2012.05.27 – “MILIZIA ANTITASSE”: LA VERA STORIA DEL MLNV

Print Friendly, PDF & Email

da un articolo de L’INDIPENDENZA.COM
 
26 maggio 2012
di CARLO MELINA (tratto da qui)
I negri puzzano, gli ebrei rubano, i veneti evadono.
Lo stereotipo è stato riproposto con gusto prima da un articolo cosiddetto “d’inchiesta” vergato da Fabrizio Gatti su L’Espresso (anche se somiglia più ad un racconto fantasy), poi da un servizio di Silvia Brasca, andato in onda ieri sera per il Tg di La7.
Riproposto appunto, per smentire l’unica realtà: i veneti sono occupati.
Occupati dal 1866 per mano di uno stato coloniale che si è impossessato del loro territorio grazie ad un referendum truffa (“burletta”, l’ha definito Montanelli), con voto palese e, conseguentemente, risultato bulgaro.
Uno stato che li sfrutta (140 miliardi di residuo fiscale dal 2001 al 2009).
E poi volentieri li dileggia, rappresentandoli ora come servi, i maschi, ora come puttanelle, le femmine.
Perché altro non sono gli italiani delle Venezie: un popolo pavido e abietto, che, per rinvigorire la retorica centralista, a scapito di ogni rivendicazione indipendentista – rivendicazione che la crisi economica e il ritrovato senso di appartenenza veneto rendono sempre più pericolosa – sono stati chiamati in causa, ovviamente a sproposito, da uno dei più acclamati turisti della notizia: Fabrizio Gatti.
Trasferitosi in Veneto per 10 giorni 10, Gatti ha seguito gli esponenti del Movimento di Liberazione Nazionale del popolo Veneto (una delle decine di sigle indipendentiste e, senza togliere alcun merito agli uomini di Bortotto, anche una delle meno rappresentative in termini di consenso popolare).
Il risultato?
Tre paginette di stereotipi, slogan e nessuna attenzione analitica a quella che è la vera proposta del movimento, peraltro deriso, in perfetto stile italiano – quella del MLNV, secondo Gatti, “sembra una storia da raccontare per ridere al bar”.
Il tutto a spese di un editore che campa con soldi pubblici – quindi anche veneti – e che ha appena ricevuto una multa da 225 milioni di euro per evasione fiscale.
Oltre la trama intessuta da Gatti, tuttavia, c’è un gruppo di persone (di cui lo stesso Gatti aveva dichiarato a Bortotto di di aver capito la vocazione, evidentemente dimenticata al momento della stesura del testo) che ha idee chiare e progetti legali, oltre che pacifici.
Progetti che qui, con l’aiuto di Gabriele Perucca, portavoce di MLNV, vogliamo riassumere.
“I veneti specialmente quella parte che sta dietro al MLNV – spiega Perucca al telefono – non sono evasori. Semplicemente non vogliono pagare le tasse allo stato italiano, che li affama.”
Grato, seppur in parte, per la visibilità ricevuta grazie a L’Espresso, Perucca ricorda che il percorso del MLNV “ha presa immediata: noi vogliamo liberare la patria, appellandoci alle norme del diritto internazionale.
Senza il ricorso alla violenza.
Le divise, descritte come tenute militari, altre non sono che dei gilet comprati in un magazzino.
Io non le ho mai indossate, per esempio.
Ci fa piacere che la copertina di un settimanale così venduto si occupi di noi, perché ci dà visibilità.
Ma non ci stiamo ad essere assimilati ad organizzazioni terroristiche o paramilitari”.
Perché allora una polisia veneta?
“Noi abbiamo fondato un movimento di liberazione come previsto e richiesto dai tratti Onu e dalle convenzione di Ginevra (art 96.3 primo protocollo del 1977).
In quanto movimento di liberazione – chiarisce Perucca – ci siamo dotati di organismi propri dopo aver notificato all’Onu il nostro stato di occupazione da parte di uno stato coloniale.
Abbiamo quindi formato un governo provvisorio, richiesto il riconoscimento da parte di stati terzi, formato le prime cernidi (gruppi civili di autodifesa del territorio), un’anagrafe e un ufficio di pubblica sicurezza, che però, in quanto tale, lavora solo a livello teorico.
Per quello che ci riguarda, non abbiamo nessun legame con anarchici o terroristi.
E non spareremo mai un colpo a nessuno – conclude, nella speranza che, se non Gatti, qualche collega de L’Espresso recepisca il messaggio.

colgo l’occasione per ribadire che il MLNV, così come i Movimenti di Liberazione Nazionali sorgono e si costituiscono sulla base del diritto internazionale per il riconosciuto diritto all’autodeterminazione di un Popolo occupato da uno stato straniero.
Il MLNV non cerca aderenti, non fa proselitismo in quanto tale o come forza politicamente impegnata in democratiche competizioni elettorali con altri partiti… nulla di tutto questo, (tant’è che la registrazione all’Anagrafe del Popolo Veneto non è un iscrizione al MLNV).
Il MLNV ha un ruolo “puramente tecnico” e che solo un Movimento di Liberazione Nazionale può fare in nome di un intero Popolo.
Suo compito è la rivendicazione del diritto all’autodeterminazione denunciando l’occupazione della propria Patria da parte di uno stato straniero… situazione questa che non ha scadenze in termini di tempo (non esiste l’uso capione nel diritto internazionale) e tale diritto (la rivendicazione) va esercitato secondo i criteri stabiliti dalle norme del diritto internazionale.
Il MLNV dunque non persegue tale fine allo scopo di costituirsi come forza politica e/o di governo… ma avvia e gestisce solo una fase di transizione (quella dall’occupazione alla liberazione della Patria) per portare il Popolo Veneto alle sue prime libere elezioni dopo centocinquant’anni d’occupazione… fatto questo il MLNV non ha più motivo di esistere e rimette il proprio mandato nelle mani dei legittimi rappresentanti eletti dal Popolo.
Ecco perchè il Governo Provvisorio del MLNV è un governo di transizione ed è previsto dal 1° Protocollo di Ginevra art.96 paragrafo 3… perchè non è un governo che si erge sulla base del consenso popolare e proprio perchè tale consenso non può ancora essere espresso liberamente.
L’unica ambizione del MLNV è quella della liberazione della Patria, non ha ambizioni politiche e sicuramente rimette ad altri tale responsabilità, ma questo sembra difficile comprenderlo.
Tutto il resto, al MLNV non può e non deve interessare perchè ci spingerebbe fuori dai “binari” del diritto entro il quale sta portando avanti la battaglia per il ripristino di sovranità del Popolo Veneto.
Ai Veneti e a quanti intendono sostenerli in questa battaglia, chiediamo solo di registrarsi all’Anagrafe del Popolo Veneto costituita sotto l’egida del MLNV perchè tale registgrazione costituisce l’espressione di una dichiarazione d’identità… IO SONO VENETO!
Questa è l’unica ed autentica espressione di consenso che il MLNV cerca, ma non è un consenso rivolto al MLNV quanto al Popolo Veneto, è il risveglio della coscienza di un Popolo che comincia a capire di non essere mai diventato italiano come vogliono farci credere.
Viva San Marco
Sergio Bortotto Presidente del MLNV