ATTUALITA

2013.11.25 – ADESSO BASTA!!! … SI MA POI ??? … E SI PARLA DI VERA POLITICA ED ECONOMIA ONESTA E CONSAPEVOLE.

ADESSO BASTA!! DA CONDIVIDERE OGNI GIORNO PER 100 VOLTE AL GIORNO!! DEVE ESSERE UNO SFINIMENTO!!
A partire dall' 8 Dicembre alle 22; Più gente Bloccherà il Paese (per numero e durata di tempo) ,e più possibilità avremo di Vincere, anche ""solo"" :
–1) Togliendo i soldi dal Conto Corrente ,per metterli in casa o in una Cassetta di Sicurezza (anche nell' istessa banca, ove possibile) ;
–2) non P
agare Tasse, e non Comprare nulla (previa scorta di alimenti provviste);
–3) non andare a Lavorare, forse la più Difficile;
–4)Spegnere la TV e nessun giornale e Farsi per gli altri ,Megafono vivente della Rete!
Se saremo in tanti, vinceremo, e dopo la Liberazione, la vera politica ed Economia, onesta e consapevole!
Non serve scendere in piazza per farsi manganellare e dipingere come mostri e criminali!
Conta il Tempo del Blocco, 2-3 settimane bastano!
 
 
 

RINASCITA UNGHERESE

CACCIATA UE-BCE-FMI, L'UNGHERIA RINASCE: TAGLIO COSTO LUCE GAS ACQUA DEL 20% TICKET BUS DEL 10% IVA RIDOTTA DA 27% A 5%
venerdì 29 novembre 2013
Budapest
L'Ungheria continua la sua politica di abbassamanento delle tasse e delle tariffe.
I giornali e i vari talk show italiani continuano a ignorare la rivoluzione economica che sta avvenendo in Ungheria perche' si vuole tenere il popolo nell'ignoranza onde evitare che un numero sempre crescente di persone inizi a opporsi alle misure lacrime e sangue varate da questo governo per conto dell'Unione Europea.
Per chi non ne fosse a corrente (e purtroppo sono ancora tantissimi) il governo magiaro alcuni mesi fa ha deciso di ripagare con due anni di anticipo il debito contratto col Fondo Monetario Internazionale allo scopo di non subire piu' pressioni ricattatorie da parte dei suoi ispettori.
Dopo essersi liberato di questi ricattatori e usurai il governo ha iniziato ad adottare una serie di provvedimenti aventi lo scopo di stimolare l'economia e aiutare le fasce piu' deboli e cosi' ha deciso di abbassare le bollette di luce, acqua, gas e nettezza urbana del 20% e ha aumentato le pensioni per compensare i recipienti dell'aumento del costo della vita.
Tali provvedimenti sarebbero stati sufficienti per migliorare le condizioni di vita degli ungheresi ma il governo ha deciso di andare oltre e infatti nel disegno di legge fiscale recentemente approvato dal parlamento sono previste nuove misure sugli assegni familiari e riduzione dell'IVA dal 27% al 5 % sui suini vivi e macellati.
Inoltre questo disegno di legge amplia le possibilità di detrarre le tasse sui contributi sociali e sul reddito personale delle famiglie con più figli nella fascia di reddito medio-bassa e questo ampliamento delle detrazioni fiscali familiari costerà al bilancio 53 miliardi di fiorini (oltre 180 milioni di euro) ed interesserà circa 260mila famiglie.
Ma se i cittadini ungheresi sono fortunati quelli di Budapest lo sono ancora di piu' visto che l'amministrazione municipale di questa citta' ha deciso che dal 1 Gennaio del 2014 il prezzo degli abbonamenti per i trasporti pubblici sarà ridotto del 10% e nello specifico gli abbonamenti mensili passeranno dagli attuali 10.500 fiorini a 9.500, l'annuale da 114.500 costerà 103.000 fiorini, il pass mensile per gli studenti scenderà da 3.850 a 3.450 e quello mensile per pensionati da 3.700 a 3.330 fiorini.
Questo e' quello che avviene quando al governo ci sono partiti nazionalisti che fanno l'interesse del popolo e questo spiega il perche' la nostra casta dirigente teme la crescita del nazionalismo in tutta Europa e usa parole estremamente offensive per attaccare chiunque osa opporsi alla dittatura dei poteri forti.
L'Ungheria dimostra che un'alternativa all'austerita' esiste e sarebbe ora che anche gli italiani protestassero affinche' tali politiche vengano adottate anche in Italia.
GIUSEPPE DE SANTIS – Londra.
 
Tratto da (CLICCA QUI)
 
CACCIATA UE-BCE-FMI, L'UNGHERIA RINASCE: TAGLIO COSTO LUCE GAS ACQUA DEL 20% TICKET BUS DEL 10% IVA RIDOTTA DA 27% A 5%

2013.10.23 – LA LIFE AI SINDACI: “ADESSO DIMETTETIVI TUTTI”!

di LUCIO CHIAVEGATO*
Ultimamente sembra andar di moda nei sindaci Veneti la pratica della minaccia di dimissioni o di pentimento verso ciò che impongono ai loro concittadini.
A Casale di Scodosia (PD) il sindaco si è dimesso per non voler tartassare ulteriormente le imprese già in difficoltà e, ieri, il Sindaco di Resana  – Loris Mazzorato – ha detto di essere «Costretto dallo Stato a uccidere i cittadini con le tasse, io sono il boia dei miei concittadini” .
Credo che tutti noi, indipendentisti o italioti convinti possiamo plaudire a simili iniziative, concrete, di contrasto alle imposizioni di questo Stato canaglia.
Vorrei solo ricordare che per primo, alla trasmissione “Quinta Colonna”, denunciai che è ora di ribellarsi e di prendersela direttamente con i responsabili che vengono ad imporre tali provvedimenti, siano i sindaci, i dipendenti di Equitaglia, i direttori di banca o i funzionari parassiti pubblici.
A seguito di questa mia dichiarazione ricevetti infatti, relativa denuncia da parte di Befera, parassita numero 1,  strapagato di Equitaglia.
Io ed il LIFE abbiamo scelto questa linea da tempo. 
Continuare a lamentarsi e a non avere il coraggio di ribellarsi è ormai per noi fastidioso ed inutile per il cammino della nostra libertà da questo stato ladro e corrotto.
Credo quindi sia ora di iniziare a richiamare i nostri sindaci ad una presa di responsabilità e di scendere dall’inutile scranno su cui sono seduti. Infatti manderemo presto lettera di diffida a tutti sindaci Veneti avvisandoli che li riterremo responsabili di eventuali altri suicidi dovuti alla crisi, a fallimenti aziendali e a sfratti per morosità a cittadini Veneti.
A cosa serve avere un sindaco di destra, sinistra o leghista o indipendentista se questo non fa altro che applicare le direttive romane?
Ecco quindi che la presa di posizione del sindaco di Resana va condivisa e girata anche agli altri.
Con chi ce la prenderemo noi se le nostre aziende andranno a gambe all’aria per le nuove dementi imposizioni romane?
Con chi ce la prenderemo noi se i cittadini tartassati perderanno casa e lavoro?
Ce la prenderemo con i nostri sindaci, incapaci di alzarsi in piedi e di stare dalla parte della gente che li ha votati e che grazie ai tributi locali imposti creano i loro stipendi.
Chiaro che accostare la figura del sindaco impositore al boia nazista è eccessivo, ma ha le sue ragioni.
Non accetteremo più quindi il solito discorso preconfezionato: “Non ci posso fare niente, me lo impongono!”.
E’ ora che chi ha le palle per ribellarsi si dimetta e decida da che parte stare. Il boia nazista è stato giudicato da un tribunale e dalla gente, i sindaci del Veneto saranno giudicati dai Veneti.
Non è una minaccia ma una realtà. La politica locale deve decidere se essere ancora succube delle decisioni romane e chi decide di essere fedele alle imposizioni dall’alto verrà giudicato dai cittadini.
Noi LIFE ci stiamo organizzando attraverso SOLIDARIETA’ VENETA, per raccogliere tutte le persone che hanno dato la loro adesione a questo progetto, nato il 12 Ottobre a Grisignano.
Le adesioni stanno aumentando giorno per giorno.
Non le tessere, ma le persone con nome e cognome, che hanno deciso di uscire dall’ombra per dire IO CI SONO CONTRO QUESTO STATO LADRO.
Paura di ritorsioni dello Stato canaglia? 
Siamo coscienti che qualcosa succederà, deve succedere ovviamente, ma noi siamo nel giusto.
I ladri sono loro e noi abbiamo il diritto-dovere di difenderci da questi boia di Stato, messi li solo per riempirsi le tasche con i loro dorati stipendi e prebende.
E’ ora di uscire, di dire BASTA, non a chiacchiere o con le tessere o scrivendo libri, ma andando in strada, casa per casa ad avvisare la gente che le rappresaglie non ci saranno più, che la gente non sarà più sola di fronte al nemico, Noi ci saremo sempre più decisi.
Ora i sindaci Veneti facciano la loro scelta, o con il popolo o contro. 
Un giorno verranno giudicati, non dalla divina giustizia, ma dai parenti di chi si è suicidato, dagli imprenditori che hanno perso tutto, dai lavoratori che sono andati sotto un ponte, da chi ha perso la famiglia e da chi ha perso la dignità.

*Presidente L.I.F.E. Veneto

2013.11.22 – BRETAGNA SUL PIEDE DI GUERRA, I BONNET ROUGE E I VENETI CELTICI

L'Europa è ormai un focolaio di scontri; le politiche centraliste e repressive degli stati unitari stanno dando i loro frutti; le popolazioni, che hanno visto erodere le loro tradizioni e libertà in questi decenni, hanno raggiunto il punto di rottura.
Le grandi burocrazie centraliste, che si cibano delle risorse dei cittadini-sudditi, imboniti da sedicenti democrazie che altro non sono se non dittature mascherate, hanno ormai toccato il fondo. L'ultimo incendio, uno di quelli più distruttivi per ora, è scoppiato in Bretagna; l'ennesimo balzello proveniente da Parigi ha fatto traboccare il vaso del Popolo Bretone, che già malvolentieri subisce l'occupazione francese sui suoi territori.
La Bretagna è infatti decisamente disaffezionata a Parigi, l'uso della lingua francese e l'interruzione dell'insegnamento delle lingue locali è imposto per legge solo dal 1994, inoltre i Bretoni si battono da anni per l'annessione della quinta provincia mancante alla Bretagna, un milione di bretoni si trova infatti nella provincia di Loire-Atlantique, assieme alla città di Nantes, un tempo capitale della Bretagna, divenuta in seguito parte della regione Pays de la Loire.
 
I "BONNET ROUGE"
Tornando alla cronaca, in questi giorni si stanno consumando violenti scontri nei territori bretoni, dovuti come si diceva all'ennesima imposizione fiscale del governo francese, che dopo aver taglieggiato gli autotrasportatori, ha spostato le sue mire sugli agricoltori, in pratica le due realtà economiche più forti della popolazione locale.
L'inevitabile protesta ha una portata imponente, che è sfociata nella distruzione di diversi caselli autostradali dati alle fiamme o fatti saltare, oltre a scontri quotidiani con le forze dell'ordine. Tratto distintivo della protesta sono i "bonnet rouge", i berretti rossi che ricordano la rivolta fiscale del XVII secolo nella regione di Carhaix (e non la rivoluzione francese come vorrebbero far credere i media italiani, in malafede o per ignoranza), dovuta a un aumento delle tasse del 1670, proprio come accade oggi.
 
L'ARMORICA E I VENETI CELTICI
La storia bretone è intrecciata a quella Veneta, infatti la popolazione dei Veneti abitava la zona del Morbihan, in Bretagna (all'epoca parte della Gallia). La loro città più famosa (probabilmente la loro capitale) era Darioritum (oggi nota come Vannes), menzionata nella Geografia di Tolomeo. Giulio Cesare li cita nel suo "De Bello Gallico":
« I Veneti sono il popolo che, lungo tutta la costa marittima, gode di maggior prestigio in assoluto, sia perché possiedono molte navi, con le quali, di solito, fanno rotta verso la Britannia, sia in quanto nella scienza e pratica della navigazione superano tutti gli altri, sia ancora perché, in quel mare molto tempestoso e aperto, pochi sono i porti della costa e tutti sottoposti al loro controllo, per cui quasi tutti i naviganti abituali di quelle acque versano loro tributi.. »
Si formò, nella Gallia occidentale, una federazione delle tribù Celte galle. I Celti bretoni individuarono nella penisola la "marina", detta nella loro lingua armor, e le terre boschive dell'entroterra (argoat).
Fu la parte occidentale della penisola ad accogliere la più cospicua migrazione di popolazioni celtiche, fatto conservato nella toponimia locale: essi saranno chiamati Aremorici, cioè "quelli che vivono davanti al mare", e Armorica venne utilizzato, in definitiva, come nome per tutta la penisola. 
L'Armorica si estendeva dalla Loira alla Senna ed era abitata da numerosi popoli celti i cui nomi si sono conservati nei toponimi moderni della regione e delle regioni vicine: Osismi (Ouessant), Lexovii (Lisieux), Baiocassi (Bayeux), Abrincati (Avranches),Cenomani (Le Mans), Diablinti (Jublains), Riedoni (Rennes/Roazhon), Coriosoliti (Corseul), Namneti (Nantes / Naoned) e soprattutto i Veneti (Vannes/Gwened), che esercitavano un'egemonia economica e politica sulla federazione armoricana, controllando anche le relazioni marittime verso l'isola di Britannia (la Gran Bretagna di oggi). 
Durante la campagna di conquista della Gallia, Giulio Cesare trovò non poche difficoltà ad avere la meglio sulle popolazioni Venete, fu solo nel 56 a.C., con una flotta che comprendeva le navi dei Pitti e dei Namneti, da sempre ostili ai Veneti, riuscì nell'impresa.
Una simpatica curiosità è che il famoso fumetto di Asterix e Obelix narra di un piccolo villaggio bretone, precisamente situato proprio in Armorica, che resiste, ultimo baluardo della Gallia, alla conquista romana attorno al 50 a.C. grazie alle prodezze dei due eroi protagonisti.
Rileggendo la storia, non è difficile accumunare a questo villaggio un ipotetico villaggio di Veneti, che per l'appunto furono gli ultimi a resistere all'espansione romana, oltre ad essere dei gran viaggiatori, come Asterix, che nelle sue avventure incontrerà Cleopatra e sbarcherà nelle Americhe.
Mandiamo quindi la nostra solidarietà al Popolo Bretone, e appoggiamo in toto la loro battaglia contro il centralismo soffocante, in nome del rispetto per i Popoli e le loro antiche tradizioni, e per la liberazione di tutte le Nazioni occupate dai regimi stranieri.
WSM

Venetia, 22 novembre 2013

Davide Giaretta

Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

 

2013.11.15 – IL 9 DICEMBRE 2013 L’ITALIA SI FERMA … MONITO ALLO STATO STRANIERO ITALIANO.


Comunicazione inviata a:
ONU-NEW YORK – ONU-GINEVRA – PREFETTURA-TREVISO – ITALIA-PRESIDENZA-CONSIGLIO-MINISTRI – ARGENTINA – AUSTRALIA – AUSTRIA – BELGIO – BOLIVIA – CILE – CINA – CIPRO – CROAZIADANIMARCA – ESTONIA – FINLANDIA – GERMANIA – IRLANDA – ISLANDA – LETTONIA – LITUANIA – LUSSEMBURGO – MONTENEGRO – NORVEGIA – PERU' – POLONIA – PORTOGALLO – REPUBBLICA-CECA – RUSSIA – SANTA-SEDE – SERBIA – SLOVACCHIA – SLOVENIA – SVEZIA – SVIZZERA – UCRAINA – UNGHERIA – URUGUAY – USA – VENEZUELA

WARNING TO THE OCCUPYING ITALIAN FOREIGN GOVERNMENT.
GO AWAY TILL YOU ARE ON TIME.
 
The population is very fed up.
December the 9th 2013, a coordination of different groups and movements decided to say ENOUGH to the state of Italy.
Groups and movements started a join-venture and don’t want to waste their time with single category vindications, but unhinge the dominant and parasitical establishment represented by the state of italy.
So, be warned.
Our warning is to the occupying italian foreign government with all its institutions, bureaucratic and regulatory systems, organizations and its armed forces from the territories of the Republic of Venice.
Do not underestimate the protest garrisons that people will create.
Do not even try to intervene in the usual criminal and repressive manner you are used to;   any kind of repression, no matter the reasons, will not be tolerated.
As intimated by the Ultimatum of the MLNV dated the 13th of december 2010, now this Venetian Provisional Government, trusty to its duties toward the Venetian Homeland and the entire Venetian Peoples and in total solidarity with the other People of the Peninsula, comands to you to leave till you are on time.
Leave the territories of the Republic of Venice that you are still illegally and illicitly occupying and retreat with your institutions, police and armed forces from our territories, be true to your duties in respect to the principles and purposes of the Chart of the United Nations, and of the Treaties of New York of 1966 ratified by your law number 881/77 about the right of selfdetermination of all the Peoples subjugated to a foreign, colonialist and a racist regime, because this is what you are against the Venetian People and against the other Peoples who live in the Peninsula.
This MLNV and its Venetian Provisional Government claim and demand to the General Assembly of the United Nations, to the International Community and to every single State to pretend from the occupying italian foreign government state to abide the right of selfdetermination of the Venetian People, and to end the illegal and illicit occupation of the territories of the Republic of Venice.
This MLNV and its Venetian Provisional Government, sharing this initiative undertaken by the coordination of groups and movements, which will start in December the 9th 2013, as authentic expression of struggle for freedom from the foreign occupying, colonialist and racist state of italy, claim and demand support and assistance like provided by the international law.
WSM
Venetia, friday the 15th of november, 2013
The President of the National Liberation Movement of the Venetian People and of the Venetian Provisional Government
Sergio Bortotto
MONITO ALLO STATO STRANIERO OCCUPANTE ITALIANO
ANDATEVENE FINCHE' SIETE IN TEMPO.

La popolazione non ne può più!
Il 9 dicembre 2013 un coordinamento di gruppi e di movimenti uniti e determinati ha deciso di dire BASTA allo stato italiano!!!
Gruppi e Movimenti si sono costituiti in un coordinamento e non vogliono perdere tempo con rivendicazioni di categoria ma scardinare il sistema dominante e parassitario rappresentato dallo stato italiano.
Attenzione dunque.
Il nostro monito è per voi autorità d’occupazione straniere italiane illegalmente e illecitamente presenti sui territori della Repubblica Veneta.
Non sottovalutate i presidi di protesta della popolazione che si vogliono costituire.
Non azzardatevi ad intervenire come siete abituati, la repressione in qualsiasi modo e con qualunque pretesto non sarà tollerata.
Così come intimatovi con l’ultimatum del 13 dicembre del 2010 il MLNV, e oggi questo Governo Veneto Provvisorio, con fede ai propri doveri nei confronti della Serenissima Patria e dell’intero Popolo Veneto e in totale solidarietà e vicinanza con le altre popolazioni della penisola, vi ordina di andarvene finché siete in tempo.
Abbandonate i territori della Repubblica Veneta che occupate illegalmente e illecitamente e ritiratevi con tutte le vostre istituzioni e le vostre forze armate e di polizia dai nostri territori, mantenete fede ai vostri impegni in ossequio ai principi e agli scopi della Carta delle Nazioni Unite, ratificati anche con la vostra legge 881/77 riguardo ai patti di New York del 1966 relativi al diritto di autodeterminazione per tutti i Popoli sottomessi da un regime straniero, da un regime colonialista e da un regime razzista, perché questo è ciò che siete nei confronti del Popolo Veneto e degli altri Popoli che abitano questa penisola.
Questo MLNV e Governo Veneto Provvisorio chiede all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, alla Comunità internazionale e ad ogni singolo Stato terzo di pretendere dallo stato straniero occupante italiano il rispetto del diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto e di porre fine alla illecita e illegittima occupazione del Territorio della Repubblica Veneta.
Questo MLNV e Governo Veneto Provvisorio condividendo e facendo propria questa iniziativa intrapresa dal coordinamento di gruppi e movimenti che avrà inizio il 9 dicembre 2013, quale autentica espressione di lotta di liberazione dallo stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano chiede sostegno, appoggio ed assistenza così come previsto dalle norme anche consuetudinarie del diritto internazionale.
WSM
Venetia, venerdì 15 novembre 2013
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Sergio Bortotto

9 DICEMBRE - COORDINAMENTO DI GRUPPI E MOVIMENTI

2013.11.06 – EMAIL PERVENUTA AL PRESIDENTE DEL MLNV-GVP

anonimoIeri abbiamo ricevuto questa e-mail e come tale lasciamo a ciascuno le opportune valutazioni.

COMUNICAZIONE INVIATA AL MLNV

Da: …

Oggetto: VIRUS-SERGIO-ASCOLTAMI

Per catturare attenzione: SERGIO ASCOLTAMI PERCHE' SE SOLO TI AVVICINI ALLA VITTORIA TI AMMAZZANO!
Prego di considerare il riassunto, o non ce la farete MAI.
Il Firewall del "Faraone" (Potere Antico) si basa sul progressivo controllo dei livelli inferiori, che mentre si proteggono per proprio interesse, schiacciano i successivi, fino ai Governi asserviti, fino al popolo truffato.
L'energia è la MONETA, perciò oggi è correlata al debito che possiede tutto e tutti.
Qualsiasi popolo, compreso il popolo Veneto, non può scalare il Firewall: verrà eluso o schiacciato, il suo Leader verrà acquistato o eliminato, se prossimo al successo.
Esempi: Kennedy Vs. Federal Reserve, Gheddafi pro Banca pan araba Vs. Banca Centrale (aperta da Rotschild a Bengasi il giorno della sua morte), Saddam pro petrolio nazionalizzato Vs. Corporations, Chavez Vs… LI AMMAZZANO!
Con ogni mezzo e scusa.
Serve il Virus: una Moneta Vera del Popolo (non solo Veneto, ma potrebbe essere il primo ad usarla) basata su valore reale, non su debito: sull'Energia che CHIUNQUE può produrre senza poter BARARE.
Tale Moneta è più indispensabile dell'oro, è accettabile ovunque, da tutti.
Tale Moneta inizialmente sarà usata in parallelo, e progressivamente acquisterà il potere che ci hanno sottratto, virtuosamente ci renderà Sovrani.
O moriremo schiavi del Nuovo Ordine Mondiale, dove i Gesuiti e il Vaticano saranno la Bestia dell'Apocalisse che affideranno ogni Potere all'Elite Bancaria Mondiale.
INRI Iustum Necar Reges Impios.
Chi lo giura?
Il Virus E' la Moneta Veneta Inconfutabile, solo così potremo.

Allegati:

E-mail pervenuta via modulo dal sito del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV)
http://www.mlnv.org

EMAIL PERVENUTA IL 2013.11.06

2013.10.26 – SCIE CHIMICHE – AEREI COSTRETTI AD ATTERRARE IN INDIA E NIGERIA

879H-002_Seabees_assigned_to_Naval_Mobile_Construction_Battalion_One_NMCB-1_load_115_tons_of_equipment_onto_a_Russian-built_AN-124_Ruslan_cargo_aircraftScie chimiche e Cia
Analisti militari russi riportano oggi al Cremlino che le forze militari degli USA sono in “panico” per gli atterraggi forzati ordinati dalle Forze Aeree dell’India e Nigeria, di due aeromobili ucraini AN-124 (Foto in alto a sinistra) operati dalla Forza Aerea Statunitense, partiti dalla gigantesca e segreta base aerea di Diego Garcìa nell’oceano indiano.
Secondo queste informazioni, la Forza Aerea dell’Esercito della Liberazione del Popolo della Cina (PLAAF), notificò ai funzionari dell’intelligence di India e Nigeria circa la presenza di questi velivoli ucraini, operati dagli USA, e della crescente preoccupazione che gli Stati Uniti stiano spargendo “agenti biologici” in tutta l’atmosfera della Terra e che qualche funzionario cinese ritiene che sia un intento statunitense-europeo di portare a fine un genocidio di massa attraverso la diffusione del virus dell’influenza suina H1N1, il quale ha posto in pericolo tutta la popolazione mondiale.
Il primo aeromobile obbligato ad atterrare, continuano a segnalare queste notizie, fu sopra l’India quando un aereo AN-124 operato dagli USA cambiò il suo segnale di chiamata da civile a militare poiché si stava preparando ad entrare nello spazio aereo del Pakistan. Ciò scaturì una risposta immediata da parte della Forza Aerea Indiana (IAF) che lo obbligò ad atterrare a Bombay, mentre il secondo fu obbligato ad atterrare da un jet nigeriano di combattimento sequestrando, dunque, il velivolo ed arrestando l’equipaggio.
La cosa più strana riportata dalle informazioni su questi velivoli, presentate dalle agenzie di intelligence dell’India e della Nigeria, non fu tanto l’armamento che trasportavano, quanto il sistema di smaltimento che poteva contenere più di 45,000 kg (100,000 libbre) di gas supportata da una rete sofisticata di tubi che conducono attraverso i bordi d’uscita delle ali e da lì disperdere qualsiasi cosa ci fosse nei serbatoi attraverso il vapore.
“Furiose” richieste fatte dagli USA sia all’India che alla Nigeria per il dissequestro dei suoi aeromobili portarono i funzionari della Difesa del governo indiano a permettere che l’ AN-124 catturato fosse rilasciato. La Nigeria, tuttavia, dovette essere “persuasa con la forza” a liberare il velivolo sotto sequestro quando dopo la sua risposta negativa nel farlo, subì l’esplosione di uno dei suoi oleodotti da parte dei molti gruppi terroristici che sono appoggiati dagli Usa e che operano in quel Paese.
Per i molteplici e conflittuali temi che si aggirano attorno alle scie chimiche, non si ha qui l’ intenzione di parlarne con perizia in modo da poter esaminare la situazione in profondità, ma ci si attiene all’osservazione del fatto che l’organizzazione Sunshine Project (Progetto Raggio di Sole) con base statunitense nel 2002 accusò l’esercito americano di “essere arrivati alla fine di un’ inchiesta su armi chimiche e di un programma per il loro sviluppo, violando così le leggi internazionali sul controllo delle armi” e segnalò:
“Il programma segreto del JNLWD (Direzione delle Armi Non Letali del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti),  non si sta concentrando su agenti altamente letali come la VX o il sarin (un gas nervino). Ma piuttosto, l’enfasi è sulle armi chimiche “non letali” che debilitano. I consulenti scientifici del JNLWD definiscono come “non letale” il risultato di morte o di lesioni permanenti che ottiene 1 persona su 100 vittime (1) Il direttore delle ricerche del JNLWD disse su una rivista militare americana “Abbiamo bisogno di qualcosa di più che il gas lacrimogeno, come per esempio calmanti, agenti anestetici, che permettano alla gente di dormire o di essere di buon umore” (2) Queste armi hanno l’obiettivo di essere utilizzate contro “civili potenzialmente ostili”, durante operazioni anti-terroristiche, contro ribellioni ed altre operazioni militari.
L’obiettivo principale dell’operazione del JNLWD sta nell’uso delle droghe come armi, specialmente quelle indicate come “calmanti”, un termine militare che indica l’alterazione mentale o sonno indotto per mezzo di armi chimiche”.
È curioso notare, su questo programma segreto militare americano di rilasciare sui suoi cittadini “agenti calmanti”, come esso sembri funzionare poiché nessun’altra nazione al mondo è tanto docile e compiacente di fronte la propria distruzione come quanto gli Stati Uniti, i quali, solo in un esempio, permisero che il loro voto presidenziale per Al Gore potesse essere rubato da George Bush nelle elezioni del 2000. E, peggio ancora, nemmeno si resero conto che il loro attuale presidente Barack Obama, continua ad attuare le politiche illegali di Bush, includendo una delle leggi più pericolose per il popolo americano che permette al governo di poter arrestare una persona per sempre, e senza alcun giudizio di fronte al tribunale, se essa è accusata di essere “terrorista”.
Però, in quanto ai peggiori timori per il nostro mondo riguardo questi avvenimenti, come abbiamo già riportato prima, e se le agenzie di intelligence della Cina dovessero avere ragione su queste informazioni del piano americano per un genocidio globale, possiamo leggere ciò che riportò la giornalista investigativa austriaca, Jane Burgermeister, che la scorsa settimana ha denunciato accuse criminali assieme all’FBI contro l’Organizzazione Mondiale della Salute, (OMS), le Nazioni Unite (UN), delle quali si dice:
“Nelle sue accuse, Burgermeister presenta l’evidenza di atti di bio-terrorismo che violano la legge statunitense da parte di un gruppo che opera dentro gli Stati Uniti sotto la direzione di banchieri internazionali che controllano la Federal Reserve, così come la OMS, la ONU e la OTAN. Il bio-terrorismo ha il proposito di portare a compimento un genocidio di massa contro la popolazione americana per mezzo dell’uso di un virus influenzale pandemico geneticamente modificato con l’intenzione di causare morte. Questo gruppo ha annesso gli uffici delle alte sfere governative degli USA.
Specificamente, l’evidenza dimostra che gli accusati, Barack Obama, Presidente degli Stati Uniti, David Nabarro, Coordinatore per l’influenza dell’ONU, Margaret Chan, Direttore Generale della OMS, Kathleen Sibelius, Segretaria del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, Janet Napolitano, Segretaria del Dipartimento di Sicurezza Interna, David De Rotschild, banchiere, David Rockefeller, banchiere, George Soros, banchiere, Werner Faymann, cancelliere dell’Austria, e Alois Stoger, Ministro della Salute dell’Austria Salud de Austria, tra tutti, fanno parte di questo sindacato criminale corporativo internazionale che ha sviluppato, prodotto, accumulato ed impiegato armi biologiche per eliminare la popolazione degli USA e degli altri Paesi per detenere ed ampliare il loro potere finanziario e politico.
Le accuse sostengono che codesti accusati cospirarono uno con l’altro ed altri ancora, per ideare, finanziare e partecipare alla fase finale della implementazione di un programma internazionale occultato da armi biologiche, coinvolgendo le compagnie farmaceutiche Baxter e Novartis. Ci riuscirono attraverso la bio-ingegneria e, in seguito, liberando agenti biologici letali, in particolare il virus dell’”influenza aviaria” e quello dell’”influenza suina” con lo scopo di avere un pretesto per implementare un programma di massicce vaccinazioni obbligatorie, rivelatosi il miglior mezzo per amministrare un agente biologico tossico e causare la morte o lesioni permanenti al popolo americano. Questa azione è una violazione diretta della Legge sull’Anti-Terrorismo e sulle Armi Biologiche”.
Per lo stesso popolo americano, forse, il peggio deve ancora avvenire poiché nuove fonti degli USA stanno segnalando che il suo Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) ha ordinato una quantità senza precedenti, di 600 milioni di dosi di vaccino per l’influenza suina che sarà somministrato obbligatoriamente ai cittadini sotto la presente Emergenza di Salute Pubblica dell’Influenza Suina e non hanno nessun’altra opzione che sottoporvisi, altrimenti li aspetta la galera per 10 anni. .
Ciò che è strano di queste 600 milioni di dosi di vaccino, per quanto se ne sa adesso, è che è IMPOSSIBILE che si possa produrre alcun vaccino contro il virus H1N1 dell’influenza suina poiché esso continua a modificarsi, così come accertato da nuovi casi in Brasile e in Germania, che lo dimostrano chiaramente, e perfino negli stessi Stati Uniti dove un bambino dell’Oregon “identificato solamente come ‘minore di 5 anni’ morì il 15 giugno a causa del virus dell’influenza suina, come stabilito dagli esami dei laboratori della Salute Pubblica dello stato dell’Oregon. Il bambino ‘non presentava condizioni mediche soggiacenti conosciute e risultava avere la febbre da una paio di giorni’ per cui non fu ricoverato”.
Non è certo necessario dire che il popolo americano non ha alcuna idea del processo per elaborare qualunque tipo di vaccino contro l’influenza, che richiede più di un anno una volta che il virus ha smesso di mutare; ma di nuovo, mai più nessuno ha accusato questa gente di essere niente più che persone sciocche, somiglianti a pecore che continuano ad osservare la distruzione della loro grande nazione proprio per opera di coloro che essi stessi credono siano lì per aiutarli.
E per coloro che, come noi, continuano a gridare allarmi veritieri? Per quanto possa sembrare assurdo, rimane la triste realtà che coloro che dicono la verità verranno chiamati ‘bugiardi’, mentre i menzogneri verranno creduti. Neanche una sola volta si chiedono o mettono in dubbio ciò che i loro leader e mezzi di propaganda dicono loro di pensare o credere.
Fonte: http://chemicalskyfall.com/
Si ringrazia per la traduzione Claudia G.
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L’UNGHERIA HA CACCIATO L’FMI E ADESSO CONTROLLA E STAMPA MONETA SENZA GENERALE DEBITO PUBBLICO.


