Ancora una volta, nei giornaletti locali la tribuna e il gazzettino hanno trovato spazio i soliti articoli spazzatura su questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
Sul fantasioso, testardo e calunnioso abbinamento mediatico/giudiziario con la fantomatica “polisia veneta” questo MLNV non intende tornarci nemmeno più.
Garantito però che ci tornerà a tempo debito nelle sedi opportune.
Venendo alle ultime perle giornalistiche pubblicate sabato 17 agosto scorso su tribuna e gazzettino, appare evidente come i due giornaletti vengano ormai usati dalla magistratura straniera italiana a Treviso come ufficio notifiche.
Infatti, è proprio dai due giornaletti da gossip estivo che questo MLNV ha avuto modo di apprendere che ai magistrati inquirenti stranieri italiani a Treviso – pubblico ministero e “nuovo” giudice per le indagini preliminari – ci sarebbe voluto quasi un anno e mezzo di tempo dall’inizio della loro inchiesta-farsa per decidere di non archiviare il loro processo calunnioso e di procedere invece dolosamente con un’udienza preliminare per sentirne i militanti, fissandola per una non meglio precisata data di dicembre.
Da notare come il fantomatico provvedimento di questi “signori” sia stato adottato “appena” nove mesi dopo la scadenza del termine dei sei mesi prescritto dalla legge italiana per la durata delle indagini preliminari, ma tant’è: delle inaudite palesi violazioni di legge da parte dei togati stranieri italiani in chiave persecutoria e razzista questo MLNV non si stupisce nemmeno più.
Tradotto in soldoni: le indagini preliminari scadevano ai primi di novembre del 2012, e con la successiva proroga di ulteriori sei mesi, richiesta e concessa illegalmente, il termine scadeva inesorabilmente ai primi giorni dello scorso mese di maggio.
Provvedimenti di archiviazione o di fissazione dell’udienza preliminare dovevano essere perentoriamente adottati entro i prescritti termini di legge, a pena di nullità.
Ma ciò che appare singolare è il fatto che negli articoli spazzatura pubblicati appena lo scorso 8 agosto non vi era ancora notizia di un’udienza preliminare fissata per sentire i militanti del MLNV.
“Fatalità”, questa compare negli articoli pubblicati dagli stessi giornaletti poco dopo una settimana.
Significa forse che il gip straniero italiano ci ha pensato su solo nella settimana di ferragosto?
E proprio nel periodo delle vacanze giudiziarie?
Trattasi forse dello stesso corvo di turno che sta passando i comunicati ai giornaletti?
A che pro?
Il corvo di turno spera forse di intimidire il MLNV ed i suoi militanti con l’espediente del presunto spauracchio di un processo italiano?
Corvo & company spera forse di togliersi le castagne dal fuoco e di districarsi da un processo fatto di impianti accusatori calunniosi persecutori razzisti arrampicandosi così pateticamente sugli specchi?
Crede davvero di poter dividere i Patrioti Veneti militanti di questo MLNV?
Del resto, anche la nota pennivendola Tomè Sabrina della tribuna lo ha scritto con la solita enfasi e tono di minaccia: “Gli uomini della Polisia diserteranno l’aula rinunciando a difendersi e andando conseguentemente dritti-dritti a processo oppure cercheranno di dimostrare che il loro movimento non è un’attività illegale?”
Recepito il messaggio?
Il processo e la condanna sono bell’e pronti, sta solo ai militanti del MLNV decidere di che morte morire, se andare a condanna sicura in un processo già deciso a tavolino dalle autorità di occupazione straniere italiane rinunciando a “difendersi” o se strisciare all’udienza preliminare “confessando” colpe estorte.
Ma come!?
Ma le autorità di occupazione straniere italiane non dovevano procedere subito per direttissima nei confronti dei militanti del MLNV, tutti così armati fino ai denti, inquadrati e così pericolosi per lo stato straniero razzista e colonialista italiano?
Non lo sostenevano con ferocia razzista anche l’ex procuratore straniero Fojadelli, l’ex questore Damiano e l’ex prefetto Adinolfi?
E l’ex prefetto italiano non ha più volte fatto pressioni sul sindaco di Cornuda perché destituisse il comandante della polizia locale, in quanto Vice Presidente di questo MLNV e del Governo Veneto Provvisorio?
Dove sono finiti ora gli armamenti da guerra, i carri armati, i missili, i bazooka, i lanciarazzi e tutte quelle decine di chili di bossoli e di ogive pronte ad essere sapientemente confezionate e trasformate a mano in micidiali ordigni da lanciare con una fionda?
Ma nel frattempo dove sono finiti tutti i personal computer e gli altri effetti personali rapinati a mano armata dagli uomini della sezione politica della polizia italiana dalle case dei militanti del MLNV, davanti ad occhi sbigottiti e terrorizzati di madri, padri, mogli e figli?
Saltimbanchi sempre più ridicoli, il MLNV – come tutti gli altri movimenti di liberazione nazionale del mondo – è un vero e proprio soggetto di diritto internazionale, e non certo un’associazione in ambito politico straniero italiano: qualsiasi atto di aggressione compiuto dallo stato occupante anche contro un solo militante del MLNV integra un vero e proprio illecito internazionale, di una gravità inaudita.
Non fatevi illusioni e ripassatevi un po’ di diritto internazionale: il MLNV non può essere assoggettato ad alcuna autorità straniera italiana di occupazione.
Capolinea, “signori”: troppo tardi, per rimediare.
Avete ignorato ogni invito a porre fine ai vostri vili atti di aggressione contro questo MLNV e i suoi militanti, a porre fine alle vostre diaboliche calunnie, a chiedere pubblicamente scusa e a restituire tutto il maltolto ai legittimi proprietari militanti di questo MLNV.
Il MLNV ora prende atto che quanto rapinato dalle private dimore dei suoi militanti non verrà più restituito, e proprio per questo non avete nemmeno la più pallida idea del futuro che vi aspetta.
Nessuno dopo dica che non era stato avvisato per tempo.
Viva San Marco.
Venetia, lunedì 19 agosto 2013
Il Vice Presidente del MLNV e del GVP
dott. Paolo Gallina