ATTUALITA

SU FACEBOOK GIRA QUEST’ANALISI DELLA SITUAZIONE.

È TEMPO DI SAPERE..

ITALIA – CINA – USA – RUSSIA
CORONAVIRUS E DEFENDER EUROPE 20
La mia analisi definitiva e le considerazioni su cui tutti gli italiani credo si debbano domandare.

Quando mi sono seduto per scrivere questo articolo non sapevo neanche da dove iniziare perché quello di cui scriverò è così articolato e complesso nel suo manifestarsi che, trovare un modo per spiegarlo in maniera più snella e semplice affinché tutti capiscano, è stato davvero davvero difficile.

Io però ci provo quindi perdonatemi se in qualche passaggio ci vorrà un po’ per capire o se dovrete rileggere alcuni punti.

CORONAVIRUS – DEFENDER EUROPE 20 – USA – CINA – RUSSIA – NATO – EUROPA – ITALIA.

La storia inizia così….

Nel marzo 2019 la Cina firma con l’Italia un accordo denominato “via della seta” o meglio conosciuto anche come “Belt and Road Initiative” che abbrevierò con BRI.

Che cos’è il BRI?
BRI è un’infrastruttura internazionale ed un progetto di sviluppo commerciale guidato dal governo cinese per perseguire una maggiore cooperazione e una più profonda integrazione della Cina nell’economia mondiale.

La “Cintura” (Belt) comprende percorsi di trasporto terrestre che collegano Cina, Europa, Russia e Medio Oriente. La “Strada” (Road) si riferisce alle rotte marittime che dall’Asia arrivano all’Europa settentrionale attraverso Sri Lanka, Pakistan, Medio Oriente, Africa orientale, passando infine per il mar Mediterraneo.

Il progetto prevede infatti la realizzazione di ferrovie, autostrade, porti e oleodotti con la finalità di garantire per la Cina (e, conseguentemente, per tutti i paesi coinvolti lungo il tragitto) un migliore accesso alle sue esportazioni e importazioni.

In questo contesto L’ITALIA, che è il primo paese del G7 che ha firmato l’accordo, ha una posizione strategica per le navi commerciali che transitano nel Mediterraneo, in particolare per quanto riguarda i porti di Genova, Trieste e Venezia.

QUINDI RIPETO L’ITALIA ENTRA IN UN RUOLO EUROPEO FONDAMENTALE GEOPOLITICO ED ECONOMICO IN QUESTO ACCORDO CON LA CINA E, IN QUESTO ACCORDO, C’È ANCHE IL RUOLO STRATEGICO DELLA RUSSIA CHE, IN QUANTO POTENZA ALLEATA STRETTA DELLA CINA ED AVVERSARIA DEGLI USA, COLLOCATA GEOGRAFICAMENTE IN TERRITORIO EUROPEO ED IN OTTIMI RAPPORTI DIPLOMATICI E COMMERCIALI CON L’ITALIA E CON NUMEROSI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE, ASSUME DICIAMO IL RUOLO STRATEGICO DI ALFIERE DI QUESTO ACCORDO.

Quindi facendo il punto della situazione cosa succede:
– l’Europa risulta alleata dell’America ma è interessata agli accordi con la Cina e a portare avanti i rapporti con la Russia;
– Gli USA sono alleati con l’Europa ma sono avversari di Cina e di Russia con le quali hanno non poche tensioni;
– L’Italia, tanto derisa dall’Unione Europea di colpo risulta non solo fondamentale per gli scambi commerciali sul Mediterraneo ma ora anche il Paese europeo più importante (perché ha GIÀ firmato l’accordo più interessante ed importante in ambito europeo) nei rapporti con la Cina.

Tutto questo succede a marzo 2019

A questo punto c’è un punto in quell’accordo tra CINA e ITALIA che cambierà l’approccio da una semplice diatriba tra Stati in una vera e propria guerra che rischia di cadere davvero in scenari per niente belli.

Di che si tratta?
Vi sembrerà assurdo ma si tratta del TANTO DISCUSSO “5G”.

Avete letto bene il 5G!!!
Per la maggior parte di voi forse il 5G è una semplice connessione più veloce utile a navigare meglio su internet o per scaricare i film o la musica che acquistate su iTunes ma vi assicuro che invece, questa lettera è questo numero insieme, rappresentano il bivio per il cambio della storia del Pianeta e della quotidianità umana.

Che cosa è il 5G

Il 5G, cioè le reti mobili di quinta generazione, faranno fare un balzo alla velocità di connessione non solo degli smartphone ma anche dei dispositivi della casa connessa, auto, smart city, droni, impianti produttivi.

IL 5 G sarà lo standard del futuro e guiderà l’evoluzione ULTRA ESPONENZIALE di Internet. I Leader del mercato sono Huawei, Nokia ed Ericsson, ma l’azienda cinese (quindi Huawei) vale da sola il 30% del mercato globale.

Donald Trump fece già pressione sugli alleati, dicendo che questo monopolio consentiva alla Cina di spiare tutti i dati sensibili di tutti gli Stati del mondo (come se gli USA già non lo facessero) ma in realtà i veri motivi sono il fatto che:
1. Gli USA sono estremamente indietro sul 5G quindi non sarebbero in grado di competere con la Cina e di conseguenza con la Russia;
2. Motivo FONDAMENTALE: il 5G cambierà DRASTICAMENTE la velocità di esecuzione dei processi militari e di reazione strategica in caso di conflitti oltre ad analizzare in tempo reale micro variazioni su aspetti finanziari e geopolitici sui quali avere la possibilità di intervenire. Controllo globale delle tecnologie.

Si calcola che entro il 2022 ci saranno 22 miliardi di nuovi oggetti collegati al web a cui si aggiungono 621 milioni di nuovi utenti Internet e 605 milioni di nuove sottoscrizioni per la rete mobile che faranno crescere il traffico dati in media del 46% all’anno. Un boom che fa gola a molti. Secondo alcune ricerche nella prima metà del 2018 i cinque leader di mercato nel 5G erano Huawei, Nokia, Ericsson, Cisco e Zte (anche questa cinese). Insieme rappresentano il 75% del mercato globale con Huawei che ne vale DA SOLA appunto il 30%.

L’ITALIA con la firma del BRI diventa quindi IL PRIMO PAESE EUROPEO che ha chiuso l’asta per il 5G con la Huawei quindi uno dei punti più importanti in assoluto con la Cina che la rendono una Nazione cardine in tutta Europa.

Questo ovviamente da fastidio non solo agli USA ma ovviamente anche all’Europa che ora si trova a dipendere su questo fronte dall’Italia.

Quindi l’Italia e la Cina diventano i protagonisti indiscussi nel marzo 2019 e da lì parte una costruzione geopolitica ed economica ai limiti della perfezione.

Nel bilancio d’inverno del 2019 gli USA, avversari ormai ufficiali della Cina (vista l’espansione esponenziale di quest’ultima a livello economico, geopolitico e con il 5G anche tecnologico), decidono di pianificare un investimento insieme all’Unione Europea con il consenso della NATO di ben 42 miliardi di dollari per finanziare un’esercitazione militare gigantesca di nome “Defender Europe 20” da tenere in diversi paesi europei affinché rafforzare l’alleanza MILITARE tra USA ed Unione Europea, QUALORA VI FOSSE UN’IPOTETICA MINACCIA DA COMBATTERE.

Chi sarebbe questa minaccia?
L’unica minaccia plausibile: anche se gli USA parlano di una minaccia generica, riguarda ovviamente un possibile conflitto con la Russia in quanto potenza in territorio europeo ed alleata importantissima e strategica della Cina che ovviamente ha interessi economici e geopolitici sull’Europa tanti quanti ne hanno gli USA.

Questo accade a novembre 2019!!! Con estrema pressione da parte dell’America.

Nel gennaio 2020 incredibilmente esplode in CINA il CORONAVIRUS (COVID-19): virus che, secondo molti esperti mondiali in questo ambito è un ceppo, creato in laboratorio come molti altri virus e poi sfuggito di mano.

Questo coronavirus dopo la Cina invade incredibilmente a livello sanitario e mediatico l’Italia nonostante non sia un italiano chi lo ha scatenato fuori dalla Cina.

L’Italia va in subbuglio perché non era assolutamente preparata a questo evento.

Attenzione: Mentre la Cina supporta da subito l’Italia con sostegno diplomatico e inviando mascherine e materiale medico, gli USA invece, stanno più indietro e alzano il livello di pericolosità dell’Italia analizzando il coronavirus da noi.

Ma poi arriva MARZO 2020 e l’Europa si trova infettata in diversi stati MA, in questo mese l’America, che fino al mese prima reputava l’Italia una nazione infettatissima da un virus pericoloso, di colpo non si preoccupa più per esso anzi Trump in una conferenza dice pubblicamente: il coronavirus non mi preoccupa, i dati sono falsi!!

È il mese prima? Non lo erano?

PERCHÉ QUESTO MOVIMENTO?
Perché ad aprile doveva svolgersi il “Defender Europe 20” in territorio europeo al confine con la Russia quindi:
perché non schierare 37.000 soldati armati al confine russo in un periodo in cui la Cina è stata colpita moralmente, economicamente e socialmente facendone risentire anche la sua alleata Russia accerchiandola di propri alleati?

Ma ovviamente si, perché questo rafforzerebbe il potere mediatico e la motivazione militare adatti a stringere rapporti più stretti con la NATO e la forza militare Europea affinché imporsi su Cina e Russia.

Ma per l’America ufficialmente si tratta SOLO di una esercitazione. Il mio dubbio è di cosa si tratta UFFICIOSAMENTE.

Per il “Defender Europe 20” gli USA in queste ore, hanno inviato sul territorio europeo lungo i CONFINI CON LA RUSSIA, circa 20.000 soldati statunitensi, che, uniti ai 10.000 soldati USA GIÀ presenti sul territorio europeo ed altri 7000 soldati provenienti dai paesi membri dell’Unione Europea (tra i quali anche soldati italiani). A questo vanno sommati 14000 armamenti tra cui circa 2500 carrarmati USA Abrams, pesanti 70 tonnellate e con corazze di uranio impoverito, che oltre al danno alla salute per chi li guida e chi gli staziona intorno, consumano anche 400 litri di carburante per 100 km.

Diciamo che per essere un’esercitazione siamo un po’ tanto sopra le righe.

Questo è ciò che è avvenuto e che sta avvenendo in queste ore.

Le mie conclusioni che sono ovviamente frutto della mia libera analisi ed opinione.

Secondo il mio parere il ceppo del Coronavirus che ha scatenato tutto questo è un’opera premeditata americana quindi portato in Cina e fatto esplodere lì per indebolire per un periodo preventivato economicamente, moralmente e politicamente la Cina e conseguentemente la Russia.

È stato fatto esplodere volontariamente a gennaio per arrivare con questa situazione all’evento “Defender Europe 20” ad aprile ed è scoppiato in Italia da un punto di vista mediatico e sanitario per far pagare il prezzo di aver firmato un accordo così strategico ed importante con la Cina visto il potere commerciale dell’Italia per gli scambi sul mediterraneo (armamenti compresi) che mettono gli USA decisamente in un ruolo molto meno importante sia in Europa che in Italia.

È un metodo che l’America ha già usato con sfumature diverse ma diverse volte, per richiamare uno Stato che disobbedisce alla sua volontà di essere lo Stato Monarca nel Mondo.

La mia idea è che lo Stato italiano deve tassativamente impedire l’invio dei propri militari a quella esercitazione e dialogare con i presidenti e i diplomatici di tutti gli stati europei che vi partecipano al fine di impedirla finché non finisce il periodo “coronavirus”, finché gli USA non rendono pubblici i suoi piani e dettagliatamente CHI sono “l’ipotetica minaccia” di cui parla.

A questo sarebbe molto importante inviare PUBBLICAMENTE alla Cina ed alla Russia il rinnovo determinato e convinto dell’Italia nel proseguire le relazioni commerciali e diplomatiche con loro senza alcuna interferenza americana ne europea in quelli che sono gli interessi dell’Italia e degli italiani.

Tratto da CLICCA QUI

 

IL FARMACO USATO A NAPOLI FUNZIONA CONTRO IL CORONAVIRUS – SARA’ GRATIS ???

Il farmaco usato a Napoli funziona: da ora sarà gratis… si dice.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 20:31

Il Coronavirus a Napoli è stato sconfitto da un farmaco che generalmente si utilizza per curare altri tipi di patologie. Dopo la scoperta dei medici dell’Ospedale dei Colli l’azienda produttrice si prepara a una grande distribuzione gratuita.

Ha curato i sintomi di pazienti risultati positivi al Coronavirus nel giro di 24 ore e quindi il Tocilizumab è stato eletto farmaco di preferenza per il trattamento dei sintomi dell’infezione da Coronavirus.

La scoperta dell’azienda ospedaliera napoletana è stata possibile grazie al fitto scambio di informazioni e di dati con i medici e gli ospedali cinesi che da settimane stanno lavorando alla ricerca di un rimedio farmaceutico per contenere l’epidemia.

Il farmaco in questione è un farmaco anti artrite che però viene utilizzato normalmente nella cura delle complicazioni polmonari lamentate dai pazienti oncologici dopo la terapia con le cellule Car – T.

L’idea di utilizzare il Tocilizumab per la cura del Coronavirus è venuta agli oncologi del Pascale, azienda ospedaliera specializzata nella cura dei pazienti affetti da tumori, ed è stata immediatamente trasmessa agli ospedali cinesi, che ne hanno verificato l’efficacia su una ventina di pazienti.

Tutti i pazienti trattati in Cina (tranne uno) hanno manifestato netti miglioramenti nell’arco delle prima 24 o al massimo 48 ore dall’inizio della terapia farmacologica.

Oggi l’obiettivo è quello di curare più pazienti possibili in tutta Italia al fine di alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie nazionali e impedire la morte di altre persone. Nel frattempo si potranno raccogliere dati sul funzionamento della cura e, se sarà possibile, si potrà addirittura tentare di migliorare la sua efficacia. In questo la collaborazione internazionale tra i medici di tutto il mondo continuerà a essere assolutamente fondamentale.

