COMUNICATI

2024.04.04 – SOVRANITÀ. LA MIGLIOR LECTIO MAGISTRALI AL MONDO

il nostro ORDINAMENTO GIURIDICO VENETO PROVISORIO prevede la PERSONALITA’ GIURIDICA ORIGINARIA attribuita per diritto di natura ad ogni essere umano e che prevale sulle  personalità  giuridia PRIMARIA (attribuita alla pubblica amministrazione), personalità giuridica ACCESSORIA (attribuita ad ogni essere biologicamente vivente in natura) e alla personalità giuridica SEMPLICE (attribuita a tutti i soggetti costituitesi a scopo di lucro).


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2024.03.08 – FESTA DELLE DONNE … AUGURI!

Dal lat. augur -ŭris, der. di augere ‘aumentare’, nel senso di ‘colui che accresce, che dà i presagi favorevoli’ •prima del 1321.
Come nascono gli auguri?
Sono forse in origine i veggenti delle primitive popolazioni italiche, che da segni dati dagli uccelli (la parola sembra riconnettersi etimologicamente ad avis) interpretavano la disposizione d’animo degli dei di fronte ad un’azione umana.
Quindi …

AUGURI ALLE DONNE

2024.01.19 – QUANTI ALTRI LUTTI CI VOGLIONO PER APRIRE GLI OCCHI?

Di cosa non riesco più a sorprendermi.

Ho ritrovato le prove e si riapre una profonda ferita nell’animo: CLICCA QUI

Quando nell’anno 2000 sono stato destituito dalla Polizia di Stato e allontanato come un sacco di spazzatura, mi sono reso conto che quest’italia non meritava una persona come sono …
Io, con la mia inascoltata richiesta di giustizia, sono oltre venti anni che sopravvivo come posso, ma almeno sono ancora vivo.

Nessuno ha potuto impormi di vaccinarmi e di morire per un simile abuso.

Oggi come vent’anni fa, nessuno fa nulla e ignorano le legittime richieste di giustizia anche da parte di Cittadini che indossano l’uniforme e come servitori di uno stato ingrato vengono trattati come “servi inutili”.

 

 

2024.01.04 – RICHIEDETE SEMPRE LA RICEVUTA AL POSTINO QUANDO VI VIENE NOTIFICATO UN ATTO

Finalmente alla mia protesta per la mancata ricevuta di una qualsivoglia notifica fatta o dall’ufficio postale o dal postino, oggi quest’ultimo, su mia richiesta, prima che apponessi qualsiasi firma su qualsiasi documento presentatomi, l’ha stampata e e me l’ha data.
Importante questo piccolo documento perchè determina, fino a prova contraria, quando e dove è stato notificato l’atto a mezzo raccomandata da parte delle poste italiane.
Tale è un atto dovuto e non basta che il postino poi riferisca di aver notificato l’atto o le poste lo inoltrino al destinatario della ricevuta di ritorno.
RICHIEDETE SEMPRE LA RICEVUTA E POI FIRMATE E’ UN NOSTRO DIRITTO E UN LORO DOVERE.

2024.01.01 – BUON ANNO

BUON ANNO 2024 …
AUGURI ANCHE AI NOSTRI NEMICI
E A QUANTI OPPRIMONO LE NOSTRE LEGITTIME ASPETTATIVE DI AUTODETERMINAZIONE …
ANCHE SE CI VOGLIONO BELLICOSI
NOI SCEGLIAMO UNA SERENA E LIMPIDA RESISTENZA
PER IL CONDIVISO E FIORENTE COMUNE RISVEGLIO DI COSCIENZA.

2023.12.28 – VI PRESENTO LA “REPUBBLICA ITALIANA”!

noi lo stiamo denunciando da tempo:
la successiva formale denuncia, denominata DECLARATION ON FACTS e relativa chiusura e pignoramento della Repubblica Italiana, con riferimento e per causa UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035, mai confutata dall’attuale stato italiano entro il termine previsto, è diventata ora Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta.
Il documento nr. WA DC UCC Doc# 2012113593 depositato in U.C.C., è diventato legge internazionale e dispone a tutti gli effetti quanto segue:
“Se il Rispondente dovesse scegliere di agire in nome e per conto di una entità pignorata, causando al Proponente (in questo ogni Cittadino del Popolo Veneto che sia rigettante o denunciante) qualsiasi danno come qui stabilito, il Rispondente, nella sua individuale e illimitata capacità, viene ad esserne assolutamente responsabile.
Simili azioni possono dare luogo ad azioni legali portate avanti contro il Rispondente, ai sensi dell’ordine pubblico UCC1-305, incluso ma non limitatamente all’UCC COMMERCIAL BILL (vincolo/ipoteca) sul patrimonio del Rispondente”.
Pertanto, qualora qualsiasi individuo perseveri nel perseguire eventuali azioni per conto di una Banca pignorata o di “Governo pignorato”, causando ad un altro e qualsiasi individuo ogni danno ipotizzabile come qui rigettato, egli è a titolo personale e senza alcuna pregiudiziale assolutamente responsabile dei suoi atti”.

SVEGLIAAAAAAAA.

 

2023.12.20 – CLAMOROSO! LA CORTE SUPREMA: IL VIRUS NON ESISTE … NON ESISTE ALCUNA PANDEMIA DI COVID 19

CLAMOROSO!

Tribunale e Corte Suprema: Il virus NON esiste!

Forte di questa sentenza anche MAKE AUSTRALIA HEALTHY AGAIN (MAHA) sta portando avanti un’azione collettiva contro il governo per tutti gli australiani presso la Corte federale australiana, grazie a Marvin Haberland, Christine Massey e Stefan Lanka che hanno dimostrato: “NON ESISTE IL VIRUS SARSCOV2.

E quindi, non esiste alcuna pandemia di Covid19.

E’ tutta una enorme frode.

Sono a disposizione del MAHA ulteriori enormi quantità di prove che confermano che la Pandemia di Covid19 è stata falsamente costruita per consentire l’inoculazione di iniezioni di nanotecnologie che alterano i geni.

Quello che è stato chiamato virus SARSCOV2 è un veleno biologico chimerico (prodotto dall’uomo) in silico (esiste solo nei computer, creato dall’immaginazione umana) sviluppato per la guerra biologica”!

Si raccomanda la visione soprattutto a magistrati, avvocati, legislatori, medici.

2023.12.17 – AI NEO DICIOTTENNI DI POVEGLIANO … L’ITALIA NON E’ LA NOSTRA PATRIA!

Ci viene segnalato proprio oggi, alla vigilia dell’iniziativa promossa dal comune di Povegliano in provincia di Treviso.

Dite la verità cari amministratori del comune di Povegliano (Tv) … non si può fingere sulla realtà negata al Popolo Veneto, alla sua Patria che è la Serenissima Repubblica di Venethia e certamente non l’italia, abbiate un rigurgito di pattriottismo e di amor proprio, non negate la verità su come è stato fatto, poco più di centocinquant’anni fa, lo stato italiano.
L’italia è e resta uno stato straniero che occupa i territori della nostra Patria acquisiti con la frode e l’inganno di un plebiscito mai realmente avvenuto.

LA VERITA’ NASCOSTA
COME I ROTHSCHILD FINANZIARONO L’UNITA’ D’ITALIA.


Siamo alle solite, copiano e copiano anche male.

SEZIONE 05 – ARTICOLO 05 DELL’ORDINAMENTO GIURIDICO PROVVISORIO 
Il cittadino veneto esiste e si identifica come parte integrante della comunità di “Genti Venete” libere e sovrane sulle proprie terre d’origine per diritto naturale.
La cittadinanza veneta è acquisita da ogni membro emancipato di nazionalità veneta che liberamente sceglie di far parte di questa società.
La cittadinanza veneta attribuisce comuni diritti civili e politici e fondamentali doveri cui si è tenuti.
I diritti civili derivanti dalla cittadinanza veneta sono attribuiti di diritto ad ogni persona di origine veneta fin dal proprio concepimento e fino alla propria emancipazione, senza alcuna distinzione di sesso, razza, condizione fisica e psichica e a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibili a specifici tratti razziali.
I diritti politici e gli obblighi derivanti dalla cittadinanza veneta impegnano ogni cittadino a concorrere con gli altri membri della comunità ai doveri sociali e di stabilire comunemente il proprio ordinamento con statuti, codici, norme e regolamenti che in quanto tali hanno valore e forza legale per l’intero Popolo.

