2013.05.18 – IL PALMERINI LORIS NON SMENTISCE LA SUA MEGALOMANIA … E GRANDE IGNORANZA IN MATERIA

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Il 27 aprile 2013 l’ormai ben noto e famigerato Loris Palmerini attacca ancora una volta il MLNV (ma anche il MLNS) e tenta di screditarne i presupposti giuridici.PALMERINI LORIS SHOCK
L’arrogante magniloquenza, cui ci ha abituato questo losco personaggio, mostra quanto sia abituato a mescolare nel torbido della sua indigente coscienza.
Assediato dal rancore per l’emarginazione cui la maggior parte dei Veneti l’ha esiliato, non rinuncia a ritagliarsi l'agognata loro attenzione manipolando i fatti con perversa abitudine.
Sottovalutando che difficilmente la sua opinione possa interessare la maggior parte dei Veneti, il Palmerini insiste a diffondere la sua megalomane dottrina bramando, come un povero folle, l’esaltazione del suo infelice ego.
Ma la sua follia è lucida, mirata e probabilmente ben rimunerata visto e considerato che da anni questo personaggio si insinua fra il Popolo Veneto diffondendo disaccordi, inimicizie, contrasti di ogni genere, attaccando chiunque ha cuore il ripristino di sovranità per la nostra Patria, la Serenissima Repubblica Veneta.
In questo suo articolo ancora una volta tenta con falsa competenza di confondere ciò che è semplice e, come ha sempre fatto, inneggia a guerre, rivolte, massacri attribuendo al MLNV questa pretesa.
Su cosa sia un Movimento di Liberazione Nazionale e quali sono i presupposti giuridici per i quali si è costituito quello Veneto con il MLNV o quello Sardo con il MLNS, non possiamo che incoraggiare la lettura dei rispettivi siti ( www.mlnv.org e www.mlnsardu.org ) … tutto il resto è in più perché non ha alcun senso sprecare parole e attenzioni per questo povero pazzo che merita solo compassione e tutte le attenzioni che in un prossimo futuro gli riserverà un competente ospedale psichiatrico veneto.
Viva San Marco
Venetia, 18 maggio 2013
Sergio Bortotto Presidente del MLNV
— 
ed ecco l’articolo:
L'opinione di Loris Palmerini
Occhio agli improvvisati della liberazione nazionale e della Costituzione.
Il sito  l'Infiltrato.it ha pubblicato un articolo dal titolo " l’elezione di Napolitano è anti costituzionale.
Ecco il documento che lo dimostra."
Secondo l'ideatore (che credo coincida con l'articolista), risulta dai verbali della Costituente per la Costituzione che era stata approvata la non rieleggibilità del presidente della repubblica, e così doveva dunque essere anche nel testo definitivo, anche se la non rieleggibilità del presidente scomparve dal testo definitivo del 1948.
In ogni caso nessun Presidente è stato mai rieletto, e anche Ciampi ritenne di dire no a questa ipotesi.
Ecco allora subito un gridare al golpe.
Pare che Beppe Grillo abbia gridato al Golpe sulla base di questo documento pubblicato sul suo sito come commento.
Tornando a Napolitano "rieletto", ho verificato nella costituzione del '48, e la non rieleggibilità del Presidente non c'è.
Ho chiesto se qualcuno ha verificato quando e come è stata cancellata il principio nei lavori della Costituente, ma a meno di non scoprire la violazione della Costituzione ancor prima della sua nascita, credo che la faccenda sia chiusa.
Cioè era una bufala, nella quale sarebbe cascato anche Grillo.
In effetti e' molto facile cadere in errori di questo genere, perché la Costituzione bisogna leggerla tutta intera per capirla, e mettere i principi generali insieme fra loro, e capirne il senso.
Io mi sono abbeverato dai grandi come Palladin, Falcon, Sandulli….
Al tempo d'oggi è fondamentale la conoscenza della Costituzione e dei trattati internazionali, perché siamo in tanti a pensare a come far sparire questo stato italiano, nato storto e cresciuto peggio.
Ma questo significa fare della "architettutra" di sistema, e se non si cononoscono i principi, la storia, le carte ecc  si finisce col parlare  a vanvera o a sproposito.
Non voglio fare il sapientino, ma dare dell'imbecille e incolto ai tanti che minacciano la pace dei popoli per smanie personali o megalomania.
Occorre fare molta attenzione a prendere per vere delle tesi costituzionali errate.
Anzi, un leader non preparato lo farà e facilmente ti porterà alla guerra.
Purtroppo dunque  per essere leader occorre essere capaci e preparati, e chi cade in questi trabocchetti non è un leader e non lo può essere.
Da questo deriva un corollario: non tutti siamo uguali, certamente non siamo tutti capaci di leggere le leggi fondamentali.
A dire il vero, le leggi sono fatte non certo per essere lette da tutti, anzi, in Italia sono fatte per ingarbugliare tutto e così nascondere chi tira le fila dei giochi.
E' pericoloso improvvisarsi costituzionalisti, ancora di più sono pericolose le tesi "internazionali" errate, perché possono scatenare una guerra.
Su questo purtroppo in veneto siamo ricchi, a partire dalla assurda tesi sul referendum per l'indipendenza.
Ecco perché oggi riporto qualche discorso fatto sui Movimenti di Liberazione Nazionale.
Sono delle entità che possono nascere quando si assiste alla violazione di diritti fondamentali, ossia quando vengono violati i cosiddetti "diritti umani" e quando vengono compiuti i crimini di genocidio.
Chi non lo sa approfondisca il concetto di "diritto umano", non è quello normalmente in uso.
In sostanza, se il tuo governo ti perseguita a tal punto da fare fosse comuni, da massacrare i civili, da sopprimere e discriminare la tua etnia per favorirne un'altra, allora ti puoi costituire in MLN e perseguire l'indipendenza.
Ma sei in guerra !
Tuttavia anche in tali casi non è automatico che tu otterrai il riconoscimento di Governo Provvisori.
Anzi, è molto improbabile.
Basta guardare in Siria, e si capisce il concetto.
In Veneto è stato costituito un MLNV, e a farlo è stato un certo Bortotto, personaggio iracondo, facile all'insulto, già buttato fuori dalla polizia secondo lui perché dichiarato semi pazzo, secondo un amico poliziotto perché giocava troppo al piccolo rambo e pretendeva di governare al posto del Questore.
Si chiama Bortotto Sergio e si era avvicinato nel 2009 all'Autogoverno del Popolo Veneto, subito cercando di scalare il vertice manipolando allo scopo un altro piccolo ometto, Quaglia, e portandolo verso una strategia di "armamento" che fallì perché dopo 3 mesi furono entrambi cacciati con pernacchia.
Ricordo quando entrambi mentivano spudoratamente all'assemblea, tanto da indurre l'allora presidente a presentare le dimissioni (da me non accettate).
Certo che questo Bortotto, trovatosi sotto il governo del ridicolo Quaglia, non si accontentava del ruolo, e così si inventò il MLNV.
Ora, come detto, gli MLN possono essere riconosciuti solo in stato di gravi persecuzioni, una guerra di fatto che in Veneto non sembra armata, e per la legge internazionale che in qualche modo prevede l' esistenza dei MLNV non è automatico il loro riconoscimento nemmeno quando la guerra è palese.
Basta leggere la legge internazionale sui MLN e si vede che il loro riconoscimento non è automatico, dipende dalle potenze straniere ( a cui si deve vendere il proprio popolo, altrimenti non ti riconoscono) e che comunque queste regole a volte non agiscono nemmeno in casi come la la Siria, probabilmente perché i governi stranieri non raggiungono un accordo sulla spartizione da attuare.
In altre parole , se vuoi vendere il tuo popolo fai un MLNV.
D'altra parte, se il tuo popolo è sotto genocidio fisico e di guerra, non hai alternative o sparirai.
Domanda: pare possibile che riconoscano un MLN veneto (o sardo) in uno stato con la pace quale l'Italia?.
Insomma, i Movimenti di Liberazione Nazionale hanno necessità della guerra.
Ecco perché si è avuta uno scivolamento verso la "polisia veneta" di Bortotto e Quaglia, con il risultato che decine di patrioti (un po' superficiali e certamente non con la parola "PAX" in mente) sono stati mandati al rogo di inchieste senza alcuna utilità, ottenendo un bel servizio per l'Italia :terrorizzare i veneti.
Allora in tali casi occorre ricordare il generale filosofo Sun Tzu (http://it.wikipedia.org/wiki/) che già 2500 anni fa disse che "occorre tagliare la testa al comandante che porta i propri soldati in guerra senza la certezza della vittoria, perché porterà disgrazia al popolo".
I veneti non taglino la testa a Bortotto, Quaglia, Zanatta e Franceschi, ma li mettano decisamente da parte, perché a tutta evidenza portano disgrazie.
Se si vuole, dato che non hanno il "favor Dei" e allora si potrebbe dire alla veneta "dai desgrasiaj da Dio sta tre pasi indrio".
Tornando agli "esperti" di diritto che facilmente si inventano tesi del tutto fallaci (o falloche), la via legale al ML è del tutto infondata, richiede uno stato di guerra, non è automatico il riconoscimento.
Invece sardi e veneti possono seguire una strada molto più sicura, quella che abbiamo già percorso noi veneti sotto la mia indicazione e guida fin dal 1999, con l'autodeterminazione basata sull'anagrafe, e il primo che la fa non può più essere legalmente cancellato nel diritto internazionale.