I media americani ed europei hanno fatto tutto il possibile per nascondere questa notizia: il 14 e 15 giugno, si sono riuniti a Santa Cruz della Sierra, in Bolivia, 133 leader mondiali (c’erano anche Cina e India) creando un’alleanza contro il NWO ed i suoi vari “tentacoli”: Stati Uniti, Unione Europea, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il governo ombra mondiale guidato dal FMI e l’OMC.
L’Incontro
Quando le Nazioni più ricche e potenti della Terra formarono i G7, G8, G20 e simili, si unirono per combinare il loro dominio sugli altri 175 Paesi. Per decenni, i ricchi 20 Paesi guidati dagli Stati Uniti sono diventati esponenzialmente più ricchi a scapito delle 175 Nazioni più povere, che a loro volta sono divenute ancora più povere.
Questo è stato il risultato del ‘Nuovo Ordine Mondiale’ occidentale, guidato principalmente da governi globali auto-nominati come il Fondo monetario internazionale e l’Organizzazione mondiale del commercio.
Tuttavia la crisi economica di un tale sistema basato sullo sfruttamento delle risorse (animali, minerali e vegetali) dei Paesi più deboli era inevitabile in quanto insita in un sistema consumistico e quindi distruttivo che depredato quanto vi è all’esterno rivolge su se stesso le medesime logiche.
Ad aiutare la caduta di questo impero si schiereranno 133 Paesi che ne hanno avuto abbastanza di questo sistema finanziario globale truccato del Nuovo Ordine Mondiale con sede a New York e Londra.
Hanno visto le loro economie distrutte da società e governi corrotti che creano un ciclo senza fine di dipendenza e povertà.
Hanno visto vaste risorse delle loro Nazioni derubate dalle multinazionali.
Il loro paesaggio agricolo è stato avvelenato.
I loro cittadini sono stati portati alla bancarotta da parte del FMI e da Wall Street.
E i loro leader democraticamente eletti sono stati rovesciati da agenti stranieri provenienti da Paesi come gli Stati Uniti. Pertanto i 133 Paesi, costituenti i due terzi delle Nazioni sulla Terra, hanno firmato un accordo per eliminare il Nuovo Ordine Mondiale Occidentale e sostituirlo con un sistema equo, onesto e legittimo che permetta a tutti di partecipare e beneficiare delle risorse del pianeta. L’organizzazione è ufficialmente chiamata il ‘Gruppo dei 77 e della Cina‘, ma l’alleanza in realtà comprende 133 Nazioni.
Gli interventi
Per mostrare quanta influenza abbiano, il loro incontro è stato aperto con un discorso del segretario generale delle Nazioni UniteBan Ki-Moon.
Tra il pubblico vi erano oltre 30 capi di stato di tutto il mondo e rappresentanti ufficiali provenienti da oltre 100 altri governi.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha partecipato, dicendo davanti alle Nazioni presenti che dovevano unirsi per “lottare per una crescita economica equa e sostenibile e per un nuovo ordine economico mondiale.”
Il presidente ecuadorianoRafael Correa è andato un passo oltre, dicendo ai leader nazionali riuniti e ai rappresentanti, “Solo quando saremo uniti in tutta l’America Latina e uniti in tutto il mondo saremo in grado di far sentire la nostra voce e cambiare un ordine internazionale che non è solo ingiusto, è anche immorale.”
Un rapporto AFP su Yahoo News, l’unica relazione trovata sui media occidentali, descrive come anche il presidente cubano Raul Castro abbia partecipato con un intervento molto focalizzato sull’economia:” “E‘ necessario richiedere un nuovo ordine internazionale finanziario e monetario e eque condizioni commerciali per i produttori e gli importatori vessati dai guardiani del capitale, centrati sul Fondo monetario internazionale e sulla Banca mondiale e dai difensori del neoliberismo raggruppati nell’Organizzazione mondiale del commercio, che stanno cercando di dividerci.
I princìpi del diritto internazionale sono sfacciatamente violati, cercano di legalizzare l’ingerenza imposta, utilizzano le minacce e la forza con impunità, i media sono utilizzati per promuovere la divisione.
Solo l’unità ci permetterà di far prevalere la nostra ampia maggioranza.“
In seguito ha rivolto alle Nazioni partecipanti un appello per aiutare il loro alleato principale, il Venezuela. Cuba, Venezuela, Bolivia e un certo numero di Paesi sudamericani hanno avvisato di essere attualmente sotto attacco da parte degli Stati Uniti e della CIA, i quali stanno disperatamente cercando di orchestrare colpi di stato per rovesciare governi democraticamente eletti, come stanno facendo in Ucraina. Come riportato dal Times of India, il presidente boliviano Evo Morales ha minacciato gli Stati Uniti e il presidente americano dicendo “Se Obama continua ad assalire il popolo del Venezuela, sono convinto che, di fronte a provocazioni e aggressioni, il Venezuela e l’America Latina saranno un secondo Vietnam per gli Stati Uniti.”
Iran e l’ONU
Un annuncio pubblicato dalle Nazioni Unite in questo fine settimana esprime la partecipazione entusiasta di segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon in occasione della riunione del G77.
