150 ANNI DI MENZOGNE.
150 ANNI DI SOPRUSI.
150 ANNI DI INFAME SILENZIO.
150 ANNI DI VERITA' NASCOSTE.
150 ANNI CHE SI FESTEGGIA L'UNITA' D'ITALIA.
FESTEGGIARE COSA?
BEATA IGNORANZA O SEMPLICEMENTE SI OCCULTA LA VERITA'
"…hai mai sentito parlare di lagher italiani?
sicuramente no.
non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire…
CENTINAIA DI MIGLIAIA SENZA NOME.
…Ponte Landolfo, ti dice niente?
duemila donne e bambini, prima stuprati e poi squartati
con le baionette dei bersaglieri italiani.
e tu, italiano, stai con loro?
Bravo…
io invece contnuo a fare quello che facevano i "briganti",
lotto come resistenza contro gli invasori
che continuerà fino alla liberazione nazionale…".
Sono passati 150 anni dalla presunta unificazione dell'Italia…amche se da quel fatidico 17 marzo 1861 L'Italia si è divisa.
Come si spiega il divario tra sud e nord?
Il sud sempre discriminato!
E' ora di piantarla col festeggiare..,ma cosa festeggiare?
La verità ci è stata sempre occultata, qui si parla di centinaia di migliaia di vittime, e in che modo barbaro sono state assassinate…nessuno ne è al corrente?
O semplicemente si vuol tacere su crudeltà effettuate ai danni degli italiani del sud, per non recare scandalo e orripilenza agli occhi del mondo.
Tutto questo orrore per un ideale?
Unificazione dell'Italia?
No, gli eventi sono diversi da quelli raccontati nei libri di Storia.
La Sicilia era la 3° potenza mondiale economica e come tale era un bel bottino per gli unificatori d'Italia.
Hanno devastato e saccheggiato l'intero sud, lasciandolo privandolo delle sue ricchezze, lasciato di stenti e tra l'altro tassato più del nord, per ripristinare ( oltre al furto perpetuato) le spese della guerra stessa.
Dal 1861 cominciò una massiccia emigrazione, fenomeno che ci ritroviamo ancora dopo 150 anni….
Alla faccia dell'unità d'Italia…ma si taciamo e nascondiamo tutto , tanto chi se ne frega sono fatti di 150 anni fa, tanto stiamo bene grazie ai terroni morti che hanno fatto arricchire lo Stato….
Consigliamo la visione di questo breve video per comprendere il genocidio contro le popolazioni meridionali ad opera dell'italia: clicca qui
Finiamola di definirci i “buoni” d’Europa, e nessuno dei nostri fratelli del Nord venga a lamentarsi delle stragi naziste. Le SS del 1860 e degli anni successivi si chiamarono, almeno per gli abitanti dell’ex Regno delle Due Sicilie, piemontesi. Perciò smettiamo di sbarrare gli occhi, di spalancare all’urlo le bocche, a deprecare violenze altrui in questo e in altri continenti. Ci bastino le nostre, per sentire un solo brivido di pudore.
Noi abbiamo saputo fare di più e di peggio.
Carlo alianello
(tratto da: http://www.adsic.it/2007/page/7/)