LA SCUOLA ITALIANA … IDENTICA AL SUO STATO COLONIALISTA.

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Condividiamo in pieno.

Non ci credo.
La scuola (rappresentante dello Stato e perciò, in piccolo, essa stessa uno Stato), si sta comportando esattamente come l'itaGlia, e cioè si dimostra un sistema totalitaristico e di regime dove chi la pensa diversamente da quanto ordinato di pensare, viene escluso e punito.
Ragazzi, mi rivolgo a voi, nuova generazione, ribellatevi, metteteli sotto professori e gli insegnanti schiavi di quello che lo stato dice loro di insegnarvi (senza nulla togliere ai moltissimi insegnanti che fanno gli eroi nel proprio lavoro e lo fanno con lodevole maestria e tenendo conto che di fronte non hai un somaro da ammaestrare ma una personalità da far sbocciare)… NON CREDETE a quello che vi insegnano questi complici di uno stato opprimente, perchè la verità ve la dovete cercare e sudare.
La Storia non è quella che vi insegnano, l'Alimentazione non è quella che vi insegnano…
Un "BRAVISSIMA" a questa ragazza che ha deciso di esprimere IL SUO PENSIERO LIBERAMENTE (qualunque esso sia, non sto qui a dire se ha detto una cosa più o meno giusta).
Ricordatevi di non farvi rubare i vostri pensieri e il vostro PARERE su tutto.
Combattete, ribellatevi.
La scuola deve essere sì educazione e anche rigore, ma non in un regime, ma in un sistema di libero di pensiero. Il preside di questa scuola dovrebbe essere radiato immediatamente e non mettere più piede in una scuola pubblica degna di questo nome (utopia?).

MATTIA ZANATTA


"Gli immigrati ci affamano" Studentessa cacciata da scuola

La replica a un volontario Caritas durante un convegno organizzato dalla scuola le è costata la sospensione
Mar, 18/11/2014 – 19:18

"Gli immigrati affamano gli italiani".
Parole pronunciate da una studentessa di Adria (Rovigo) e che le sono costate una sospensione da scuola

 

 


L'istituto superiore aveva infatti organizzato una conferenza con la Caritas in cui si parlava di integrazione e nuove povertà.
Durante l'incontro la ragazza – minorenne – è intervenuta sostenendo che gli immigrati "fanno morire di fame chi è nato in Italia: lavorando per un tozzo di pane riducono su lastrico i lavoratori italiani", come raccontano il Corriere Veneto e il Gazzettino.
Il volontario della Caritas ha inutilmente tentato di ribattere, ma alla fine del convegno la studentessa è stata sospesa da scuola per qualche giorno con l'accusa di razzismo e xenofobia
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