Il farmaco anti Coronavirus utilizzato a Napoli sarà gratis

L’azienda produttrice del farmaco, La Roche, si è detta immediatamente disposta a rifornire gratis le strutture sanitarie di tutta Italia, con l’unica limitazione dell’ “off label”.

Off Label significa alla lettera “fuori etichetta”: con questa espressione si intende l’utilizzo di un farmaco per finalità differenti da quelle per il quale è stato formulato.

Ne deriva che, essendo il Tocilizumab un farmaco anti – atrite, sarà gratuito soltanto se utilizzato off label, cioè per curare patologie che a hanno a che vedere con l’artrite, come appunto il Coronavirus.

Tutti i pazienti che utilizzano il Tocilizumab per curare il dolore osseo dovranno quindi continuare a pagare il medicinale come hanno sempre fatto in passato.

Tratto da CLICCA QUI

 

 

 

PUTIN AZZANNA L’AMERICA

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Lo schiaffo di Putin è arrivato con scatto felino, improvviso, come al solito stupendo tutti.
Anzi, è drammatico notare come in Occidente, anche ai piani alti, molti non se ne siano ancora accorti.
Ci aspettavamo la reazione del Capo del Cremlino alle continue provocazioni occidentali, ma forse pochi immaginavano che arrivasse in questo modo e così violenta.
Solo gli stolti pensano infatti che i russi siano in grado di reagire alle provocazioni del resto del mondo occidentale con armi convenzionali di deterrenza, magari sparando qualche drone in Asia minore.
Ho dedicato un libro intero alla strategia di Putin, ed uno dei focus dello studio si concentra sul comportamento “orientaleggiante” di Putin in campo geopolitico.
Per farla breve, come Sun Tzun sostiene nell’arte della guerra,
Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì sottomettere il nemico senza combattere
oppure, se preferite,
i guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra. I guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere
Putin viene dal mondo dell’intelligence, ove ha fatto tesoro di strategie e tattiche, ed ogni mossa e contromossa poste in essere dal Presidente russo in questi anni mi confermano che la via orientale è quella che lui privilegia (anche se solo perchè costretto dalle circostanze e dai rapporti di forza tra le potenze).
In questa fase europei e americani, cioè i tradizionali aggressori della Russia, sono sorprendentemente deboli.
E lo sono non certo da un punto di vista militare, dove anzi primeggiano per investimenti e deterrenza, ma in campo economico.
Per la prima volta dopo tanti anni, infatti, si trovano in una situazione emergenziale e sono impegnati ad organizzare il da farsi.
Contrariamente a quanto di solito vien detto, la cosa non vale per la Russia, che non vive quasi esclusivamente sull’export di manufatti o sul potere della moneta, ma su quello di materie prime, petrolio in primis.
Il 6 marzo, i maggiori paesi produttori di petrolio con l’eccezione degli USA si sono riuniti a Vienna per sostenere il prezzo del petrolio che da inizio anno soffre a causa dell’epidemia in Cina.
L’effetto ottenuto è stato esattamente l’opposto perchè la Russia ha fatto saltare il banco.
I russi, secondi produttori al mondo, si sono messi di traverso ai tagli alla produzione, cosa che ha scatenato il mercato al ribasso, ed ora c’è chi vede un prezzo a 20 dollari al barile.
Nell’attesa, la quotazione è arrivata a 31 dollari al barile, e non si vedeva dal 1991.
Spiegato in modo più semplice, Putin non ha voluto accordarsi con i sauditi (maggioritari dell’Opec) per ridurre la produzione di greggio.
Questo taglio, infatti, avrebbe fatto salire il valore del greggio in commercio, e dunque il prezzo.
Più alta la quotazione, più soldi entrano nelle casse dei paesi produttori, Russi e arabi in testa.

Quel che non entra nella testa di chi legge le news in modo superificiale è che questa mossa della Russia fa parte di una precisa strategia rivolta a danneggiare il mercato americano.

E’ senz’altro vero che in passato – durante la crisi ucraina – Putin dichiarava che 70 dollari al barile fossero il prezzo giusto per l’oil, ma i tempi sono appunto molto cambiati, e soprattutto per le compagnie americane che ruotano attrono a questo gigantesco business.

Detto in altro modo, per stare a galla in modo dignitoso ora i russi possono permettersi di vendere il petrolio a 50 dollari al barile, perchè hanno un rublo debole che li favorisce nell’export e, soprattutto, hanno un fondo sovrano pieno zeppo di riserve valutarie. I sauditi, invece, hanno bisogno di venderlo a 90 per reggere.

Ma la vera botta è per le società degli States, legate al mercato petrolifero shale che richiede altissimi costi di estrazione. In altre parole, gli americani necessitano di un prezzo alto del petrolio.

Con la mossa di far saltare il prezzo, dunque, a rimetterci saranno Riad e Washington, mentre Mosca può reggere i 25/30 dollari al barile per almeno 6 anni. Putin si sta comportando come Jeff Bezos con amazon. Non vogliono essere competitivi nel mercato, ma vogliono essere «il» mercato. La Russia può resistere a lungo alla sofferenza, come ha dimostrato anche durante la seconda guerra mondiale, mentre americani e arabi no.

Se  il mercato del petrolio dovesse davvero saltare, ne rimarrà solo uno. E questa volta l’Highlander non sarà scozzese, ma russo.

 

CORONAVIRUS, QUANTI SONO DAVVERO I CONTAGIATI IN ITALIA?

Le Iene (https://www.iene.mediaset.it/video-ieneit/coronavirus-dati-contagiati-istituto-superiore-di-sanita_704307.shtml)
Coronavirus, quanti sono davvero i contagiati in Italia?
Le Iene
I numeri che leggiamo sui giornali dei contagiati da coronavirus non sono quelli confermati dall’Istituto superiore di sanità, che è l’unico ente che può farlo. Perché allora non li pubblica?
Giulia Innocenzi svela quello che le ha riferito un ricercatore e commenta la notizia a Iene.it: aspettando Le Iene con l’infettivologo Matteo Bassetti e dei commercianti di Casalpusterlengo

VEDI IL VIDEO DELLE IENE

 

CORONAVIRUS – LA DITTATURA E’ SERVITA

Trasmissione in diretta radio di Marcello Pamio.
Quello che sta realmente accadendo a livello nazionale e globale è a dir poco inquietante.
Per esempio con la scusa del Coronavirus il Parlamento italiano ha approvato con 462 voti favorevoli e 2 contrari (Sara Cunial e Vittorio Sgarbi) il disegno di legge per la gestione dell’emergenza epidemiologica!
Un vero e proprio carcere militare e sanitario che costringe la popolazione italiana a vivere nell’ansia e paura, rinchiusa e sottoposta a permanente vigilanza.
Le epidemie diventano un’esercitazione, un laboratorio di ingegneria sociale, che comincia con la militarizzazione delle crisi, del territorio e della società.
La Dittatura ha avuto ufficialmente inizio…

https://www.youtube.com/watch?v=rbSQOuOJghM&feature=youtu.be

ROBERT DAVID STEEL DELLA CIA: IL CORONAVIRUS ? UNA COPERTURA PER TRE COSE…

Mi avete chiesto in tanti cosa ne penso… cosa importa che ne penso io, sentite Robert David Steele della CIA piuttosto … e poi svegliamoci in massa, perchè la faccenda è seria! 😵
Crediti:https://archeologiamistericaelettrone…

Per via dei temi trattati, il nostro canale è stato chiuso due volte, ed è tutt’ora demonetizzato. Se vuoi aiutarci ad andare avanti, dona un euro cliccando qui:https://paypal.me/archeologiamisteric….

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Categoria
Scienza e tecnologia

https://youtu.be/V7I7GiLeKQo

CORONAVIRUS, 5G, HIV, … PROVE TECNICHE DI REGIME?

perché si associa il coronavirus al 5G?

Il consiglio federale come soluzione al coronavirus , che i media stanno diffondendo nella testa delle persone, chiedera’ a tutte le ditte che per funzione possono farlo di far lavorare i dipendenti da casa con la richiesta specifica di accelerare la posa dell’impianto 5G cosi da rendere piu’ efficiente sul territorio la trasmissione di dati….
Tutto il piano del coronavirus ruota attorno all’implemento accellerato della tecnologia 5G ..parzialmente rifiutata dal popolo mondiale .

QUESTO ANTICIPO COGLIE IN SE LA SPERANZA CHE ALMENO VOI POSSIATE APRIRE GLI OCCHI…

So’ di certo che non lo capirete subito e mi darete del complottista ,ma so’ anche che lo shock lo avrete a breve quando cio’ che è riportato sopra avvererà.

Il 5G in alcuni posti è in campo da tempo ma a potenze basse, solo ora ci sono le richieste di alzare la permissiva dei famosi 6 V metro a 100 volte di più. ( nella tecnologia i famosi 60 V metro richiesti dai provaider si calcolano al quadrato e in effetti sono già 100 volte in più)
Ti anticipo che è molto difficile monitorate la radiazione che viene emessa, anche perche le potenze le possono dissimulare alzandole a piacere da remoto,
Ed è probabile che già lo fanno di notte senza che c’è ne accorgiamo.
Ovviamente questa radiazione di cui nessuno si accorge e che pian piano ci sta uccidendo abbassando notevolmente tutte le nostre difese, sara’ camuffata da Coronavirus

Vi suggerisco di far girare a tutti i vostri contatti questo scenario nel tentativo di rompere le uova nel paniere a quest’intento. Se lo direte nel momento in cui la cosa sarà già imposta ricordate che non avrà nessun effetto perché saremo “trollati” da un esercizio di arruolati da tastiera che smentiranno.

Coronavirus – der Heiligenschein vom Deep State L’aureola dal “deep state”(sottotitoli italiani)

https://youtu.be/ws43-FcEgEQ

ART.50 COMMA 2 … LA PROVA.

Dopo Cassibile e prima della pubblicazione della Costituzione, 75 persone, tutte fedeli all’ONU si riunirono non per scriverla ma per correggere e manomettere quel che era stato redatto da altri.

Fatalità i veri autori volevano inserire in Costituzione una legge che lasciasse l’opportunità al popolo di ribellarsi nell’eventualità che al potere salissero personaggi scomodi che avrebbero potuto cancellare i diritti fondamentali della persona umana.

Possiamo cercare in Costituzione questo articolo e non lo troveremo MAI, perché i 75 (notate il numero che come risultato finale dà il 3) costituenti lo cancellarono.

Ora poiché la vera Costituzione viene tenuta chiusa nei meandri di chissà quale cassetta di sicurezza per dimostrane comunque l’esistenza siamo riusciti a trovare la PROVA e anche qualcosa di molto interessante.

Ciò che ascolterete è la lettura della seduta del 23 Maggio 1947 quando i Costituenti cancellarono l’articolo 50 e il comma 2.

Sentirete le motivazioni e per chi conosce già la verità sul soggetto giuridico allora capirà che quel che codesti signori dicono è di importanza fondamentale. Molto umilmente sprono a condividere e stampare la discussione perché uscire dal sistema è possibile.

Per ritrovare il pdf seguite il percorso che ho pubblicato nel post del blog “lettorenonpercaso”.

https://lettorenonpercaso.blogspot.co…

BASTA DIFFONDERE IL PANICO CON STO CORONAVIRUS!

Rocevuto da Luici Pico.

“…..un nutrito gruppo di medici dell’AMPAS ha sentito la necessità di produrre e divulgare questo documento condiviso:

Adesso basta!

Da medici e professionisti della salute (la nostra associazione AMPAS conta ad oggi 714 medici iscritti) stiamo con rammarico assistendo ad una irresponsabile diffusione di uno stato di panico generalizzato e ingiustificato, per noi (alla luce dei dati in nostro possesso) di difficile comprensione, il cui danno complessivo sembra essere di gran lunga superiore al danno della malattia stessa.
La diffusione del Coronavirus Covid-19 non sembra particolarmente diversa dalle diffusioni usuali di altri virus influenzali, almeno sulla base dei dati ufficiali ad oggi disponibili.
Ad esempio a livello mondiale secondo le ultime notizie (Ansa) del 22 febbraio 2020, ci sono rispettivamente:
77.662 contagiati
21.029 guariti
2.360 decessi.
Il sito Epicentro scrive:
“Globalmente, ogni anno, il virus influenzale colpisce tra il 5 e il 15% della popolazione adulta (vale a dire da 350 milioni a 1 miliardo di persone)”.
L’OMS definisce poi meglio gli effetti: “Tra i 3 e i 5 milioni di casi di influenza riportati annualmente evolvono in complicanze che causano il decesso in circa il 10% dei casi (vale a dire da 250 a 500 mila persone), soprattutto tra i gruppi di popolazione a rischio (bambini sotto i 5 anni, anziani e persone affette da malattie croniche).”
I 2360 decessi del Covid-19 appaiono dunque essere un numero ridottissimo (meno dell’1%) rispetto alla mortalità annuale attesa per la normale influenza.
A fronte di quella che sembra essere una maggiore contagiosità rispetto ad altre influenze e malattie infettive, questo coronavirus risulta dunque poco letale e la sua diffusione assolutamente inferiore a qualsiasi influenza del passato.
Risultano perciò a noi inspiegabili, nonostante le possibili complicanze polmonari, le misure di sicurezza eccezionali adottate, fonti di allarmismi ingiustificati e psicosi collettiva.
Come medici, che hanno a cuore la salute del paziente (e della collettività) non solo da un punto di vista infettivo ma da un punto di vista globale, non possiamo nasconderci che una situazione di panico generalizzato con chiusure di scuole, trasporti e attività di ogni genere, con sospensione di servizi chirurgici, chiusure di pronto soccorso e medici di famiglia a servizio ridotto, non potrà che preludere a nuove malattie, disservizi e disagi.
Invitiamo dunque politici, amministratori e responsabili della pubblica salute a intervenire tempestivamente nella rimodulazione o attenuazione dei provvedimenti al fine di tutelare nel modo più adeguato la salute dei cittadini a cui noi siamo quotidianamente chiamati a rispondere.
Se dovesse rivelarsi alla fine tutta la situazione simile a quanto in passato già verificatosi per le “false pandemie” legate a SARS (2002), aviaria (2005) e suina (2009), qualcuno dovrà rispondere dei danni provocati da questo procurato allarme.
Invitiamo i colleghi medici a riprendere in mano la situazione fornendo ai loro assistiti le corrette indicazioni per un rafforzamento delle difese immunitarie naturali (ricordando che la paura e il panico sono potenti immunosoppressori) e sensibilizzando gli amministratori locali a non mettere in atto misure che non siano pienamente giustificate dalla gravità della situazione.
Confidando in una rapida risoluzione del problema che faccia leva sull’intelligenza e la sensibilità di tutti, restiamo a disposizione della comunità alla luce di ulteriori aggiornamenti.
I medici associati all’AMPAS (medici per un’alimentazione di segnale)

info@medicinadisegnale.it

ARTICOLO 50 COMMA 2 – LA PROVA – AHI AHI ITALIA!


