TUTTO NON E’ COME VUOI.

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lumiltà-è-la-virtù-della-veritàLuang Por Phosrisuriya Khemarato1
traduzione italiana a cura di Saratò della traduzione tailandese – inglese.
Aggiunte tra parentesi o come note a piè di pagina per meglio comprenderne il senso.
Questa è la realtà dell'impermanenza, a significare che ogni cosa muta continuamente, in ogni atomo ed elemento.
Conseguentemente, quando dici “Sono soddisfatto!”, “Sono felice” in effetti sei deluso. Similmente, anche quando non sei soddisfatto sei deluso.
Tuttavia, non essere soddisfatto è corretto.
Insoddisfazione significa che nulla può essere mantenuto indefinitivamente ovvero essere concorde ai tuoi pensieri, sentimenti o intenzioni.
È come se tu avessi sempre degli obiettivi e piani per realizzarli, quando tutto è sempre inevitabilmente temporaneo.
Quindi dovresti saperlo, e ciò è il fondamento, che tutto è per la tua insoddisfazione.
Questa conoscenza ti consente di ridurre il tuo “tentare” di ottenere qualsiasi cosa per il tuo soddisfacimento, ridurre la volontà del tuo Sè.
L'attaccarsi è delusione.
Ogni cosa è temporanea e 
procede secondo natura e non di certo secondo il volere di ognuno di noi.
Niente è in accordo alla tua volontà. 
Questa è la Verità Eterna.
Ogni volta che cerchi di far andare le cose a tuo modo, è come se fossi folle. Così puoi dirti – quando le cose non vanno come vuoi – “Questo è quello che correttamente accade”, altrimenti 
soffri.
Dittelo!
Così non soffri.
Come nei casi in cui il lavoro non è quello che volevi, I tuoi figli non sono come speravi che fossero, la moglie non è come il marito la voleva, il marito non è come la moglie desiderava, ecc.
Ciò è giusto, non sbagliato.
È giusto perché è sempre impermanente.
È come se ognuno cercasse di mantenere ciò che non si può mantenere, cosicchè il risultato non è altro che stanchezza e ancora stanchezza.
Così puoi dirtelo e avvertirti ad ogni occasione, calmarti ogni volta che tenti di ottenere alcunchè a tuo modo.
Questo è Satya dharma, la Verità/Realtà in sè e per sè e l'insegnamento della stessa.
Di conseguenza smetterai di sperare, desiderare e sognare…ah ah ah!
È veramente solo un sogno.
Ditti: “Nulla è in accordo alla mia volontà” non c'è niente che puoi avere a tuo modo.
Solo allora sarai libero ed ogni cosa se ne andrà come è venuta.
Ogni cosa è non attecchibile in sé.
La mente nè si attacca nè si stacca, così non c'è bisogno di cercare la felicità.
Non esiste vera felicità in questo mondo; esiste solamente sofferenza.
Pure lo star bene è sofferenza in sé ma è di tipo delicato, sottile e non dura nel suo stato per sempre, bensì deve cambiare.
La sofferenza cambia sempre, non dura ed è sempre impermanente.
La felicità muta in sé, la sofferenza altretttanto conseguentemente la vera felicità non esiste.
1 Venerabile Gran Maestro dell'ultima Verità del Buddha, Monastero Rombodhidharma, Nong Hin, Loei province,  Thailand. – www.rombodhidharma.com
Buddha rivelò che esiste solo impermanenza, insoddisfazione (o sofferenza) e il Non Sè.
La vera felicità non esiste ma la gente ritiene di essere felice, di star bene quando in realtà si tratta di una forma sottile di sofferenza.
Quando augurate felicità state in realtà auurando sofferenza, una sottile e delicata forma di sofferenza.
La rivelazione del Buddha, impermanenza, sofferenza e il Non Sè, è la normale natura delle cose, che sono impermanenti dato che continuano a mutare indipendentemente da cosa si tratta, se fisica o mentale.
Le cose cambiano perché non riescono a permanere a lungo, tanto meno i sentimenti, le emozioni ed i pensieri.
La caratteristica della sofferenza è che difficilmente dura.
E il non Sè: per la verità non esiste IO e non esiste TU in ogni cosa.
Tutto cambia continuamente, sicché non sei tu realmente.
