di REDAZIONE
La repressione passa anche per la schedatura, lo insegna la storia no? “L’Alleanza, l’organizzazione secessionista smantellata dai carabinieri in Veneto, è solo l’ultimo caso, in ordine di tempo. Ma focolai secessionisti rischiano di accendersi da Nord a Sud del Paese, soffiando sulle braci di rivendicazioni sociali. Gruppi e movimenti che hanno come collante la rivendicazione dell’autonomia, cavalcano il disagio portato dalla crisi economica, cercando sponde in altri movimenti di protesta”.
A segnalarne la “minaccia” è l’ex capo dell’Antiterrorismo, già sottosegretario all’Interno ed attuale vice presidente della Fondazione Icsa, prefetto Carlo De Stefano, che all’Adnkronos spiega: “Serve un’analisi dettagliata e una mappa di tutti i movimenti indipendentisti attivi in Europa e anche al di fuori del vecchio Continente.
Le nostre analisi confermano che ci sono spinte secessioniste su cui deve essere tenuta alta l’attenzione”. De Stefano, che nel 1997 si occupò dei Serenissimi, sottolinea: “Queste spinte secessioniste, fortemente ideologiche, possono sfociare nel fanatismo, e quindi mettere a segno azioni pericolose che rasentano l’eversione”. “Nel caso dei ‘nuovi Serenissimì del Veneto -ragiona De Stefano- si tratta di una posizione fortemente ideologica, che non sembra avere però un radicamento forte e storicizzato sul territorio. E’ tuttavia importante raffrontare queste rivendicazioni con altre situazioni simili che si innescano in Europa e potenziare l’attività di prevenzione su fenomeni da monitorare costantemente”.
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