OGGETTO: reiterata politica istituzionale razzista, discriminatoria e colonialista posta in essere dalle autorità d’occupazione straniere italiane contro il Popolo Veneto.
Al governo dello stato straniero italiano d’occupazione
Al prefetto straniero italiano
Piazza dei Signori, 22 – 31100 Treviso – VENETO
At O.N.U. – UN Headquarters
United Nations Plaza 44th St n°777, New York, NY 10017 – USA
At O.N.U. – UNO Palais des Nations
Avenue da la Paix n°14, Portail de Pregny, 1202 Genève – SWITZERLAND
International Court of Justice
Peace Palace – Carnegieplein 2 – 2517 KJ The Hague – The Netherlands
Agli Stati terzi in relazione e confinanti con la Repubblica Veneta
e per quanto a praticarsi
Divisione Federale Investigativa
Provveditorato Generale di Polizia Giudiziaria
Dipartimento di Giustizia – sede –
In data 12 marzo 2015 questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) è entrato in possesso di un documento a firma del prefetto straniero italiano illegalmente sedente in Treviso (Tv) – VENETO, e avente per oggetto “esposizione delle bandiere e uso del dialetto veneto in atti ufficiali del comune” e indirizzato al Sindaco del Comune di Resana (Tv) – VENETO.
Nell’atto in questione il prefetto Augusta Marrosu, ha espresso gravi preclusioni circa l’esposizione del Gonfalone di San Marco (Bandiera Nazionale Veneta) in ambienti e luoghi anche pubblici di quella Municipalità.
Nell’esigere una corretta applicazione di norme straniere italiane (legge 22 del 5 febbraio 1998 – e D.p.r.7 aprile 2000 nr.121) pretende di imporre il tricolore italiano come fosse una bandiera nazionale e definendo un dialetto (italiano) la lingua veneta.
È palese la grave offesa arrecata alla Serenissima Repubblica di Venezia e al Popolo Veneto, alle sue tradizioni, ai suoi usi e costumi.
Tipico esempio d’imperialismo culturale, palesemente e sistematicamente praticato dalle autorità d’occupazione straniere italiane ed esercitato con l’arrogante pretesa di imporre i loro valori etici e culturali ritenendoli superiori a quelli del sottomesso Popolo Veneto.
Il prefetto straniero italiano rivela per di più una notevole incoerenza nel precisare che la bandiera marciana non è né il simbolo del Comune di Resana (Tv) né della regione veneto (altra istituzione amministrativa periferica italiana) e per tal motivo non avrebbe alcun titolo per campeggiare su un edificio pubblico che riferisce essere espressione a tutti gli effetti della repubblica italiana.
A questo prefetto italiano ricordiamo che non c’è alcun edificio nei Territori della Serenissima Repubblica di Venezia che possa abbassarsi allo spregevole e disprezzabile compito di rappresentare lo stato straniero occupante italiano.
Non sono gli edifici occupati a rappresentare la repubblica italiana ma le sue istituzioni straniere che vi s’insediano come un cancro in un corpo sano.
La pretesa di servirsi di strutture, d’immobili e di estorcere denaro con tasse e balzelli e quant’altro, non li rende padroni di nulla … sono e rimangono degli stranieri colonizzatori e razzisti nei confronti del Popolo Veneto.
Si desume inoltre una profonda contraddizione nelle pretese del prefetto straniero italiano e che rende irrilevante ogni ostentazione di eccepire sull’esposizione della Bandiera Nazionale della Serenissima Repubblica di Venezia.
La menzionata normativa italiana esaurisce la sua competenza riguardo ai modi di esposizione delle sole bandiere straniere italiane, fossero anche rappresentative di enti periferici e locali.
Appare pertanto evidente che non avendo alcuna competenza in merito alla Bandiera Nazionale della Serenissima Repubblica Veneta, la pretesa rimozione del prefetto straniero italiano manifesta solo l’arrogante atteggiamento di razzismo istituzionale e di colonialismo culturale.