BANKSTERS SCONFITTI
martedì 10 settembre 2013
L’Ungheria si libera dei vincoli dei banchieri. Dopo che è stato ordinato  all’FMI di abbandonare il paese, la nazione adesso stampa moneta senza debito. L’Ungheria sta facendo la storia.
Mai più dagli anni ’30 con il caso della Germania, un paese europeo aveva osato sfuggire alle grinfie dei cartelli bancari internazionali controllati dai Rothschilds. Questa è una notizia stupenda che dovrebbe incoraggiare i patrioti nazionalisti del mondo intero ad intensificare la lotta per la libertà dalla dittatura finanziaria.
Già nel 2011 il primo ministro ungherese,  Viktor Orbán promise di ristabilire la giustizia sui predecessori socialisti che avevano venduto il popolo della nazione alla schiavità di un debito infinito con i vincoli del FMI (IMF) e lo stato terrorista d’Israele. Queste amministrazioni precedenti erano infiltrate da israeliani nelle alte cariche, in mezzo al furore delle masse che alla fine, in reazione, hanno votato il partito  Fidesz di Orban.
Secondo una relazione sui siti germanofoni  del “National Journal”, Orbán si è accinto a scalzare gli usurai dal trono. Il popolare e nazionalista primo ministro ha detto all’FMI che l’Ungheria non vuole né richiede “assistenza” ulteriore dal delegato della Federal Reserve di proprietà dei Rothschild. Gli ungheresi non saranno più costretti a pagare esosi interessi a banche centrali private e irresponsabili.
Anzi, il governo ungherese ha assunto la sovranità sulla sua moneta e adesso emana moneta senza debito e tanta quanto ne ha bisogno. I risultati sono stati nientemeno che eccezionali. L’economia nazionale, che vacillava per via di un pesante debito, ha ricuperato rapidamente e con strumenti inediti dalla Germania nazionalsocialista.
Il ministro per l’Economia ungherese ha annunciato che grazie a “una politica di bilancio disciplinato” ha ripagato il 12 agosto 2013 il saldo dei 2,2 bilioni di debito all’FMI, prima della scadenza ufficiale del marzo 2014. Orbàn ha dichiarato: “L’Ungheria gode della fiducia degli investitori” che non vuol dire né l’FMI né la Fed o altri tentacoli dell’impero finanziario dei Rothschild. Piuttosto si riferiva agli investitori che producono in Ungheria per gli ungheresi, creando crescita economica vera, e non già la “crescita di carta” dei pirati plutocratici, bensì quel tipo di produzione che assume realmente le persone e ne migliora la vita.
Con l’Ungheria libera dalla gabbia della servitù agli schiavisti del debito non c’è da meravigliarsi che il presidente della banca centrale ungherese gestita dal governo per il bene pubblico e non per l’arricchimento privato abbia chiesto all’FMI di chiudere i battenti da uno dei paesi più antichi d’Europa. Inoltre, il procuratore generale, ripetendo le gesta dell’Islanda, ha accusato i tre precedenti primi ministri del debito criminale in cui hanno precipitato la nazione.
L’unico passo che rimane da fare per distruggere completamente il potere dei bancksters in Ungheria, è di attuare un sistema di baratto per lo scambio con l’estero come esisteva in Germania con i nazional socialisti e come esiste oggi in Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cosiddetti  BRICS, una coalizione economica internazionale. E se gli USA seguissero la guida dell’Ungheria, gli americani potrebbero liberarsi dalla tirannia degli usurai e sperare in un ritorno a una pacifica prosperità.
Articolo scritto da Ronald L. Ray – Traduzione a cura di N. Forcheri
Nota sull'autore: Ronald L. Ray, è uno scrittore e giornalista freelance che risiede nel libero stato del Kansas, ed è discendente di patriotti della Guerra americana di indipendenza.
Fonte: americanfreepress.net
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2013.09.24 – SAL LATTE CONTAMINATO … TUTTO IL NORD DELLA PENISOLA A RISCHIO AFLATOSSINA


Spazioconsumatori.tv continua ad occuparsi della vicenda del latte contaminato da aflatossina, una pericolosa sostanza cancerogena.
A distanza di oltre tre mesi, lo scandalo che ha travolto il consorzio friulano Cospalat continua a creare sgomento.
Non solo per la gravità delle accuse, quanto piuttosto perché questa vicenda ha riacceso il sempre attuale dibattito sulla efficacia dei controlli alimentari.
La questione è particolarmente complessa e trattata da molteplici punti di vista.
È per questo motivo che Andrea Zanoni, Eurodeputato (Alde), ha rivolto un’interrogazione alla Commissione Europea sulla vicenda.
Spazioconsumatori.tv lo ha intervistato scoprendo un punto di vista molto interessante.
L’Eurodeputato racconta innanzitutto di aver chiesto alla Commissione Europea se esiste un monitoraggio del fenomeno della commercializzazione dei prodotti che contengono tale pericolosa tossina.
Qui la questione si fa particolarmente interessante: “La Commissione è molto attenta ai danni causati dai cambiamenti climatici – dichiara Andrea Zanoni – Il fenomeno dell’aflatossina si è verificato soprattutto perché si è verificata una stagione molto arida che ha portato alla produzione di ingenti quantità di mais con la presenza della granella di questa tossina.
Questo sicuramente è un campanello di allarme anche per la questione climatica.
Tutto ciò ha ripercussioni molto importanti su tutta la catena alimentare e sui prodotti caseari”.
Insomma, siamo di fronte ad un grave allarme climatico.
Cosa pensano di fare a tal proposito gli organi competenti?
Come arginare una situazione che può provocare danni così ingenti alla sicurezza alimentare?
Un’altra domanda risulta di sostanziale importanza: Le autorità stanno effettuando tutti i controlli necessari?
Tale quesito è molto preoccupante, visto che – continua l’Eurodeputato – “Il fenomeno dell’aflatossina si è verificato in tutto il Nord Italia e noi sappiamo che regioni come il Veneto e l’Emilia Romagna producono molto più mais.
Quello che auspico è che vengano fatte dalle autorità delle attività di monitoraggio anche nelle altre regioni, perché questi episodi purtroppo vengono riscontrati, a volte, anche in modo fortuito in seguito controlli fatti a spot”.
Risulta palese, a questo punto, l’estrema necessità di una maggiore quantità di controlli in tutte le regioni del Nord Italia.
Solo in questo modo sarà possibile scongiurare i possibili rischi per la salute dei cittadini.
Per vedere il servizio completo Latte contaminato da aflatossina: “Tutto il Nord Italia è a rischio” è possibile cliccare qui o collegarsi al sito www.spazioconsumatori.tv.
(PPN) 24 set  2013  15:07
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2013.09.19 – ECCO CO SA FANNO LE MUCCHE QUANDO VEDONO UN PRATO PER LA PRIMA VOLTA!


STUPENDOOOOO!!!
Ecco quando uno guarda questo video cosa può pensare?
Mi si rivoluziona tutto il pensiero, l’immaginario che ho delle mucche, animali grandi, lenti, pensierosi, sempre li a ruminare, quasi tristi e rassegnate, mi ricordano delle anziane matrone di casa con il grembiule davanti intente a fare la maglia…
Non so perchè ma quando penso ad una mucca è questo che mi viene in mente.
Oltre al fatto che queste povere bestie sono sfruttate, umiliate, torturate e infine uccise dall’uomo che le usa per produrre il latte prima e la carne dopo.
Ma poi vedi questo video e pensi.. ma allora non sono così le mucche!
Non sono lente e noiose, queste 25 mucche sono state rinchiuse per due anni dentro una stalla per essere munte fino alla fine e poi smaltite nei mattatoi… ma guardate invece cosa succede quando il padrone decide di non “smaltire” queste “signore” dall’aria austera e seria….
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2013.09.19 – DOCUMENTARIO – CHE COSA CI VORRA’ SULLA TERRA???


Documentario  di Foster Gamble su tematiche quali: energia gratis, flussi toroidei, alimentazione, economia sostenibile.
Thrive (prosperare) è un documentario non convenzionale che solleva il velo su quello che sta realmente accadendo nel nostro mondo, seguendo il denaro a monte – scoprire il consolidamento globale del potere in quasi ogni aspetto della nostra vita. Intrecciando innovazioni nel campo della scienza, coscienza e attivismo, Thrive offre soluzioni reali, che ci autorizzi con le strategie inedite e coraggiose per la bonifica dellle nostre vite ed il nostro futuro.
Il mondo che abbiamo davanti in realtà è un velo che copre il vero mondo, quello di poteri occulti, quello che ci manipola, ci rende e ci ha resi schiavi da più tempo di quanto si possa immaginare!
Non stiamo parlando di decenni ma di secoli, anche se, io credo che si tratti addirittura di millenni.
L’obbiettivo dei poteri occulti, è quello del controllo globale della civiltà sulla terra e, potrebbero riuscirci se non apriamo gli occhi in tempo e cominciamo a fare qualcosa di concreto per evitarlo.

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MOVIMENTU SICILIANU DI LIBIRAZIONI NAZIONALI


1797042_10201911026393011_1465391030_nCHI SIAMO
 
Siamo fondatori dell’ unico movimento che rivendica la sovranità del popolo siciliano, diritto di Autogoverrno e Autodeterminazione ,così come scritto nella Carta dell’O.N.U. all’art.1,che così recita: “tutti i popoli hanno il diritto di determinare liberamente il proprio status politico,al fine di perseguire il loro sviluppo economico, sociale e culturale”; il diritto del popolo siciliano a liberarsi dal dominio italiano che lo opprime e degli altri Stati speculatori, chiediamo il riconoscimento dell’ O.N.U. in qualità organizzazione di rivendicazione di diritto internazionale, denominata “MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO SICILIANO“, per potere agire nella piena legittimazione del popolo siciliano come è previsto dall’art. 96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977.
 
VAI AL SITO UFFICIALE (CLICCA QUI)

MOVIMENTU DE LIBERATZIONI NATZIONALI SARDU (MLNS)


149405_255306644576745_717605902_nMLNS combatte per la libertà e l’indipendenza del Popolo Sardo attraverso l‘uso del diritto internazionale.

L’indipendenza è la condizione in cui un Paese non è sottomesso all’autorità di un altro.

Solitamente è l’emancipazione da un potere colonialistico o imperialistico e si può ottenere per decolonizzazione, separazione o smembramento.

La Nazione Sarda oggi è occupata territorialmente, militarmente e amministrativamente dallo stato straniero italiano.

La Nazione Sarda non ha mai cessato di esistere e ha perso la propria sovranità a a causa delle occupazione straniere.

Non esiste una norma nel Diritto Internazionale che prevede l’annessione violenta, militare o colonizzatrice di territori di una nazione da parte di una potenza straniera e quindi è diritto del Popolo Sardo tornare libero e sovrano sui propri territori.

