2011.04.25 – BASILICA DI SAN MARCO

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…uno dei principali simboli di Venezia e della sua storia
Basilica di San Marco
Fulcro della vita religiosa e pubblica della città, luogo ove venivano consacrati i dogi, è uno dei principali simboli di Venezia e della sua storia.
San Marco dal campanile
Fondata nel sec IX per custodire il corpo dell'evangelista Marco, patrono della città, trafugato da Alessandria d'Egitto nell'828 è un superbo esempio di stile romanico-bizantino.
Nella sua complessa e articolata struttura, l'edificio riflette le diverse fasi della costruzione, che hanno sovrapposto ai primitivi elementi romanico-bizantini i segni di interventi gotici e cinquecenteschi. Ristrutturata in diverse occasioni, assunse il caratteristico profilo delle chiese bizantine, con grande cupola centrale e cupole emisferiche, sormontate da cupolette a bulbo.
La facciata, su cui si aprono cinque portali, è decorata da preziosi marmi e mosaici e divisa in due parti da una terrazza, sulla quale poggiano i Quattro Cavalli di rame dorato inviati da Costantinopoli al doge Enrico Dandolo nel 1204 (copie degli originali custoditi all’interno).
Nell'atrio (o nartece), che precede l'ingresso alla chiesa, il pavimento in mosaico marmoreo risale al sec. XI-XII. Le pareti hanno un paramento di marmi e colonne, mentre volte e cupolette splendono di mosaici di arte veneto-bizantina dei sec. XII-XIII. Si accede all'interno della chiesa attraverso tre portali, con battenti in bronzo del sec. XI-XII.
L'imponente interno è tipicamente bizantino, a croce greca, a tre navate, divise da colonnati sopra i quali corrono i matronei; poderosi arconi sostengono le cinque cupole rivestite di mosaici.
I mosaici a fondo oro, che decorano le superfici murarie superiori e le cupole, rappresentano una delle principali ricchezze della Basilica.
Opera di artefici bizantini e veneziani dei sec. XII-XIV, furono in parte rifatti nei sec. XVI-XVII su cartoni di Tiziano, Tintoretto, Veronese e altri.
Il presbiterio è rialzato sulla cripta e chiuso da un recinto marmoreo (iconostasi), sormontato da statue dei Dalle Masegne (1396). L'altare maggiore, che racchiude il corpo di S. Marco, è sostenuto da quattro colonne di alabastro istoriate con capitelli del sec. XII. Dietro è la famosa pala d'Oro, lavoro di oreficeria bizantina e veneziana (sec. X-XIV), tempestata di smalti e gemme. Il campanile, a fianco della Basilica, faceva un tempo da faro ai naviganti. Ai suoi piedi, nel nicchione sinistro dell'abside si trova la porta di bronzo della sagrestia, ultimo lavoro di Jacopo Sansovino (1546-69).
 
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