Queste tre rivelazioni sono l'illuminazione del Buddha.
Chiamiamo tutto ciò che ci sembra felicità o lo star bene perché la sofferenza è troppo piccola, tanto piccola che in verità è sofferenza2
Viene rotto il punto di vista popolare cosicché “Buon Anno” e “Buon compleanno” sono auguri di sofferenza.
Anche quando I monaci vi benedicono con la felicità, si tratta di benedizioni di sofferenza ma di tipo sottile.
Tuttavia, se benedite secondo il non attaccamento, tipo “Che tu possa essere in ogni modo privo di impedimenti ed ostacoli.
Che la tua mente possa essere liberata (dalla sofferenza) e libera” questo è OK! Questo è la benedizione del Nirvana3
Quanto può durare la felicità di ogni persona?
È impermanente quindi è sofferenza, non realmente felicità.
Sicché vi chiedo: “Lo vuoi tu personalmente?
Luang Por vive da molto tempo e non ha mai visto nessuno felice.
Cosa intende è che non ha visto nulla di realmente felice bensì tutta sofferenza.
Se volete che lui veda cose felici, come potrebbe se non esistono?
Ogni sentimento buono è confuso con minor sofferenza, di media o sottile entità.
Pure il paradiso è sofferenza.
L'emozione paradisiaca è un'emozione di sofferenza perché non puoi stare in paradiso per sempre.
Continua a cambiare.
L'emozione chiamata felicità continua a cambiare dato che non dura nel suo stato quindi è  correttamente chiamata sofferenza. In tal modo ti impedisce di cadere nella delusione che nulla 
esiste per la tua soddisfazione.
Cosicchè non sei costretto a scegliere nulla.
La felicità non ti soddisfa così come la sofferenza non ti soddisfa.
Di conseguenza non devi scegliere.
Tutto qui!
Non scegliere.
Non essere deluso nell'essere felice4 Nirvana non è felicità.
Liberazione non è felicità.
Significa non essere attaccati né alla felicità né alla sofferenza.
Sicchè non chiamare felicità il Nirvana e non chiamare felicità la liberazione.
Augura di “essere libero dalla sofferenza” e prosegui a benedire gli esseri senzienti.
Saratò: “Quando ti ascolto, che niente in questo mondo è reale, mi sento depresso.
Non provo felicità”.
2 sì da confonderla con il desiderio primordiale di ricerca della felicità e dello star bene.
3 Nirvana significa estinzione della sofferenza.
4 o cercare di essere felice.
Non essere deluso nell'essere triste.
Termina tutto.
Luang Por:”Corretto! Nessuna felicità è corretto”.
Saratò: “Cosa viene dopo?”.
Luang Por:”Quel che viene dopo sono tutto ciò che le cause e gli effetti predisporranno per te. 
Benedici altre persone e le anime.
Illumina per dare agli altri illuminazione.
Dì quello che può liberare le menti.
Parla di ciò che facilita la rimozione dei blocchi nelle menti delle persone.
Questo è tutto.
Benedici gli esseri senzienti invece che dare loro felicità.
La vera felicità non esiste.
Non dura.
Tutto è temporaneo ed è solamente sofferenza.
Guidali a liberarsi, a liberare le loro menti.
Tuttavia, se non riesci a comunicare con loro, SOH per loro.
Sii allerta, sii vuoto per loro.
Se non riesci a parlarci, dai loro il potere di liberarsi della mente.
La maggioranza delle persona non vuole ascoltare perchè la roba che hanno dentro è già troppa, è già in sovraccarico. ' No no, non 
aggiungermi nient'altro!'
Quindi sii vuoto, sii ampio, sii sveglio per loro.
Usa il potere della mente per dare loro il vuoto SOH.
Per tutto, 'sii niente con niente'.
Questo rilascia gli attaccamenti , li ferma e pone fine alla sofferenza.
Queste parole 'sii niente con niente' in sé porranno fine all'attaccamento e alle delusioni.
Sii nel mezzo di ogni cosa essendo niente con niente.
Allora non soffrirai e non rimarrai deluso.
Pure la felicità non può rimanere e durare.
Ogni particella, elemento di felicità muta in sé, non riesce a permanere; la felicità non è attecchibile, perciò a cosa hai intenzione di attaccarti?
