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UNITI SI VINCE!
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Documentario di Foster Gamble su tematiche quali: energia gratis, flussi toroidei, alimentazione, economia sostenibile.
Thrive (prosperare) è un documentario non convenzionale che solleva il velo su quello che sta realmente accadendo nel nostro mondo, seguendo il denaro a monte – scoprire il consolidamento globale del potere in quasi ogni aspetto della nostra vita. Intrecciando innovazioni nel campo della scienza, coscienza e attivismo, Thrive offre soluzioni reali, che ci autorizzi con le strategie inedite e coraggiose per la bonifica dellle nostre vite ed il nostro futuro.
Il mondo che abbiamo davanti in realtà è un velo che copre il vero mondo, quello di poteri occulti, quello che ci manipola, ci rende e ci ha resi schiavi da più tempo di quanto si possa immaginare!
Non stiamo parlando di decenni ma di secoli, anche se, io credo che si tratti addirittura di millenni.
L’obbiettivo dei poteri occulti, è quello del controllo globale della civiltà sulla terra e, potrebbero riuscirci se non apriamo gli occhi in tempo e cominciamo a fare qualcosa di concreto per evitarlo.
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MLNS combatte per la libertà e l’indipendenza del Popolo Sardo attraverso l‘uso del diritto internazionale.
L’indipendenza è la condizione in cui un Paese non è sottomesso all’autorità di un altro.
Solitamente è l’emancipazione da un potere colonialistico o imperialistico e si può ottenere per decolonizzazione, separazione o smembramento.
La Nazione Sarda oggi è occupata territorialmente, militarmente e amministrativamente dallo stato straniero italiano.
La Nazione Sarda non ha mai cessato di esistere e ha perso la propria sovranità a a causa delle occupazione straniere.
Non esiste una norma nel Diritto Internazionale che prevede l’annessione violenta, militare o colonizzatrice di territori di una nazione da parte di una potenza straniera e quindi è diritto del Popolo Sardo tornare libero e sovrano sui propri territori.
Considerando che il tempo stringe e la Sardegna ha necessità di essere liberata dallo stato straniero italiano nel più breve tempo possibile, che mettere d’accordo il 51% dei sardi è ovviamente importante ma potrebbe volerci più tempo di quanto l’economia e la vita stessa del Popolo Sardo si possa permettere, abbiamo individuato in un Soggetto di Diritto Internazionale, il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu, l’unico legittimato ad agire in nome di un intero popolo per la liberazione dallo stato occupante.
Il MLNS ha intrapreso immediatamente il percorso della liberazione della Patria Sarda, nei suoi confini storici territoriali, dall’occupazione straniera, colonialista e razzista italiana. Il MLNS non è un partito politico e non ambisce a posizioni di potere, ma svolge un ruolo tecnico che è quello di condurre la Patria Sarda a libere elezioni sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Per far questo il MLNS sta cercando di ottenere il riconoscimento dall’ONU; il riconoscimento presuppone una condizione giuridica in conseguenza della quale viene ammessa l’esistenza della Nazione Sarda nell’attuale condizione di occupazione straniera. Il riconoscimento può arrivare dall’ONU o da altri Stati Terzi.
Solo un Movimento di Liberazione Nazionale è giuridicamente legittimato ad interloquire con le Nazioni Unite o con altri Stati Terzi.
Ogni successiva iniziativa, Costituente compresa, sarà avvalorata e assistita dal Principio di Effettività come rafforzativo del nostro diritto all’autodeterminazione.
Il MLNS dovrà garantire l’esercizio di una Costituente ed eserciterà e assicurerà la sicurezza nazionale e l’insediamento di un Governo Provvisorio.
Presidente attuale: Sergio Pes
SARDEGNA – NAZIONE
Vai al sito ufficiale:
Napoleone, amichevolmente conosciuto come "l'infame" dai Veneti, per i crimini di guerra perpetrati durante l'occupazione della nostra Patria, a quanto pare ha degli estimatori eccellenti: gli italiani.
Il suo odio verso Venezia è leggendario, e a quanto pare ha contagiato gli occupanti attuali, che stanno via via rispolverando tutte le nefandezze del piccolo generale francese.
Dopo la vergognosa "riorganizzazione" del museo Correr in chiave "infame", ecco torna in auge forse uno dei peggiori atti di terrorismo mai compiuti: la distruzione sistematica dei simboli popolari, del Simbolo per eccellenza dei Veneti e di Venezia, il Sacro Leone di San Marco.
È notizia di questi giorni, la rimozione di un mosaico raffigurante il Leone in moéca della metà del '900, sovrastante un esercizio commerciale delle Mercerie dell'Orologio, probabilmente per fare spazio ad un'inutile, quanto profana insegna luminosa; un vergognoso atto di puro spregio, di cui i responsabili dovranno sicuramente rispondere a tempo debito. I simboli del Popolo Veneto, tra cui spicca il Leone di San Marco, sono infatti patrimonio di tutti i cittadini, e la loro rimozione non è in alcun modo accettabile.
L'azione non è stata nemmeno mitigata dal tentativo di conservare l'opera spostandola, il mosaico infatti è stato vergognosamente rimosso con trapano e scalpello.
Ulteriori indagini per definire le responsabilità dell'atto sono in corso.
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Limitazione della sovranità nazionale
Alla prima denuncia ufficiale contro le chemtrails, il governo canadese rispose ai suoi cittadini di non essere coinvolto in operazioni atte a disseminare nel cielo canadese sostanze chimiche e di non aver autorizzato altri Paesi a farlo.
Probabilmente anche l’Italia non ha concesso ad altri Paesi il permesso di sorvolare i nostri spazi aerei per scopi non ben specificati e di cospargere sostanze chimiche nell’aria che respiriamo, ma ciò potrebbe avvenire anche senza autorizzazione ufficiale poiché:
– aerei militari non italiani (USANato) hanno la libertà di sorvolare i nostri cieli senza dare spiegazione alcuna allo Stato italiano;
– non esiste una legge adeguata relativa allo spargimento di sostanze chimiche nello spazio aereo italiano.
Nel gennaio 2006, l’Onorevole Di Pietro partecipa ad una trasmissione televisiva. Uno spettatore, amico di sciechimiche.org, telefona in studio per chiedere come mai ogni giorno assistiamo al continuo passaggio di aerei militari che rilasciano scie chimiche con metalli pesanti e bario. L’On. Di Pietro non si esprime sulle scie chimiche ma fa un’affermazione importante riguardo la limitazione di sovranità nazionale:
“In riferimento agli aerei è un problema complesso. I nostri spazi aerei, i nostri siti marini e terrestri, ancora oggi sono occupati da realtà militari non italiani.”
“Non è possibile che altri decidano per noi, è una limitazione di sovranità. Dopodichè noi dovremo assumerci le nostre responsabilità.”
Secondo l’On. Di Pietro, è accettabile il fatto che una determinata nazione abbia sul territorio mondiale luoghi di ammassamento, occultamento e detenzione, ma non è altrettanto ammissibile che certe operazioni avvengano senza il coinvolgimento delle nazioni “ospitanti”, senza nemmeno metterle al corrente.
Questa realtà è confermata da alcuni episodi nei quali aerei militari americani sono stati al centro di polemiche e di incidenti più o meno gravi. Nella sezione “Documentazione” sono state raccolti i verbali di alcune sedute parlamentari su questo tema.
Secondo molte testimonianze (anche di piloti), gli aerei militari coinvolti sarebbero tankers (aerei cisterna) privi di segni identificativi che volano sotto codice Alfa (codice secretato). Altri testimoni affermano che nelle irrorazioni siano coinvolte anche alcune compagnie aeree ad uso civile e si suppone che in questi casi la composizione chimica delle scie sia differente come è differente il loro aspetto. Mesi fa, l‘Indipendent ha pubblicato la notizia che piloti di aerei civili sono colti da malori a causa di alcune sostanze fuoriuscite dai motori e penetrate all’interno della cabina di pilotaggio. Manifestando perdite cognitive e di memoria sono stati incapaci di ricordare le istruzioni vitale delle torri di controllo e quindi di pilotare in completa sicurezza.
Gli aerei di linea devono seguire delle procedure di sicurezza soprattutto per quanto riguarda distanza e quota e non possono sorvolare spazi aerei militari. La maggior parte degli aerei che rilasciano scie chimiche osservati, invece, volano a distanze ravvicinate, spesso si incrociano, percorrono spazi aerei non consentiti al traffico di linea, effettuano delle “inversioni a U” oppure formano dei cerchi nel cielo, volano a quote basse, in alcuni giorni sono più numerosi del solito e spesso volano da orizzonte a orizzonte.
Immaginiamo di osservare un aereo che decolla a Milano per atterrare a Londra. Se lo vediamo volare basso e man mano alzarsi in cielo, ci aspetteremo di vederlo andare sempre più in alto fino a scomparire tra le nuvole. Molti arerei con scia lunga a seguito, invece, una volta che si alzano in cielo ridiscendono percorrendo un tragitto “curvo” che va da orizzonte a orizzonte.
I motori degli aerei a getto raggiungono la massima efficienza a quote superiori agli 8000 metri. Com’è possibile che aerei civili volino così frequentemente a quote economicamente poco vantaggiose? Può succedere, inoltre, che un aereo civile voli all’infuori delle aerovie o faccia un’inversione di direzione. Questo però si può verificare in casi eccezionali e per motivi di urgenza e non così spesso come capita di vedere. Tutte queste considerazioni lasciano supporre che nella maggior parte dei casi non si tratta affatto di aerei ad uso civile o commerciale ma di aerei militari.
In conclusione, sappiamo che aerei militari non italiani volano nei nostri cieli ma non possiamo sapere che cosa fanno. E’ possibile che spruzzino qualche sostanza sopra le nostre teste? Questo non ci è dato saperlo.
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Sarà una manifestazione adatta a famiglie, bambini, cani, etc… come sempre.
Le strategie politico-mediatiche di chi vuol male a Trieste sono sempre quelle, estremamente prevedibili, e quindi contrastabili senza alcun problema.
Arrivederci al 15 settembre, ore 16:30, piazza della Stazione.
Chissà perché, per questi problemi c’è sempre una soluzione.