Secondo la tradizione la fondazione di Venezia viene fatta risalire al 25 marzo 421.
Marin Sanudo, nel De origine, situ et magistratibus Urbis Venetiae riporta che "Venezia fo comenzada a edificar… del 421, adì 25 marzo in zorno di Venere circha l'hora di nona ascendendo, come nella figura astrologica apar, gradi 25 del segno del Cancro.
Marin Sanudo, nel De origine, situ et magistratibus Urbis Venetiae riporta che "Venezia fo comenzada a edificar… del 421, adì 25 marzo in zorno di Venere circha l'hora di nona ascendendo, come nella figura astrologica apar, gradi 25 del segno del Cancro.
Nel qual zorno ut divinae testantur litterae fo formato el primo homo Adam nel principio del mondo per le mano di Dio; ancora in ditto zorno la verzene Maria fo annunciada dall'angelo Cabriel, et etiam il fiol de Dio, Christo Giesù, nel suo immacolato ventre miraculose introe, et secondo l'opinione theologica fo in quel medesmo zorno da Zudei crucefisso".
Secondo un'altra tradizione, di origine padovana, la città fu fondata da tre consoli inviati da Padova, facendo consacrare la chiesa di San Giacomo in Rialto.
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" La città dei Veneti, fondata per disposizione della Divina Provvidenza in mezzo alle acque è da queste difesa invece che da un muro, perciò chiunque in qualunque modo recherà danno alle acque pubbliche sarà giudicato nemico della patria e non riceverà pena minore di chi avrà violato le sante mura della Patria. La legge stabilita con questo editto deve durare in eterno.
Questa iscrizione scolpita in marmo si trovava originariamente murata in Palazzo Ducale. Fu dettata dal Notaio della Serenissima Repubblica, Gianbattista Cipelli detto Ignazio. ( 1473 – 1553 ). Ora si Trova al Museo Correr.
La leggendaria storia di Venezia inizia il 25 marzo del 421, con la fondazione della prima chiesa a Rialto, dedicata al beato Giacomo Apostolo, detto San Giacometo (restaurata nel 1071) e si sviluppa rimanendo in bilico tra L’Oriente e l’Occidente assieme al suo Dogado che si estende da Grado a Cavarzere, finchè non s’ impone come potenza internazionale (1204) fondando lo Stato da mar, esteso fino al Mediterraneo Orientale, al Mar Rosso, al Mar Nero e lo Stato da terra esteso dall’Adda all’Istria.
Il 1500 segnò il trionfo della Serenissima, che resiste all’intera Europa coalizzata contro le sue istituzioni: rivoluzionarie, federali e repubblicane, non riducibili agli schemi monarchici e feudali allora imperanti, reggendosi sul consenso e non sulla repressione.
Le masse contadine, artigiane, operaie, che secolo dopo secolo, ovunque in Europa si rivoltano contro i governi e gli stati, sono invece la muraglia più possente e durevole a difesa della Grande Repubblica Veneta, che ha in Venezia il suo cuore e nel diritto il suo spirito.
San Marco è per l’intera Europa bandiera di libertà e buon governo, gioia di vivere.
Sul bordo lagunare si realizzano così un’industria chimica le cui esalazioni ammorbano l’ambiente e deturpano i monumenti ed un porto che tale industria serve, ma che ha bisogno di gigantesche escavazioni per far passare le grandi navi, esponendo così la città al pericolo del mare, così come infatti avviene in seguito con le grandi e frequenti alte maree, che metteranno e continuano a mettere in ginocchio la città.
Il mondo allora si è reso conto che l’ uscita dall’isola è stata una scelta avventata, una scelta contro l’insularità di Venezia, una scelta contro la sua stessa gloriosa storia.
Renato Venesian
Secondo un'altra tradizione, di origine padovana, la città fu fondata da tre consoli inviati da Padova, facendo consacrare la chiesa di San Giacomo in Rialto.
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" La città dei Veneti, fondata per disposizione della Divina Provvidenza in mezzo alle acque è da queste difesa invece che da un muro, perciò chiunque in qualunque modo recherà danno alle acque pubbliche sarà giudicato nemico della patria e non riceverà pena minore di chi avrà violato le sante mura della Patria. La legge stabilita con questo editto deve durare in eterno.
Questa iscrizione scolpita in marmo si trovava originariamente murata in Palazzo Ducale. Fu dettata dal Notaio della Serenissima Repubblica, Gianbattista Cipelli detto Ignazio. ( 1473 – 1553 ). Ora si Trova al Museo Correr.
La leggendaria storia di Venezia inizia il 25 marzo del 421, con la fondazione della prima chiesa a Rialto, dedicata al beato Giacomo Apostolo, detto San Giacometo (restaurata nel 1071) e si sviluppa rimanendo in bilico tra L’Oriente e l’Occidente assieme al suo Dogado che si estende da Grado a Cavarzere, finchè non s’ impone come potenza internazionale (1204) fondando lo Stato da mar, esteso fino al Mediterraneo Orientale, al Mar Rosso, al Mar Nero e lo Stato da terra esteso dall’Adda all’Istria.
Il 1500 segnò il trionfo della Serenissima, che resiste all’intera Europa coalizzata contro le sue istituzioni: rivoluzionarie, federali e repubblicane, non riducibili agli schemi monarchici e feudali allora imperanti, reggendosi sul consenso e non sulla repressione.
Le masse contadine, artigiane, operaie, che secolo dopo secolo, ovunque in Europa si rivoltano contro i governi e gli stati, sono invece la muraglia più possente e durevole a difesa della Grande Repubblica Veneta, che ha in Venezia il suo cuore e nel diritto il suo spirito.
San Marco è per l’intera Europa bandiera di libertà e buon governo, gioia di vivere.
Sul bordo lagunare si realizzano così un’industria chimica le cui esalazioni ammorbano l’ambiente e deturpano i monumenti ed un porto che tale industria serve, ma che ha bisogno di gigantesche escavazioni per far passare le grandi navi, esponendo così la città al pericolo del mare, così come infatti avviene in seguito con le grandi e frequenti alte maree, che metteranno e continuano a mettere in ginocchio la città.
Il mondo allora si è reso conto che l’ uscita dall’isola è stata una scelta avventata, una scelta contro l’insularità di Venezia, una scelta contro la sua stessa gloriosa storia.
Renato Venesian