In conclusione, non attaccarti!
Abbattiamo l'enorme albero della speranza che è nella mente di ognuno.
Qualsiasi tipo di speranza, rompiamola!
Non speriamo in nulla.
Facciamo cadere l'albero della speranza le cui radici affondano profonde nei nostri cuori da secoli.
Qualsiasi speranza che ci ha causato sofferenza in un susseguirsi di cicli di delusioni ed appagamenti.
Sicché è sempre non come volevi.
Rimuovi completamente questo albero della speranza.
Non sperate in nulla!
E sarai luce senza più nessun dovere.
La mente sarà luce istantaneamente.
In seguito correggiti e sii un donatore, colui che si sacrifica.
Quando la mente non ha più alcuna speranza, allora non ha più nessun dovere.
Essa non deve essere felice o triste di nulla.
Non dobbiamo sperare in niente, sia che sia vicino o lontano da noi o intorno a noi.
Limitati a sapere che convivi con cose che non sono attecchibili per nulla.
Non è possibile trattenere il respiro a lungo.
Il sapere e la percezione cambiano continuamente nel tempo, senza poter essere mantenuti.
Pensieri e sentimenti non possono persistere a lungo.
Stiamo sempre con cose che non sono attecchibili.
Pure il tuo corpo e la tua mente cambiano e si adattano continuamente.
La gente intorno a te, I tuoi figli.
Bravi figli su cui possiamo contare, non possono essere trattenuti.
Figli monelli, che combinano sempre guai, non possono essere trattenuti.
Cosicchè se qualcuno rimane deluso nel vivere sperando, quel qualcuno commette un errore.
Ricordati, se ognuno vive sperando, vive sbagliando.
Ed è un grosso errore per ciascuno.
Perché? 
Questo qualcuno vive tra alti e bassi, passa da periodi buoni e quelli meno buoni, per il resto della sua vita finché muore.
Nella mente si sentirà costantemente a disagio tra soddisfazione e insoddisfazione, per sempre.
Costantemente sotto pressione.
Vivere così è un errore.
Pure alla bontà non ci si può affezionare.
Pure le cose 'migliori' sono temporanee.
Allo stesso modo le cose 'peggiori', che comportano maggiore pressione, sono impermanenti.
Devi lasciar andare tutto e dirti: “niente è come desidero ed è così che deve andare!”.
Ne consegue che la tua mente non si azzarderà ad attaccarsi ed a sperare in nulla, non si permetterà di sognare in alcunché.
Lascerà andare ogni cosa spontaneamente, sarà libera, liberata automaticamente.
Niente esiste per soddisfarti, sicché in questo mondo non ricercare cosa è (il) meglio.
La cosa migliore non esiste.
Pure il nirvana non è in una posizione tale da essere tratttenuto a sé.
Tuttavia, se uno non si attacca al nirvana, egli lo riceverà automaticamente.
Come potrebbe esistere il meglio se tutto è impermanente?
Ogni cosa è temporanea, incluso ciò che è ritenuto buono.
Sicché non esiste niente che è (il) meglio.
Se indichi Luang Por come il meglio che esiste al momento, ti sbagli, lui non è il migliore ma solamente un veicolo di espressione con il suo corpo e la sua mente.
Quindi ricorda di lasciar andare anziché trattenere a te sì da non cadere nella delusione in ciò che è solamente temporaneo e assunto come veicolo per benedire gli esseri senzienti.
Elementi corporei e mentali usati temporaneamente durante ogni vita come mezzo per benedire.
Tutti I pensieri ed emozioni sono temporanei sono un mezzo per comunicare irradiando luce nel Samsara5
Cos'è il meglio?
Non cercarlo, non esiste, non esiste.
Lascia andare, lascia andare adesso.
Quando lasci andare, il lasciar andare non è qualcosa a cui puoi attaccarti, lascia andare tutto, anche il lasciar andare.
Oggi abbiamo concluso l'insegnamento del Tripitaka.
Saratò: “A proposito della quiete interiore, tipo Zen?”. 
Luang Por:”Quello è finto Zen. Non lo Zen reale.
La realtà non consiste nella quiete o nel suo opposto.
Se punti alla quiete, ciò comporta irrequietezza nella quiete, poiché la vera quiete non 
esiste.
Come la vera felicità, che non esiste.