Dopo Cassibile e prima della pubblicazione della Costituzione, 75 persone, tutte fedeli all’ONU si riunirono non per scriverla ma per correggere e manomettere quel che era stato redatto da altri.
Fatalità i veri autori volevano inserire in Costituzione una legge che lasciasse l’opportunità al popolo di ribellarsi nell’eventualità che al potere salissero personaggi scomodi che avrebbero potuto cancellare i diritti fondamentali della persona umana.
Possiamo cercare in Costituzione questo articolo e non lo troveremo MAI, perché i 75 (notate il numero che come risultato finale dà il 3) costituenti lo cancellarono.
Ora poiché la vera Costituzione viene tenuta chiusa nei meandri di chissà quale cassetta di sicurezza per dimostrane comunque l’esistenza siamo riusciti a trovare la PROVA e anche qualcosa di molto interessante.
Ciò che ascolterete è la lettura della seduta del 23 Maggio 1947 quando i Costituenti cancellarono l’articolo 50 e il comma 2.
Sentirete le motivazioni e per chi conosce già la verità sul soggetto giuridico allora capirà che quel che codesti signori dicono è di importanza fondamentale. Molto umilmente sprono a condividere e stampare la discussione perché uscire dal sistema è possibile.
Per ritrovare il pdf seguite il percorso che ho pubblicato nel post del blog “lettorenonpercaso”.
https://lettorenonpercaso.blogspot.co…

PROCESSO AL TANKO 2 … E SI CONTINUA AD ATTACCARE IL MLNV!

E si continua a dare spazio alle maldicenze.

Mai finanziato questi del gruppo Alleanza.

So adesso dall’articolo di giornale che avrei addirittura dato 3.500,00 € a quel gruppo, (averli avuti li avrei investiti nel MLNV) e Contin, uno di loro, continua a dire che io li avrei traditi e denunciati, indicandomi come “il falso patriota”.

Mi chiedo se si possa essere più imbecilli di così.

Troppo comodo dar credito alla versione dei magistrati italiani … comodo per coinvolgere il MLNV in iniziative che non abbiamo condiviso allora e non condividiamo oggi.

Il MLNV va vanti anche per la sua strada, legale e non violenta.

Chi vuole fermare il MLNV sono proprio i venetisti e non solo l’italia.

Comunque io rappresento il MLNV e non mi presento in processi italiani, essere stato assolto in questo processo farsa, non mi cambia la vita, non mi interessa. nessun giudice italiano sarà mai giudice terzo e potrà mai essere legalmente imparziale contro un Cittadino del Popolo Veneto che si batte per la liberazione della propria Patria.

Bisogna agire con intelligenza e fare le cose per bene, non con la ricerca di visibilità a tutti i costi, io sono Veneto e non italiano, ma questo non significa che debba appoggiare a tutti i costi progetti sgangherati o iniziative che portano i Veneti a subire le rappresaglie italiane.

Meditate Veneti.

Venetia, 22 febbraio 2020
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

AMNESTY INTERNATIONAL, BASTA FARE POLITICA!

… Amnesty International continua a fare politica per la “sinistra italiana” … e io non ci sto.
È un grave errore “sfruttare” i diritti umani per fare politica, questo non lo trovo corretto, la vostra opinione non mi interessa, mentre mi interessava l’informazione disinteressata, corretta e trasparente sulla violazione di tali diritti.

QUANDO LA SINISTRA CHIUSE I PORTI…

Quando la sinistra chiuse i porti (e Repubblica batteva le mani)

Oggi la sinistra attacca Salvini.
Ma nel 1997 mise in campo un blocco navale ben più rigido di quello odierno.
Repubblica plaudeva alla linea dura contro gli “immigrati non in regola”.
 – Mar, 12/06/2018 – 08:13

Il tempo non cura solo le ferite, annebbia pure la memoria. Lo sanno, o dovrebbero saperlo, dalle parti della sinistra italiana (sia essa politica o dei media). Oggi Veltroni, Pd, Repubblica e compagnia bella criticano aspramente la chiusura dei porti italiani attuata da Salvini (e Toninelli).
Eppure ieri, quando l’Ulivo governava con Romano Prodi, mettevano in campo le stesse politiche (se non peggiori) e le lodavano apertamente sulle pagine dei giornali.

