Ancora una volta la Massoneria e le Lobby della chimica farmaceutica difendono i loro profitti anche a scapito della salute di tutta la popolazione mondiale.
prima i profitti e dopo il resto. certe cure e certe tecnologie vanno insabbiate come i brevetti di NICOLA TESLA, PIER LUIGI IGHINA, STAN MAYER, KESHE FOUNDATION, ecc…
MBST, La tecnologia per evitare operazioni e Farmaci boicottata da 15 anni dalle lobby farmaceutiche!
Come sempre, quando emerge una tecnologia che potrebbe danneggiare le lobby, viene fatta sparire!
Che fine ha fatto la “molecola anti-tumore”?
Ma questo non avviene solo in ambito sanitario: brevetti di motori non alimentati dal petrolio (ce ne sono diversi, tutti “sotterrati”, e alcune volte sotto terra c’è finito anche l’inventore… vedi Stan Meyer) le scoperte di Nikola Tesla (utilizzate solo in ambito militare…) quelle di Pier Luigi Ighina, i brevetti della Keshe foundation, il cui rilascio è stato bloccato da Obama e molto altro!
MBST, la tecnologia per evitare operazioni e farmaci boicottata da 15 anni, alle case farmaceutiche farebbe perdere soldi !!
Si chiama MBST e si tratta di un brevetto tedesco esistente da quindici anni.
Come tante invenzioni è stata scoperta per caso. Un ingegnere si è accorto che la risonanza magnetica, utilizzata come esame diagnostico, riusciva a “gestire” problematiche come l’artrosi e l’osteoporosi.
È iniziato così lo studio del fenomeno. Prima in vitro, e poi, dati i risultati incoraggianti, è partita la sperimentazione sull’uomo.
In pratica, e in parole povere, alcune cellule del corpo, magnetizzate dalla macchina, riescono a rigenerarsi.
Si tratta dei condrociti e degli osteoblasti. I primi servono a sintetizzare la cartilagine e quindi possono guarire l’artrosi mentre i secondi, rigenerando l’osso, possono guarire l’osteoporosi.
I benefici per i pazienti potrebbero essere enormi.
Potrebbero rimandare l’intervento chirurgico evitando l’impianto di protesi e corpi estranei nel corpo, evitare la riabilitazione (che a volte dura una vita), evitare il trattamento farmacologico e risparmiare tanti soldini.
Decisamente troppi benefici per i pazienti e troppe entrate che verrebbero a mancare alle case farmaceutiche e affini.
Sarà questo il motivo per cui la tecnologia MBST, a distanza di quindici anni è ancora sconosciuta?
Probabilemente sì.