Continuamente muta altrimenti se uno fosse veramente 
felice perché poi diviene triste?
Non dura, è sempre in divenire.
Esiste solo sofferenza, tanta, poca, una via di mezzo, sottile e delicata, ecc. questo è tutto ciò che è!”.
Saratò: “Alcuni giorni sono sereno tutto io giorno mentre altri giorni sono pieno di pensieri ed emozioni, alti e bassi…”.
Luang Por:”Si tratta dello stato dei risultati karmici della mente.
Se in passato hai impiegato certi stati mentali-emozionali per creare karma, gli stessi stati circoleranno e ritorneranno a manifestarsi. 
Se in taluni periodi non hai fatto uso della mente per creare karma, allora ti restituiranno periodi di serenità.
Sono solo conseguenze della mente.
Devi lasciar andare ogni cosa.
Dì a te stesso solamente “no!”, sii nel mezzo di ogni cosa come “sii niente con niente”.
Non dobbiamo cercare di capire la mente.
Solo “no!”.
Altrettanto vale per le persone che ti circondano per le quali non devi capire chi sono o cosa sembrano.
Se cerchi di figurarti chi o cosa sono, la tua mente sarà più oscura perchè assorbi in te stesso i loro risultati karmici.
Le loro abitudini e personalità verranno attratte e trattenute nella tua mente.
Sii nel mezzo del tutto della serie “niente con niente”, dritto al punto come il fulmine che colpisce lo spazio nel mezzo delle abitudini e delle personalità della gente.
Questo è essere svegli, essere spensierati tra ciò che ci circonda.
Altretttanto vale per la tua mente per la quale non c'è 5 Questo e altri mondi sottili coesistenti e ricchi di esseri viventi.
ma non sono il meglio.
bisogno di guardarci dentro.
Rompi le regole.
Sii nel mezzo del tutto come “niente con niente”.
Se continui a guardare6
Corretto!
Niente è come desideri.
Quando tenti di ottenere cose a tuo modo, sei folle e soffri in solitudine.”.
Saratò: “A proposito dell'amore?”.
Luang Por:”Ho appena detto tutte 'ste cose e perchè vuoi ancora amare?
Amore non è.
Odio non è. 
Niente è niente.
Smetterai di amare e odiare di per sé.
Odio è delusione.
Amore è delusione.
Come se tentassi di amare qualcosa che non può essere mantenuto, trattenuto.
Sei stupido?
Se lo sei, allora odi cose a cui non puoi attaccarti.
Sei stupido?
Si, stupido.
Allora seguirà ancora insoddisfazione; 
non è così che volevi amare e non è così che volevi odiare, e così via”.
Saratò: “Nel caso in cui qualcun altro ti ama?”.
Luang Por:”In tal caso non devi fare nulla.
SOH per loro (benedicili).
Aiutali dando loro SOH, sollievo, serenità.
Non badare a come sono, cosa sono altrimenti circolerà nella tua testa.
Sii nel mezzo del tutto e di tutti, irradiando luce e rasserenandoli.
Ciò è benedire gli esseri senzienti, quelli nel Samsara ed è raggiungere il nirvana.
Ogni persona ha così tanto karma, così tanto.
Se badi ad ogni persona o peggio a gruppi di persone, ricevi il loro karma e rimani coinvolto nei loro risultati karmici, che sono anch'essi temporanei. 
Sicchè non puoi biasimarli o dire loro che sbagliano.
Il buono ed il cattivo in ognuno si alterna e continua a cambiare.
Non puoi lamentarti di ciò che è bene o male in loro oppure criticare le loro abitudini, che di continuo mutano così che il modo per non creare problemi sta nel non rimanere 
delusi nel pensare, guardare, badare a, ecc.
Aiutali a risvegliarsi, a illuminarsi.
Il guardarli eccessivamente, implica noia e non riuscirai a benedirli.
Ti sentirai abbattuto.
Per tutto ciò che porta a liti tra di loro, perdona e chiedi perdono per loro. In tal modo doni luce e serenità”.
Benedizioni a voi! 
, sarai pieno di problemi e penserai troppo.
6 Si intende qui in senso ampio di osservare, cercare di capire, analizzare, interpretare, criticare, giudicare, concentrarsi, focalizzarsi su, ecc.