2011.09.21 – UNITA’ D’ITALIA, TRICOLORE, SECESSIONE, PADANIA, REFERENDUM, KOSOVO… QUANTA CONFUSIONE!!!

Print Friendly, PDF & Email
Ecco il comunicato stampa inviato da questo MLNV ai mass-media locali e che difficilmente troverà pubblicazione.
Ma se da un lato la verità è sempre più difficile leggerla o vederla attraverso i media, non meno responsabilità hanno i partiti e talune istituzioni straniere italiane che continuano a blaterale di unità d'italia e tricolori, di secessione e di padania, di referendum per invocare l'autodeterminazione addirittura prendendo ad esempio il Kosovo.
E' la solita minestra del teatrino della politica italiana incapace di essere obbiettiva anche difronte all'evidenza del tracollo di questo stato marcio.
Con la solita arrogante pretesa, ancora sparge menzogne, crea artatamente confusione e tutti dimostrano di avere un solo scopo… mantenere salde le loro poltrone.
Ai Veneti diciamo, non credete ai partiti politici italiani, neppure quelli che si professano indipendentisti… ci prendono tutti per il c… .
 
 
 
Repubblica Veneta, 20 settembre 2011
 
COMUNICATO STAMPA

E’ di questi giorni la sparata da Venezia del leader straniero italiano del carroccio su un improponibile referendum per la secessione di una inesistente padania, entità pseudo-territoriale frutto della fervida fantasia del partito straniero italiano lega nord.
A rincarare la dose, ci si è recentemente messo pure qualche esponente leghista di secondo piano che, invocando il principio di autodeterminazione dei popoli sancito dal diritto internazionale e recepito finanche da una legge dello stato straniero italiano, auspica un referendum da indirsi a cura del governatore dell’ente regione Veneto per l’indipendenza del solo Veneto, a dire di questi sulla scia dell’esperienza del Kossovo. Guarda caso proprio come previsto nel programma politico del partito straniero italiano Veneto Stato…
Inutile ricordare ai cialtroni dei partiti stranieri italiani, che insistono a voler continuare ad illudere anche il Popolo Veneto sine die, che la realtà del Veneto non è assimilabile in alcun modo a quella del Kossovo, e che queste due ridicole proposte della Secessione da una parte e del referendum del governatore veneto dall’altra non sono solo gli ultimi due espedienti in ordine di tempo per continuare a sedurre diabolicamente il Popolo Veneto, ma sono anche dei vicoli ciechi, dei percorsi impraticabili senza uscita giuridicamente privi di qualsiasi fondamento.
Vogliono forse essere dei tentativi – per quanto goffi e pacchiani – di conservare careghe e posizione di potere, sentita l’aria “centrifuga” venetista che sta tirando di recente?
A fronte di quelle sparate sterili, preme ribadire per l’ennesima volta come dal punto di vista storico e giuridico, e soprattutto dal punto di vista del diritto internazionale, la Repubblica di Venezia – che non è mai stata dichiarata formalmente sciolta o estinta – risulti in fatto e in diritto soggetta all’illecita e illegittima occupazione dello stato straniero italiano, a far data dal 1866.
Si ricorda inoltre come il Territorio complessivo della Repubblica Veneta Serenissima sia ben più vasto del solo territorio dell’ente regione Veneto, e che quindi non corrisponda a quest’ultimo.
Detto questo, l’unica soluzione ammessa dal diritto internazionale è quella della liberazione vera e propria della Repubblica Veneta dall’occupazione straniera italiana, e l’unico soggetto di diritto internazionale legittimato ad intraprendere questo percorso e ad agire in nome di tutto il Popolo Veneto è il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
Per sgomberare subito il campo da dubbi di sorta, si ricorda che il MLNV non è assolutamente un partito politico, tanto meno italiano, e che quindi non ambisce né a careghe, né a posizioni di potere.
Il compito del MLNV è squisitamente tecnico, ed è quello di portare a compimento il processo di liberazione dall’italia e di rimettere in piedi la Repubblica Veneta – non appena ripristinata la legittima Sovranità del Popolo Veneto – consegnandola ai legittimi rappresentanti democraticamente eletti, possibilmente sotto l’egida delle Nazioni Unite.
E’ alle Nazioni Unite, infatti, che il MLNV si è rivolto con formale documento di denuncia ad hoc depositato alla sede di Ginevra il 28 settembre 2010, affinché detta Organizzazione internazionale intervenga quanto prima al fine di ripristinare in modo pacifico la legittima sovranità della Serenissima Repubblica Veneta. Prima che sia troppo tardi.
 
Il Vice Presidente del MLNV
dott. Paolo Gallina