GUARDIA DI FINANZA ISCRITTA A RUOLO GIUDIZIARIO IN FRIULI

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Il 17 aprile 2015 un brigadierindexe e due appuntati scelti della guardia di finanza straniera italiana della compagnia di Gorizia, sono stati segnalati alla Divisione Federale Investigativa del Provveditorato Generale di Polizia Giudiziaria del Dipartimento di Giustizia per aver eseguito l'ennesimo vessatorio controllo della durata di oltre sette ore presso una sala giochi di quel Distretto Municipale.
AI tre militari italiani, iscritti a ruolo giudiziario vengono attribuite responsabilità in ordine alle seguenti violazioni:
  1. reiterate violazioni dell’Ultimatum del MLNV;
  2. illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro Cittadini del Popolo Veneto mediante strumentali, razzisti, pretestuosi e persecutori controlli di polizia della forza armata militare straniera italiana;
  3. illeciti a sfondo razzista, persecutorio e discriminatorio posti in essere con premeditazione e con dolo specifico contro Cittadini del Popolo Veneto, mediante pretestuosi e vessatori controlli di polizia della forza armata militare straniera italiana anche in palese violazione delle stesse norme di legge italiane, tra i quali: violenza privata aggravata, violazioni di domicilio, di luoghi privati e aperti al pubblico con armi da guerra, illegali ispezioni locali presso la sede dell’attività lavorativa, sequestri illegali di apparecchi elettronici da gioco, reiterate attività di controllo persecutorie, vessatorie e pretestuose ai danni dei Cittadini del Popolo Veneto parti offese, violenze morali e psicologiche sui Cittadini del Popolo Veneto parti offese sottoposti illegalmente a controlli di polizia eseguiti dalla forza armata militare straniera italiana, reiterate falsità ideologiche in atti, omissioni di denuncia da parte di chiunque legalmente obbligato dei crimini commessi dagli stessi inquirenti italiani, abusi d’ufficio, associazione per delinquere finalizzata a commettere i predetti crimini a sfondo razziale e contro i Cittadini del Popolo Veneto parti offese, tutti gli altri crimini ravvisabili de plano nelle razziste, calunniose e persecutorie attività di controllo poliziesche straniere italiane;
  4. violazioni dei fondamentali diritti umani, civili e politici dei Cittadini del Popolo Veneto parti offese, in totale ed evidente spregio alle stesse norme del "Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici" adottato e aperto alla firma a New York il 19 dicembre 1966, e ratificato dallo stato straniero italiano con legge n. 881/77, ed in evidente spregio alle stesse norme della Costituzione italiana.
  5. atti di forza e di aggressione dello stato straniero italiano a mezzo di suoi militari contro la sovranità del Popolo Veneto, contro la sovranità personale di persone di Nazionalità Veneta e contro l’integrità territoriale della Nazione Veneta, con l’aggravante derivante dalla condizione illegale di occupazione e di colonizzazione della Nazione Veneta.
Ai militari vengono inoltre contestate le seguenti circostanze aggravanti:
– l’aver agito in difetto assoluto di giurisdizione nel Territorio della Repubblica Veneta;
– l’aver agito in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
– l’aver commesso i suddetti crimini con abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti la propria pubblica funzione.
E' seguita l'intimazione alle “autorità” di occupazione straniere italiane di chiudere con effetto immediato tutti i procedimenti instaurati e di restituire con sollecitudine ed immediatezza tutti gli effetti e i beni illegalmente sequestrati, nel corso delle relative illegali, illecite attività di controllo poliziesco-militare.
Per i suesposti motivi, non appena ripristinata la Sovranità del Popolo Veneto sui Territori della Repubblica di Venezia, gli indagati verranno assicurati alla Giustizia Veneta affinché ne rispondano in sede civile e penale nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso.
Si rammenta che in sede civile gli autori responsabili dei suddetti atti criminosi risponderanno di tutti i danni cagionati ai Cittadini del Popolo Veneto parti offese con tutti i loro beni presenti e futuri, fino alla settima generazione.
"A buon intenditor, poche parole" ovvero "intelligenti pauca", (letteralmente "a chi capisce basta poco").
Prima o poi si dovrà rendere conto degli illeciti commessi e la Giustizia Veneta, non sarà certo quello italiana.
Co onor e rispeto
WSM
Venetia, 18 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

SIETE ARMATI