Si discute l’importanza di questa massiccia alleanza e degli obiettivi delle Nazioni Unite, con particolare riguardo all’inversione della crescente disuguaglianza economica mondiale tra le Nazioni. Moon e le Nazioni Unite stanno sponsorizzando un incontro separato ma correlato delle Nazioni nel mese di settembre per redigere nuove risoluzioni sul clima che dovranno essere emanate nel 2015.
L’annuncio descrive un incontro privato tra il Segretario Generale delle Nazioni Unite e vice presidente iraniano: “A margine del vertice odierno, Ban Ki-Moon ha incontrato il Primo Vice Presidente dell’Iran, Eshaq Jahangiri, per discutere le questioni legate allo sviluppo, nonché il ruolo potenziale che l’Iran potrebbe svolgere nel ripristino della stabilità in Iraq e la Siria.
Il segretario generale ha aggiunto che non vedeva l’ora di coinvolgere l’Iran sul cambiamento climatico e ha detto che sperava molto che il presidente Hassan Rouhani potesse partecipare al vertice sul clima a settembre.” Il rapporto dice anche i due leader hanno discusso le ambizioni nucleari dell’Iran e la scadenza in luglio prossimo per la conformità con i mandati precedenti.
Sciogliere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Uno degli obiettivi più ambiziosi del G77 e dei suoi 133 Paesi partecipanti è l’elimiNazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
I leader mondiali insistono che è poco più di una tirannia che cinque Nazioni siano al di sopra dell’intero corpo delle Nazioni Unite.
Con cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che hanno diritto di veto su tutto il resto, le politiche e le azioni delle Nazioni Unite sono dettate da questi cinque Paesi – Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Francia e Cina.
I membri del G77 vogliono che il Consiglio di Sicurezza elimini dall’ONU questo organo per poter tornare ad essere un’organizzazione puramente democratica.
I pezzi del Domino cominciano a cadere
Questo è solo l’ultimo attacco organizzato verso un sistema finanziario globale truccato da governi corrotti e multinazionali che li controllano.
Proprio il mese scorso, la Russia e la Cina hanno firmato un’alleanza commerciale a lungo termine che rappresenta la prima crepa importante nella bolla del dollaro USA.
I due Paesi hanno deciso di smettere di usare dollari USA nelle loro transazioni e di utilizzare invece le proprie due valute.
Le due maggiori banche dei due Paesi hanno immediatamente annunciato che avrebbero cestinato il dollaro statunitense.
In cima a quello, i Paesi del mondo ‘BRIC’ – Brasile, Russia, India e Cina – hanno dichiarato pubblicamente il loro obiettivo di sostituire il danneggiato dollaro americano con qualche altra valuta di default globale.
Ora che la Russia e la Cina hanno finalmente adottato misure effettive per farlo, i restanti due terzi del mondo proprio al meeting di cui sopra si sono impegnati a realizzarlo.
La parte spaventosa per gli americani è che sia Washington che Wall Street hanno promesso che ciò non sarebbe mai accaduto, perché se succedesse, sarebbe la distruzione del sistema economico statunitense e, eventualmente, degli stessi Stati Uniti (articolo di Whiteout Press, ‘gli accordi tra Russia e Cina spingono il Dollaro statunitense più vicino al collasso‘).
Per visualizzare un elenco completo delle 133 Nazioni che compongono il G77, visita il Gruppo dei 77 website.
Conclusioni
Fa sempre piacere vedere che non è una minoranza a schierarsi contro il NWO, bensi una netta maggioranza: i 133 Paesi partecipanti costituiscono quasi il 60% della popolazione mondiale, in più se contiamo anche i “dissidenti” che vivono nelle Nazioni allineate, penso che si possa raggiungere e superare anche il 70%.
A mio avviso tuttavia è da sottolineare che il NWO non è una Nazione, o un insieme di Nazioni, ma un’organizzazione che attinge il suo potere principalmente dal mondo finanziario.
Gli USA e l’UE non sono che fantocci usati e pilotati dal governo ombra, quindi occorre stare attenti a non identificare questo governo ombra con una Nazione pensando che distruggendo quella Nazione si sia distrutta la struttura di potere occulta.
Tale struttura come un parassita può passare tranquillamente da un Paese all’altro infiltrandosi nelle istituzioni per i suoi scopi non certo filantropici.
E’ bene quindi parlare di contenuti reali e di cosa questa nuova organizzazione “anti-NWO” si prefigga realmente: un buon modo per smascherare eventuali infiltrati è chiedere sempre che posizione assumono nei confronti della “sovranità monetaria”, in quanto i poteri finanziari non possono nulla in un Paese con una moneta di proprietà del popolo.
Se invece si parla ancora di “gold standard” o di altri trucchi per aggirare il problema, è molto probabile che sotto la maschera del novello “salvatore” si nascondano sempre i medesimi poteri: immaginatevi quale grande beffa sarebbe se convinti tutti di abbracciare la salvezza ci gettassimo invece a capofitto nei piani del nemico, d’altra parte non sarebbe la prima volta, anzi lo schema classico è proprio quello che consiste nella creazione del problema per poi proporre la LORO soluzione, quindi nulla di nuovo.
Ad ogni modo occhi e menti aperte.
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