2011.04.06 – COMUNICAZIONE ALL’O.N.U. E AMBASCIATE STATI TERZI

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Venetie, 6 aprile 2011
 
Oggetto: COMUNICAZIONE
inviata a mezzo posta elettronica certificata (mlnveneto@pec.it)
 
Spett.
O.N.U. – DIRECTOR GENERAL
Mr. Sergei ORDZHONIKIDZE
Palais des Nations Avenue de la Paix 8-14, 1211 Geneva 10, Switzerland
 
– ALBANIA, Cancelleria Via Asmara, 5 – 00199 Roma
– ARGENTINA, Cancelleria Piazza dell'Esquilino, 2 – 00185 Roma
– ARMENIA, Cancelleria Via XX Settembre, 98/E – Scala A – int.9 – 00187 Roma
– AUSTRALIA, CancelleriaVia A. Bosio, 5 – 00161 Roma
– AUSTRIA, Cancelleria Via G. Pergolesi 3 – 00198 Roma
– BELGIO, Cancelleria Via dei Monti Parioli 49 – 00197 Roma
– BRASILE, Cancelleria Piazza Navona 14 – 00186 Roma
– BULGARIA, Cancelleria Via P.P. Rubens, 21 – 00197 Roma
– CANADA, Cancelleria Via Salaria, 243 – 00199 Roma
– REPUBBLICA CECA, Cancelleria Via dei Gracchi 322  – 00192 Roma
– REPUBBLICA POPOLARE CINESE, Cancelleria Via Bruxelles 56 – 00198 Roma
– CIPRO, Cancelleria Via Ludovisi 35 – Piano 5 – Scala A Int. 10 – 00187 Roma
– CROAZIA, Cancelleria Via L. Bodio 74/76 – 00191 Roma
– DANIMARCA,Cancelleria Via dei Monti Parioli, 50 – 00197 Roma
– ESTONIA, Cancelleria Viale Liegi, 28 int. 5 – 00198 Roma
– FINLANDIA, Cancelleria Via Lisbona, 3 – 00198 Roma
– FRANCIA, Cancelleria Piazza Farnese, 67 – 00186 Roma
– GERMANIA, CancelleriaVia San Martino della Battaglia, 4 – 00185 Roma
– GRAN BRETAGNA, Cancelleria Via XX Settembre, 80/a – 00187 Roma
– GRECIA, Cancelleria Viale G. Rossini, 4 – 00198 Roma
– INDIA, Cancelleria Via XX Settembre, 5 – 00187 Roma
– IRLANDA, Cancelleria Piazza di Campitelli, 3 – 00186 Roma
– ISRAELE, Cancelleria Via M. Mercati, 14 – 00197 Roma
– KAZAKHSTAN, Cancelleria Via Cassia 471 – 00189 Roma
– KOSOVO, Cancelleria Via Tolmino, 12 – 00198 Roma
– LETTONIA, Cancelleria Viale Liegi, 42 int. 4-5 – 00198 Roma
– LITUANIA, Cancelleria Viale di Villa Grazioli, 9 – 00198 Roma
– LUSSEMBURGO, Cancelleria Via S. Croce in Gerusalemme, 90 – 00185 Roma
– MACEDONIA, Cancelleria Via Viale Bruxelles, 73-75 – 00198 Roma
– MESSICO Cancelleria Via Lazzaro Spallanzani, 16 – 00161 Roma
– MOLDOVA, Cancelleria Via Montebello, 8 – 00185 Roma
– MALTA, Cancelleria Lungotevere Marzio, 12 – 00186 Roma
– MONACO, Cancelleria Via Antonio Bertoloni, 36 – 00197 Roma
– MONTENEGRO, Cancelleria Via Antonio Gramsci, 9 – 00197 Roma
– NORVEGIA, Cancelleria Via delle Terme Deciane, 7 – 00153 Roma
– NUOVA ZELANDA, Cancelleria Via Clitunno, 44 – 00198 Roma
– PAESI BASSI, Cancelleria Via Michele Mercati, 8 – 00197 Roma
– POLONIA, Cancelleria Via P. Paolo Rubens, 20 – 00197 Roma
– PORTOGALLO, Cancelleria Viale Liegi, 21 – 00198 Roma
– ROMANIA, Cancelleria Via Nicolò Tartaglia, 36 – 00197 Roma
– RUSSIA, Cancelleria Via Gaeta, 5 – 00144 Roma
– SAN MARINO, Cancelleria Via Eleonora Duse, 35 – 00197 Roma
– SANTA SEDE, Cancelleria Via Po, 27a/29 – 00198 Roma
– SERBIA, Cancelleria Via dei Monti Parioli, 20 – 00197 Roma
– SLOVACCHIA, Cancelleria Via dei Colli della Farnesina, 144, – 00194 Roma
– SLOVENIA, Cancelleria Via Leonardo Pisano, 10 – 00197 Roma
– SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA, Cancelleria Villa Malta – Piazza               Cavalieri di Malta, 4 – 00153 Roma
– SPAGNA, Cancelleria Palazzo Borghese – Largo Fontanella Borghese, 19 –               00186 Roma
– STATI UNITI D'AMERICA, Cancelleria Palazzo Margherita – Via Vittorio               Veneto, 119/a – 00187 Roma
– SUD AFRICA, Cancelleria Via Tanaro, 14 – 00198 Roma
– SVEZIA, Cancelleria Piazza Rio de Janeiro, 3 – 00161 Roma
– SVIZZERA, Cancelleria Via Barnaba Oriani, 61 – 00197 Roma
– TURCHIA Cancelleria Palazzo Gamberini – Via Palestro, 28 – 00185 Roma
– UCRAINA, Cancelleria Via Guido d'Arezzo, 9 – 00198 Roma
– UNGHERIA, Cancelleria Via dei Villini, 12/16 – 00161 Roma
– URUGUAY, Cancelleria Via Vittorio Veneto, 183 – 00187 Roma
– UZBEKISTAN, Cancelleria Via Tolmino, 12 – 00198 Roma
– VENEZUELA, Cancelleria Via Nicolò Tartaglia, 11 int. 5/6 – 00197 Roma

Sig. Presidente!
Il giorno 27 settembre 2010 questo MLNV ha affidato alla S.V. la denuncia di occupazione dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da  parte dello stato straniero italiano, depositando l’atto direttamente presso la sede O.N.U. in Ginevra (CH), da Lei diretta.
Il giorno 13 dicembre 2010 questo MLNV ha inoltrato alla S.V. copia dell’ultimatum indirizzato allo stato straniero occupante italiano.
Il giorno 07 febbraio 2011 questo MLNV ha inoltrato alla S.V. la denuncia di aggressione e rappresaglia posta in essere dallo stato straniero occupante italiano nei confronti di questo MLNV, con l’ulteriore perquisizione domiciliare e personale operata in data 17.01.2011 dalla sezione politica della polizia straniera italiana con l’immotivato e illegittimo sequestro di effetti ed attrezzatura informatica di questo MLNV, il sequestro di persona e l’accompagnamento coattivo del Presidente del MLNV presso la questura italiana in Treviso.
Il giorno 14 marzo 2011 questo MLNV ha informato la S.V. del documento di diffida a procedere a estrazione dati dai personal computer illegalmente sottratti al MLNV dall’autorità giudiziaria straniera italiana a mezzo la sezione politica della polizia straniera italiana, configurando e confermando nella sostanza l’illecita attività di spionaggio posta in essere dallo stato straniero occupante italiano nei confronti dell’attività di questo MLNV (a tutt’oggi non ha provveduto a restituire il maltolto e/o a disporne diversamente come previsto dalla stessa normativa straniera italiana).
Gli atti di aggressione e rappresaglia posti in essere dallo stato straniero italiano contro il MLNV hanno più volte limitato gravemente le libertà fondamentali personali.
Ad oggi il MLNV è oggetto di un’intensa attività di spionaggio, talvolta addirittura con palesi illecite intercettazioni telefoniche, telematiche e informatiche tese a disturbare  e impedire l’uso dei sistemi.
Sono frequenti e spudoratamente palesi anche i pedinamenti con veicoli ma anche manovre tali da procurare veri e propri attentati alla circolazione stradale, fortunosamente scampati e sempre in ore serali/notturne e su tratti isolati.
Le autovetture di proprietà dei membri del direttivo sono state più volte sabotate, qualcuna all’impianto frenante, ai pneumatici e al sistema di alimentazione;     spesso vengono ritrovate le vetture aperte anche se precedentemente regolarmente chiuse.
Gravi le palesi e sfacciate minacce dirette al Vice Presidente del MLNV dott. Paolo Gallina, a tutt’oggi  privato illegalmente anche dell’arma di servizio.
Recentemente questi è stato avvicinato da un emissario degli inquirenti italiani, ovviamente anonimo, che dopo aver parlato della vendicatività della polizia italiana e della procura italiana a Treviso, ha minacciato future rappresaglie da parte degli stessi inquirenti italiani, invitandolo con subdolo  e mafioso atteggiamento ad abbandonare la propria Terra e a chiedere il trasferimento presso il comando di Polizia Locale del comune di Canicattì in Sicilia per evitare ritorsioni.
Ma è di questi giorni sempre più pressante l’appello di numerosi cittadini del Popolo Veneto soffocati dalla morsa fiscale straniera italiana che li depreda oltre ogni decoroso limite, costringendoli a indebitarsi o addirittura al suicidio o a pensare ad armarsi per fronteggiare gli sciacalli di un sempre più avido fisco straniero.
Anche membri di questo MLNV e i membri con cariche autorevoli nelle Istituzioni di Governo in autodeterminazione del Popolo Veneto sono destinatari di inique pressanti e illegali vessazioni fiscali da parte dello stato straniero italiano.
Considerato pertanto che non è possibile, non è doveroso e non è volontà di questo MLNV, e per quanto ci è dato di sapere neppure delle stesse Autorità di Governo del Popolo Veneto in autodeterminazione, di dar riscontro alcuno a tali illegittimi saccheggi fiscali dello stato occupante straniero italiano, riteniamo inevitabile il configurarsi di un aspro confronto dagli imprevedibili risvolti.
Le scrivo, dunque, per esternarle tutto il mio rammarico per il silenzio che la S.V. ha finora destinato alle nostre legittime istanze.
