IL TEMPO … CHE ABBIAMO.

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Tratto dall'omonimo romanzo di Michael Ende. Risultati immagini per TEMPO
Vicino ad una città senza nome, vi sono i resti di un anfiteatro.
Qui vi trova rifugio una piccola bambina dalle misteriose origini ed i cittadini, oltre a prendersene cura, trovano in lei alcune potenzialità fuori dal comune: fa sbocciare la fantasia dei suoi coetanei, è capace di riappacificare gli animi litigiosi, di far comprendere gli errori e trovare le soluzioni dei problemi.
E questo avviene solo tramite la sua capacità di ascoltare.
Tutto trascorre tranquillo, finché la città non viene invasa dai misteriosi Signori grigi che mirano ad impadronirsi del tempo degli uomini, indispensabile per la loro sopravvivenza (ne fanno dei sigari che gli permettono di esistere, se un uomo grigio perde il suo sigaro svanisce nell'aria).
Per colpa loro, la vita della gente diventa più frenetica e vuota.
Momo, che è l'unica a non risentire dell'effetto di questi loschi personaggi, è la loro principale nemica.
Questi ultimi cercano di sbarazzarsi di lei offrendole dei giocattoli.
Con l'aiuto della tartaruga Cassiopea, riesce a raggiungere la dimora di Mastro Hora ed a escogitare insieme a lui un piano per combattere i Signori grigi.
Quando i cattivi riescono a penetrare nel Vicolo di Mai, mettono in atto il piano: Mastro Hora ferma il tempo che distribuisce agli uomini e sulla mano di Momo appare un Orafiore che le dà a disposizione un'ora per poter sistemare le cose.
Notando che il tempo si è fermato, i Signori grigi corrono ad avvisare gli altri, ammassandosi tutti alla porta per poter uscire, iniziano a litigare, così, entrati in quattordici e ne escono in tre. Momo li insegue con l'Orafiore in mano e la fedele
Cassiopea sotto il braccio.
La città è immobile a causa della mancanza di tempo, gli unici esseri animati sono la protagonista e i tre Signori grigi.
Uno di questi conduce inconsapevolmente Momo al loro nascondiglio, ossia una stanza sotto le fondamenta di un terreno in costruzione, dove si trova anche la cassaforte con le Orafiore sottratte agli uomini.
La bambina deve chiudere la porta di questa cassaforte, per impedire che i signori grigi possano utilizzarle, per raggiungerla si infila sotto al tavolo dove stanno conversando gli ultimi sei uomini cinerei rimasti.
La chiusura, però, emette un tonfo che fa sussultare la piccola e viene così notata, ma riesce a scappare e far dissolvere l'ultimo Uomo grigio.
La bambina apre la cassaforte e le Orefiori vengono liberate restituendo il tempo agli uomini Momo torna a casa ad abbracciare tutti i suoi amici.