Considerando che il tempo stringe e la Sardegna ha necessità di essere liberata dallo stato straniero italiano nel più breve tempo possibile, che mettere d’accordo il 51% dei sardi è ovviamente importante ma potrebbe volerci più tempo di quanto l’economia e la vita stessa del Popolo Sardo si possa permettere, abbiamo individuato in un Soggetto di Diritto Internazionale, il Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu, l’unico legittimato ad agire in nome di un intero popolo per la liberazione dallo stato occupante.

Il MLNS ha intrapreso immediatamente il percorso della liberazione della Patria Sarda, nei suoi confini storici territoriali, dall’occupazione straniera, colonialista e razzista italiana. Il MLNS non è un partito politico e non ambisce a posizioni di potere, ma svolge un ruolo tecnico che è quello di condurre la Patria Sarda a libere elezioni sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Per far questo il MLNS sta cercando di ottenere il riconoscimento dall’ONU; il riconoscimento presuppone una condizione giuridica in conseguenza della quale viene ammessa l’esistenza della Nazione Sarda nell’attuale condizione di occupazione straniera. Il riconoscimento può arrivare dall’ONU o da altri Stati Terzi.

Solo un Movimento di Liberazione Nazionale è giuridicamente legittimato ad interloquire con le Nazioni Unite o con altri Stati Terzi.

Ogni successiva iniziativa, Costituente compresa, sarà avvalorata e assistita dal Principio di Effettività come rafforzativo del nostro diritto all’autodeterminazione.

Il MLNS dovrà garantire l’esercizio di una Costituente ed eserciterà e assicurerà la sicurezza nazionale e l’insediamento di un Governo Provvisorio.

Presidente attuale: Sergio Pes


SARDEGNA – NAZIONE


Vai al sito ufficiale:

nuovo sito

2013.09.13 – L’ITALIA COPIA NAPOLEONE, GUERRA AI SIMBOLI DEL POPOLO


Napoleone, amichevolmente conosciuto come "l'infame" dai Veneti, per i crimini di guerra perpetrati durante l'occupazione della nostra Patria, a quanto pare ha degli estimatori eccellenti: gli italiani.

Il suo odio verso Venezia è leggendario, e a quanto pare ha contagiato gli occupanti attuali, che stanno via via rispolverando tutte le nefandezze del piccolo generale francese.

Dopo la vergognosa "riorganizzazione" del museo Correr in chiave "infame", ecco torna in auge forse uno dei peggiori atti di terrorismo mai compiuti: la distruzione sistematica dei simboli popolari, del Simbolo per eccellenza dei Veneti e di Venezia, il Sacro Leone di San Marco.

È notizia di questi giorni, la rimozione di un mosaico raffigurante il Leone in moéca della metà del '900, sovrastante un esercizio commerciale delle Mercerie dell'Orologio, probabilmente per fare spazio ad un'inutile, quanto profana insegna luminosa; un vergognoso atto di puro spregio, di cui i responsabili dovranno sicuramente rispondere a tempo debito. I simboli del Popolo Veneto, tra cui spicca il Leone di San Marco, sono infatti patrimonio di tutti i cittadini, e la loro rimozione non è in alcun modo accettabile.

L'azione non è stata nemmeno mitigata dal tentativo di conservare l'opera spostandola, il mosaico infatti è stato vergognosamente rimosso con trapano e scalpello.

Ulteriori indagini per definire le responsabilità dell'atto sono in corso.

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WSM
Venetia,venerdì 13 Settembre 2013
Davide Giaretta

Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

2013.06.03 – SCIE CHIMICHE – L’ITALIA IL PAESE PIU’ IRRORATO D’EUROPA – ACCORDO USA-ITALIA SUL CLIMA


Il nome “scie chimiche” è la traduzione del termine chemtrails, coniato per la prima volta nel 1996, anno in cui, in Canada, si ebbero i primi avvistamenti delle medesime. Le scie chimiche vengono definite tali per il semplice motivo che non sono scie di condensazione (contrails), ma sono generate artificialmente, a quote e condizioni di temperatura ed umidità non idonee alla formazione delle scie di condensa tipiche.
 
SCARICA IL PDF DELL’ACCORDO TRA USA E ITALIA PER L’IRRORAZIONE NEI CIELI DI SOSTANZE CANCEROGONE:
Le scie di condensa, infatti, si formano a quote superiori ai 9.000 metri, valori di umidità superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius.
 
I governi ed i i militari hanno eseguito sperimentazioni su aree popolate, sin dalla fine degli anni quaranta e su questo è stata raccolta una documentazione impressionante. Con incredibile disprezzo della vita umana, i governi di ieri ed oggi hanno compiuto e compiono tuttora esperimenti su cittadini inermi ed inconsapevoli.
Nel 2003, l’Italia ha stipulato un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti denominato “Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici”. Questo accordo, ufficialmente è volto allo studio dei fenomeni atmosferici, ma in realtà, come si deduce dai vari paragrafi del documento, implica la diffusione di sostanze chimiche dannose in atmosfera, tramite aerei opportunamente attrezzati, per verificare gli effetti delle stesse sulla biosfera.
Abbiamo reperito decine di brevetti, acquistati in seguito dalla N.A.S.A. e da altri organismi statunitensi che permettono la modificazione dei fenomeni meteorologi attraverso il cospargimento aereo di elementi chimici come alluminio, zolfo, titanato di bario, torio radioattivo, rame, selenio, manganese, quarzo, silicio.
L’irrorazione di tonnellate di particolato in bassa ed alta atmosfera in vaste aree del mondo sta modificando in modo irreparabile gli equilibri climatici e biologici e, seppure queste operazioni di aerosol vengano spacciate per tentativi di mitigare l’effetto serra, esse invece, sortiscono l’effetto contrario. E’ infatti dimostrato che la barriera artificiale creata tramite le “scie chimiche”, oltre ad impedire il passaggio della luce solare necessaria per la vita sulla terra, imprigiona il calore negli strati bassi dell’atmosfera, con un conseguente aumento delle temperature. Non dimentichiamo inoltre che il lungo periodo di siccità che affliggerà varie parti del mondo è senza dubbio causato dalla massiccia diffusione di bario in atmosfera.
Se veramente tali operazioni di aerosol fossero mirate a mitigare l’effetto serra, per quale motivo, aerei cisterna KC-135 volano bassi nelle ore notturne?
 
SCARICA IL PDF DELL’ACCORDO TRA USA E ITALIA PER L’IRRORAZIONE NEI CIELI DI SOSTANZE CANCEROGENE;
http://it.scribd.com/doc/9381320/Piano-dettaglio-Accordo-Italia-USA-sul-Clima
TANKER ENEMY, VISITATE IL SITO: http://www.tankerenemy.com/
SCIE CHIMICHE E CONTROLLO MENTALE: http://www.youtube.com/watch?v=3AcYN6NO8fY
 
Aggiornamento
Le prime testimonianze della presenza di strane scie bianche nel cielo risalgono al 1996 in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini americani. Questo non significa che il fenomeno sia iniziato precisamente in quell’anno: molto probabilmente la sperimentazione ha avuto inizio diversi anni prima ma in maniera non troppo evidente. Successivamente, con l’intensificarsi della quantità delle scie anomale, alcune persone hanno iniziato ad accorgersi dello strano fenomeno e a documentarlo. Le prime foto che testimoniano la presenza di strane scie nel cielo sono state scattate a Las Vegas il 10 gennaio 1996, seguite da diverse segnalazioni provenienti da altre città statunitensi. Successivamente, anche altri Paesi hanno iniziato a segnalare la presenza di queste scie nei loro cieli: Canada, Nuova Zelanda, Australia, Messico, Haiti, Porto Rico, Cambogia, Bahamas, Sud Africa, Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Scozia e Italia. Singolare è il caso della Croazia che ha visto queste scie per la prima volta il giorno successivo alla domanda formale di adesione alla Nato.
Le scie segnalate, molto diverse dalle scie di condensazione, si incrociavano tra loro a forma di “X” o “#” creando nel cielo veri e propri reticolati e rimanevano sospese nell’aria per ore e ore espandendosi a dismisura e senza dissolversi completamente. Secondo queste prime testimonianze, le scie anomale erano il risultato del passaggio di aerei bianchi e senza insegna, avvistati anche in spazi aerei non adibiti al traffico civile.
La prima protesta ufficiale contro questo fenomeno è arrivata dal Canada nel 1998 quando, in seguito ad una notevole presenza di scie anomale sopra la cittadina di Espanola, gli abitanti incominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione e sintomi simili a quelli influenzali. Le lamentele furono ignorate dal Governo dell’Ontario e così alcuni cittadini, prelevarono campioni di acqua e neve dalla propria terra e commissionarono analisi di laboratorio a proprio carico. Dall’esame dei campioni prelevati risultò che essi contenevano una quantità di particolato di alluminio venti volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile. Con le analisi di laboratorio alla mano, si ricorse quindi ad una petizione presentata al Parlamento del Governo Canadese ad Ottawa, nella quale i cittadini chiedevano chiarimenti sulla natura del fenomeno e soprattutto esigevano che cessassero le irrorazioni chimiche sopra di loro. Dopo 45 giorni il Governo canadese rispose di non essere coinvolto in tali operazioni e che l’aviazione militare non aveva concesso permessi ad altri paesi di sorvolare il territorio Canadese a tale fine.
Sempre in Canada, ad Edmonton (in Alberta), dopo la comparsa di numerose scie bianche cominciarono a morire le piante di una vasta area che in breve tempo divenne arida. Ad un’analisi chimica del terreno, risultò che la sua conduttività era sette volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale altissima di bario e alluminio. In altre zone saturate dalle scie, fra le sostanze rinvenute si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri.
Di fronte alle insistenti pressioni di numerosi cittadini americani allarmati da queste anomalie nel cielo e dai risultati delle analisi di laboratorio effettuate, le autorità americane interpellate (EPA, NASA, FAA, NOAA) affermano tutt’oggi, senza portare prove concrete, che non vi è alcunché di anomalo in queste singolari scie e che si tratta di semplici scie di condensazione formate da vapore acqueo.
Nel 2001, però, lo stesso governo americano parla di “chemtrails” in un documento ufficiale. Viene presentata una proposta di legge [HR 2779] per chiedere il bando delle armi nello spazio, firmata dal democratico Dennis J. Kucinich, e sottoposta all’esame di tre commissioni (scientifica, esercito, relazioni internazionali) della House of the Representatives degli USA (l’equivalente della nostra Camera dei Deputati): lo Space Preservation Act.
In questo testo, e per la prima volta in un documento ufficiale, appare il termine chemtrails. Esse vengono definite come una tipologia di arma e vengono menzionate nella sezione “armi esotiche” insieme ad altri voci quali: armi al plasma, elettromagnetiche, soniche, ultrasoniche, psicotroniche, sistemi ULF (ultra low frequency) ad alta quota, sistemi di armi laser, armi biologiche e ambientali.
Lo Space Preservation Act 2001 non viene approvato. L’anno successivo viene approvato lo Space Preservaction Act 2002: il capitolo riguardante le “armi esotiche”, e quindi la voce sulle chemtrails, non compare.
In Italia si inizia a parlare del fenomeno chemtrails grazie alla rivista Nexus. Le prime testimonianze arrivano nel 1999 dalla provincia di Rovigo e dal padovano ma col passare del tempo si è iniziato ad osservare scie chimiche da ogni parte della penisola. La loro presenza nei nostri cieli è stata particolarmente intensa nel 2003, anno in cui si è registrata una grande siccità e un’estate particolarmente calda.
Verso la fine del 2006 si è assistito ad una massiccia irrorazione mai vista prima: per settimane, senza nemmeno un giorno di sosta, scie chimiche e passaggi di aerei a centinaia e centinaia, con un impressionante intensità in alcuni giorni.
I primi cinque mesi del 2007 si sono stati caratterizzati dalla presenza quasi giornaliera delle scie chimiche nel cielo. In alcuni giorni la loro presenza è stata particolarmente “discreta”: alte, non particolarmente lunghe, poco persistenti, in spazi aerei “abituali”. In altri giorni, invece, il loro utilizzo è stato spudoratamente evidente: basse, lunghe da orizzonte a orizzonte, persistenti nell’aria per molte ore, in spazi aerei del tutto inusuali. Un esempio eclatante è stato ciò che è avvenuto il 22 gennaio 2007. Da tutta Italia sono state pervenute segnalazioni di un abnorme numero di scie chimiche visibili anche in spazi aerei dove di solito non passano aerei di alcun tipo. Sono stati fotografati veri e propri reticolati di scie chimiche e si sono contati un numero incredibile di aerei: 5-6 al minuto. Difficilmente un tale via vai può essere riconducibile al normale traffico aereo civile, soprattutto se questo avviene in alcuni giorni si e in altri no. Anche l’ipotesi di un’operazione militare in corso è poco credibile, in quanto è inverosimile che gli aerei militari effettuino delle esercitazione sopra i centri abitati.
Una situazione simile si è verificata il 7 e l’8 maggio 2007, giorni in cui si è assistito a livello internazionale ad una massiccia irrorazione. Sono pervenute segnalazioni da tutto il centro-nord d’Italia, da molto altri stati europei, dal Canada e dagli Stati Uniti. Come si spiegano tutte queste scie concentrate in questi due giorni? Condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensazione in mezzo mondo per circa 48 ore continue? E se anche fosse… come si spiega questo intenso traffico aereo concentrato in questi due giorni?
Durante i mesi estivi sono state avvistate corte e di breve durata negli stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano lunghe e persistenti.
All’interno degli stessi spazi aerei dove i primi mesi dell’anno erano tante, basse, lunghe e persistenti, durante i mesi estivi ne sono state avvistate poche, alte, corte e di breve durata. Se è vero l’alto numero di scie che vediamo è dovuto all’incremento del traffico aereo non si spiega come mai proprio nel periodo estivo, periodo nel quale le compagnie aeree mettono a disposizione più voli, si sono viste così poche scie (e aerei).
Il problema delle scie chimiche quindi riguarda l’Italia e non è recente. Nel corso degli anni ci sono state diverse interrogazioni parlamentari, esposti e denunce per chiedere alle autorità dei chiarimenti. Risposte serie ottenute? Nessuna.
Come mai questa ritrosia nel parlare di un fenomeno che riguarda tutti?
 