2023.12.10 – MA QUALE SOVRAPPOPOLAMENTO… E’ UNA SFACCIATA BUGIA!

Se tutte le persone del mondo (9.000.000.000) fossero schiacciate l’una accanto all’altra (4 persone in 1 m2), l’intera umanità si collocherebbe sulla superficie della penisola istriana (2.820.000.000 m2).
Se a ogni persona vivente nel mondo (9.000.000.000) venisse assegnata un’area di circa 1.000 m2, l’intera umanità starebbe sulla superficie del Brasile (8.456.510.000.000 m2).
Se ogni famiglia di quattro persone avesse a disposizione un’area di circa 700 m2 per coltivare il proprio cibo, l’intera umanità starebbe su una superficie equivalente all’Iran (1.648.000.000.000 m2).
Nel 2019, si stima che nel mondo vivevano 7,7 miliardi di persone.
Quasi tutte le quantità di verdure necessarie per una famiglia di quattro persone possono essere coltivate in circa 200 m2 di giardino.
È noto che i terreni coltivabili oggi coprono un’area di circa 31.000.000 km2 .
In quest’area si potrebbe coltivare una quantità di ortaggi tale da sfamare 155 miliardi di persone!
La cosiddetta sovrappopolazione è una sfacciata bugia, come tutto ciò che Loro sostengono.

2023.12.05 – COME I ROTHSCHILD FINANZIARONO L’UNITA’ D’ITALIA.

La storia tradizionale ci descrive l’Unità d’Italia e il risorgimento come una concomitanza di plebisciti, moti spontanei.
Fu davvero così l’unificazione?

La realtà delle cose è alquanto diversa.
A dare forza e contributo all’espansione sabauda nella penisola italiana furono massicci finanziamenti (a debito) della famiglia Rothschild; il motore del Risorgimento fu in sostanza il denaro.
Il Regno di Sardegna diventò fortemente indebitato, al punto tale da dover trovare un modo per coprire il buco di bilancio causato dai prestiti dei Rothschild. Cavour aveva attuato grandi riforme nel paese, da strade a industrie e ferrovie.
Ma questo non bastò.
Serviva un conflitto per espandere i confini e aumentare gli introiti con cui ripagarsi i debiti finanziari: l’Unità d’Italia sarebbe stato il pretesto perfetto.

Il mio Podcast “Storie di Geopolitica” (sulle principali piattaforme di podcasting): https://open.spotify.com/show/3UiVY0f… SUPPORTA IL CANALE:   / novalectio   La community Nova Lectio: Instagram: https://www.instagram.com/novalectio/… Discord (Circolo di Mecenate): https://discordapp.com/invite/aP83NYK Fonti utilizzate: 1) Barbagallo (2001), The Rothschilds in Naples. 2) Bixio, Epistolario di Nino Bixio (1871-1873) 3) Bua (2013), Filippo Curletti. Un criminale al servizio di Cavour 4) Cameron (1957), French Finance and Italian Unity: The Cavourian Decade. 5) Romeo (2012), Cavour e il suo tempo 6) Schneid, The Second War of Italian Unification 1859–61

2023.11.02 – IL MLNV SI ASSOCIA A QUESTA LOTTA DI CIVILTA’

Cari colleghi, un breve riepilogo e aggiornamento sul ricorso al TAR:
questo ricorso è nato per evitare l’entrata in vigore del Codice Deontologico revisionato dai membri dalla commissione preposta, date le numerose criticità riscontrate a seguito di un’attenta analisi.
RIEPILOGO DELLE TAPPE FINORA PERCORSE:
la prima nostra mossa è stata di carattere tecnico, abbiamo chiesto in urgenza che il referendum venisse bloccato. Sapevamo che le probabilità di riuscita erano molto basse, ma era necessario tentare almeno quella strada, e poi appunto, serviva.
Il 10 Ottobre c’è stata la prima udienza, seguita da un rinvio fissato per in 28 Novembre.
Occorso il rinvio, abbiamo ritenuto opportuno formulare ulteriori motivazioni ( i cosiddetti “motivi aggiunti”), oltre a quanto precedentemente depositato.
Come potete leggere, la nostra battaglia non è conclusa, infatti abbiamo ancora bisogno del sostegno di tutti: il Codice Deontologico è la spina dorsale della nostra professione, per questo il ricorso non può essere di proprietà di nessuno: persona/gruppo/associazione o altro.
Riguarda tutti ed è per tutti.
Vi ringraziamo per tutto l’interesse ed il sostegno che finora avete dimostrato e per il supporto che ancora ci darete!
GRAZIE A TUTTI!
Siamo un gruppo di psicologi provenienti da diverse regioni d’Italia e siamo stati costretti ad impugnare il Referendum per la revisione del nostro Codice Deontologico attraverso un ricorso al TAR. Oltre alle modalità seguite dal consiglio nazionale, poco chiare e trasparenti, il problema del nuovo Codice risiede in una serie di falle contenute al suo interno. Queste consistono in sostanza nello sdoganare una modalità professionale coercitiva e impositiva da parte dello psicologo, ad esempio prevedendo la possibilità di trattamenti sanitari obbligatori psicologici
(artt. 24 e 31).
Non abbiamo alle spalle associazioni o comitati.
Siamo solo noi. E siamo solo in 12.
Abbiamo ritenuto fosse un nostro dovere morale impugnare questa revisione del Codice Deontologico, si tratta di una battaglia di civiltà che non coinvolge solo la comunità professionale ma la cittadinanza tutta. Non abbiamo aspettative irrealistiche ma intendiamo fare tutto il possibile per tutelare la nostra libertà professionale e l’autodeterminazione dei nostri utenti.
Vi chiediamo di sostenerci con una donazione. Grazie !

17 AGOSTO 1571 – IL MARTIRIO DI MARCANTONIO BRAGADIN.

Tratto da un post di facebook

15 AGOSTO 1571. IL MARTIRIO DI MARCANTONIO BRAGADIN.
NESSUNA NAZIONE E NESSUN POPOLO HA MAI AVUTO EROI DI QUESTO VALORE
post di Antonella Todesco
ONORE AGLI EROI…
Nel 1537 Francesco I di Francia tratta positivamente con i Turchi un triste contratto che gli permette di colpire Carlo V per via di terra. Venezia ricusa la iniqua alleanza e non viene risparmiata dagli Ottomani.
Essi iniziano con l’ attacco di Corfù che viene difesa come posizione chiave, ma vengono perdute Sciro, Patmos, Egina, Stampallia e Paros, oltre agli attacchi continui a Napoli di Romania e di Morea.
Venezia stringe allora una lega con il Papa e Carlo V ma le direttive sono diverse e gli alleati sospettosi l’uno dell’altro; si arriva così all’infausta battaglia della Prevesa: la flotta cristiana, comandata dal genovese Andrea Doria si ritira vigliaccamente (o per probabile combutta con il turco) di fronte alla flotta ottomana di Kareddim detto Barbarossa.
Venezia, abbandonata dagli alleati deve cedere ad una pace con gli Ottomani nel 1540 per non subire danni ulteriori.
Vengono perdute Napoli di Malvasia e di Romania, le isole dell’Egeo e alcune piazzeforti in Dalmazia.
Non passa molto tempo che i Turchi accampano chiaramente pretese su Cipro con un ultimatum che viene respinto, mentre Pio V indice una Lega Santa veneto-spagnola-pontificia.
Ma la flotta partita per difendere Cipro si perde in contrasti e si scioglie prima di aver raggiunto alcun risultato.
Cipro viene così lasciata alla sua sorte.
Nicosia cade e poco dopo capitola anche Famagosta retta dal Provveditore veneziano Marcantonio Bragadin.
Il primo agosto 1571 una tregua fa tacere i cannoneggiamenti.
Il plenipotenziario del generale turco Lala Mustafa presenta il documento della capitolazione nel quale si prometteva e giurava su Dio di mantenere ciò che era contenuto nei capitoli.
I capitoli prevedono: passaggio salvo e sicuro dei superstiti fino a Sitía, nell’isola di Creta; imbarco garantito e indisturbato delle truppe italiane a tocco di tamburo, con insegne spiegate, artiglieria, armi, bagagli, mogli e figli; libera partenza per i ciprioti che vogliono seguire i veneziani e nessuna molestia agli italiani che desiderano restare a Famagosta.
Il due agosto iniziano le operazioni d’imbarco.
Il 5 è tutto già sistemato.
Marcantonio Bragadin manda a chiedere a Mustafa quando desideri avere le chiavi della città.
Sono le norme del galateo militare del tempo, e Mustafa mostra di volersi uniformare.
Risponde che è a sua disposizione, che lo vedrà con piacere “atto il gran valore et previdenza che aveva mostrato” e che sarebbe lietissimo di conoscere anche “li capitani che nella fortezza hanno mostrato tanta bravura”.
Bragadin, con Astorre Baglioni e altri comandanti, si presenta alla tenda di Lala Mustafa; questi li accoglie cordialmente, ma quando il provveditore veneziano gli consegna le chiavi dicendo:” Vi consegno le chiavi non per mia viltà ma per necessità” il turco cambia atteggiamento e accusa i veneziani di aver fatto decapitare alcuni schiavi turchi.
Il Bragadin nega e dice che può verificare la veridicità delle sue parole.
È chiaro che Mustafa cerca solo scuse per litigare.
Investe il Bragadin con una raffica di domande, gli chiede dove sono le munizioni, le vettovaglie e alla risposta del provveditore che dichiara che non è rimasto più nulla esplode la sua rabbia: “Ah cane!
Perché tenermi la città se non havevi di che mantenerla?
Perché non ti sei arreso subito invece di farmi perdere così tanti uomini?”
Ordina ai suoi di legare i visitatori e con un coltello taglia un orecchio al Bragadin e fa mozzare l’altro da un soldato, ordina quindi l’eccidio di tutti coloro che sono venuti con lui, fa tagliare la testa ad Astorre Baglioni e la mostra alle truppe che irrompono nella città trucidando tutti gli italiani, violentando le donne cipriote e ammucchiando teste davanti alla sua tenda.
Bragadin vive ancora ma per lui il peggio deve ancora venire.
Otto giorni dopo Mustafa si reca da lui e gli propone di farsi mussulmano in cambio della vita ma il veneziano risponde rinfacciandogli il tradimento della parola data.
Il 15 agosto viene celebrato il suo martirio.
È sofferente, le ferite alla testa si sono infettate ma, per divertire la truppa viene fatto passare avanti e indietro, di truppa in truppa, carico di grosse gerle di terra e di sassi.
Poi “strassinandolo più morto che vivo” lo appendono ad una antenna di galea e dopo un’ora in questo stato viene calato giù, nudo.
Legato ad una colonna viene scorticato vivo alla presenza di Lala Mustafa.
Le sue membra, squartare vengono distribuite tra i vari reparti dell’esercito turco, la pelle riempita di paglia e cucita, viene vestita con i suoi abiti e quei poveri resti, issati sul dorso di un bue, vengono fatti passeggiare per tutta Famagosta.
La sua pelle, assieme alle teste di Astorre Baglioni, del generale Martinengo e del castellano Andrea Bragadin viene poi portata in giro e mostrata dovunque sul litorale asiatico, prima di finire a Costantinopoli, da dove, trafugata, giungerà a Venezia per una degna sepoltura, dapprima nella Chiesa di San Gregorio e poi ai Santi Giovanni e Paolo, dove ancora si trova.
Da: “Venezia nel tempo” R. Andreoli
“La Repubblica del Leone” Alvise Zorzi
In foto: ritratto di Marcantonio Bragadin eseguito da Gualtiero Scarpini Flangini per il suo libro “Polidoro, l’uomo che rubò la reliquia di M.Bragadin”

2023.08.16 – IL NOSTRO LIBERO FUTURO

Affrontiamo ogni giorno le conseguenze che gravano sul nostro futuro.
Coloro che fanno qualcosa per garantirlo e migliorarlo
sono reietti
derisi
ripudiati
respinti
… ma ogni giorno sono sempre di più.
Come un tempo anche oggi
c’è chi è abituato ad abusare
a lucrare e gozzovigliare

a discapito degli altri.
Anche con minacce e violenza
ci è stato portato via il diritto
di decidere
liberamente
come e quando vivere la nostra vita.
Ci è stato negato l’innato e fondamentale diritto di autodeterminazione
che custodisce i sacrosanti principi che
tutti noi rivendichiamo nelle lotte di ogni giorno.
Noi siamo ciò che abbiamo deciso di essere
e liberamente abbiamo deciso di essere ciò che siamo
da sempre un Popolo e una Nazione.

WSM
Con onore e rispetto
Venethia, mercoledì 16 agosto 2023