Era il marzo del 1997. Prodi aveva vinto le elezioni solo da un anno e non aveva ancora fatto in tempo ad abituarsi alla comoda poltrona di Palazzo Chigi che l’Albania si trasformò nell’Africa che conosciamo oggi. Una polveriera in preda ad una crisi politica impressionante (chiamata anche “anarchia albanese”), col Paese spezzato in due, vittima della crisi economica e con bande armate a gestire ampie zone di territorio in barba al governo ufficiale…. (TRATTA DA QUI – CONTINUA)

In quell’anno di crisi degli anni Novanta, la squadra di governo poteva schierare ministri di prim’ordine. Agli Esteri comandava Lamberto Dini, alla Difesa Beniamino Andreatta e all’Interno Giorgio Napolitano. Con loro pure il ministro dei Trasporti e della Navigazione (responsabile sui porti), Claudio Burlando. Ebbene. Cosa fece il governo della sinistra quando migliaia di immigrati albanesi tentarono di lasciare i Balcani via mare e approdare sulle coste della Puglia? Aprirono i porti? Misero in mare imbarcazioni umanitarie? Macché. Se da una parte offrirono “protezione temporanea” (temporanea!) ai profughi e sostennero economicamente l’Albania, dall’altra attuarono un vero e proprio blocco navale (ben più duro di quanto non abbia fatto oggi Salvini).

Non solo. Perché chi non aveva diritto d’accoglienza, veniva immediatamente ri-accompagnato da Re Giorgio a casa. “Il ministro Napolitano – spiegava Prodi alla Camera – si è adoperato senza risparmio per impartire direttive e formulare proposte legislative che (…) hanno consentito un’attenta vigilanza intesa a garantire che chi ha bisogno di aiuti e di accoglienza dal nostro paese la abbia, come è giusto che sia, ma chi invece appartiene alla delinquenza organizzata sia tempestivamente e doverosamente espulso o respinto“. E tanti saluti (buonisti).

Certo, Prodi di fronte ai deputati (era il 2 aprile 1997) provò a spiegare che “blocco navale” non era proprio il nome esatto con cui avrebbe chiamato l’operazione, da lui invece definita “attività volta soprattutto a stroncare la malavita organizzata che gestisce gli espatri“. Ma si trattava di masturbazione semantica.

Già, perché per capire quanto la sinistra appoggiasse lo stop all’arrivo dei migranti albanesi basta andare a rileggere un vecchio pezzo di cronaca pubblicato da Repubblica. Titolo: “Blocco navale per fermare gli albanesi“. Incipit: “Da ieri è scattata la linea dura. Non sono più profughi, ma immigrati non in regola. E quindi vanno respinti“. Si faccia attenzione alle parole, che pesano come un macigno. “Immigrati non in regola” sta per “clandestini”. E allora ci si chiede: perché se a fermare gli stranieri era il Professore, tutto bene (anzi: da lodare) e se invece il blocco navale porta la firma della Lega, allora gli africani diventano “ostaggi” del ministro? Come mai venti anni fa era possibile che sullo stesso barcone convivessero profughi e migranti economici (o criminali), mentre oggi tutti sono definiti (per principio) “rifugiati in fuga dalla guerra”? Il sottosegretario agli Interni, Giannicola Sinisi, nel ’97 spiegava: “Sulle nostre coste non stanno arrivando più profughi, gente spaventata, ma uomini e donne che vengono da zone dove la rivolta non è neppure arrivata. Cercano una vita migliore, un lavoro più redditizio, sono, insomma, immigrati”. Sarà stato leghista pure lui?

No, ovviamente. Era buonsenso. Buonsenso che allora la sinistra riconosceva ai suoi governanti e che oggi nega a Salvini&Co. Veltroni, per citarne uno, adesso critica il governo perché i 626 migranti della Aquarius “sono esseri umani, non oggetti, e scappano dalla guerra e dalla fame”, ma in quel lontano 1997 era vicepremier. Non proprio l’ultimo degli arrivati. Perché non si oppose anche allora?

E pensare che le politiche dell’odierno ministro dell’Interno sono molto meno dure di quelle messe in campo da Prodi Napolitano. Salvini si è infatti limitato a tenere in stallo la Aquarius, garantendo medici, soccorsi e viveri. Con l’accordo firmato allora col premier albanese, invece, l’Italia si impegnò a bloccare con mezzi navali l’emigrazione in massa dell’Albania. Le fregate italiane dovevano realizzare “manovre di allontanamento” in mare per intimidire i barconi carichi di immigrati e costringerli a fare marcia indietro. Solo due giorni dopo la firma, la motovedetta albanese Katër i Radës venne speronata da una nave della Marina italiana Sibilla. Fu una strage: 81 morti e 27 dispersi.