Il parco commerciale Willorba non è affatto morto e l'ostinazione con la quale il sindaco di Villorba Marco Serena sembra voler mettere la parola fine a tale realtà è a dir poco ambigua.
Sfuggente lo è anche la scelta del Pam Panorama di trasferire l'attività commerciale in un'area ancora immaginaria, poco servita e difficile da raggiungere per i clienti.
La girandola di mirate indiscrezioni sul trasferimento del Panorama è da anni abilmente orchestrata così come sembra esserla la disattenzione per la confusa e tortuosa viabilità dell'intera area, l'incomprensibile mancanza di passaggio di un servizio del trasporto pubblico e la contorta accessibilità al parco commerciale stesso.
Ma non dimentichiamo l'elementare mancato adeguamento dell'area che agevola il servizio di approvvigionamento e dei fornitori della sola attività del Panorama e la rende difficoltosa e per gli altri negozi.
Non sfugge neppure l'attenzione sulla confusa viabilità interna dell'intero parco commerciale inadeguata e mantenuta convogliata per favorire il Panorama … e negli ultimi tempi privata anche della necessaria manutenzione.
Se da un lato appare discutibile l'inadeguatezza dell'amministrazione del consorzio che gestisce il parco commerciale e la cui presidenza, non a caso, sembra essere sempre lasciata al Panorama, non meno discutibile è l'inerzia e la mancata attenzione dell'amministrazione leghista del comune di Villorba.
Dobbiamo forse aspettarci la cementificazione di altre aree verdi per creare una nuova area commerciale?
Speriamo di non trovarci di fronte all'ennesima speculazione che necessita di un mirato adeguamento del piano di assetto territoriale per soddisfare gli appetiti di affaristi e faccendieri, alla faccia dei lavoratori e di quegli imprenditori che qui hanno investito.
Ambigua, viscida e vergognosa appare la dichiarazione del sindaco leghista Marco Serena, se mai fosse vera così come la tribuna di Treviso gli attribuisce, perché il parco commerciale Willorba no è morto e come sindaco farebbe meglio a riconsiderare che le priorità affaristiche di pochi non possono prevalere quelle molto più importanti di lavoratori e delle famiglie che traggono sostentamento dal loro lavoro.
Ai furbi di ogni ordine e grado ricordiamo che se così fosse verrebbero a concretizzarsi veri e propri crimini contro il Popolo Veneto, contro la Nazione Veneta e il suo territorio.
Il MLNV per il tramite del suo apparato istituzionale GOVERNO VENETO PROVVISORIO, previsto dall'art.96. 3 del Primo Protocollo di Ginevra, vigilerà e nei tempi e modi che si stabiliranno, assicurerà i responsabili alla Giustizia Veneta.
WSM
Venetia, martedì 10 settembre 2013
Il Presidente ded MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Sergio Bortotto