La rimozione è pretesa perché il Gonfalone di San Marco rappresenta la Nazione Veneta occupata e il Popolo Veneto oppresso e angariato dallo stato occupante italiano.
A buon intenditore poche parole.
La Divisione Federale Investigativa del Provveditorato Generale di Polizia Giudiziaria del Dipartimento di Giustizia provvederà all'iscrizione a ruolo giudiziario del prefetto straniero italiano per assicurarlo alla Giustizia Veneta nei tempi e modi che si riterrà di adottare.
WSM
Venetia 13 marzo 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
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MA PERCHE’ NON FANNO A CARRIERA A CASA LORO ???
Maria Augusta Marrosu è nata a Salerno il 30 settembre 1953.
Già Presidente della Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello Status di Rifugiato di Gorizia dall'aprile del 2006, si è laureata in Scienze politiche all'Università di Bologna con 110 e lode.
Già Presidente della Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello Status di Rifugiato di Gorizia dall'aprile del 2006, si è laureata in Scienze politiche all'Università di Bologna con 110 e lode.
Conosce il territorio della Provincia di Gorizia per aver ricoperto già nel 1983 l'incarico di Capo di Gabinetto della Prefettura.
Il suo curriculum inizia con un posto di ricercatrice al Cnr di Roma.
Nel 1979 entra al Ministero dell'Interno prendendo servizio alla Prefettura di Trieste.
Nel 1979 entra al Ministero dell'Interno prendendo servizio alla Prefettura di Trieste.
In seguito al terremoto in Irpinia, presta servizio presso la Prefettura di Salerno per un breve periodo.
Dal gennaio 1981 all'agosto 1983 lavora al Commissariato di Governo del Friuli-Venezia Giulia. Contemporaneamente (ottobre '81-febbraio '82) è vice commissario straordinario alla Provincia di Trieste. Nel 1983 è a Gorizia come Capo di Gabinetto e l'anno seguente rientra alla prefettura del capoluogo giuliano. Dal 1985 al 1994 è di nuovo al Commissariato di Governo del Friuli-Venezia Giulia.
Nel 1990 partecipa al corso della Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno per l'ammissione alla dirigenza.
È Capo di Gabinetto della prefettura prima a Trieste (1992), poi a Udine (1994). Dopo una parentesi a Tricesimo come vicecommissario straordinario, nel 1997 è promossa viceprefetto.
Nel capoluogo friulano è viceprefetto vicario dal 1998 ed è stata viceprefetto reggente negli anni 2001-2003.
Tra gli incarichi da lei ricoperti ci sono le presidenze di diverse commissioni, tra cui quella Circondariale di Udine e Tolmezzo.
Dal gennaio 1981 all'agosto 1983 lavora al Commissariato di Governo del Friuli-Venezia Giulia. Contemporaneamente (ottobre '81-febbraio '82) è vice commissario straordinario alla Provincia di Trieste. Nel 1983 è a Gorizia come Capo di Gabinetto e l'anno seguente rientra alla prefettura del capoluogo giuliano. Dal 1985 al 1994 è di nuovo al Commissariato di Governo del Friuli-Venezia Giulia.
Nel 1990 partecipa al corso della Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno per l'ammissione alla dirigenza.
È Capo di Gabinetto della prefettura prima a Trieste (1992), poi a Udine (1994). Dopo una parentesi a Tricesimo come vicecommissario straordinario, nel 1997 è promossa viceprefetto.
Nel capoluogo friulano è viceprefetto vicario dal 1998 ed è stata viceprefetto reggente negli anni 2001-2003.
Tra gli incarichi da lei ricoperti ci sono le presidenze di diverse commissioni, tra cui quella Circondariale di Udine e Tolmezzo.
Prefetto di Gorizia dal 20.08.2008 al 29.12.2013
Prefetto di Treviso dal 30.12.2013