2013.12.11 – IL FUTURO VA IN PORTO – ULTIMATUM ALL’ITALIA DA TRIESTE

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Domenica 8 dicembre si è svolta a Trieste una grande manifestazione per dare l'ultimatun all'italia che se ne deve andare per lasciare libero il territorio di Trieste.
Il ritrovo era davanti alla stazione di Campo Marzio.
Da li sono partite in corteo circa 3500 persone.
E'stato posto il divieto di passare davanti al "PICCOLO" quotidiano infamatore verso i triestini.
La manifestazione pacifica è durata per circa 4 ore con l'arrivo a "PORTO FRANCO" dove si è poi tenuta il comizio con la partecipazione di varie delegazioni straniere di cui l'Austria e Moravia.
E' stata data lettura dei vari punti importanti che entreranno in vigore da subito ,di cui 8 in particolare che sono:

1. Art.18.2 dell’Allegato VIII al Trattato di Pace con L’Italia: “Il Direttore non deve essere cittadino jugoslavo o italiano.“
Il direttore dovrà di conseguenza essere selezionato quanto prima previo bando internazionale super partes, inoltre dovrà godere di tutti i poteri conferiti dagli artt. 18,19,20.

2. Art.2.1: “Il Porto Libero è istituito ed amministrato come una corporazione di Stato del Territorio Libero, avente tutti gli attributi di persona giuridica”
Dev’essere garantita quindi la completa autonomia dell’autorità amministrativa per il Porto di Trieste;

3. La sola forza di ordine pubblico consentita all’interno dei confini del Porto Libero potrà essere la polizia civile.

4. Art.2.2: “Tutte le proprietà statali e parastatali italiane nei limiti del Porto Libero,[…] saranno trasferite, senza pagamento, al Porto Libero.”
Va dunque finalizzato il passaggio definitivo di tutte le proprietàentro i confini del Porto Libero allo stesso.

5. Art.17: I firmatari devono “garantire libertà di comunicazione postale, telegrafica e telefonica tra l’area del Porto Libero e tutti i paesi”
Il Porto Libero dovrà disporre di un proprio sistema di poste e telecomunicazioni, del tutto indipendente e svincolato dai sistemi di comunicazione di qualsiasi Stato.

6. Art.7.1: “Il Direttore del Porto Libero può anche permettere l’elaborazione di merci“
Va data con urgenza l’autorizzazione ad avviare elaborazione di merci, attività manifatturiere e di emporialità senza alcun vincolo. In particolare, l’inutilizzato Magazzino 26 dovrebbe essere adibito in tempi brevissimi ad incubatore di start-up interno alla Free Zone.

7. Art.5.2: Le autorità non possono imporre “dazi doganali o pagamenti diversi da quelli imposti per servizi resi”.
Dev’essere quindi predisposta l’eliminazione di qualunque pagamento alle autorità amministrative italiane, ad eccezione di quelli per servizi resi, anche abolendo la sopratassa discriminatoria di cui al art. 4 del DPR 107 del 28/5/2009.

8. Art.18.3: “In tutte le assunzioni di personale la preferenza deve essere data a cittadini del Territorio Libero.”
Andranno infatti scelti con carattere preferenziale, a parità di competenze, cittadini di Trieste e Territorio.

Letto tutto questo, è stata prefissata la data in cui l'Italia se ne deve andare : 10 febbraio 2014 giorno di ricorrenza del trattato di pace del 1947.
Da quel momento inizieranno i lavori con grande gioa della folla che applaudiva a non finire.
In conclusione della conferenza il grande ROBERTO GIURASTANTE insieme a VITO POTENZA, altro grande leader triestino,hanno ringraziato tutte le delegazioni presenti, di cui quella veneta del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLOVENETO.
Infine ci siamo salutati promettendoci rispettivamente collaborazione : "sempre uniti fino alla fine".
Queste sono state le parole di saluto un:
W TRIESTE da parte nostra e W SAN MARCO  E LA SERENISSIMA REPUBBLICA da parte loro con i saluti
al nostro Presidente e a tutto il Movimento.
WSM
Venetia, mercoledì 11.12.2013
Maria Marini Delegata del MLNV – Provveditore Generale del Governo Veneto Provvisorio