2013.05.16 – E IL PRESIDENTE ITALIANO CHIEDE L’INTERVENTO DELLA POLIZIA PER LA “TROPPA LIBERTA'” SUL WEB… DA CHE PULPITO ARRIVA LA PREDICA.

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Il Presidente Giorgio Napolitano: "Troppa libertà sul Web, ADESSO BASTA. Polizia intervenga".
Ma da che pulpito arriva la predica.
Questo "signore" finge di non ricordare con quanta spudorata infamia la sua polizia italiana ha usato internet e i media per calunniare, diffamare, screditare e offendere i membri del MLNV con le loro inchieste farsa sulla POLISIA VENETA.
Questo "signore" non fa altro che ricordarci di quanto sia urgente liberarci di gente come lui e del suo stato straniero occupante, colonialista e razzista, della retorica e della nauseante e falsa ipocrisia
istituzionale italiana.
"Caro" Napolitano … lei non è il nostro presidente, lei non è il Presidente dei Veneti, per noi lei è solo un'autorità d'occupazione straniera!
"Caro" Napolitano … lei è il presidente di uno stato nemico, che con arroganza, prepotenza, infamia, crudeltà, occupa e sfrutta il Popolo Veneto.
La sua italia è il nostro tumore, il cancro che dobbiamo estirpare dal nostro corpo.
Se lo ricordi bene "caro" Napolitano… nonostante gli anni dell'occupazione italiana, il Popolo Veneto è ancora qui, non ha smesso di esistere, soprattutto non è mai diventato italiano.
Quindi se ne faccia una ragione e rifletta prima di ostinarsi a reprimere ciò che dovrebbe garantire.
Come si può pensare di impedire ai cittadini di pensare con la propria testa e di esprimere il proprio dissenso.
Come si può arrivare a tanto, come si può avere una simile pretesa.
I Cittadini non hanno bisogno di cani da guardia e di museruole, vogliono che i propri diritti, tutti i loro diritti, siano rispettati.
Ed è per questo che condividiamo questo articolo, questo anelito di sovranità personale…
É davvero conflittuale il rapporto tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il web.
Nell’Italia repubblicana esiste un reato che si chiama “Vilipendio”.
L’articolo 278 del Codice penale lo riporta “Offese all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica.
Chiunque offenda l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.
Illustre Presidente Giorgio Napolitano,
prima che lei approdasse sul Web, avrebbe dovuto chiedere al suo ufficio stampa, cosa sono i Forum, blog o Social Network.
I Forum, Blog o Social Network, non sono controllati o gestiti da “editori o giornalisti leccaculo”, i quali scrivono solo quello che più le piace o conviene.
I Forum, blog o Social Network, sono gestiti dal POPOLO, non ESISTE alcuna censura, silenzio o dittatura.
Questi strumenti sono LIBERI.
Illustre Presidente Giorgio Napolitano, credo che nel nostro Paese ci siano problemi ben più seri a cui pensare, non crede?
Anziché preoccuparsi OGGI del Web, perché in questi anni non si é mai preoccupato dei tanti corrotti, collusi e mafiosi, presenti in Parlamento?
  • Illustre Presidente, chi pagava e chi prendeva tangenti, non andava candidato, non andava giustificato, non andava elogiato; ma andava semplicemente isolato, punito e CONDANNATO.
  • Illustre Presidente, i corrotti, i collusi ed i mafiosi, non andavano candidati, non andavano giustificati, non andavano elogiati: ma andava semplicemente isolati, puniti e CONDANNATI.
  • Illustre Presidente, chi usava i nostri soldi per farsi rimborsare massaggi, escort, iPhone, iPad, iPod, profumi, matrimoni, pranzi, cene, nutella e carta igienica; non andava candidato, non andava giustificato, non andava elogiato: ma andava semplicemente isolato, punito e CONDANNATO.
Illustre Presidente, quando sbattete in faccia al popolo stremato e in recessione tutti i vostri privilegi e gli sprechi pubblici, quando chiedete tasse e sacrifici per finanziare le banche estere, quando spolpate fino all’osso il popolo mentre voi ve la godete tra auto blu, escort, benefits e pensioni milionarie… beh questo non è un vero e proprio insulto a tutti noi comuni cittadini?
Illustre Presidente, avrebbe dovuto tirare i pugni sulla scrivania, urlando ai suoi Parlamentari, Onorevoli e Senatori; chi DERUBA i soldi nelle casse dello Stato, non é un furbo da imitare o invidiare, ma un CRIMINALE da punire, condannare e detestare; perché deruba i soldi di tutti NOI comuni ed onesti cittadini. Cazzo!
Adesso può ordinare ai suoi “angeli custodi”, di farmi arrestare.