"Niente di nuovo sul fronte occidentale", si chiude il sipario sul sondaggio virtuale indetto da plebiscito.eu, e si apre quello sul solito palcoscenico: la politica italiota.
Dopo i risultati eclatanti ma impossibili da verificare, in quanto prodotti internamente e mai sottoposti a verifica di terzi, su cui si può avanzare il beneficio del dubbio, ma difficilmente quello del buonsenso, ecco arrivare la notizia che sorprenderà i più, ma lascia assolutamente indifferente chi tratta la liberazione della Patria come una cosa seria.
Si apprende infatti dalla stampa che sarà lanciato l'ennesimo partito italiano sedicente indipendentista (non perdiamo tempo a contarli, ma dovrebbero sfiorare la decina), ad opera degli organizzatori di plebiscito.eu, comunque volti già noti nell'ambiente partitico. Il partito si chiamerà Veneto Sì, e sinceramente finisce qui il nostro interesse per l'argomento, di qualsiasi natura esso sia, un partito italiano è assolutamente controproducente alla Causa, e sarebbe quindi l'ennesimo spreco di risorse e tempo argomentare su di esso.
Torniamo invece sul sondaggio, giusto per chiarire, al netto della veridicità dei suoi risultati (ripetiamo, impossibile da verificare al momento), perché esso è fine a se stesso da ogni prospettiva lo si guardi.
Dal punto di vista del Popolo Veneto, esso è inutile, in quanto indetto utilizzando le liste elettorali della regione veneto italiana, il che è profondamente scorretto per alcuni semplici motivi:
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La regione veneto NON RAPPRESENTA il Popolo Veneto con i propri residenti, né i suoi confini territoriali
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Se un Veneto si fosse visto togliere, o avesse rinunciato, come i membri del MLNV, alla cittadinanza italiana, e quindi non potesse, o non volesse (come è suo dovere) votare in ambito italiano, sarebbe stato escluso dalla consultazione
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Non è possibile esprimersi su un diritto fondamentale, l'art.15 dei Diritti Umani indica come diritto fondamentale quello alla Nazionalità, quindi i Veneti hanno diritto alla Nazionalità Veneta, che nel 1866 gli venne tolta, e questo non può essere precluso da una votazione, indipendentemente dal risultato della stessa.
Dal punto di vista italiano, esso è un semplice sondaggio sull'opinione dei cittadini residenti nella regione veneto, ma se per assurdo lo si volesse far passare come referendum esso diventa illegale per i seguenti motivi
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L'italia non ammette la secessione di parti di territorio su cui essa si considera sovrana
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L'ordinamento italiano non ammette referendum legislativi, propositivi o deliberativi
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Le regioni italiane non hanno competenze internazionali
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Le regioni amministrative degli stati non possono appellarsi all'autodeterminazione
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Un referendum non può essere indetto da soggetti privati
Non c'è molto altro da aggiungere, a parte lo scoramento per l'ennesima presa in giro, da parte di quelli che ormai possono essere definiti "i soliti noti", pronti a svendere la credibilità, l'onestà e la dignità dei Veneti per raggiungere poco onorevoli fini, come gli scranni dell'amministrazione occupante italiana e i ghiotti emolumenti annessi, pagati con i beni estorti al Popolo Veneto e a tutti gli altri Popoli della penisola da più di un secolo.
WSM
Venetia, 24 Marzo 2014
Davide Giaretta
Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio
Venetia, 24 Marzo 2014
Davide Giaretta
Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio