2011.05.07 – IL CONTROLLO DEI CARABINERI AL PROCURATORE DELEGATO DEL MLNV SERGIO PES

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Il giorno 11.03.2011 alle ore 01.30 circa, mentre rientravo a casa, con l’autovettura, dopo aver partecipato ad una riunione del direttivo del MLNV all’altezza di Cimadolmo mi accorgevo di avere alle spalle una macchina dei carabinieri targata CC….. .
Quasi al centro di Tezze tramite segnalazione con i lampeggianti e paletta venivo invitato a fermarmi. Scesi dall’autovettura venivo invitato ad esibire la patente di guida e il libretto di circolazione.
Li consegnavo unitamente al tesserino del MLNV ma quello che pareva comandare la pattuglia disse che non gli interessava, lo rifiutava ed entrava nella sua auto.
In quel momento telefonavo a Sergio Bortotto per informarlo degli avvenimenti.
Al ritorno del carabiniere era mia premura informarlo che, sebbene provassi del rispetto verso di loro, non riconoscevo la loro autorità sul territorio della Venezia in quanto rappresentavano uno Stato straniero, che si trovavano al di fuori della loro giurisdizione.
Accorgendomi del loro stupore gli chiarivo che quello che facevano era illegale in base al fatto che lo Stato della Venezia non aveva mai cessato di esistere e comunque gli ricordavo anche che con l’abrogazione del regio decreto fatto da Calderoli, anche nel caso assurdo che prima di questo si trovassero in italia, ora, in ogni caso, non lo erano.
Nel frattempo arrivava un’altra autovettura di loro colleghi targata CC…..  che scendendo dalla macchina partecipavano alla conversazione.
Loro ribattevano affermando che comunque il loro lavoro era importante per la difesa della comunità e per il bene dell’ordine pubblico.
Io confermavo la sua teoria ricordandogli però che lo si poteva fare anche senza spacciarsi come autorità in un Paese straniero.
Gli chiarivo cosa è un Movimento di Liberazione Nazionale e quali sono i suoi compiti mentre venivo invitato ad aprire il baule della mia auto.
Vedendo le copie del Giornale delle Venezie che si trovavano al suo interno mi chiedevano spiegazioni che venivano pienamente soddisfatte dalla mie risposte.
Al termine della conversazione, che è avvenuta in toni ed atteggiamenti assolutamente cordiali da ambedue le parti, regalavo a ciascuno di loro quattro una copia di ogni numero del giornale che veniva, almeno apparentemente, apprezzata.
Quindi ci salutavamo augurandoci la buonanotte.
11 Marzo 2011
SERGIO PES