Composizione ed effetti
Perché tutta questa preoccupazione per le scie chimiche?
Il fatto che possano contenere sostanze chimiche nocive è senza dubbio un buon motivo.
Ricercatori, scienziati e singoli cittadini hanno effettuato delle analisi chimiche del terreno, polveri e acqua nelle zone sottostanti spazi aerei irrorati con le scie chimiche. Le analisi più accreditate a livello mondiale accertano la presenza e l’alta concentrazione di sostanze chimiche quali sali di bario, ossido di alluminio, calcio, potassio, magnesio, torio, quarzo.
Le prime analisi sono state effettuate nel 1998 in Canada. Gli abitanti di Espanola cominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione o simili a quelli influenzali. Dalle analisi chimiche di campioni di acqua e neve risultò una quantità di particolato di alluminio 20 volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile. In seguito ad analisi effettuate ad Edmonton, risultò che la conduttività del campione di terra analizzato era 7 volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale altissima di bario e alluminio.
Fra le sostanze rinvenute in diverse zone saturate dalle scie, si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri che normalmente vivono negli alti strati dell’atmosfera e che inglobati da questi aerosol chimici sono trasportati a terra, con inimmaginabili conseguenze sulla salute dell’uomo.
I primi a risentirne gli effetti sono gli anziani, i giovani e le persone indebolite da malattia o in cattive condizioni fisiche. I sintomi più ricorrenti riportati dagli abitanti in zone largamente irrorate: tosse secca persistente, malessere respiratorio e intestinale, polmonite, affaticamento, letargia, capogiro, disorientamento, forte emicrania, dolori muscolari e alle giunture, epistassi, diarrea, feci sanguinolente, depressione, ansietà, incontinenza e tic nervosi.
Le conseguenze sulla salute umana possono raggiungere livelli drammatici: aumento vertiginoso di tumori e leucemie di vario tipo, incremento del numero e della gravità di affezioni all’apparato respiratorio specialmente sui bambini, infiammazioni ai muscoli e alle giunzioni muscolari, contaminazione da funghi e batteri sconosciuti, inquinamento ambientale balzato alle stelle. Tutte concause che negli ultimi anni hanno provocato la morte di milioni di persone in tutto il mondo. Altri elementi quali torio radioattivo, carbone, fibre sintetiche, sangue essiccato, virus e batteri sintetizzati in laboratorio, tutti sotto forma di nanoparticelle, possono venire ingeriti e assimilati dal nostro organismo, non predisposto a filtrare materiali di così piccole proporzioni.

Limitazione della sovranità nazionale
Alla prima denuncia ufficiale contro le chemtrails, il governo canadese rispose ai suoi cittadini di non essere coinvolto in operazioni atte a disseminare nel cielo canadese sostanze chimiche e di non aver autorizzato altri Paesi a farlo.
Probabilmente anche l’Italia non ha concesso ad altri Paesi il permesso di sorvolare i nostri spazi aerei per scopi non ben specificati e di cospargere sostanze chimiche nell’aria che respiriamo, ma ciò potrebbe avvenire anche senza autorizzazione ufficiale poiché:
– aerei militari non italiani (USANato) hanno la libertà di sorvolare i nostri cieli senza dare spiegazione alcuna allo Stato italiano;
– non esiste una legge adeguata relativa allo spargimento di sostanze chimiche nello spazio aereo italiano.
Nel gennaio 2006, l’Onorevole Di Pietro partecipa ad una trasmissione televisiva. Uno spettatore, amico di sciechimiche.org, telefona in studio per chiedere come mai ogni giorno assistiamo al continuo passaggio di aerei militari che rilasciano scie chimiche con metalli pesanti e bario. L’On. Di Pietro non si esprime sulle scie chimiche ma fa un’affermazione importante riguardo la limitazione di sovranità nazionale:
“In riferimento agli aerei è un problema complesso. I nostri spazi aerei, i nostri siti marini e terrestri, ancora oggi sono occupati da realtà militari non italiani.”
“Non è possibile che altri decidano per noi, è una limitazione di sovranità. Dopodichè noi dovremo assumerci le nostre responsabilità.”
Secondo l’On. Di Pietro, è accettabile il fatto che una determinata nazione abbia sul territorio mondiale luoghi di ammassamento, occultamento e detenzione, ma non è altrettanto ammissibile che certe operazioni avvengano senza il coinvolgimento delle nazioni “ospitanti”, senza nemmeno metterle al corrente.
Questa realtà è confermata da alcuni episodi nei quali aerei militari americani sono stati al centro di polemiche e di incidenti più o meno gravi. Nella sezione “Documentazione” sono state raccolti i verbali di alcune sedute parlamentari su questo tema.
Secondo molte testimonianze (anche di piloti), gli aerei militari coinvolti sarebbero tankers (aerei cisterna) privi di segni identificativi che volano sotto codice Alfa (codice secretato). Altri testimoni affermano che nelle irrorazioni siano coinvolte anche alcune compagnie aeree ad uso civile e si suppone che in questi casi la composizione chimica delle scie sia differente come è differente il loro aspetto. Mesi fa, l‘Indipendent ha pubblicato la notizia che piloti di aerei civili sono colti da malori a causa di alcune sostanze fuoriuscite dai motori e penetrate all’interno della cabina di pilotaggio. Manifestando perdite cognitive e di memoria sono stati incapaci di ricordare le istruzioni vitale delle torri di controllo e quindi di pilotare in completa sicurezza.
Gli aerei di linea devono seguire delle procedure di sicurezza soprattutto per quanto riguarda distanza e quota e non possono sorvolare spazi aerei militari. La maggior parte degli aerei che rilasciano scie chimiche osservati, invece, volano a distanze ravvicinate, spesso si incrociano, percorrono spazi aerei non consentiti al traffico di linea, effettuano delle “inversioni a U” oppure formano dei cerchi nel cielo, volano a quote basse, in alcuni giorni sono più numerosi del solito e spesso volano da orizzonte a orizzonte.
Immaginiamo di osservare un aereo che decolla a Milano per atterrare a Londra. Se lo vediamo volare basso e man mano alzarsi in cielo, ci aspetteremo di vederlo andare sempre più in alto fino a scomparire tra le nuvole. Molti arerei con scia lunga a seguito, invece, una volta che si alzano in cielo ridiscendono percorrendo un tragitto “curvo” che va da orizzonte a orizzonte.
I motori degli aerei a getto raggiungono la massima efficienza a quote superiori agli 8000 metri. Com’è possibile che aerei civili volino così frequentemente a quote economicamente poco vantaggiose? Può succedere, inoltre, che un aereo civile voli all’infuori delle aerovie o faccia un’inversione di direzione. Questo però si può verificare in casi eccezionali e per motivi di urgenza e non così spesso come capita di vedere. Tutte queste considerazioni lasciano supporre che nella maggior parte dei casi non si tratta affatto di aerei ad uso civile o commerciale ma di aerei militari.
In conclusione, sappiamo che aerei militari non italiani volano nei nostri cieli ma non possiamo sapere che cosa fanno. E’ possibile che spruzzino qualche sostanza sopra le nostre teste? Questo non ci è dato saperlo.

 
Tipi di scie chimiche
Dal punto di vista della Fisica, abbiamo visto che queste scie non sono scie di condensazione e che molte di esse non sono generate da aerei civili. Le scie chimiche vengono irrorare ormai quasi ogni giorno e non sempre rispettando le stesse modalità.
In molti giorni le possiamo scorgere alte nel cielo, non particolarmente lunghe e non particolarmente persistenti. Se ci fermassimo un’ora intera ad osservare il cielo potremmo contare decine e decine di scie chimiche di questo tipo. Sono talmente alte che è quasi impossibile vedere l’aereo che le genera più grande di un puntino. Se poi andassimo a controllare le carte aeronautiche noteremmo che i tragitti di quegli aerei non corrispondono ai tragitti degli aerei di linea.
Altre volte, invece, possiamo vedere delle scie chimiche più basse e più persistenti. A occhio nudo non possiamo calcolare perfettamente la loro quota, ma dal momento che riusciamo a vedere chiaramente l’aereo che le genera possiamo facilmente presumere che si trovino a quote più basse rispetto le altre scie. Come si può valutare a quale altezza si trova un aereo osservandolo ad occhio nudo?
Immaginiamo di avere di fronte a noi una persona alta 150 cm e un’altra alta 190 cm. Probabilmente non riusciamo a quantificare ad occhio nudo la loro altezza esatta ma senza alcun dubbio siamo in grado di sapere quale delle due persone è più alta e quale è più bassa. Allo stesso modo, se due persone della stessa altezza (o che differiscono di pochi cm) si trovano una a 10 metri da noi e l’altra a 20 metri, probabilmente non sappiamo valutare con precisione a quale distanza esse si trovano, ma con assoluta certezza siamo in grado di affermare quale delle due è la più vicina e quale la più lontana. Gli aerei di linea e i tanker che irrorano scie chimiche hanno all’incirca le stesse dimensioni. Tra i vari modelli può esserci una differenza nelle dimensioni di pochi metri. Osservando dal suolo un aereo che vola a quota di crociera (8000 m), questo ci appare come un puntino nel cielo. Osservando un secondo aereo, che vola alla stessa quota ma che è più grande o più piccolo di pochi metri rispetto il primo, ci appare sempre come un puntino nel cielo. Quando osserviamo un aereo e ad occhio nudo riusciamo a distinguere alcuni particolari come la forma delle ali e il numero di motori, a meno che la nostra vista non sia equiparabile alla vista di Superman, i casi sono due: o quell’aereo è molto più grande rispetto all’aereo che vediamo come un puntino, oppure è molto più vicino. La prima opzione appare abbastanza inverosimile dal momento che si sta parlando di velivoli che differiscono di poco nelle dimensioni, la seconda opzione invece scaturisce alcuni dubbi:
– com’è possibile che un aereo di linea voli così basso? In termini economici, mantenere una quota così bassa non è affatto conveniente;
– dal momento che ad una quota così bassa, la scia dell’aereo in questione non può essere una scia di condensazione… che cos’è? Cosa contiene?
Le scie di questo tipo oltre ad essere basse sono molto persistenti (permangono nell’aria per ore intere) e spesso lunghe da orizzonte a orizzonte. Nel tempo tendono ad allargarsi fino a formare un sottile strato biancastro che limita la luminosità del sole.
Nei casi peggiori, possiamo assistere ad un esorbitante numero di questa tipologia di scie chimiche rigare il cielo, formare degli incroci a forma di X o di *, formare dei veri e propri reticolati (#). Sembra che in determinati giorni il traffico aereo aumenti a dismisura. Nel cielo si vedono aerei che seguono tragitti che solitamente non percorrono.
Chi conosce il fenomeno delle scie chimiche da anni ha osservato nel tempo diversi fenomeni (tutti raccolti nella sezione “Fotogallery”) come ad esempio:
– Scie a forma di “fusillo”.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che del vapore acqueo si dissolve in maniera così disomogenea?
– Scie vicine tra loro ma diverse nella forma eo nella lunghezza.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che due scie che si trovano alla stessa quota e quindi nelle condizioni atmosferiche siano una lunga e persistente e l’altra corta e di veloce dissolvenza? Com’è possibile, inoltre, che un aereo che non rilascia scia si trova in prossimità di una scia di condensazione, ovvero in condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensazione?
– Aerei bimotore che producono due scie differenti tra loro, differenze visibile anche ad occhio nudo.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che un aereo rilasci due scie differenti? Alcuni scettici sostengono che la differenza tra, secondo loro, le scie di condensazione sia dovuta alla differenza delle caratteristiche fisiche dell’aria. Ma com’è possibile che due masse d’aria aventi caratteristiche diverse abbiano un confine così preciso preciso? E com’è possibile che degli aerei riescano a sorvolare così frequentemente proprio questo improbabile netto confine tra due masse d’aria con caratteristiche diverse?
Inoltre, quando la scia di uno dei due motori inizia ad espandersi, ingloba la scia di consistenza diversa. In questo modo si vede chiaramente che la scia più fibrosa ha al suo interno una scia di consistenza nettamente diversa.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che all’interno di una scia di condensazione si possa vedere visibilmente un’altra scia sempre di condensazione se esse sono entrambe costituite da vapore acqueo?
– Scie a “trattini” o interrotte.
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che delle scie di condensazione si formino in determinati tratti e in altri no? I valori di umidità relativa e di temperatura non cambiano da un metro all’altro e quindi è impossibile che un aereo attraversi un’area nella quale sono presenti una o più bolle d’aria con caratteristiche fisiche diverse. D’altra parte, se le lunghe scie visibili dal satellite sono spiegate come “scie di condensazione persistenti dovute alla presenza di elevata umidità relativa”. Ciò significherebbe che i valori dei parametri atmosferici possono essere costanti per centinaia di chilometri ma allo stesso tempo differenti a distanza di pochi metri?
– Scie lunghe a quote inferiori di scie corte; due aerei alla stessa quota: uno con scia e l’altro no; aerei con scie a quote inferiori o alla stessa quota di aerei senza scia. -Scie circolari – Scie a “medusa”
Se fossero scie di condensazione… com’è possibile che si formino due scie di diversa lunghezza da due aerei che viaggiano alla stessa quota? E se i due aerei volano a quote differenti, com’è possibile che tali condizioni siano presenti alla quota minore? Una quota più bassa rispetto un’altra significa che si è in presenza di una temperatura più alta e di conseguenza in una situazione meno favorevole alla formazione di scie di condensazione.
E ancora…
-Scie circolari
– Scie a “medusa” (alcune visibili anche ad occhio nudo)

Aerei implicati
Numerosi testimoni hanno riportato di aver visto scie chimiche irrorate da aerei bianchi senza livree identificative.
Oppure lo stesso modello di aerei utilizzati dall’Aeronautica Militare Italiana:
– KC135 – Ma con qualche differenza.
Nel 2003 il S.U.L.T.A. (Sindacato Unitario Lavoratori Trasporto Aereo) fece una denuncia presso la Procura di Civitavecchia nella quale si sottolineava un anomalo traffico di aerei senza insegna. Altri aerei completamente bianchi sono stati visti nell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino.
Non sono pervenute risposte ufficiali riguardo la presenza di questi aerei sul nostro territorio e nei nostri cieli.
Gli aerei osservati sono stati identificati come tanker militari. Si tratta di aerei che strutturalmente e nelle dimensioni sono identici ad un classico aereo di linea, ma al loro interno non hanno sedili ma delle cisterne o serbatoi che servono a contenere carburante per rifornire in volo altri tipi di aerei tipo caccia militari o bombardieri che non avendo una lunga autonomia di volo devono per missioni di guerra lontane dalla base di decollo oppure per voli di lunga durata devono rifornirsi senza atterrare in un aeroporto allora fanno il pieno in volo.
Questo tipo di aerei possono nascere già per questo scopo ed escono dalle stesse linee di produzione dei “fratelli” di linea, oppure possono diventarlo dopo un’apposita trasformazione, si modificano ex aerei di linea che magari sono vecchi per il trasporto di persone ma ancora validi per volare. Una delle ditte specializzate in queste trasformazioni è italiana.
Gli aerei implicati nelle operazioni di areosoldi Tom Bosco – Nexus Italia
Le prime segnalazioni del fenomeno indicavano invariabilmente la presenza di grossi velivoli bianchi senza contrassegni, identificati per lo più come tanker militari del tipo KC-135 e KC-10, ma anche aerei di altro tipo (MD-80, Boeing 757, etc.).
Le iniziali spiegazioni delle autorità furono che probabilmente il fenomeno osservato concerneva la manovra di scarico del carburante da parte di questi velivoli, ma per svariate ragioni le cose non potevano assolutamente stare in questi termini.
Sia quel che sia, i testimoni da terra hanno potuto osservare e fotografare gli aerei impiegati in queste operazioni, mentre rilasciavano scie spesse e persistenti visibilmente emesse lungo l’intero bordo di uscita delle semiali, elemento indicante la presenza di ugelli o di altri meccanismi di emissione.
Si presume che vengano adoperate diverse varietà di aerosol e modalità di diffusione a seconda degli scopi della “missione”. Quanto sopra è suggerito dal fatto che, malgrado questo genere di operazioni vengano condotte principalmente da velivoli militari, di recente sono stati osservati e fotografati anche aerei apparentemente di linea.
La foto centrale di questa pagina mostra la sonda del carburante di un tanker militare adibito al rifornimento in volo di caccia e bombardieri, modificata rimuovendoil classico “canestro” e sostituendolo con un dispositivo che sembra proprio uno spruzzatore di qualche tipo.
Unita alle evidenze sopra citate, costituisce una prova schiacciante del fatto che i nostri cieli sono percorsi da numerosi velivoli appositamente adibiti al rilascio nell’ambiente di composti chimici la cui natura è ufficialmente sconosciuta.
Le implicazioni economiche e politiche di queste attività, poi, sono sconcertanti: chi può permettersi di finanziare una consistente flotta di velivoli e mantenerla in attività con relativi piloti, tecnici, installazioni logistiche per il rifornimento, la pianificazione e la manutenzione?
E di quale livello di conoscenza dispongono governi e autorità di quei numerosi paesi il cui spazio aereo viene costantemente attraversato da questi voli? Esistono accordi militari o di altro tipo?
Per quale motivo la cittadinanza viene tenuta all’oscuro o, peggio, depistata e disinformata su questioni di tale rilevanza? A qualche livello, con tutta probabilità militare, le autorità sono senz’altro a conoscenza di quanto sta accadendo, ma per qualche motivo i cittadini non nevengono informati. Tuttavia, i tempi sono maturi per un aperto dibattito pubblico su questo delicato argomento e sulle sue implicazioni, le cui conseguenze riguardano tutti noi.

Ufficialmente non esistono
Ufficialmente, le scie chimiche non esistono, in quanto nessuna istituzione o governo ha mai ammesso la loro esistenza. Come è stato detto nelle sezioni precedenti, però, esistono dei documenti ufficiali nei quali vengono menzionate.
Non ci sono quindi, documenti ufficiali sui quali poter leggere:
“Le scie chimiche sono quelle scie bianche lunghe e persistenti che vediamo nel cielo, rilasciate da appositi erogatori a bordo degli aeroplani militari e non. Le scie chimiche sono chiamate così perché contengono sostanze chimiche. Esse sono nocive per l’ambiente e per al nostra salute.”
Non esiste un documento ufficiale che spieghi cosa siano.
Non esiste un documento ufficiale che spieghi cosa contengano.