Un’assenza di riscontro che pesa e ci umilia vedendo il presidente dello stato straniero italiano, occupante la nostra Patria, parlare all’Assemblea delle Nazioni Unite pronunciandosi in difesa dei diritti umani.
E’ deprecabile che proprio il presidente straniero italiano ribadisca, come ha avuto modo di dichiarare presso la sede ONU da Lei diretta a Ginevra parlando al Consiglio per i Diritti Umani lo scorso 4 marzo, che:
– la protezione giuridica internazionale dei Diritti Umani è al centro del sistema delle Nazioni Unite, come testimonia la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.
– Essa è sempre più importante per tutti gli Stati membri, senza eccezione.
– I Diritti Umani sono divenuti progressivamente una pietra angolare delle relazioni internazionali.
– Di conseguenza, violazioni massicce dei Diritti Umani rendono un regime illegittimo e lo pongono al di fuori della comunità degli Stati.
– Sta per tramontare l'èra dei regimi che nascondono la verità, limitano il movimento delle persone e fanno ricorso a menzogne, alla corruzione e a false rappresentazioni del mondo esterno.
– el solco delle parole del Presidente Truman a San Francisco "ogni progresso comincia con divergenze di opinioni e si sviluppa quando le divergenze vengono superate attraverso la ragione e la reciproca convinzione", l'Italia continuerà a chiedere alle Nazioni Unite di essere in prima linea nelle prevenzione del genocidio, la lotta contro ogni forma di discriminazione, la difesa delle minoranze e la protezione delle minoranze religiose.
Ma il diritto di autodeterminazione di un Popolo non è forse sancito e tutelato da codesto Consesso delle Nazioni Unite?
Il diritto di autodeterminazione dei Popoli è stato accettato e inscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945), e dispone che uno degli scopi dell'Organizzazione è sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell'eguaglianza dei diritti dei popoli e del loro diritto dell'autodeterminazione.  
Detto principio attiene ai soggetti internazionali, quali i Movimenti di Liberazione Nazionale, e quindi al loro assetto e alla loro legittimazione giuridica sul piano internazionale.  
Il diritto all'autodeterminazione è un diritto erga omnes, che quindi si può far valere nei confronti di tutti gli altri stati.  
Non spetta a noi ricordare gli effetti pratici di tale principio, ma reclamarli con vigore e con l’urgente appello che speriamo non cada ancora nel vuoto.
Nel ribadire pertanto in ogni suo aspetto la denuncia depositata presso codesta sede ONU in Ginevra in data 28.09.2010, reclamiamo:
– il diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto;
– il ripristino della completa sovranità del Popolo Veneto sulla propria Terra entro i confini naturali della Repubblica di Venezia preesistenti all’occupazione straniera;
– l’obbligo per lo stato straniero italiano a consentire l’esercizio del diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto, attraverso le proprie libere istituzioni;
– che si impedisca allo stato straniero occupante italiano di far ricorso all’uso della forza per negare tale diritto e ancor meno di far ricorso a fuorvianti e ingannevoli interventi poliziesco/giudiziari e alla manipolazione e all’abuso dello strumento mediatico impedendo la corretta pubblica informazione;
– il sostegno del MLNV da parte degli Stati terzi nella lotta per l’autodeterminazione e il ripristino della legalità sulla propria Patria;
– che gli Stati terzi si astengano dall’aiutare in qualsiasi modo lo stato straniero italiano.
Questo MLNV e le singole persone che ne compongono il Direttivo hanno da sempre compiuto, così come compiranno in futuro, ogni singolo passo rigorosamente e volutamente entro gli argini e nell’alveo del diritto, anche e soprattutto internazionale. Ci auguriamo tuttavia di non dover ricorrere all’estremo uso della forza per difenderci e tutelare il diritto all’Autodeterminazione per il Popolo Veneto, diritto così tanto proclamato e sancito quanto per ora disatteso nei nostri confronti da codeste  Nazioni Unite.
Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto