Vicenza, 4 aprile 2014
Il leader dei secessionisti veneti arrestati nell’operazione dei Ros, Luigi Faccia, non ha risposto al Gip che oggi lo ha sentito in carcere a Vicenza per l’interrogatorio di garanzia.
“Sono un prigioniero di guerra” ha detto l’ex Serenissimo – come hanno riferito i suoi legali – dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere.
Durante il confronto con il Gip nel carcere di Vicenza, Luigi Faccia ha voluto leggere al giudice una sua breve dichiarazione.
“Come responsabile del Veneto Fronte di Liberazione, servitore della Veneta Serenissima Repubblica, mi dichiaro prigioniero di guerra”.
L'uomo, seguito dai legali Alessandro Zagonel e Andrea Arman, avrebbe avuto una piccola schermaglia con il giudice e la cancelliera anche al momento delle generalità, quando Faccia, alla domanda sulla propria nazionalità, ha risposto: “veneta”.
Anche Flavio Contin si è avvalso della facoltà di non rispondere al Gip di Padova. L’ex ‘Serenissimo’, ai domiciliari dopo l'arresto nell’ambito dell’inchiesta dei Ros sui secessionisti veneti.
L'ultrasettantenne è accusato tra l’altro di aver costruito e detenuto in un magazzino nel suo paese, a Casale di Scodosia (Padova) il ‘tanko’ artigianale (FOTO), ricavato da un escavatore, che doveva servire per l’assalto a Venezia. L’uomo non ha risposto al giudice, e lo stesso comportamento ha tenuto un altro dei 24 arrestati, Riccardo Lovato, 44 anni, ex ultras del Padova.
L’indipendentista sardo Felice Pani – uno dei 24 arrestati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Brescia sui cosiddetti “secessionisti veneti” – sarà sentito domani per l’interrogatorio di garanzia.
Pani (difeso dall’avvocato Riccardo Floris) è rinchiuso nel carcere cagliaritano di Buoncammino.
L’indagine bresciana sugli scissionisti – che ha coinvolto 51 persone – è arrivata fino in Sardegna dove è anche stato indagato Salvatore “Doddore” Meloni – indipendentista di Terralba (Oristano) – autoproclamatosi nel 2008 presidente della Repubblica di Maluentu (l’isola di fronte alle coste dell’Oristanese), della quale Pani era stato nominato ministro dell’Agricoltura.
Doddore: “Il movimento Maluentu non è mai citato nelle intercettazioni e con i veneti non parlavo da più di un anno”.
Ha respinto tutte le accuse Salvatore “Doddore” Meloni, l’indipendentista sardo. Questa mattina Meloni, in una conferenza stampa convocata a Cagliari, ha lasciato chiaramente intendere di essere vittima di una persecuzione politica.
SACCONI:
LIBERATELI – “Liberateli subito!
Appello per la liberazione dei secessionisti veneti.
Perché la stupidità non è ragione sufficiente per la carcerazione preventiva”.
Lo dichiara Maurizio Sacconi, presidente dei senatori del Nuovo Centrodestra.
Massimo Cacciari, Gianfranco Bettin e Beppe Caccia chiedono la liberazione di Franco Rocchetta, l’ideologo venetista arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui secessionisti della Procura di Brescia.
“Conosciamo personalmente Franco Rocchetta da almeno vent’anni – scrivono l’ex sindaco e i due consiglieri comunali di Venezia –
E’ stato uno dei primi ad affrontare, in Veneto e a partire dal Veneto, la questione delle autonomie e del federalismo.
In tutte le occasioni in cui ci siamo confrontati con lui, la sua idea di indipendenza era tutt’uno con una prospettiva europea e con un riconoscimento dei diritti di cittadinanza fondato sullo ius soli e sulla residenza”.
“E’ quanto di più lontano possa esserci – proseguono – da ‘secessionismi’ e politiche di esclusione e chiusura razzista.
Con lui abbiamo condiviso iniziative nei Balcani per il dialogo interculturale e interreligioso, in termini di assoluta contrarietà alla barbarie della guerra e della ‘pulizia etnica’”.
“Per come l’abbiamo conosciuto, ci sentiamo di escludere il suo coinvolgimento in attività ‘terroristiche o eversive’ – concludono Cacciari, Bettin e Caccia – e auspichiamo possa tornare al piu’ presto libero per difendersi dalle gravi accuse che gli vengono imputate”.