Ma noi disponiamo di una nostra testa e con essa possiamo ragionare anche senza l’ausilio di un documento ufficiale.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale per capire che quelle scie che vediamo nel cielo sono evidentemente diverse dalle semplici scie di condensazione: è sufficiente la nostra percezione visiva.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che spieghi la differenza tra contrails e chemtrails: è sufficiente assimilare qualche nozione basilare di Fisica.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci dica che la maggior parte di quegli aerei non sempre vola a normali quote di crociera e che molte di quelle scie si formano in zone riservate agli aerei militari: è sufficiente apprendere due nozioni base di aeronautica.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci spieghi che quelle scie che vediamo nelle immagini satellitari non sono normali scie di condensazione.
Non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci dica che le sostanze chimiche irrorate sono nocive per la nostra salute. Tutte le analisi effettuate sono degli importanti indizi che dovrebbero essere sufficienti a far in modo che i governi e le istituzioni si interessino e cerchino di verificare se effettivamente dobbiamo preoccuparci oppure no. Ma questo, come sappiamo, non avviene.
Allo stesso modo, non esiste un documento ufficiale che spieghi il motivo dell’utilizzo delle scie chimiche. Ciò di cui disponiamo sono ipotesi basate su considerazioni di natura tecnico-scientifica, politica ed economica.
Nella sezione “Ipotesi” troverete un approfondimento relativo alle varie ipotesi sull’utilizzo delle scie chimiche, frutto del lavoro di scienziati e ricercatori che studiano il fenomeno da diversi anni.
Chi studia il fenomeno da anni ha ipotizzato quali saranno le future giustificazioni per motivare le scie chimiche. Di tanto in tanto ci giungono notizie sulla strana correlazione delle “scie degli aerei” con il cambiamento climatico in corso….

LA SISTEMATICA DISNFORMAZIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA DA PARTE DI MASS-MEDIA E ISTITUZIONI
http://www.altrainformazione.it/wp/le-scie-chimiche-un-altro-enigma-del-cielo/
 


Tratto da (CLICCA QUI)

2013.09.15 – IL 15 SETTEMBRE APPUNTAMENTO ALLE ORE 16.30 IN PIAZZA DELLA STAZIONE A TRIESTE


Sarà una manifestazione adatta a famiglie, bambini, cani, etc… come sempre.
Le strategie politico-mediatiche di chi vuol male a Trieste sono sempre quelle, estremamente prevedibili, e quindi contrastabili senza alcun problema.
Arrivederci al 15 settembre, ore 16:30, piazza della Stazione.


In tempi di magra, una delle strategie più consolidate da parte del potere per distrarre l’opinione pubblica è quella di alimentare disordini e scontri politici.
In questo modo è più facile imporre il potere e si possono anche chiedere nuove leggi che inevitabilmente sono più liberticide.
Purtroppo quello che la storia ci insegna serve a poco e quando ci si trova di fronte alla “consolidata strategia”, di primo acchito non la si pensa come un tranello ordito allo scopo di destabilizzare ma passa inavvertita fino a quando ormai è troppo tardi.
Vengo al dunque: nella nostra mitteleuropea città di Trieste, accade che il prossimo 15 settembre sarà l’anniversario della nascita del Movimento Territorio Libero di Trieste ed è naturale pensare di celebrarlo ufficialmente.
Fa quasi tenerezza constatare che qualcuno si stia svegliando in questo assopito Paese perennemente dormiente e ancor di più che questo accada in una città assonnata per definizione (Trieste viene chiamata La Bella Addormentata).
Dunque qui, nel lontano Far East, si sta cominciando a vivere una sorta di stato nascente, un sussulto di democrazia, un conato di libertà che per tutti noi liberali e libertari dovrebbe essere salutato con doppia gioia: una perché è sempre bello vedere un insieme di persone che prendono coscienza del loro status e decidono di far emergere un comune avvenire e due perché stanno reagendo in maniera gandhiana con le armi della nonviolenza e della legalità all’occupazione del loro piccolo Stato da parte dell’Italia.
Non solo i Radicali sanno quanta fatica costi far rispettare le proprie leggi allo Stato italiano; quante iniziative nonviolente contro la letale cementificazione della condizione di flagranza criminale del Regime italiano contro lo Stato di Diritto.
Anche il TLT lo sa.
La pacata manifestazione era stata annunciata da tempo per unire i tanti concittadini dispersi nel mondo e per affermare l’orgoglio di essere cittadini di una terra “libera”.
Una sorta di cerimoniale collocato a metà strada tra il rito padano dell’ampolla e una marcia dell’orgoglio con venature pacifiche.
Tutti sappiamo quanto sia importante in questi tempi di tamburi di guerra e digiuni, riuscire ad essere pacifico anche se non necessariamente pacifista.
Tuttavia la manifestazione che si terrà a Trieste, capitale del TLT, è mal tollerata dalle autorità italiane.
Ma che c’entra l’Italia?
C’entra perché l’Italia pur avendo solo l’amministrazione provvisoria della Zona A del TLT ha finito per annettersi di fatto la città, mettendo sopra di essa il proprio ordinamento giuridico, istituzionale, fiscale e militare, comprimendo pesantemente i diritti dei cittadini e addirittura imponendo la cittadinanza italiana senza esercizio del diritto di autodeterminazione.
Insomma, lo Stato italiano ha inanellato una serie di azioni liberticide da far inorridire anche il più arrugginito dei Radicali.
Di fronte all’esercizio legittimo dei propri diritti l’Italia ha reagito con metodi “dissuasivi” tipici dei regimi autoritari: utilizzo degli organi di informazione per denigrare il Movimento TLT e impiego a mo’ di clava dell’autorità giudiziaria dedicata alla disapplicazione sistemica (fatta con sistema) della legalità internazionale nel territorio di Trieste.
Non resta che l’uso della forza e la consolidata strategia del potere chiude il suo cerchio.
Ma come si fa a manganellare un movimento nonviolento?
Facile, basta alzare il tiro per vedere se il Movimento ha il fegato di affrontare uno scontro.
Ovviamente lo scontro non può essere con la polizia (ché obbligherebbe la stampa nazionale a rivolgere lo sguardo su Trieste, non sia mai, siamo mica al Far West di Genova).
Ma chi si presta?

Chissà perché, per questi problemi c’è sempre una soluzione.

Et voilà, la soluzione arriva servita su un piatto d’argento.
Un sedicente Comitato Trieste Pro Patria, formato da movimenti dell’estrema destra italiana stampano un volantino dove si legge: “Il 15 settembre, anniversario dell’odioso diktat del 1947 che in spregio al tanto decantato principio di autodeterminazione dei popoli ha decretato l’olocausto delle genti di Istria, Fiume e Zara e l’accerchiamento di Trieste da confini iniqui, assurdi e antistorici…”.
E che fa la Questura di Trieste?
La Questura autorizza una contromanifestazione nella giornata delle celebrazioni del TLT da parte di questo sedicente comitato.
Alla contromanifestazione ha aderito anche il Partito Socialista Italiano; ciò va sottolineato per i compagni che ogni tanto rispolverano sogni di Rose nel Pugno.
Come al solito siamo di fronte ai ladri di Pisa, all’unità destra-sinistra sulla “questione Trieste” nel nome del nazionalismo italiano.
Davvero singolare che i “patrioti” italiani abbiano deciso di celebrare l’italianità di Trieste proprio nel giorno del “ricordo” caro ai tanti triestini che aspettano da sessant’anni di essere finalmente liberati dal giogo italiano.
Davvero singolare che chi è preposto a garantire l’ordine pubblico non veda la miscela esplosiva che sta innescando.
Oppure se ne rende conto e, proprio per questo, la vede benissimo.

 

MOVIMENTO TRIESTE LIBERA

2013.09.06 – L’INTERESSE ITALIANO DI BOICOTTARE LA MANIFESTAZIONE DI MOVIMENTO TRIESTE LIBERA


Con rifermento alla manifestazione pacifica indetta dal MTL (movimento Trieste libera) in programma per il 15 settembre c.a. in Trieste si rende nota l’autorizzazione, da parte della questura straniera italiana a Trieste, alla presenza di movimenti dell’estrema destra nazionalista per una contromanifestazione in medesima data.
Tale contromanifestazione può dar seguito a scontri anche violenti tra i manifestanti, dando per cui un riscontro negativo all’iniziativa.
Ricordando che fatti di tale gravità vengono spesso autorizzati per distogliere l’attenzione dalla reale causa della manifestazione.
Pertanto viene richiesto la presenza di osservatori internazionali per permettere un regolare svolgimento della manifestazione e monitoraggio sugli organi di pubblica sicurezza dello stato italiano e loro metodi.
WSM
Venetia, 7 settembre 2013
Matteo Montanari
Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

di ROBERTO GIURASTANTE

Il 15 settembre è l’anniversario della nascita del Territorio Libero di Trieste. Un evento importante che il Movimento Trieste Libera ha deciso di celebrare ufficialmente. Si tratta di un appuntamento atteso. Dopo decenni di oblio i cittadini di Trieste e del Territorio Libero hanno finalmente alzato la testa, reagendo con le armi della legalità all’occupazione del loro piccolo Stato da parte dei Paesi confinanti. La manifestazione è stata annunciata da tempo per unire i tanti concittadini dispersi nel mondo. Una manifestazione pacifica per affermare l’orgoglio del TLT e di essere cittadini di una terra “libera”.

La manifestazione che si terrà a Trieste, capitale del TLT, è ovviamente mal tollerata dalle autorità italiane. L’Italia infatti, pur essendo solo amministratrice provvisoria della Zona A del TLT l’ha annessa di fatto imponendovi il proprio ordinamento giuridico, istituzionale, fiscale e militare, comprimendo pesantemente i diritti dei cittadini ed imponendo la cittadinanza italiana senza esercizio del diritto di autodeterminazione.

Di fronte all’esercizio legittimo dei propri diritti da parte di migliaia di persone unite nel nome della libertà, l’Italia ha fino ad ora reagito con metodi “dissuasivi” tipici dei regimi autoritari. Con un limite che è determinato puramente dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea, già attivata dai ribelli triestini sulla “questione Trieste”.

Ma pur potendo contare sul controllo degli organi di informazione, impiegati in una massiccia azione di denigrazione contro il Movimento dei cittadini del TLT, e su un’autorità giudiziaria dedicata sistematicamente alla disapplicazione della legalità internazionale nel territorio di Trieste, il risultato è quello di un consolidamento del fronte di opposizione popolare all’occupazione italiana. Giunge così la notizia che per cercare di intimorire i cittadini del TLT la Questura di Trieste avrebbe pure autorizzato una contromanifestazione nella giornata delle celebrazioni del TLT. “Il 15 settembre, anniversario dell’odioso diktat del 1947 che in spregio al tanto decantato principio di autodeterminazione dei pooli ha decretato l’olocausto delle genti di Istria, Fiume e Zara e l’accerchiamento di Trieste da confini iniqui, assurdi e antistorici…”.

Così si legge nel volantino del Comitato Trieste Pro Patria formato da movimenti dell’estrema destra italiana. Alla contromanifestazione ha aderito anche il Partito Socialista Italiano: unità destra-sinistra sulla “questione Trieste” nel nome del nazionalismo italiano.

volantino_pro_patria

Davvero singolare che i “patrioti” italiani abbiano deciso di celebrare l’italianità di Trieste nel giorno del “ricordo” caro ai tanti triestini che aspettano da sessantanni di essere finalmente liberati dal giogo italiano. Davvero singolare che chi è preposto a garantire l’ordine pubblico non si renda conto della miscela esplosiva che sta innescando.

In collaborazione con http://robertainer.blogspot.it/

Tratto da (CLICCA QUI)