DAL PLEBISCITO AL PARTITO

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"Niente di nuovo sul fronte occidentale", si chiude il sipario sul sondaggio virtuale indetto da plebiscito.eu, e si apre quello sul solito palcoscenico: la politica italiota.

Dopo i risultati eclatanti ma impossibili da verificare, in quanto prodotti internamente e mai sottoposti a verifica di terzi, su cui si può avanzare il beneficio del dubbio, ma difficilmente quello del buonsenso, ecco arrivare la notizia che sorprenderà i più, ma lascia assolutamente indifferente chi tratta la liberazione della Patria come una cosa seria.
1529992_639293416138058_733887819_oSi apprende infatti dalla stampa che sarà lanciato l'ennesimo partito italiano sedicente indipendentista (non perdiamo tempo a contarli, ma dovrebbero sfiorare la decina), ad opera degli organizzatori di plebiscito.eu, comunque volti già noti nell'ambiente partitico. Il partito si chiamerà Veneto Sì, e sinceramente finisce qui il nostro interesse per l'argomento, di qualsiasi natura esso sia, un partito italiano è assolutamente controproducente alla Causa, e sarebbe quindi l'ennesimo spreco di risorse e tempo argomentare su di esso.
Torniamo invece sul sondaggio, giusto per chiarire, al netto della veridicità dei suoi risultati (ripetiamo, impossibile da verificare al momento), perché esso è fine a se stesso da ogni prospettiva lo si guardi.
Dal punto di vista del Popolo Veneto, esso è inutile, in quanto indetto utilizzando le liste elettorali della regione veneto italiana, il che è profondamente scorretto per alcuni semplici motivi:
  1. La regione veneto NON RAPPRESENTA il Popolo Veneto con i propri residenti, né i suoi confini territoriali
  2. Se un Veneto si fosse visto togliere, o avesse rinunciato, come i membri del MLNV, alla cittadinanza italiana, e quindi non potesse, o non volesse (come è suo dovere) votare in ambito italiano, sarebbe stato escluso dalla consultazione
  3. Non è possibile esprimersi su un diritto fondamentale, l'art.15 dei Diritti Umani indica come diritto fondamentale quello alla Nazionalità, quindi i Veneti hanno diritto alla Nazionalità Veneta, che nel 1866 gli venne tolta, e questo non può essere precluso da una votazione, indipendentemente dal risultato della stessa.
​Dal punto di vista italiano, esso è un semplice sondaggio sull'opinione dei cittadini residenti nella regione veneto, ma se per assurdo lo si volesse far passare come referendum esso diventa illegale per i seguenti motivi
  1. L'italia non ammette la secessione di parti di territorio su cui essa si considera sovrana
  2. L'ordinamento italiano non ammette referendum legislativi, propositivi o deliberativi
  3. Le regioni italiane non hanno competenze internazionali
  4. Le regioni amministrative degli stati non possono appellarsi all'autodeterminazione
  5. Un referendum non può essere indetto da soggetti privati
​Non c'è molto altro da aggiungere, a parte lo scoramento per l'ennesima presa in giro, da parte di quelli che ormai possono essere definiti "i soliti noti", pronti a svendere la credibilità, l'onestà e la dignità dei Veneti per raggiungere poco onorevoli fini, come gli scranni dell'amministrazione occupante italiana e i ghiotti emolumenti annessi, pagati con i beni estorti al Popolo Veneto e a tutti gli altri Popoli della penisola da più di un secolo.
WSM

Venetia, 24 Marzo 2014

Davide Giaretta

Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio