda.
Il cittadino firmando il modulo pensa di fare una dichiarazione diretta, di suo pugno.
Al Garante abbiamo contestato che il modulo non porta la scritta Ricevuta, ma “Manifestazione di volontà in ordine alla donazione di organi e tessuti dopo la morte a scopo di trapianto”, e che l'informazione in calce non è coerente e veritiera.
Un modulo fatto apposta per ingannare.
Infatti non esplicita che si tratta di prelievo in cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente e afferma in caratteri microscopici che tale registrazione “è secondo normativa” indicando tre norme: la L.91/99 che invece è marchianamente elusa mancando il Decreto attuativo dell'art.5, il D.M. 8 aprile 2000 (Bindi) che invece è temporaneo e usato per dare la stura a varie truffe come “la scelta in Comune” e il D.M. 11 marzo 2008 (Turco) che si aggancia al suddetto Decreto temporaneo della Bindi per introdurre l'illecita registrazione presso i Comuni.
 
Una scelta in comune” incostituzionale
Una “Scelta in Comune” decretata e pubblicizzata come facoltativa ma nella pratica resa obbligatoria all'atto del rinnovo della Carta d'identità (Cie-on-line) è incostituzionale.
Giudizio di incostituzionalità enunciato già nel 2010 (Milleproroghe) dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato Carlo Vizzini che fece correggere dall'esecutivo in Aula il verbo “Deve” per sostituirlo col verbo “Può”, poiché spiegò “Una norma del genere con l'obbligo di dichiarare o meno il proprio consenso alla donazione di organi sarebbe stata incostituzionale”.
Inoltre il legislatore continua a sviluppare decreti contro-legge 91/99 costruiti su un regolamento ministeriale temporaneo (Bindi) che di fatto ingarbuglia la materia e rinvia nel tempo il Decreto attuativo che deve costituire la normativa uniforme definitiva ed essenziale.
Invitiamo i cittadini a non cedere al ricatto e a mantenersi fermi nel diritto di non firmare quel modulo all'anagrafe.
 
Dichiarazione Autografa d'opposizione
 
necessaria per i non-donatori
Abbiamo pubblicato sul nostro sito www.antipredazione.org la Carta-Vita/Dichiarazione Autografa d'opposizione all'espianto di organi e tessuti da scaricare liberamente dalla sezione “Difenditi e sostienici”. 
Facciamo in modo che tutti i cittadini portino in tasca un'opposizione alla macellazione e ne siano fieri. Insieme nella lotta.  
 
Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale
Contro la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
 
Note:
1) Decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194, articolo 3, comma 8-bis, convertito, con modificazioni, in legge 26 febbraio 2010, n. 25.
2) Successivamente modificato dall'articolo 43, comma 1, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.
 
COMUNICATO STAMPA
ANNO XXXV n. 2
11 gennaio 2019
 
24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22
Tel. 035-219255 – Telefax 035-235660