CUI PRODEST ?

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Non ci vuole molto per comprendere che l’inconsistenza delle accuse non può giustificare anni di investigazioni, di appostamenti, di intercettazioni telefoniche, di spionaggi ambientali, di un sacco di soldi pubblici sperperati.
Ed è proprio per questo che l’occulta regia dei palazzi di potere italiani ha inaugurato l’approssimarsi della tornata elettorale con l’azione eclatante e clamorosa di superflue perquisizioni e il volgare inutile arresto di numerosi Veneti.
Cui prodest ?
“A chi giova”chiudere un’inutile e dispendiosa indagine nel mezzo del nulla ?
“A chi giova” incarcerare decine di persone per doverle poi rilasciare ?
Se consideriamo che in ambito italiano la custodia cautelare in carcere può essere applicata solo nel caso di pericolo di fuga, di reiterazione del reato e di turbamento delle indagini appare fin troppo evidente che nessuna di tali ipotesi può giustificare il provvedimento adottato ancor più perché in assenza di delitti consumati o tentati.
Ma allora qualcosa non torna.
Possiamo anche essere tentati dal credere alla faciloneria italiana abituata ad abusare dei propri ruoli per accattivarsi simpatie o l’attenzione, ma qualcosa mi induce a credere che i professionisti del depistaggio, del terrorismo di stato, del sovvertimento della verità e ben a conoscenza dei metodi a cui ricorrere per eliminare o togliere credibilità ai loro avversari, abbiano usato un’operazione false-flag, “firmando” un’operazione per addebitarne la responsabilità ad un altro … o per arrivare a qualcos’altro.
Il successivo tentativo di far credere che esista una congiura sembra non poterla comprovare nei fatti perché come tale dovrebbe disporre di prove insufficienti e di una scarsa e difficile verificabilità … tutto il contrario di ciò che in realtà sembra essere stato elargito … si indica il nome e il cognome, le circostanze e si dice addirittura un documento di denuncia firmato.
Se esistesse un congiurato, un traditore o un confidente questi, oltre ad aver tratto profitto dalle proprie accuse, dovrebbe necessariamente aver agito sotto copertura ed essere protetto dai suoi “referenti” e non essere indagato e privato per l’ennesima volta dei propri beni … anche in questo caso tutto il contrario di ciò che si vuol far credere.
Cui prodest?
"A chi giova" dunque l’aver imputato al Presidente del MLNV la responsabilità della carcerazione e dell’incriminazione di numerose persone?
Ma come mai ai facili delatori, a taluni volubili protagonisti di facebook, ai tromboni di turno e agli ipocriti indignati non sembra neppure ventilabile l’ipotesi che tale avvenimento potrebbe essere stato provocato ad arte?
Col nesso del poi, inoltre, non si comprendono le ragioni per cui improvvisamente siano venute meno le esigenze cautelari per tenere la Maria Marini in carcere, quando quelle stesse ragioni, che si vogliono imputare ad una mia presunta denuncia, vengono usate per giustificarne il mancato precedente rilascio.
E se la carcerazione fosse stata prolungata apposta?
Arriverà forse una risposta comprendendo quale vantaggio possono aver immaginato di carpire dalla platea di sostenitori dei Patrioti scarcerati dopo un’inutile e vergognosa detenzione?
Ancora una volta sia chiaro comunque che qualsiasi strategia anche destinata a compattare i sostenitori della causa sotto un’unica icona non riuscirà a distruggere il MLNV che dal suo costituirsi ha ignorato ogni coinvolgimento in ambito politico italiano e fantasie istituzionali prive di riscontro giuridico.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 4 giugno 2014
SERGIO BORTOTTO Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio